| | | | Post: 2.074 Post: 2.074 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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15/01/2015 18:54 | |
Siamo sicuri che il nostro sia un semipresidenzialismo di fatto?
Sarà che la stessa nozione di semipresidenzialismo poco mi convince, ma in che modo l'Italia è semipresidenzialista?
A cominciare dall'elezione, il PdR non è diretta espressione del corpo elettorale.
Se si passa alle attribuzioni, rispetto ai paesi qualificati come semipresidenzialisti, non dirige la politica estera e di difesa, non revoca il governo e il veto sulle leggi è quel che è...
Per il doppio mandato, a mio avviso, non è stato molto diverso dalla disapplicazione di una convenzione com'era quella di lasciare la presidenza di una camera all'opposizione e sulla crisi della politica,non è stata certo la prima.
Napolitano è forse stato per i leaders stranieri l'unico vero e affidabile interlocutore italiano, fatto però dettato dalle peculiari contingenze e comunque non evitabile a priori trattandosi di un processo passivo.
Per quanto concerne l'incarico di governo, il cambiamento della forma elettorale e della politica ha avuto un peso determinante,ma diciamola tutta, le prerogative presidenziali sono ancora quelle uscite nel 1948 e quel grado di elasticità nelle prerogative presidenziali, voluta o meno dai costituenti, ha accompagnato tutta la storia repubblicana.
In fin dei conti ogni Presidente ha interpretato il potere concessogli dalla Carta in modo unico, non è forse questo il presunto limite e forza della Costituzione? |
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