Gomorra

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michelaaa
00martedì 3 giugno 2008 11:44
mi hanno sconvolto i bambini che portavano i camnion [SM=x43830]


e stanotte ho sognato quei due ragazzi [SM=x43628]
diegoo.
00giovedì 5 giugno 2008 14:59
visto ieri sera...
bè mi aspettavo qlcs in+,però nn è stato male..ho trovato alcune parti molto tristi,nn x gli attori,ne x la regia ma xke la loro tristezza è dovuta al fatto ke sn vere..il sogno di dominio dei ragazzini ke entrano nel sistema x avere soldi,moto,animati da Scarface..il libro racconta mlt mlto di+
ally84
00giovedì 5 giugno 2008 17:07
Re:
diegoo., 05/06/2008 14.59:

visto ieri sera...
bè mi aspettavo qlcs in+,però nn è stato male..ho trovato alcune parti molto tristi,nn x gli attori,ne x la regia ma xke la loro tristezza è dovuta al fatto ke sn vere..il sogno di dominio dei ragazzini ke entrano nel sistema x avere soldi,moto,animati da Scarface..il libro racconta mlt mlto di+




io miaspettavo di più dal film,era molto a documentario ma di sicuro molto vero,non tutti sono abituati a qst "normalità"di napoli...di sicuro serve a riflettere certo i libri lasciano spazio ma certe immagini nel film restano impresse [SM=x43628]
Massimo Volume
00venerdì 13 giugno 2008 11:36

Bene, finalmente -e con colpevole ritardo- ho visto Gomorra.

La regia primaditutto: Garrone si conferma ottimo "interprete" della realtà che filma, e molto belle sono le riprese con la telecamera a spalla che gira a Scampia e a Casal di Principe (i due ragazzi che imitano scarface), accentuando il carattere di instabilità della realtà filmata.
Ho trovato interessante il procedere senza un apparente filo logico, per quadri narrativi; ho apprezzato il cambiamento di registro applicato ad ogni quadro, e intrinsecamente la varità di materia narrata.
Interessanti, in questo senso, sono tutti i personaggi, dal sarto che si vende ai cinesi al trafficante di rifiuti tossici.
Plauso per gli attori, lombrosianamente idonei a rappresentare l'animalità di questi quartieri. Ovviamente ennesima grande prova del nostro miglior attore, Toni Servillo.

Per quanto riguarda l'aspetto più importante, ossia il significato del film, Garrone riesce a rappresentare queste storie in modo molto verosimile e senza "macchiettizzazioni"... sono daccordo con quelli che l'hanno definito un film vicino al neorealismo, chiaramente in relazione all'intento di base, ossia la verosimiglianza con la realtà.
Realtà che necessariamente colpisce, e deve colpire: non sono daccordo con quelli del "tanto sappiamo tutto", per due motivi:
primaditutto non è vero che si sa tutto, perchè essere veramente informati sulla dinamiche camorristiche e sociali di quelle zone è molto difficile; inoltre, il merito del film stà proprio nella denuncia e nell'enorme impatto figurativo che ne deriva.
Il film, quindi, a mio avviso è perfettamente riuscito; di certo diverso rispetto al libro, ma questa differenza deriva quasi completamente dal mezzo utilizzato.
All'uscita del cinema ho provato una sensazione di sconfitta, di completa assenza di prospettive e speranze.
Se la conclusione di ladri di biciclette, in un certo senso, raffigurava una folla che nonostante tutto prosegue in avanti, la chiusura di Gommorra raffigura due ragazzini fanatici, bestiali, ammazzati come due cani e seppelliti assieme nella sabbia.
amaped1
00venerdì 13 giugno 2008 12:30
a me il libro mi ha appassionato e sconvolto così tanto che mi rifiuto di vedere il film...per il momento...già immaginare le scene mi ha messo i brividi ,figuriamoci vederne alcune strazianti da angosciarmi e spaventarmi!
°Paranoid Android°
00giovedì 26 giugno 2008 00:30
raga mi sapete dire il nome dell'attore che interpreta il tizio che dà i soldi a Don Ciro??? [SM=x43667]
ClaraDelValle
00martedì 13 gennaio 2009 13:12
"Valzer con Bashir", opera di animazione dell'israeliano Folman
vince come miglior film. Riconoscimenti a "the Millionaire"
Golden Globe, un cartoon bellico
soffia il premio a Gomorra
Miglior commedia "Vichy, Cristina e Barcelona" di Woody Allen

di CLAUDIA MORGOGLIONE


Matteo Garrone
NON Ce l'ha fatta, "Gomorra". Il film di Matteo Garrone, malgrado i tanti riconoscimenti già ottenuti - dal premio a Cannes all'an plein agli Oscar europei - perde la partita agli americani Golden Globe: candidato come migliore pellicola straniera, vede svanire la vittoria a favore di "Valzer con Bashir", il cartoon bellico di Ari Folman appena sbarcato nelle sale italiane.

Insomma, per il regista e in generale per il cinema di casa nostra, una bella delusione. Anche se lui, qualche ora prima dell'inizio della cerimonia - che come ogni anno si è tenuta nelle sale del Beverly Hilton hotel di Los Angeles - aveva messo le mani avanti: "Se vinco non è un dramma. Sono contento che il film sia stato candidato sia ai Golden Globe che agli Oscar perché significa che ha colpito non solo per il messaggio ma anche per il linguaggio tecnico che utilizzato". Ma ai membri dell'associazione stampa estera di Hollywood, che assegnano i preziosi globi, evidentemente non è bastato. O, meglio, hanno preferito un altro tipo di film ugualmente contemporaneo, e innovativo, sia nello stile che nei contenuti: quello di Folman, appunto. Che ha battuto non solo Garrone, ma anche "La Banda Baader Meinhof" del tedesco Uli Edel, lo svedese "Everlasting moments", il francese "Ti amerò per sempre".

"Gomorra" a parte, c'è da dire che l'edizione 2009 dei Golden Globe - considerati, tradizionalmente, il premio cinematografico Usa più importante, dopo gli Oscar - ha rispettato sostanzialmente le previsioni della vigilia. Il premio come miglior film drammatico, infatti, è andato al favoritissimo "The Millionaire" di Danny Boyle [SM=x43608] , che anche gli spettatori italiani hanno avuto modo di conoscere e apprezzare. E che prevale pure in altre tre categorie: regia, sceneggiatura e colonna sonora. Scontato anche il riconoscimento postumo a Heath Ledger, l'inquietante Joker del "Cavaliere Oscuro", così come al Mickey Rourke di "The Wrestler" (Leone d'oro a Venezia 2008) vittorioso come migliore attore protagonista di una pellicola drammatica.

Meno prevedibile, invece, l'en plein di Kate Winslet: trionfa come migliore attrice protagonista per "Revolutionary Road", e anche come non protagonista per il controverso "The Reader" (in cui interpreta una ex nazista). La migliore commedia, invece, per i giurati del globi è "Vicky Cristina Barcelona" di Woody Allen; il miglior attore protagaonista, sempre nella categoria commedia, è il Colin Farrell di "In Bruges"; la migliore attrice la Sally Hawkins della "Felicità porta fortuna". Tra le serie tv drammatiche prevale "Mad Men".

E adesso vincitori e vinti - a cominciare da "Gomorra" - dovranno aspettare la prima mattina del 22 gennaio (ora di Los Angeles, primo pomeriggio in Italia) per conoscere le nomination agli Oscar. Che verranno assgnati esattamente un mese dopo: il 22 febbraio.

ClaraDelValle
00martedì 13 gennaio 2009 13:18
io ho visto the millionarie, l'idea ke guida la trama è molto originale, ma secondo me è sceneggiato male, parte benissimo per carità, ma poi dopo emergono le caratteristike del drama bollywoodiano... i 2 innamorati ostacolati fino al lieto fine , la lotta tra il bene e il male ...nei titoli di coda si mettono pure a fare il ballo di gruppo!
Adri84
00martedì 13 gennaio 2009 13:26
valzer con bashir secondo me dev'essere veramente bello,peccato che avrà poco successo di pubblico mi sa
la banda baader meinhof pure è un bel film
amaped1
00martedì 13 gennaio 2009 14:08
Re:
amaped1, 13/06/2008 12.30:

a me il libro mi ha appassionato e sconvolto così tanto che mi rifiuto di vedere il film...per il momento...già immaginare le scene mi ha messo i brividi ,figuriamoci vederne alcune strazianti da angosciarmi e spaventarmi!




poi lo vidi al cinema [SM=x43807] sembrava un filmino amatoriale [SM=x43628]
Angelovt
00domenica 12 luglio 2009 12:06
In Gomorra c'è azione, c'è la logica illogica dell'atto, la non-narrazione della radice strutturale, il "no-sense" estrinsecato all'ennesima potenza, la rappresentazione spietata e lucida dell'oggetto-perno attorno a cui ruotano corpi in bilico, il frammento-flash della Conseguenza di realtà malefiche, l'annullamento di pulsioni esistenziali, la continua messa a prova della propria condizione di non-uomo, di appartanente alla terra- extra. In Gomorra c'è la realtà della realtà che diviene irrealtà e altra realtà: terrore e angoscia. Nella continua discesa agli inferi del pianeta 0 si serpeggia lungo i tratti somatici dei dannati ( -il guardare da vicino- di Dumont), ci si perde nella desolazione di ambienti cupi e assolati ruvidi, spigolosi, malati, specchi riflessi di brutture di intenti da subire e da perpretare e si assiste alla breve pausa umana di quotidianità ( il vivere vissuto dei Dardenne). La salvazione non è in Gomorra. Un bellissimo film con attori, tutti, professionisti e non, bravissimi. Non sono da escludere ulteriori visioni per rivalutarlo sempre più.
Paperino!
00sabato 17 novembre 2012 16:58
Up!
Per chi lo volesse vedere, c'è il video al primo messaggio di pag. 1! [SM=x43799]
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