Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 29/02/2012 19.40:
Infatti...ed il reato (e - di conseguenza - il momento dal quale inizia a decorrere la prescrizione) pare fosse stato posticipato dal momento in cui son stati insaccati i soldi al momento in cui son stati poi spesi.
Se ho capito bene il nocciolo della questione, la distinzione tra i due calcoli sta tutta lì.
Quando inizia il reato? Quando uno intasca la tangente o quando poi se la spende?
Tu cosa risponderesti a questa domanda?
Ma - ripeto - magari la questione di base è stata altra, e per saperlo possiamo solo attendere le motivazioni. Per ora non si può chiacchierare che sulla base di ipotesi e rumors.
E mica rispondo io? Risponde il codice penale con l'art. 319
ter.
Proprio perchè non deve chiacchierarsi sulla base di rumors, a rischio di apparire petulante vorrei sapere quando il pm De Pasquale abbia sostenuto che la prescrizione del reato "parte" da quando Mills ha speso i soldi. A meno che mi sia sfuggito qualche passaggio, e tutto può essere in questo mega-processo, mi sembra che il pm calcoli la decorrenza della prescrizione dalla riapertura del dibattimento a seguito delle pronunce della C. Costituzionale mentre i giudici, verosimilmente, dalla pubblicazione in Gazzetta di dette pronunce. Quindi se i calcoli di De Pasquale portano a luglio o comunque a metà maggio, secondo i giudici il reato si è prescritto intorno al 18 febbraio e cioè sette giorni prima della pronuncia di proscioglimento.
Se non è questo un fallimento della giustizia...