L'anno nuovo ha portato grandi novita' per i consumatori italiani.
Dal primo gennaio, infatti, possono esercitare la class action, ossia l'azione collettiva a tutela dei propri diritti per danni o inadempienze contrattuali da parte delle aziende. Si tratta di una innovazione introdotta dalla Legge Sviluppo per tutelare i consumatori e gli utenti, sostituendo cosi' integralmente l'analoga disciplina, prevista dalla legge finanziaria per il 2008, ma mai entrata in vigore perche' ritenuta carente sia sotto l'aspetto procedurale che sostanziale.
"Anche in Italia diventa finalmente operativo uno strumento di civilta', essenziale per la tutela dei consumatori, gia' attivo in altri paesi sviluppati", ha detto Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo Economico, ricordando che "da ora e' piu' semplice, concreto ed effettivo l'esercizio dell'azione collettiva, poiche' questa puo' essere avviata anche da singoli consumatori o utenti, anziche' solo dalle loro associazioni, e viene semplificato il meccanismo di liquidazione del danno".
In sostanza la nuova disciplina consente a consumatori o utenti, i quali abbiano patito danni derivanti da prodotti difettosi o pericolosi, oppure da comportamenti commerciali scorretti o contrari alle norme sulla concorrenza, di unire le proprie forze per ottenere il risarcimento in ipotesi in cui il ricorso al giudice sarebbe troppo oneroso per un singolo individuo: ad esempio quando la controparte e' molto piu' forte sul piano economico, e puo' quindi avvalersi in giudizio di strumenti di difesa piu' efficaci; ovvero quando i comportamenti illeciti di quest'ultima, pur avendo grande rilevanza nel loro complesso, arrecano al singolo un pregiudizio di lieve entita'. Con le nuove norme, in vigore da oggi0, tutti coloro che si trovino nella stessa situazione di chi ha promosso la causa, nelle ipotesi suddette, potranno aderire all'azione, facendo valere i propri diritti, anche attraverso il promotore e senza bisogno di ricorrere autonomamente ad un avvocato.
Il procedimento sara' snello e consentira' di avere una sentenza immediatamente esecutiva e non una mera sentenza di principio che poi costringe ad instaurare un successivo giudizio.
Per assicurare una piena tutela dei consumatori che aderiscono, e' previsto il preventivo esame da parte del giudice per verificare l'adeguatezza di chi ha instaurato il giudizio a curare l'interesse della classe. Inoltre, e' assicurata la piena trasparenza e pubblicita' di tutte le fasi del procedimento, compresa la pubblicita' sul sito del Mse. E' anche prevista la notifica al pubblico ministero, garantendo cosi' la possibilita' di una presenza imparziale nella fase preliminare, preordinata a valutare adeguatezza ed assenza di conflitti d'interesse. (AGI) .
Fonte: agi.it
Mhhh......ciambelle.....