Finto a stupro a Torino

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giusperito
00lunedì 12 dicembre 2011 10:36
da corriere.it
«Chiedo scusa a tutti», comincia così la lettera della ragazza che sabato ha accusato due rom di averla stuprata. Una violenza che è poi risultata falsa, ma che ha scatenato la rabbia di almeno cinquecento persone che hanno dato alle fiamme le baracche di un campo nomadi a Torino. La giovane, 16 anni, ha messo nero su bianco i suoi sensi di colpa: « Chiedo scusa a tutti e soprattutto ai bambini del campo. Chiedo scusa a tutta la gente del quartiere per la rabbia che ha suscitato la mia bugia La colpa è solo mia e chiedo scusa anche al ragazzo che sabato pomeriggio era con me e che ho coinvolto. Vorrei soltanto poter dimenticare». Sulla vicenda è intervenuta il ministro Annamaria Cancellieri: «Nulla può giustificare la violenza». Le forze dell'ordine hanno arrestato due uomini di 52 e 20 anni.

Nel campo rom dopo il rogo
Don Ciotti: «Trattati come rifiuti»
IL MINISTRO- La Cancellieri condanna la vicenda. «Non si fa giustizia da soli. E, nel caso dell'assalto al campo rom di Torino, è un'ingiustizia fatta da soli. Nulla, neppure la rabbia, l'emarginazione, i pregiudizi, possono giustificare episodi come quello che è successo sabato sera alle Vallette». E poi ha aggiunto: «A nessuno deve passare per la testa che i problemi si risolvono con la violenza. Meno che mai con la violenza nei confronti del diverso, dello straniero. Torino è la città che, da sempre, ha dato esempio concreto di convivenza civile che non si identifica in quel manipolo che ha incendiato la casa dei rom».

LE INDAGINI- Intanto si indaga su una vicenda dai contorni tortuosi. Poco prima del raid è circolato un volantino prodotto da uno dei gruppi di tifosi della Juventus. Per questo le indagini si stanno concentrando proprio nell'ambiente della squadra bianconera. Il foglio con la scritta «Adesso basta, ripuliamo la Continassa» era stato infilato nelle buche delle lettere dei condomini della zona in cui risiede la sedicenne che si è inventata lo stupro da parte di due dei rom residenti nell'area. I nomadi erano scappati poco prima del raid. Almeno due baracche sono andate distrutte.
giusperito
00lunedì 12 dicembre 2011 10:36
Faccio notare che la ragazza pare fosse costretta a controlli mensili di verginità.
--letizia22--
00lunedì 12 dicembre 2011 10:42
il problema non e' la bugia patetica della ragazza che poi chiede scusa,il problema sono quei mentecatti che hanno agito come hanno agito.
giusperito
00lunedì 12 dicembre 2011 10:45
Il finto stupro di Torino, La Stampa e il facile mea culpa sui rom (il giorno dopo)
Ciro Pellegrino - 11 dicembre 2011
Sono da tempo un accanito lettore napoletano de La Stampa. Da quando lo zio emigrato, tuta blu a Mirafiori, portava il giornale piemontese la mattina a casa, a Napoli, quando era qui per le vacanze. Voglio specificarlo perché quello che scriverò ora sul giornale di Torino non è affatto gradevole.

La vicenda dell'aggressione e dello stupro di una adolescente da parte di due rom, poi rivelatasi completamente priva di fondamento, ha lasciato sul campo solo fuoco e rabbia: una manifestazione contro «gli zingari» sfociata nel rogo di un accampamento. E amen.

Non è la prima volta: qualche anno fa accadde a Napoli, periferia Orientale: lì la causa scatenante fu il finto rapimento di un bambino da parte di una giovane rom. I media campani e non cavalcarono, indignati. Non era vero niente. Risultato: due campi nomadi bruciati, chi ci viveva deportato altrove tra lacrime e impotenza.
Meditate che tutto questo è stato.

Sabato sul giornale torinese in cronaca di torino (pagina 77) questa apertura: «Mette in fuga i due rom che violentano la sorella». Nessun dubbio - nel pezzo però si usa il condizionale - e si annuncia la manifestazione dell'indomani. La "fiaccolata". Le fiaccole poi son state usate, ma per appiccare il rogo ai campi rom.



Leggi il resto: www.linkiesta.it/blogs/chi-parla-male/il-finto-stupro-di-torino-la-stampa-e-il-facile-mea-culpa-sui-rom-il-giorno-dop#ixzz1...
giusperito
00lunedì 12 dicembre 2011 10:46
Re:
--letizia22--, 12/12/2011 10.42:

il problema non e' la bugia patetica della ragazza che poi chiede scusa,il problema sono quei mentecatti che hanno agito come hanno agito.




Mi dispiace molto per la ragazza dato il contesto la sua bugia è istinto di sopravvivenza.
sanimma
00lunedì 12 dicembre 2011 11:08
per me è assurdo in primis mentire inventandosi uno stupro, potevano andare in carcere persone innocenti,
e poi non trovo corretta la reazione violenta di incendiare i campi room
la gente sta delirando
J.Rebus
00lunedì 12 dicembre 2011 11:55
Che strano. Mi aspettavo questo topic fosse pieno dei cosiddetti sostenitori di linciaggi e altre pratiche medievali,tra cui la pena di morte, contro i rei.
Invece niente...chissà,forse i rom non meritano tanta considerazione.

napulitanboy
00lunedì 12 dicembre 2011 12:25
Re:
J.Rebus, 12/12/2011 11.55:

Che strano. Mi aspettavo questo topic fosse pieno dei cosiddetti sostenitori di linciaggi e altre pratiche medievali,tra cui la pena di morte, contro i rei.
Invece niente...chissà,forse i rom non meritano tanta considerazione.





Io dico, però, di non farli diventare martiri. Resta comunque gente che campa, nella maggior parte dei casi, di violenza e delinquenza.
In nessun caso, naturalmente, riesco a giustificare la violenza nei loro confronti. Posso, tuttavia, comprendere il profondo risentimento di un familiare alla notizia che una ragazzina abbia subito una violenza sessuale( che poi sia commessa da un Rom o meno è davvero relativo).
|psiche84|
00lunedì 12 dicembre 2011 12:33
Re: Re:
giusperito, 12/12/2011 10.46:




Mi dispiace molto per la ragazza dato il contesto la sua bugia è istinto di sopravvivenza.




purtroppo sì

Ho raccontato quella storia per paura d’essere picchiata, pensavo che i miei genitori, mio fratello non capissero». «Quella storia» è uno stupro mai avvenuto. È il suo primo rapporto sessuale finito con la ragazzina in strada sanguinante, jeans nelle mani, e suo fratello arrivato per caso proprio da quelle parti. «Erano due zingari, mi hanno violentata » ha mentito lei.

Avrebbe potuto continuare a mentire invece adesso credo subirà,penalmente,le conseguenze di una simulazione di reato e moralmente la vergogna della sua bugia,i sensi di colpa per il rogo alle case dei rom e la sua prima volta finita nel peggiore dei modi.

Controlli mensili sulla verginità?
Spero che il tribunale per i minori invii anche degli assitenti sociali per la famiglia.

Ovviamente l'assalto al campo rom è ingiustificabile!
new mojo
00lunedì 12 dicembre 2011 13:31
Re: Re: Re:
|psiche84|, 12/12/2011 12.33:




purtroppo sì

Ho raccontato quella storia per paura d’essere picchiata, pensavo che i miei genitori, mio fratello non capissero». «Quella storia» è uno stupro mai avvenuto. È il suo primo rapporto sessuale finito con la ragazzina in strada sanguinante, jeans nelle mani, e suo fratello arrivato per caso proprio da quelle parti. «Erano due zingari, mi hanno violentata » ha mentito lei.

Avrebbe potuto continuare a mentire invece adesso credo subirà,penalmente,le conseguenze di una simulazione di reato e moralmente la vergogna della sua bugia,i sensi di colpa per il rogo alle case dei rom e la sua prima volta finita nel peggiore dei modi.

Controlli mensili sulla verginità?
Spero che il tribunale per i minori invii anche degli assitenti sociali per la famiglia.

Ovviamente l'assalto al campo rom è ingiustificabile!




al di la dei motivi che spingono dei genitori, fratelli ed altri ad essere con evidenza troppo invasivi nei controlli della figlia, sbagliati ed oltremodo controproducenti, ci rendiamo conto che questa ragazzina ha dato la sua prima volta a sedici anni( e qui nessun problema) in MEZZO ALLA STRADA, e deduco, anche in un luogo di passaggio della gente.Quando sento queste storie (dei rom non me ne può passare per il cazzo, perchè se pure in questa storia sono vittime sappiamo bene il loro modo di vivere) m viene da dare ragione a quei puritani del cazzo che ci dicono che oggi la prima volta effettivamente ha perso parecchio di valore, in generale, è ovvio.
e vedi se deve essere un malato come me a dirlo [SM=g2725401]
pupazza86
00lunedì 12 dicembre 2011 13:51
Re: Re: Re: Re:
new mojo, 12/12/2011 13.31:




scusate avevo scritto una cosa inutile... [SM=g2725401]


[SM=x43804]
pupazza86
00lunedì 12 dicembre 2011 13:59
Re: Re:
Giacché ormai avevo dato segni della mia presenza,
quoto Giusperito

giusperito, 12/12/2011 10.46:




Mi dispiace molto per la ragazza dato il contesto la sua bugia è istinto di sopravvivenza.



E aggiungo che
uscire allo scoperto immediatamente dopo essersi resa conto delle conseguenze che, indirettamente, la sua azione ha determinato mi sembra un gesto da non sottovalutare.

Al di là della simulazione di per sé deprecabile, non penso che le possano essere attribuite colpe ulteriori.
Come poteva, lì per lì, immaginare di suscitare una reazione così violenta?

Ha fatto una gravissima, infantile, superficiale, egoistica, scelta mossa evidentemente, come giustamente dice Gius, dall'istinto di sottrarsi ad un pericolo grave che lei riteneva assolutamente concreto.

Un punto ulteriore su cui varrebbe la pena di riflettere è perché una ragazza pensa di dire "sono stati dei rom" piuttosto che degli italiani.
Alla fine della fiera questa storia dimostra come il rapporto fra rom e abitanti del luogo fosse già altamente problematico.

Non penso che se avesse detto "sono stati due ragazzi italiani che abitano in quel condominio" queste persone avrebbero fatto irruzione al suo interno devastando tutte le abitazioni indiscriminatamente.

Comunque, se è vero che la ragazza e i balordi che hanno compiuto la rappresaglia devono essere giudicati per le loro azioni, non mi sembra giusto che i genitori di lei la facciano franca.

Non me ne intendo ma è legittimo obbligare una figlia a subire simili controlli?
I medici che si prestano a queste cose in ogni caso dovrebbero vergognarsi [SM=x43800]

Per il resto, non penso stia a noi giudicare quando, come, perché e dove un\a ragazzo\a decida di farlo per la sua prima volta.
--letizia22--
00lunedì 12 dicembre 2011 14:56
Re: Re:
giusperito, 12/12/2011 10.46:




Mi dispiace molto per la ragazza dato il contesto la sua bugia è istinto di sopravvivenza.




mah,poteva trovare un altro modo frs per venire fuori dalla sua situazione difficile,anche perche' la violenza sessuale per le donne che lhanno veramente subita,e' qualcosa che voi uomini non potrete mai capire,e' devastante.Certo mi dispiace per lei,e mi dispiace per i rom,perche' entrambi vittime dell'ignoranza,da un lato della sua famiglia,e dall'altro di quei mentecatti che si sono fatti portatori di una vendetta solo per sfogare il proprio razzismo e frustrazione.
giusperito
00lunedì 12 dicembre 2011 15:53
Lety permettimi, ma credo che la violenza sessuale possa essere capita nella sua portata solo da una donna violentata. Non è una questione di uomini o di donne, perché la violenza in sé ha una portata immensa che sfugge alla comprensione di chi non la subisce.
Proprio per questo credo che la ragazza sia a sua volta vittima di una violenza che difficilmente possiamo capire. Subire controlli intimi credo sia piuttosto simile ad una violenza sessuale.
Etrusco
00lunedì 12 dicembre 2011 16:29
Re:
giusperito, 12/12/2011 15.53:

Lety permettimi, ma credo che la violenza sessuale possa essere capita nella sua portata solo da una donna violentata. Non è una questione di uomini o di donne, perché la violenza in sé ha una portata immensa che sfugge alla comprensione di chi non la subisce.
Proprio per questo credo che la ragazza sia a sua volta vittima di una violenza che difficilmente possiamo capire. Subire controlli intimi credo sia piuttosto simile ad una violenza sessuale.




ma nemmeno nel medioevo... [SM=x43815]
sanimma
00lunedì 12 dicembre 2011 17:21
Re:
giusperito, 12/12/2011 15.53:

Lety permettimi, ma credo che la violenza sessuale possa essere capita nella sua portata solo da una donna violentata. Non è una questione di uomini o di donne, perché la violenza in sé ha una portata immensa che sfugge alla comprensione di chi non la subisce.
Proprio per questo credo che la ragazza sia a sua volta vittima di una violenza che difficilmente possiamo capire. Subire controlli intimi credo sia piuttosto simile ad una violenza sessuale.




io avrei preferito mille volte essere sgridata dai genitori che fingere uno stupro....
--letizia22--
00lunedì 12 dicembre 2011 17:43
Re:
giusperito, 12/12/2011 15.53:

Lety permettimi, ma credo che la violenza sessuale possa essere capita nella sua portata solo da una donna violentata. Non è una questione di uomini o di donne, perché la violenza in sé ha una portata immensa che sfugge alla comprensione di chi non la subisce.
Proprio per questo credo che la ragazza sia a sua volta vittima di una violenza che difficilmente possiamo capire. Subire controlli intimi credo sia piuttosto simile ad una violenza sessuale.




certo che puo' essere capita solo da chi ha la sfortuna di viverla realmente,ma per ovvi motivi,conosco la sfera sessuale di una donna,e cio' mi porta ad immaginare,anche lontanamente se vogliamo,quanto possa essere devastante.
Ripeto,la ragazzina ha la mia comprensione,ma doveva trovare un modo differente per fuggire dalla sua orribile famiglia.
giusperito
00lunedì 12 dicembre 2011 17:46
Sanimma immagino che tu abbia dei genitori fantastici e tolleranti, ma credo che in realtà qua stiamo parlando di un famiglia con gravi problemi culturali e morali. Non credo si possa parlare di "sgridata", perché altrimenti non parleremmo di controlli intimi. Mi rendo conto che fingere uno stupro è grave e sbagliato anche alla luce del contesto nel quale si vive, come ben ha notato pupazza, ma dobbiamo anche pensare che le nostre esperienze non possono permetterci di capire l'obbligo di subire un'indagine intima in ordine alla propria verginità. Genitori così ossessionati dalla verginità della figlia non si sarebbero limitati ad una sgridata. Inoltre immagino la pressione psicologica che ha dovuto subire la figlia. Parliamo pur sempre di una ragazzina di 16 anni che probabilmente di angherie ne subiva tantissime.
Fingere uno stupro è forse la risposta più semplice ad un problema grande ed è l'unico modo per trovare una sorta di emancipazione privata che materialmente non avrebbe potuto avere. Questa ragazza voleva vivere il suo corpo e la sua sessualità in libertà, come è giusto che sia. Essere costretti ad indagini di questa natura è illegale oltre che palesemente incostituzionale.
Mi dispiace che alla fine della fiera (molto carina questa espressione) la ragazza pagherà le maggiori conseguenze sia sociali sia penali sia familiari, perché credo che difficilmente i genitori si porranno il problema delle loro responsabilità.
giusperito
00lunedì 12 dicembre 2011 17:53
Re: Re:
--letizia22--, 12/12/2011 17.43:




certo che puo' essere capita solo da chi ha la sfortuna di viverla realmente,ma per ovvi motivi,conosco la sfera sessuale di una donna,e cio' mi porta ad immaginare,anche lontanamente se vogliamo,quanto possa essere devastante.
Ripeto,la ragazzina ha la mia comprensione,ma doveva trovare un modo differente per fuggire dalla sua orribile famiglia.




IMHO la violenza è un'esperienza devastante. Credo che sia la tua sensibilità a farti capire cosa si provi e non tanto o non prevalentemente la tua femminilità. Quando sento atti di violenza nei confronti delle donne sono pervaso dallo stesso senso di ribrezzo e dolore che si può manifestare in chiunque dotato di sensibilità. Tuttavia non possiamo discutere nello specifico di questo non avendo mai vissuto io la sensibilità femminile e tu quella maschile. Ritengo, però, che dall'esterno sia facile immaginare altre soluzioni. Questa ragazza era sottoposta a controlli intimi (ecco la vera violenza sessuale che lei comunque subiva) e la sua famiglia aveva ovvi problemi ossessivi con le annesse dinamiche di controllo. Posso immaginare che questa palla fosse la soluzione più vicina, credibile e gestibile per questa ragazzina che a 16 anni difficilmente avrebbe potuto trovare la forza e le possibilità concrete di fuggire dalla sua famiglia. Non dimenticare che la violenza crea sudditanza e lo stato psicologico di una 16enne che ha vissuto così incide profondamente sulla sua capacità di vivere. A me la bugia sembra l'unico modo per respirare, per vivere una relazione amorosa con un ragazzo, cioè per provare un minimo senso di libertà e normalità.
OneOfTheesedays
00lunedì 12 dicembre 2011 18:15
Re:
J.Rebus, 12/12/2011 11.55:

Che strano. Mi aspettavo questo topic fosse pieno dei cosiddetti sostenitori di linciaggi e altre pratiche medievali,tra cui la pena di morte, contro i rei.
Invece niente...chissà,forse i rom non meritano tanta considerazione.





rebus... perché non eri iscritto al forum qualche anno fa... altrimenti ne avresti sentite delle belle...
(del resto anche qui qualcuno ha ritenuto opportuno sottolineare che in ogni caso 'sti cazzi dei rom... tanto hanno pagato evidentemente per altre colpe comunque [SM=x43808])

Detto ciò, i fatti che mi hanno inquietato sono parecchi:
1) che una ragazzina debba inventarsi uno stupro per paura dei propri familiari
2) che la prima cosa che ha pensato è stata inventarsi che l'autore dello stupro era uno zingaro (o rom, tanto nella testa della gente è la stessa cosa); probabilmente deve aver pensato che sarebbe stato più credibile
3) che dei bravi cittadini abbiano pensato che era cosa buona e giusta bruciare vive altre persone per fare giustizia, e ciò neanche in un ottica di vendetta genere "occhio per occhio dente per dente", ma più in un ottica di rappresaglia nazista ...'ndo coglio coglio, insomma.

Da ciò si evince che forse la cosa che meno mi fa rabbrividire è proprio il fatto che a la Stampa abbiano usato l'indicativo invece del condizionale e che abbiamo rimarcato la nazionalità degli stupratori.
Davanti alle tre cose veramente agghiaccianti che ho evidenziato, li assolverei persino...
sanimma
00lunedì 12 dicembre 2011 19:48
Re:
giusperito, 12/12/2011 17.46:

Sanimma immagino che tu abbia dei genitori fantastici e tolleranti, ma credo che in realtà qua stiamo parlando di un famiglia con gravi problemi culturali e morali. Non credo si possa parlare di "sgridata", perché altrimenti non parleremmo di controlli intimi. Mi rendo conto che fingere uno stupro è grave e sbagliato anche alla luce del contesto nel quale si vive, come ben ha notato pupazza, ma dobbiamo anche pensare che le nostre esperienze non possono permetterci di capire l'obbligo di subire un'indagine intima in ordine alla propria verginità. Genitori così ossessionati dalla verginità della figlia non si sarebbero limitati ad una sgridata. Inoltre immagino la pressione psicologica che ha dovuto subire la figlia. Parliamo pur sempre di una ragazzina di 16 anni che probabilmente di angherie ne subiva tantissime.
Fingere uno stupro è forse la risposta più semplice ad un problema grande ed è l'unico modo per trovare una sorta di emancipazione privata che materialmente non avrebbe potuto avere. Questa ragazza voleva vivere il suo corpo e la sua sessualità in libertà, come è giusto che sia. Essere costretti ad indagini di questa natura è illegale oltre che palesemente incostituzionale.
Mi dispiace che alla fine della fiera (molto carina questa espressione) la ragazza pagherà le maggiori conseguenze sia sociali sia penali sia familiari, perché credo che difficilmente i genitori si porranno il problema delle loro responsabilità.




si ho dei genitori fantastici che mi lasciano vivere la mia vita in tranquillità, ma non si può fingere di essere violentate, essere violentate è un'esperienza devastante, che ti lascia una ferita indelebile che nessuno potrà mai cancellare......sia a livello psicologico che fisico....
io per fortuna non ho mai subito violenza in vita mia....
ma all'ultimo anno della scuola media sono stata accompaganata tutti i giorni dai miei genitori a scuola perchè ricevevo chiamate tutti i giorni e a tutte le ora a casa mia, quest'uomo sapeva come mi vestivo e dove andavo, abbiamo passato giornate in questura ma non si potevano fare le intercettazioni purtoppo....
ho trascorso un'anno infernale, abbiamo cambiato numero fisso e abitazione e tutt'ora ho ancora paura degli uomini....
quindi non nominate la parola violenza senza cognizione di causa....
la ragazza si poteva rivolgere a qualche punto d'ascolto a scuola, in chiesa o al telefono azzurro e denunciare la violenza psicologica dei genitori......
io mi reputo fortunata ma alla parola violenza salto....
n.b. scusate lo sfogo

Selkis
00martedì 13 dicembre 2011 01:29
Per me essere OBBLIGATA ad una visita ginecologica mensile è violenza di tipo sessuale, anche se non tecnicamente uno stupro.
In ogni caso la reazione verso il campo rom è da bestie.
Sono due problemi gravissimi, ma il primo rientra in una sfera privata, il secondo è agghiacciante.
seventy
00martedì 13 dicembre 2011 19:06
"La ragazza si poteva rivolgere a qualche punto d'ascolto a scuola, in chiesa o al telefono azzurro e denunciare la violenza psicologica dei genitori......"

A 16 anni non credo sia così facile ragionare in questo modo, avere la forza e la maturità per affrontare queste situazioni di forte disagio in maniera così razionale, specie se si tratta di denunciare in qualche mo do la propria famiglia. In questi casi è più facile subire che agire.

Per me essere OBBLIGATA ad una visita ginecologica mensile è violenza di tipo sessuale



Verissimo!!
francy85.
00martedì 13 dicembre 2011 19:15
Re:
Selkis, 13/12/2011 01.29:

Per me essere OBBLIGATA ad una visita ginecologica mensile è violenza di tipo sessuale, anche se non tecnicamente uno stupro.
In ogni caso la reazione verso il campo rom è da bestie.
Sono due problemi gravissimi, ma il primo rientra in una sfera privata, il secondo è agghiacciante.





Ma siamo sicuri che questa dell'obbligo alla visita ginecologica mensile non sia solo una trovata per "giustificare" la grande caxxata che ha fatto stà ragazzina? [SM=g2725335]
Mah..io non tanto ci credo..
Selkis
00giovedì 15 dicembre 2011 13:11
Re: Re:
francy85., 13/12/2011 19:15:





Ma siamo sicuri che questa dell'obbligo alla visita ginecologica mensile non sia solo una trovata per "giustificare" la grande caxxata che ha fatto stà ragazzina? [SM=g2725335]
Mah..io non tanto ci credo..




beh sono stati scritti tanti articoli ed i genitori non hanno negato.
Tra l'altro ti sembra così assurdo? io conobbi una ragazza proprio in aula studio a giurisprudenza che non sapeva come fare a prendere la pillola perché non poteva andare dal ginecologo. La madre infatti pretendeva di essere presente ad ogni visita, e lei - maggiorenne e tutto - era incapace di ribellarsi perché avrebbe significato ammettere di avere qualcosa da nascondere.

Insomma, ogni civiltá ha la sua versione del burka.
francy85.
00giovedì 15 dicembre 2011 17:17
Re: Re: Re:
Selkis, 15/12/2011 13.11:




beh sono stati scritti tanti articoli ed i genitori non hanno negato.
Tra l'altro ti sembra così assurdo? io conobbi una ragazza proprio in aula studio a giurisprudenza che non sapeva come fare a prendere la pillola perché non poteva andare dal ginecologo. La madre infatti pretendeva di essere presente ad ogni visita, e lei - maggiorenne e tutto - era incapace di ribellarsi perché avrebbe significato ammettere di avere qualcosa da nascondere.

Insomma, ogni civiltá ha la sua versione del burka.




..ma io mi riferivo appunto ai genitori [SM=x43799]
Comunque sì, tutto è possibile, nulla è "assurdo".
giusperito
00giovedì 15 dicembre 2011 19:47
Re: Re: Re:
Selkis, 15/12/2011 13.11:




beh sono stati scritti tanti articoli ed i genitori non hanno negato.
Tra l'altro ti sembra così assurdo? io conobbi una ragazza proprio in aula studio a giurisprudenza che non sapeva come fare a prendere la pillola perché non poteva andare dal ginecologo. La madre infatti pretendeva di essere presente ad ogni visita, e lei - maggiorenne e tutto - era incapace di ribellarsi perché avrebbe significato ammettere di avere qualcosa da nascondere.

Insomma, ogni civiltá ha la sua versione del burka.




kekkis
00venerdì 16 dicembre 2011 14:00
Re:
giusperito, 12/12/2011 10.36:

Faccio notare che la ragazza pare fosse costretta a controlli mensili di verginità.





[SM=x43808]





[SM=g2725335] [SM=x43808] [SM=x43802] [SM=x43803]






www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/piemonte/articoli/1030958/finto-stupro-di-torino-parla-la-sedicenne-ho-sbagliato-ma-il-mio-non-e-razzis...


alla fine si rivela quello che è: una ragazzina stupida...
il vero problema è nel fondo e nell'aggressione di coloro che la difendevano...nessuno tollera più l'altra persona: questo a mio parere il vero problema!
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