giusperito, 12/12/2011 10.46:
Mi dispiace molto per la ragazza dato il contesto la sua bugia è istinto di sopravvivenza.
purtroppo sì
Ho raccontato quella storia per paura d’essere picchiata, pensavo che i miei genitori, mio fratello non capissero». «Quella storia» è uno stupro mai avvenuto. È il suo primo rapporto sessuale finito con la ragazzina in strada sanguinante, jeans nelle mani, e suo fratello arrivato per caso proprio da quelle parti. «Erano due zingari, mi hanno violentata » ha mentito lei.
Avrebbe potuto continuare a mentire invece adesso credo subirà,penalmente,le conseguenze di una simulazione di reato e moralmente la vergogna della sua bugia,i sensi di colpa per il rogo alle case dei rom e la sua prima volta finita nel peggiore dei modi.
Controlli mensili sulla verginità?
Spero che il tribunale per i minori invii anche degli assitenti sociali per la famiglia.
Ovviamente l'assalto al campo rom è ingiustificabile!
"...Se non ci mette troppo, l'aspetterò tutta la vita" (O.Wilde)