| | | | Post: 1.004 Post: 832 | Utente Senior | | OFFLINE |
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27/12/2014 17:56 | |
Come molti avranno notato, a Napoli oltre ai "patatinari" (che hanno invaso ogni strada persino del centro storico) sembra che un'unica attività sia fiorente e in bilancio perennemente attivo: le agenzie di scommessa.
Nel capoluogo spuntano infatti come funghi proprio mentre chiudono librerie - Loffredo, ma soprattutto Guida - e i cinema storici - l'Arcobaleno per esempio - per non parlare di tutti i piccoli commercianti fatti fuori dalla grande distribuzione e dagli acquisti online.
Omettendo ogni valutazione su quest'ultimo fenomeno, mi chiedo se sia un buono Stato quello che decide di non salvare presidi storico-culturali (per non farsi carico dei loro debiti, o per non inimicarsi relativi potenti creditori) ma allo stesso tempo fa sanatorie a favore delle agenzie di scommessa irregolari o che abbiano evaso il fisco.
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