| | | | Post: 33.229 Post: 11.294 | Utente Gold | | OFFLINE |
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03/01/2010 00:30 | |
Roma - Si apre il dibattito sulle riforme. L'appuntamento è nelle sale e nelle aule di Palazzo Madama, alla ripresa dei lavori parlamentari. Sarà lì che le forze politiche cominceranno a discutere insieme di una riforma della Costituzione. Il dialogo parte dall'ultima proposta del ministro Brunetta intervistato da "Libero": la Costituzione va riscritta anche nella sua prima parte, a partire dall'articolo 1 della Costituzione, quello che recita "l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro" e che per Brunetta "non significa nulla".
La Lega frena Il ministro Calderoli frena la proposta del ministro : 'Io non sono un entusiasta dell'art. 1 della Costituzione - sottolinea - ma esso fa parte della nostra storia e penso che se si vogliono fare le riforme adesso bisogna limitarsi a cambiare la seconda parte della Costituzione". Anche perché, altrimenti, c'é il rischio che "a voler far tutto si finisce per fare nulla". Ma è troppo tardi. Il Pd reagisce con il vicesegretario Enrico Letta che chiede a governo e maggioranza un chiarimento. Perché la proposta del ministro anti-fannulloni "complica le cose". Ugualmente il coordinatore del Pd Maurizio Migliavacca dice che il Pdl deve "uscire dalle ambiguità ". "Se quella di Brunetta è la linea del governo e della maggioranza - dice il vicepresidente del Senato Vannino Chiti - si va verso un sicuro scontro".
Di Pietro spara a zero Duro anche Di Pietro, secondo cui il ministro esprime "il vecchio piano piduista di Berlusconi". Il Pdl oscilla tra difesa di Brunetta e inviti alla prudenza. Il portavoce Daniele Capezzone dice che il ministro "ha offerto un contributo utile di riflessione che andrebbe meditato". Mentre il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto chiosa: "Questi ultimi giorni prima della ripresa dovrebbero essere dedicati alla riflessione più che alla ripetizione di slogan o di cose già dette: il silenzio - sottolinea - è d'oro". Resta comunque il fatto che alla ripresa maggioranza e opposizione daranno il via al confronto in parlamento.
Contatti informali con l'opposizione L'annuncio è stato dato dal sottosegretario Paolo Bonaiuti e dal capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri dopo una serie di "contatti informali con l'opposizione". Il presidente del Senato si è subito mosso, dando al presidente della commissione Affari Costituzionali Carlo Vizzini l'autorizzazione di procedere subito con le audizioni, che cominceranno nell'ultima decade di gennaio. L'avvio della discussione in commissione sarà preceduta da un vertice di maggioranza. Base di partenza, annunciano Bonaiuti e Gasparri, sarà la bozza Violante, votata in commissione alla fine della scorsa legislatura dal centrosinistra, con l'astensione di Forza Italia: riduzione del numero dei parlamentari, Senato federale e conferimento al presidente del consiglio del potere di nomina e revoca dei ministri sono i suoi punti centrali. Il Pdl, però, vuole andare oltre e, come annuncia il capogruppo Maurizio Gasparri, chiederà che la bozza sia integrata "con la riforma della giustizia e l'elezione diretta del potere esecutivo, due punti per noi fondamentali". E qui cominciano i potenziali guai per la navigazione della navicella delle riforme. Sulla giustizia , l'opposizione continua a dire no alle leggi ad personam.
Pd: "No a riforma iperpresidenzialista" Quanto ai poteri del premier, la vicepresidente del Pd Marina Sereni fa capire che i democratici non lasceranno passare una riforma "iper-presidenzialista": la seconda parte della Costituzione, sottolinea la dirigente democratica, si può modificare solo restando nei limiti indicati da Napolitano, e cioé "nel rispetto del principio dell'equilibrio tra i poteri esecutivo e legislativo e degli organi di garanzia". Limiti che non piacciono al Pdl: il portavoce Daniele Capezzone avverte che l'opposizione può scordarsi di riservarsi un "potere di veto" e sottolinea che non ci potranno essere "accordi al ribasso". Anche Umberto Bossi lancia un avvertimento analogo: "Noi insistiamo sulle riforme condivise, però a un patto: che non diventi tutto una melassa consociativa che non serve al paese e che impedisce poi di fare le riforme". Visto il clima di incertezza, il confronto sulle riforme non potrà che svolgersi sulla base di una politica dei piccoli passi, come si legge tra le righe della dichiarazione congiunta di Boanaiuti e Gasparri: "Convinti come siamo che con le chiacchiere non si va lontano - dicono i due esponenti della maggioranza - restiamo aperti a un confronto soltanto ed esclusivamente sui fatti, partendo anche da basi limitate, per arrivare poi con il tempo, se prevarrà la buona volontà, a risultati maggiori".
(Il Giornale)
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| | | | Post: 333 Post: 333 | Utente Senior | | OFFLINE |
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03/01/2010 02:07 | |
ma che imbecille!!
vorrei anche provare a commentare questa cosa... ma è davvero impossibile!
Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius, quidquid erit, pati,
seu plures hiemes, seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum: sapias, vina liques, et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero. |
| | | | Post: 4.494 Post: 4.437 | Utente Master | | OFFLINE |
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03/01/2010 02:26 | |
Che risate
Il crocifisso è un caposaldo della nostra storia, segno più profondo di civiltà e crescita spirituale. Per tanto NON SI TOCCA
L'articolo 1 è una cazzata, munnezza propagandistica priva di ogni valore ed è da abolire |
| | | | Post: 1.047 Post: 1.047 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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03/01/2010 10:48 | |
AmmazzaPreti, 03/01/2010 2.26:
Che risate
Il crocifisso è un caposaldo della nostra storia, segno più profondo di civiltà e crescita spirituale. Per tanto NON SI TOCCA
L'articolo 1 è una cazzata, munnezza propagandistica priva di ogni valore ed è da abolire
sono assolutamente d' accordo con te...ma chi si credono di essere i padreterni? sono ridicoli gia nelle proposte
cmq mi sorprendo del ministro brunetta...mi piace molto come politico e come persona...mha avrà bevuto prima di fare l' intervista
"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"
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| | | | Post: 1.048 Post: 1.048 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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03/01/2010 11:06 | |
brunetta sembra voler sostituire nell'art.1 della Costituzione della Repubblica Italiana, il termine lavoro con altri concetti: mercato, concorrenza e merito
"Per il ministro, la parte della Costituzione che esprime i valori fondanti della Repubblica «ignora temi e concetti fondamentali, come quelli del mercato, della concorrenza e del merito».
La Costituzione, aggiunge il ministro, «è figlia del clima del dopoguerra. Adesso siamo in un'altra Italia.
Fermi restando i principi fondamentali, nei quali tutti ci riconosciamo, bisogna avere allora il coraggio di parlare anche della prima parte della Costituzione. E ritengo debbano essere rivisti pure gli articoli della Carta sui sindacati, i partiti, l'Europa».
C'è da sperare che tra i principi fondamentali ci sia, per il Ministro, ancora il lavoro."
cioè l' ottavo nano vuole sostituire il termine lavoro con concorrenza, merito o mercato ????
quindi suonerebbe piu o meno cosi: "l' italia è una repubblica fondata sul mercato " o meglio "l' italia è una repubblica fondata sulla concorrenza"
"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"
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| | | | Post: 4.339 Post: 3.001 | Utente Master | Moderatore | | OFFLINE |
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03/01/2010 12:20 | |
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| | | | Post: 334 Post: 334 | Utente Senior | | OFFLINE |
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03/01/2010 12:46 | |
Lady_21, 03/01/2010 11.06:
brunetta sembra voler sostituire nell'art.1 della Costituzione della Repubblica Italiana, il termine lavoro con altri concetti: mercato, concorrenza e merito
"Per il ministro, la parte della Costituzione che esprime i valori fondanti della Repubblica «ignora temi e concetti fondamentali, come quelli del mercato, della concorrenza e del merito».
La Costituzione, aggiunge il ministro, «è figlia del clima del dopoguerra. Adesso siamo in un'altra Italia.
Fermi restando i principi fondamentali, nei quali tutti ci riconosciamo, bisogna avere allora il coraggio di parlare anche della prima parte della Costituzione. E ritengo debbano essere rivisti pure gli articoli della Carta sui sindacati, i partiti, l'Europa».
C'è da sperare che tra i principi fondamentali ci sia, per il Ministro, ancora il lavoro."
cioè l' ottavo nano vuole sostituire il termine lavoro con concorrenza, merito o mercato ????
quindi suonerebbe piu o meno cosi: "l' italia è una repubblica fondata sul mercato " o meglio "l' italia è una repubblica fondata sulla concorrenza"
ottavo nano???
fatti i conti bene ke secondo me è il nono...
Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius, quidquid erit, pati,
seu plures hiemes, seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum: sapias, vina liques, et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero. |
| | | | Post: 4.352 Post: 3.014 | Utente Master | Moderatore | | OFFLINE |
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03/01/2010 12:52 | |
muchopocho, 03/01/2010 12.46:
ottavo nano???
fatti i conti bene ke secondo me è il nono...
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| | | | Post: 1.050 Post: 1.050 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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03/01/2010 12:55 | |
muchopocho, 03/01/2010 12.46:
ottavo nano???
fatti i conti bene ke secondo me è il nono...
lo stavo per scrivere...
"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"
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| | | | Post: 2.753 Post: 2.753 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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03/01/2010 13:20 | |
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| | | | Post: 546 Post: 546 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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03/01/2010 21:06 | |
Una volta tanto sono pienamente d'accordo con brunetta. La formula dell'articolo 1 fu ripresa da togliatti dalle costituzione sovietiche, che non mi sembra brillassero per democrazia.
Io proporrei di riformarlo così:
"L'italia è una repubblica democratica fondata sulla difesa della libertà invididuale". |
| | | | Post: 20.038 Post: 13.163 | Utente Gold | | OFFLINE |
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03/01/2010 21:45 | |
trixam, 03/01/2010 21:06:
Una volta tanto sono pienamente d'accordo con brunetta. La formula dell'articolo 1 fu ripresa da togliatti dalle costituzione sovietiche, che non mi sembra brillassero per democrazia.
Io proporrei di riformarlo così:
"L'italia è una repubblica democratica fondata sulla difesa della libertà invididuale".
se per "individuale" intendi "di UN individuo" mi sa che ci siamo... |
| | | | Post: 135 Post: 135 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/01/2010 21:53 | |
trixam, 03/01/2010 21.06:
Una volta tanto sono pienamente d'accordo con brunetta. La formula dell'articolo 1 fu ripresa da togliatti dalle costituzione sovietiche, che non mi sembra brillassero per democrazia.
Io proporrei di riformarlo così:
"L'italia è una repubblica democratica fondata sulla difesa della libertà invididuale".
L'Italia si costituisce come Stato sociale e democratico di Diritto che propugna come valori superiori del suo ordinamento giuridico
la la libertà, la giustizia, l’uguaglianza e il pluralismo politico.
(..non so cosa ne pensate.. è un'idea presa dall'art. 1 della Cost. Spagnola) [Modificato da Alfred_V 03/01/2010 21:53] -----------------------------
Solo gli 80's Vincono Sempre! |
| | | | Post: 449 Post: 449 | Utente Senior | | OFFLINE |
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03/01/2010 21:59 | |
trixam, 03/01/2010 21.06:
Una volta tanto sono pienamente d'accordo con brunetta. La formula dell'articolo 1 fu ripresa da togliatti dalle costituzione sovietiche, che non mi sembra brillassero per democrazia.
Io proporrei di riformarlo così:
"L'italia è una repubblica democratica fondata sulla difesa della libertà invididuale".
A mio modesto parere, questo svuoterebbe di qualsiasi significato il comma 2 dell'art 3 .
Sarebbe il pericoloso ritorno al riconoscimento di un'uguaglianza solo formale.
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| | | | Post: 1.249 Post: 1.250 | Utente Veteran | Moderatore | | OFFLINE |
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03/01/2010 23:22 | |
sissy ma trix apputno di questo parla.
Lui parla della demarchia di hayek. Insomma lo stato non deve intervenire per nessun motivo. ai poveri una struttura di assistenza sociale (e forse un ghetto dove isolarli) |
| | | | Post: 42 Post: 42 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/01/2010 23:23 | |
trixam, 03/01/2010 21.06:
Una volta tanto sono pienamente d'accordo con brunetta. La formula dell'articolo 1 fu ripresa da togliatti dalle costituzione sovietiche, che non mi sembra brillassero per democrazia.
Io proporrei di riformarlo così:
"L'italia è una repubblica democratica fondata sulla difesa della libertà invididuale".
La formulazione originale voluta da Togliatti era:
"L'Italia è una Repubblica democratica di lavoratori"
L'emendamento venne bocciato perche' troppo legato ad una tradizione Marxista.
Lucidamente parlando appare veritiero, la definizione di lavoratore apre ad uno scontro classista.
Togliatti aveva in precedenza promosso una formulazione ancora piu' estrema di "classe operaia" al posto di lavoratore.
La formulazione attuale venne proposta da Fanfani, l'emendamento venne accolto anche da PCI e Socialisti.
Una riformulazione dell'articolo I non avrebbe senso, viene gia' interpretato come clausola aperta che nei fatti contorna le previsioni del nucleo forte della nostra Costituzione.
La tua formulazione ad esempio non solo non tiene conto di elementi come appunto il diritto al lavoro, ma soprattutto pone problematiche relative all'effettiva compenetrazione delle sfere individuali nella res publica, anche un semplice balancing sarebbe problematico. Mi pare piu' una formulazione da Statuto (tipo quello Albertino) che da Costituzione di uno stato pluralista.
Fu comunque la DC ad introdurre il concetto di "lavoro" all'interno della discussione costituente, mi pare fosse Moro o Fanfani stesso. Di sicuro la DC. [Modificato da ObbligazioneNaturale 03/01/2010 23:26] |
| | | | Post: 43 Post: 43 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/01/2010 23:38 | |
giusperito, 03/01/2010 23.22:
sissy ma trix apputno di questo parla.
Lui parla della demarchia di hayek. Insomma lo stato non deve intervenire per nessun motivo. ai poveri una struttura di assistenza sociale (e forse un ghetto dove isolarli)
La tesi di Hayek non e' applicabile ad un sistema massivo come uno stato Moderno. E' un modello ispirato alla aristocrazia Aristotelica soffrendone gli stessi difetti.
Presuppone non solo un sistema a somma positiva dove sia presente una disposizione di forza lavoro costante e politicamente neutra, impone problemi gia' affrontati da Platone (Chi controlla i controllori? Come assicurare che i dirigenti siano effettivamente leali e onesti? Come avviene la selezione? Chi ne e' incaricato?), aggiungi la difficolta' di applicare un tale sistema a sistemi demograficamente massicci in relazione ad un certo immobilismo che si verrebbe a creare causa la mancanza di dinamismo legata ad elezioni ventennali. In sostanza e' un sistema troppo basato sulla buona fede e sull'asetticita' scientifica dove non e' neanche assicurata la cooperazione all'interno delle due assemblee che per differenza anagrafica sarebbero portate all'implosione. |
| | | | Post: 450 Post: 450 | Utente Senior | | OFFLINE |
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04/01/2010 12:40 | |
giusperito, 03/01/2010 23.22:
sissy ma trix apputno di questo parla.
Lui parla della demarchia di hayek. Insomma lo stato non deve intervenire per nessun motivo. ai poveri una struttura di assistenza sociale (e forse un ghetto dove isolarli)
L'avevo intuito...nei suoi interventi ha proclamato più volte la sua ideologia di appartenenza.
Personamente, comunque, l'idea di una modifica dell'art 1 in questo senso spaventa non poco.
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04/01/2010 12:54 | |
trixam, 03/01/2010 21.06:
Una volta tanto sono pienamente d'accordo con brunetta. La formula dell'articolo 1 fu ripresa da togliatti dalle costituzione sovietiche, che non mi sembra brillassero per democrazia.
Io proporrei di riformarlo così:
"L'italia è una repubblica democratica fondata sulla difesa della libertà invididuale".
si ufficializziamo che ognuno pensa ai kazzi suoi dai,ke bello!!lo spirito sociale e la solidarieta' possono' farsi friggere!! |
| | | | Post: 1.253 Post: 1.254 | Utente Veteran | Moderatore | | OFFLINE |
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04/01/2010 14:01 | |
va anche detto a Brunetta che il merito è sacrosanto, ma non dimenticasse che il tanto osannato craxi distribuiva posti attraverso clientele e lottizzazioni.
In ogni caso ritengo che Brunetta stia alzando il tiro solo per sviare l'attenzione dalle vere riforme che sono pronti a fare. [Modificato da giusperito 04/01/2010 14:01] |
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