"La Corte costituzionale, nella odierna Camera di consiglio, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – per violazione dell’art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge – degli artt. 4-bis e 4-vicies ter del d.l. 30 dicembre 2005, n. 272, come convertito con modificazioni dall’art. 1 della legge 21 febbraio 2006, n. 49, così rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti)".
Con la decisione rivive la legge Iervolino-Vassalli come modificata da referendum promosso dal Partito Radicale nel 1993, che prevede pene più basse per le droghe leggere (da 2 a 6 anni, la Fini-Giovanardi prevedeva da 6 a 20).
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