I nostalgici di i-Mussolini

programma nasce dall'idea di un giovane napoletano. Imussolini
costa 79 centesimi ed è al secondo posto nella classifica dei più scaricati
I nostalgici di i-Mussolini
record di download in Italia
di A.BALBI e G.GAGLIARDI


ROMA - Più del videogame di Avatar. Più del Grande Fratello. Persino più del simulatore di occhiali a raggi X. Il secondo programma più scaricato sugli iPhone italiani è un'applicazione che permette di leggere, vedere e ascoltare tutti i discorsi di Benito Mussolini. Un fenomeno che sbalordisce, considerando che il telefonino di casa Apple è un cult nella generazione di Facebook e del web 2.0: non anziani nostalgici o storici del fascismo, ma ragazzi e giovani adulti che navigano, si informano e spendono su internet.

L'applicazione si chiama semplicemente iMussolini ed è stata ideata da un giovanissimo imprenditore napoletano, il venticinquenne Luigi Marino. "Il primo giorno è stata scaricata solo 55 volte", racconta Marino a Repubblica. "Il secondo giorno i download sono stati oltre seicento. Dal terzo, grazie anche all'interesse della stampa, ho avuto una media di mille acquisti al giorno". iMussolini costa 79 centesimi, il 70% dei quali finisce nelle tasche dello sviluppatore, e il successo della bibbia del duce per iPhone sta fruttando a Marino un piccolo tesoretto, ma anche un mare di polemiche. L'obiezione più ricorrente, come già accaduto in passato per i cimeli di guerra in vendita su eBay, è che si possa configurare il reato di apologia del fascismo.

"Ma i materiali che ho usato - risponde l'ideatore - si trovano anche su internet, dal giornalaio o in libreria". La pensa così anche Apple, che non rimuoverà iMussolini dal suo negozio online ma si sta attivando per cancellare i molti commenti inneggianti al dittatore apparsi su iTunes da quando l'applicazione è stata pubblicata il 21 gennaio. Su App Store, il negozio che vende i programmi per iPhone, sono presenti oltre 100mila applicazioni, gratuite e a pagamento, scaricate fino a oggi 3 miliardi di volte. Per acquistarle serve aprire un account collegato a una carta di credito. I programmi possono costare da pochi centesimi ad alcuni euro e Apple trattiene il 30% dei guadagni. Marino si gode l'inatteso successo e pensa alle prossime mosse. "Intanto vorrei migliorare iMussolini seguendo i suggerimenti degli utenti - spiega - E poi sto pensando ad altre applicazioni del genere. Magari, per evitare polemiche, una su Gandhi".

azz 79 centesimi per questa paccottiglia??

Le polemiche scatenate dopo l'articolo di Repubblica su un applicazione per iPhone scritta da un programmatore napoletano varcano l'oceano e provocano la dura reazione, e la condanna, da parte di un'associazione statunitense che raggruppa i sopravvissuti della Shoah. Al centro "iMussolini", il programma creato da Luigi Marino e scaricabile a pagamento sul melafonino, che contiene un centinaio di discorsi del Duce.

Elan Steinberg, vicepresidente di questa organizzazione (American Gathering of Holocaust Survivors and their Descendants) ha chiamato in causa la Apple, definendo quest'applicazione "un insulto alla memoria di tutte le vittime del nazismo e del fascismo, ebrei e non, da condannare come un'offesa alla decenza e alla coscienza". "Intendiamo protestare - ha concluso Steinberg - nei confronti dei dirigenti della Apple che avendo il controllo di questa applicazione ne sono pertanto responsabili".

Lanciato il 21 gennaio scorso e venduto a 0,79 euro l'iMussolini è al momento l'applicazione più venduta tra quelle a pagamento presenti sull'iTunes, il negozio digitale di Apple. "Scaricare iMussolini è come entrare in una libreria e prendere un libro", ha detto Luigi Marino all'agenzia France Presse aggiungendo di che Apple lo ha contattato precisando che l'applicazione resterà in vendita su iTunes ma che i commenti offensivi e inneggianti al fascismo saranno rimossi.

gran generale, 27/01/2010 12.29:

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azz 79 centesimi per questa paccottiglia??

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la compri???

trovo tutto ciò profondamente vergognoso!!!

Ciccio_79, 30/01/2010 13.14:

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la compri???

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preferisco i sempreverdi SuperMario e Snake

gran generale, 30/01/2010 14.51:

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preferisco i sempreverdi SuperMario e Snake

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io ci avevo messo il pensiero...

La banalizzazione di Mussolini certo non fa un favore agli apologi del fascismo. Un pò come le magliette brillantinate e ricche di strass con il volto scintillante di Che Guevara.

...Leon..., 01/02/2010 10.30:

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La banalizzazione di Mussolini certo non fa un favore agli apologi del fascismo. Un pò come le magliette brillantinate e ricche di strass con il volto scintillante di Che Guevara.

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Non so fino a che punto Leon...secondo me quando certe frasi entrano a ripetizione in casa tua, in classe (perchè lo sappiamo, oggi a scuola i ragazzini vanno muniti di cellulari & co. senza alcun problema, e quindi la diffusione di informazioni, anche dannose,purtroppo, diventa molto più capillare) e in tutti gli altri posti che vivi abitudinariamente, pian piano certi pensieri diventano familiari soprattutto a chi non ha un senso critico granchè sviluppato. Pensiamo che cmq la società sta diventando sempre più "piatta" e per i modelli di comportamento e per quelli di pensiero che ci vengono imposti attraverso i media, e non solo...rispetto alla percentuale totale, una fetta grandissima si uniforma troppo al resto del gregge,soprattutto chi non ha una personalità forte...senti oggi, senti domani... la goccia d'acua prima o poi fa il suo buchino, che poi diventa un solco se non scivola via. Lo stesso Mussolini, e lo sai meglio di me, perchè ti leggo spesso e so che sei molto preparata come persona,su tutto,e quindi potresti insegnare tu a me, usava qualunque mezzo di informazione e comunicazione per essere onnipresente nelle case e nelle menti degli italiani...Ora, associare queste frasi a certe modalità di pensiero che alimentano la corrente di governo attuale può rappresentare un mix esplosivo...Il fatto che le generazioni immediatamente succesive alle nostre stiano crescendo senza memoria storica parla da se'... in più, non sono supportati nemmeno dall'aiuto dei più grandi... più mi confronto con tante persone più mi accorgo che gli italiani stanno dimenticando tutta la sofferenza che ha provocato la dittatura fascista...L'italiano tende sempre a non riflettere quando non subisce in prima persona...ha il grave difetto di avere la memoria corta, e non capisce che già la parola dittatura dovrebbe atterrire chi la sente, non si dovrebbe proprio pensare di inneggiare al suo principale esponente.

(licia-84), 01/02/2010 12.54:

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Non so fino a che punto Leon...secondo me quando certe frasi entrano a ripetizione in casa tua, in classe (perchè lo sappiamo, oggi a scuola i ragazzini vanno muniti di cellulari & co. senza alcun problema, e quindi la diffusione di informazioni, anche dannose,purtroppo, diventa molto più capillare) e in tutti gli altri posti che vivi abitudinariamente, pian piano certi pensieri diventano familiari soprattutto a chi non ha un senso critico granchè sviluppato. Pensiamo che cmq la società sta diventando sempre più "piatta" e per i modelli di comportamento e per quelli di pensiero che ci vengono imposti attraverso i media, e non solo...rispetto alla percentuale totale, una fetta grandissima si uniforma troppo al resto del gregge,soprattutto chi non ha una personalità forte...senti oggi, senti domani... la goccia d'acua prima o poi fa il suo buchino, che poi diventa un solco se non scivola via. Lo stesso Mussolini, e lo sai meglio di me, perchè ti leggo spesso e so che sei molto preparata come persona,su tutto,e quindi potresti insegnare tu a me, usava qualunque mezzo di informazione e comunicazione per essere onnipresente nelle case e nelle menti degli italiani...Ora, associare queste frasi a certe modalità di pensiero che alimentano la corrente di governo attuale può rappresentare un mix esplosivo...Il fatto che le generazioni immediatamente succesive alle nostre stiano crescendo senza memoria storica parla da se'... in più, non sono supportati nemmeno dall'aiuto dei più grandi... più mi confronto con tante persone più mi accorgo che gli italiani stanno dimenticando tutta la sofferenza che ha provocato la dittatura fascista...L'italiano tende sempre a non riflettere quando non subisce in prima persona...ha il grave difetto di avere la memoria corta, e non capisce che già la parola dittatura dovrebbe atterrire chi la sente, non si dovrebbe proprio pensare di inneggiare al suo principale esponente.

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Le tue preoccupazioni sono comprensibilissime...ma leggi cosa scriveva Lenin in "Stato e Rivoluzione", parlando naturalmente della matrice politica opposta:

Accade oggi alla dottrina di Marx quel che è spesso accaduto nella storia alle dottrine dei pensatori rivoluzionari e dei capi delle classi oppresse in lotta per la loro liberazione. Le classi dominanti hanno sempre ricompensato i grandi rivoluzionari, durante la loro vita, con incessanti persecuzioni; la loro dottrina è stata sempre accolta con il più selvaggio furore, con l'odio più accanito e con le più impudenti campagne di menzogne e di diffamazioni. Ma, dopo morti, si cerca di trasformarli in icone inoffensive, di canonizzarli, per così dire, di cingere di una certa aureola di gloria il loro nome, a "consolazione" e mistificazione delle classi oppresse, mentre si svuota del contenuto la loro dottrina rivoluzionaria, se ne smussa la punta, la si avvilisce.

Questo punto, in definitiva, credo sia fondamentale: te ne rendi conto tu stesso con la famosa foto di Che Guevara, oramai svuotata di qualunque significato politico per tutti coloro i quali la indossano su magliette, adesivi, poster. Il messaggio reale alla base di quel personaggio è stato oramai svuotato.

Certamente anche io, come te, non vorrei venisse promozionata l'immagine del dittatore supremo del novecento italiano. Ma mi rendo conto che una politica in senso opposto potrebbe essere più controproducente che positiva; motivo per il quale non mi preoccupo più tanto di I-Mussolini.
Mi preoccupo di Casa Pound, che praticamente è fascista. Mi preoccupo del revisionismo di Pansa, e dell' idea che contenutisticamente parlare di fascismo come camorra nazionale oggi pare ai più anacronistico.

Ma combattiamo con le idee, che il popolino cambiera lo sfondo dell' iPhone a breve, mentre il nostro governo reazionario e la sua politica revisionista vivranno ancora a lungo.