-giugia-, 21/03/2012 14.21:
non so se vi è mai capitato spero che nessuno di voi provi mai questa amarezza.. mi sono iscritta a giurisprudenza perchè credevo che la legge fosse uguale per tutti.. che avrei difeso solo gente onesta...ma la realtà è totalmente diversa. è brutto constare che il tuo lavoro la tua passione le tue abilità servono solo al delinquente di turno ...
oggi sono amareggiata perchè mi chiedo se è giusto farsi degli scrupoli quando sai che il tuo lavoro aiuta queste persone. esiste un compromesso e fin dove si può arrivare????. oggi mi sembra che ho studiato per niente....a qualcuno di voi è mai capitato?
se hai un simile conflitto forse potresti prendere in considerazione di fare altro. conosco persone che avendo una grande fede e dei valori molto radicati hanno preferito darsi all'insegnamento o ad altri lavori subordianti tipo aziende. dovresti porre una distanza tra te e loro, i clienti. fare l'avvocato non significa fare i paladini della giustizia, ma prestare un servizio a chi te lo chiede.
io personalmente non ho mai pensato che la legge fosse uguale per tutti e che fare l'avvocato dovesse servire a difendere solo i più deboli. difendi chi ti capita, quindi si può trattare tanto della vittima quanto del carnefice.