In quel passaggio,se la memoria non m'inganna, ha parafrasato Voltaire ( Voulez-vous avoir de bonnes lois? brûlez les vôtres et faites-en de nouvelles) e, quello che leggo, è più l'introduzione del modello americano, con corsi a scelta, che la concertazione docenti famiglie.
La ratio dietro la provocazione dell'abolizione di filoni normativi parte dal presupposto, almeno credo, che siano talmente compromessi da rendere inadeguato puntellarli e inutile restaurarli.
La Carta poi,se prendiamo l'originale, così come uscita nel '48, possiamo affermare che fosse un gran bel pezzo di Costituzione,ma alla luce delle modifiche e delle normative successive che,in maniera diretta o indiretta, da essa promanano il discorso cambia e,paradossalmente, la Costituzione è stata la vera vittima dell'inadeguatezza del legislatore.
Negli ultimi tempi sempre più studiosi -il che è sorprendente- denunciano i metodi e le tendenze autoritarie delle moderne democrazie occidentali, il che mi fa presupporre che il monito dell'autore dell'articolo altro non sia che la riproposizione di questa teoria che,a ben pensarci, non è poi tanto campata in aria.
L'uomo è un animale egoista,ma continua ad esserlo anche come parte del sistema stato e quest'ultimo, così parlò Zarathustra, non è diverso dagli altri animali, anzi forse è il più famelico di tutti.
Non ricordo però giuristi o politici che abbiano avanzato proposte di rimodulo delle competenze dello stato,in senso restrittivo, e non credo che il patriottismo c'entri molto col discorso, tradizionalmente i paesi più orgogliosi sono i più liberal.
L'Italia ha invece mutuato dal mondo germanico una propensione universalistica, incompleta però e senza vocazione di fondo.
In ogni caso, nessuno è profeta in patria
[Modificato da connormaclaud 14/08/2014 08:22]