alloooora...
una operazione interessante...trasportare in teatro il cinema di fassbinder...
operazione riuscita?? Ahimè non mi posso pronunciare perchè il film non sono ancora riuscita vederlo
quindi dovrò pronunciarmi alla cieca...
lo spettacolo non è male...ma l'impressione che se ne ricava è che il film debba essere molto più complicato e metta molta più carne a cuocere...perchè l'insieme è poco organico, un po' confuso...e non si comprende bene l'intento di alcune scelte stilistiche...
Però ci sono alcuni temi interessanti:
l'amibiguità sessuale del protagonista(elwin/elvira), sospeso tra l'identità femminile e maschile (la cretina ha fatto l'operazione solo per amore di un individuo discutibile), rifiutato da tutti in quanto ibrido, in quanto emotivamente "pesante"(volontariamente vittima, pare)
la solitudine...bellissima e tristissima la parte con la suora che gli racconta la sua terribile infanzia...
l'amore necessariamente autodistruttivo di elwin/elvira...in particolare per Anton seitz(un uomo dal passato oscuro che da vittima è divenuto carnefice)ma anche per il attuale suo compagno...
triste assai a ripensarci...
però nello spettacolo mica si capisce bene che il protagonista si suicida??
(anche se si parla tramite 1 altro personaggio di suicidio)