Domenica 25 Gennaio alle ore 21
Concerto_Sottoscrizione a favore della popolazione Palestinese
Stop the Wall
Stop the War
Dalla parte dei deboli
Per una pace giusta in Palestina
C.so nazionale 203 - Scafati (Sa)
Concerto con:
H. THA S.
Hobson Choice
Anima Nera
L’urlo di Mou
El Ghor
Interverrà:
Omar Sulejman
Rappresentatene comunità palestinese
Musica Gastronomia Mostre Solidarietà
I bombardamenti, le guerre, al contrario di quanto si possa pensare, mietono molte più vittime tra la popolazione civile piuttosto che tra i gli eserciti e le milizie delle fazioni in lotta. Vittime che statisticamente crescono tra i bambini, le donne, gli anziani... insomma tra tutti quelli la cui debolezza fiacca la corsa nella fuga, uccide nella fame, strazia nel dolore…
Il conflitto israelo-palestinese è un esempio di questa tragica verità della guerra. Un conflitto che dura oramai da decenni, in una terra in cui la violazione dei diritti umani e del diritto internazionale sono il prezzo che quotidianamente paga in primo luogo proprio la popolazione civile.
Un timidissimo spiraglio di pace sembra essersi aperto con gli accordi firmati a metà ottobre del 2003 a Ginevra tra esponenti della sinistra Israeliana dell’opposizione e membri autorevoli dell’autorità nazionale Palestinese. Accordi non ufficiali, sicuramente insufficienti, ma che come dicevamo aprono un ultima, significativa speranza di pace dopo il fallimento storico degli accordi di Oslo del 93 e l’escalation repressiva del governo Sharon degli ultimi tre anni, escalation culminata proprio con la costruzione dell’oramai tragicamente celebre Muro.. Proprio nelle responsabilità del fallimento di questi accordi si ritrovano le ragioni della nostra iniziativa: la pace non può essere meramente celebrata, ma deve esser conquistata con ancor maggior determinazione quando pare essere ormai prossima.
Per questo la Sinistra Giovanile Scafati, di concerto con la Federazione Provinciale Salerno e l'Unione Regionale Campania, vogliono con questa iniziativa mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica su una pace – ancora- possibile solo attraverso gli sforzi di tutta la comunità internazionale. Ci impegniamo inoltre per dare concreta solidarietà alla popolazione palestinese, ed in particolare a coloro i quali, come dicevamo all’inizio, proprio perché più deboli non possono difendersi: tutto ciò attraverso il lancio di una campagna di sottoscrizione per il Medical relif ed Il presidio di pace di Nablus
Il Medical Relief è una delle più grandi ONG palestinesi, no-profit e volontaria.
Viene fondata nel 1979 su iniziativa di un gruppo di medici e paramedici palestinesi per sopperire alle carenti infrastrutture sanitarie divenute inadeguate a causa di anni di occupazione militare israeliana.I programmi del Medical Relief hanno come obiettivo la prevenzione, l’educazione, la partecipazione democratica e il sostegno alla popolazione. Nelle sedi distribuite in diverse località della west bank e della striscia di Gaza, il Medical Relief affianca all’impegno sanitario (ambulatori, pronto soccorso e cliniche mobili) attività di formazione per i giovani (alfabetizzazione informatica, corsi di inglese ed ebraico, teatro e musica). Homepage
www.upmrc.org
Il presidio di pace di Nablus e’ un’iniziativa promossa dall’Associazione per la Pace che risponde all’appello del G.I.P.P.P. (campagna per la protezione della popolazione palestinese). Il progetto nasce dall’esigenza di trovare, in Italia, nuove forme di partecipazione ed intervento nella realtà della Palestina occupata. La politica israeliana rispetto alle missioni nella Palestina occupata è mutata dopo la missione di Action For Peace di Pasqua del 2002. Siamo convinti che oltre alle delegazioni, (tradizionale strumento di intervento delle realtà politiche italiane che si occupano di Palestina) che incontrano sempre maggiori difficoltà quando cercano di raggiungere e operare in Palestina, ci sia bisogno anche di una presenza stabile, permanente e radicata nel territorio. Il presidio di Nablus prevede una staffetta di 2-3 volontari che rimangono a Nablus per un periodo di tempo variabile tra le due e le quattro settimane. I volontari supportano le attività dello UPMRC, hanno compito di monitoraggio delle violazioni dei diritti umani e documentazione
Per maggiori informazioni:
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www.Sgscafati.it
Chi si trova in zona,cercasse di partecipare,al di là della fazione politica...grazie!Chiara
[Modificato da capt.claricesparrow 21/01/2004 20.14]