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Fioriscono le agenzie di scommessa e chiudono le librerie e i cinema

Ultimo Aggiornamento: 30/12/2014 23:29
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30/12/2014 21:48
 
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Re: Re: Re: Re:
Alessandro.1987, 29/12/2014 14:44:

Trixam mi sa che, visto che mi capitano fraintendimenti solo con te, dovresti - tra le altre cose - rileggere il mio primo post.

Qui nessuno sta facendo la morale a nessuno (ti piace tanto parlare di morale ma questo tuo discorso è intriso di quello stesso moralismo e di quella stessa frustrazione che rinfacci agli altri).

Mi limito a chiedere se sia un buono Stato quello che a parole dice che devono esserci più presìdi di legalità; che la scuola, la formazione, la cultura sono i baluardi contro l'avanzare della criminalità organizzata in un Paese dove molti scrivono, pochi leggono ma tutti si lamentano dell'imbarbarimento generale.
Il ragionamento che fai può valere se parli di ME PRIVATO come investitore, non se si tratta dello Stato (con la S maiuscola), che, come capita in tutti i Paesi civili, oltre a preoccuparsi di far quadrare i conti, deve anche offrire servizi.
E proprio lo Stato che tu affermi non possa permettersi di gravare sulla collettività per intervenire a favore delle PMI e di chi investe nel commercio eco-sostenibile e simili è lo stesso Stato che non solo favorisce il gioco d'azzardo (per le ragioni evidenziate da Paperino e Connormacloud ) ma decide DELIBERATAMENTE di non riscuotere i crediti nei confronti delle suddette irregolari e abusive strutture, proprio mentre giustifica con la mancanza di liquidità l'aumento di tasse, accise e di tutte le imposte di cui hai appena fatto dotta e completa elencazione.

Dal momento che ti rivolgi direttamente a me, ci tengo a chiarire un altro punto: non ho mai ritenuto che quello che penso o faccio io sia giusto. Spendo come e dove spendo perchè sento di fare così, per lo stesso motivo per il quale ci sono i vegetariani, i No Tav, gli antivivisezionisti da un lato, i pro-vivisezione, i Pro Tav e i pro-Ogm dall'altro.
Viviamo ancora in un mondo libero dove le idee degli altri vanno rispettate anche quando non condivise. Se avessi le soluzioni perfette e tutte le certezze che mi ascrivi non parteciperei al forum, che nasce per confrontarsi e per partecipare, non per fare comizi elettorali e paternali - moralistiche? saccenti? - agli altri.
Non a caso, ti faccio notare, nel mio post iniziale c'è una domanda indiretta, un dubbio.
Se puoi, investi un minuto del tuo tempo per guardare questo video, chissà che...



Mi raccomando, non fare come tuo solito: non appendere le discussioni e gli interlocutori ex abrupto; rischi di fare la figura di quello che, da piccoli, quando stava perdendo a calcetto, senza dire nulla, prendeva il pallone e se ne tornava a casa.







Guarda che sei tu ad eludere il punto. Io sono abituato a centrare il problema.
Il punto lo ripeto è che tu vuoi che lo stato salvi delle librerie dove la gente non va a spendere o dei cinema dove non va a vedere film. Io ti ho ricordato che lo stato non esiste, esistono i contribuenti che danno i loro soldi allo stato ed ai quali tu indirettamente ti rivolgi senza in alcun modo spiegare
perché devono tirare fuori i soldi.
Non hai portato nessun argomento che sia uno a sostegno di questa tua richiesta, tranne le solite fuffe italiche sui presìdi di legalità e altre amenità del genere della teologia dell'educazione tipica da germania est alle vongole dominante nello stivale.

Tu personalmente puoi fare e pensare quello che ti pare, il problema è se chiedi che le tue preferenze diventino politiche pubbliche.
Per questo io ti invitavo ad un semplice test: se fossero soldi tuoi ce li metteresti? Se la risposta è no, allora di conseguenza dovresti chiederti perché dovrebbero metterceli gli altri.
Put you money where your mouth is. Si tratta di un punto molto importante.

Poi tu hai la tipica tendenza italica a non accertare i fatti e credere alle fantasie del pensiero magico nascondendoti dietro l'alibi del dubbio. Tu non hai il dubbio che gli altri sappiano le cose perché magari le hanno studiate per diletto o per lavoro.
Prendiamo il caso del gioco.
A cosa ti riferisci quando dici che lo stato decide deliberatamente di non riscuotere i crediti verso le agenzie?

Ai 98 miliardi di evasione delle slot? Quelli sono sempre esistiti solo nella mente di Beppe Grillo e dei gonzi che lo votano.
Ai 2,5 miliardi di cui si parla nella relazione della corte dei conti? Be, vedi, si dà il caso che questa cifra sia in gran parte frutto delle incertezze normative e delle solite interpretazioni creative dell'immaginifico fisco italiano e che lo stato per incassarli avrebbe dovuto affrontare un enorme contenzioso legale che lo aveva visto perdente in alcune cause. Per questo per risolvere la questione il governo Letta varò la sanatoria transazione con il cui ricavato finanziò la sospensione del pagamento dell'Imu sulla prima casa nel 2013, scelta giusta o sbagliata? Ognuno la pensa come vuole, ma questo è uno di quei casi dove si potrebbe adattare il motto "il meglio è nemico del bene".
Quanto alla legge di stabilità di quest'anno Renzi ha fatto una marchetta alla Sisal presieduta da un ex ministro, una cosa vergognosa ma che fa quasi ridere rispetto a quello che hanno dato alle autostrade. Si tratta delle normali pratiche tipiche della democrazia totalitaria dominata dalle lobbies che noi pochi liberali denunciamo da una vita contro le quali l'unico rimedio è ridurre il potere dello stato per impedire l'assalto alla diligenza dei contribuenti.
Per questo io sono sia contro il salvataggio delle tue librerie sia contro gli aiuti alla Sisal.


Ps IO non ho mai giocato a calcetto in vita mia, quindi non ne conosco le consuetudini. Ho giocato ad altri sport dove mi hanno insegnato che se l'avversario è in confusione non bisogna infierire. Tu sei intelligente, ma ha idee molto confuse ed una scarsa propensione a cercare di chiarirtele.
Cosa non grave su un forum, parecchio nella vita reale.
Quindi se continui a non portare argomenti io non ti replicherò perché questo non è coltivare il dubbio ma parlare di aria fritta.

Auguri di buon anno.
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30/12/2014 23:29
 
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caro Trixam,

le teorie cospirazioniste non sortiscono su di me alcun effetto, le trovo utili solo a chi le formula, perché molto redditizie.

ti allego il link del primo articolo che lessi riguardo l'evasione fiscale delle agenzie irregolari:

www.repubblica.it/economia/2014/05/08/news/gdf_giochi_e_scommesse_irregolari-8...

Ti ringrazio poi avermi riconosciuto dell'intelletto, inutile dire che la stima è reciproca; la differenza sta evidentemente sui contenuti.

Quando dico che lo Stato non ha fatto nulla per salvare le realtà citate, non intendo che esso debba intervenire con i soldi pubblici a favore delle varie imprese solo perché in crisi.
Questo tipo di intervento infatti non sortisce l'effetto sperato, si rivela col tempo un regalo agli amici degli amici (vedi Alitalia, Ilva), fa sorgere l'aspettativa - sbagliata - che lo Stato sia la bàlia dell'imprenditore in difficoltà;

Su questo sarai d'accordo con me.

Tornando alla vexata questio:

Napoli ha fatto dell'arte, della musica, dell'enogastronomia e della cultura il suo primo biglietto da visita nel mondo. Se oggi aprono solo patatinari e agenzie di scommesse, i napoletani se possono investono fuori e tutto il resto resto chiude (tutto il resto, non solo gli esercizi citati), ci si dovrebbe fare qualche domanda: forse autorizzazioni e provv.amministrativi vengono rilasciati con una certa superficialità (a buon intenditor...).
In questo scenario, lo Stato si gonfia il petto quando proferisce qui parole come legalità, etica, risorgimento napoletano, scuola e teatro quali argine nei confronti della criminalità e del degrado, ma fa l'indiano quando tali realtà sono in difficoltà, facendo un favore a chi ha interesse a che scompaiano.
Non devo spiegarti io che Guida e gli altri non chiudono semplicemente perché la gente va meno a spendere lì, altrimenti sarebbero saltati tutti gli altri piccoli esercenti.
Ancora, sbagli a fare l'esempio del privato cittadino e dello Stato.
Perché esiste un articolo 3 della Costituzione che giustifica e incentiva politiche redistributrici della ricchezza, leggi ad personam, ad aziendam etc.etc.
Politiche che mirano, o dovrebbero mirare, all'interesse pubblico, non a quello del concorrente (che tu individui a titolo di esempio nella Feltrinelli).
Agli operai di Pomigliano e Bagnoli non può fregar di meno delle fabbriche che rischiano di chiudere a Terni o Piombino, e viceversa. Anzi, potrebbero addirittura trarne vantaggio nel breve periodo. Ma se vengono fatti accordi e le risorse vengono destinate a determinate realtà industriali ed imprenditoriali anziché ad altre, è perché l'interesse pubblico in un dato momento storico è quello.
A nessun contribuente fa piacere che i propri soldi vengano spesi per altri soggetti, sconosciuti, di altre regioni, potenziali o reali concorrenti, magari ritenuti inferiori e quindi meritevoli di uscire dal mercato (era il cavallo di battaglia della Lega sostenitrice del federalismo fiscale).
Come mi insegni, ci sono criteri di distribuzione che costituiscono tasselli di programmi economici di lungo e medio termine per realizzare l'interesse pubblico. Non ti sfuggirà che il privato di cui parli non potrebbe mai perseguire un interesse pubblico del genere ed inevitabilmente finirebbe perseguire l'interesse pubblico geograficamente più vicino e col quale ha maggiori contatti (e saremmo punto e daccapo).
Il contratto sociale e la stessa idea di Stato moderno sono altra cosa da questa.

Ps Ti contraddici quando parli di una mia scarsa propensione a cercare di chiarirmi le idee. Partecipo ad un forum, non sto usando il megafono di Goldstein. Se rileggi tutto con calma, ti renderai conto del fatto che, come tutti gli altri giuristi federiciani del forum, non faccio propaganda di nessun tipo, né spaccio quello che penso per dogma. Mi confronto e mi arricchisco del dialogo, anche solo virtuale, con gli altri. Te compreso.

N.B. Non te la prendere, ma da come parli credo proprio che quelli che hai praticato non siano sport di squadra;
probabilmente consideri il forum come uno scontro dove si vince ai punti - quando non per K.O. - non come un momento/luogo di incontro e confronto (caro Trixam qui si sta solo discutendo, non siamo sul ring e nessuno è in confusione da uppercut).
Infine, non conoscendoti, non ho elementi per esprimere giudizi su di te e sul tuo modo di vivere la vita reale. Lieto che tu, in mancanza degli stessi, riesca farlo.
[Modificato da Alessandro.1987 30/12/2014 23:44]
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