Re: Re:
Giacché ormai avevo dato segni della mia presenza,
quoto Giusperito
giusperito, 12/12/2011 10.46:
Mi dispiace molto per la ragazza dato il contesto la sua bugia è istinto di sopravvivenza.
E aggiungo che
uscire allo scoperto immediatamente dopo essersi resa conto delle conseguenze che, indirettamente, la sua azione ha determinato mi sembra un gesto da non sottovalutare.
Al di là della simulazione di per sé deprecabile, non penso che le possano essere attribuite colpe ulteriori.
Come poteva, lì per lì, immaginare di suscitare una reazione così violenta?
Ha fatto una gravissima, infantile, superficiale, egoistica, scelta mossa evidentemente, come giustamente dice Gius, dall'istinto di sottrarsi ad un pericolo grave che lei riteneva assolutamente concreto.
Un punto ulteriore su cui varrebbe la pena di riflettere è perché una ragazza pensa di dire "sono stati dei rom" piuttosto che degli italiani.
Alla fine della fiera questa storia dimostra come il rapporto fra rom e abitanti del luogo fosse già altamente problematico.
Non penso che se avesse detto "sono stati due ragazzi italiani che abitano in quel condominio" queste persone avrebbero fatto irruzione al suo interno devastando tutte le abitazioni indiscriminatamente.
Comunque, se è vero che la ragazza e i balordi che hanno compiuto la rappresaglia devono essere giudicati per le loro azioni, non mi sembra giusto che i genitori di lei la facciano franca.
Non me ne intendo ma è legittimo obbligare una figlia a subire simili controlli?
I medici che si prestano a queste cose in ogni caso dovrebbero vergognarsi
Per il resto, non penso stia a noi giudicare quando, come, perché e dove un\a ragazzo\a decida di farlo per la sua prima volta.