Alessandro.1987, 27/12/2014 17:56:
Come molti avranno notato, a Napoli oltre ai "patatinari" (che hanno invaso ogni strada persino del centro storico) sembra che un'unica attività sia fiorente e in bilancio perennemente attivo: le agenzie di scommessa.
Nel capoluogo spuntano infatti come funghi proprio mentre chiudono librerie - Loffredo, ma soprattutto Guida - e i cinema storici - l'Arcobaleno per esempio - per non parlare di tutti i piccoli commercianti fatti fuori dalla grande distribuzione e dagli acquisti online.
Omettendo ogni valutazione su quest'ultimo fenomeno, mi chiedo se sia un buono Stato quello che decide di non salvare presidi storico-culturali (per non farsi carico dei loro debiti, o per non inimicarsi relativi potenti creditori) ma allo stesso tempo fa sanatorie a favore delle agenzie di scommessa irregolari o che abbiano evaso il fisco.
E' un'opportunita' di lavoro basata su un mercato più produttivo. Quando ci sarà veramente una crisi culturale o magari quando il problema lavoro nn sara' piu' insormontabile rifioriranno anche le librerie e i cinema...intanto mi sembra che internet non ci faccia mancare nulla o no?