Cassazione: il pedone investito se indeciso non va risarcito.

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|Lyuba|
00giovedì 9 dicembre 2010 20:32
Cassazione, pedone investito non va risarcito se indeciso nell'attraversare
"Indietreggiando e risalendo sul marciapiede, il pedone manifesta il proposito di recedere dalla volonta’ di attraversare. Il suo ridiscendere il marciapiede per finire proprio contro la fiancata della macchina, è imprevedibile"

Roma, 9 dicembre 2010 - Nessun risarcimento per il pedone indeciso investito da un veicolo: se si e’ dimostrato titubante ed ha fatto su e giu’ dal marciapiede, manifestando cosi’ l’intento di non procedere nell’attraversamento della strada. Lo sottolinea la Cassazione con la sentenza 24862 della III sezione civile.

La Suprema Corte, infatti, ha respinto il ricorso con il quale i parenti di un anziano signore, investito a Napoli, chiedevano il risarcimento per la morte del congiunto all’ assicurazione della macchina che lo aveva travolto.

Ma i supremi giudici hanno confermato il ‘no’ al risarcimento dei danni, come gia’ stabilito dalla Corte d’Appello di Napoli il 6 maggio 2005, rilevando che il comportamento di Vincenzo A. aveva tratto in inganno il guidatore al quale nessuna colpa poteva essere addebitata per l’incidente.

‘’Indietreggiando e risalendo sul marciapiede, il pedone - spiega la Cassazione - aveva manifestato il proposito di recedere dalla volonta’ di attraversare, ed il suo comportamento di ridiscendere il marciapiede per finire proprio contro la fiancata della macchina, era del tutto imprevedibile’’.

‘’Sicche’ - conclude la Cassazione - nessuna responsabilita’ puo’ essere addebitata al conducente dell’autovettura che nessuna manovra di emergenza fu in grado di compiere per evitare l’incidente’’. Vincenzo A. fu travolto il 4 agosto del ‘96 in via Cordoglio.



|Lyuba|
00giovedì 9 dicembre 2010 20:36
In questo articolo non lo dice, ma in un altro era specificato "sulle strisce".
legittimagiustizia
00giovedì 9 dicembre 2010 20:52
perfettamente d'accordo,gli stonati non meritano risarcimento.
|Lyuba|
00giovedì 9 dicembre 2010 21:01
Io non sono d'accordo, il guidatore si deve fermare sempre prima delle strisce quando vede un pedone sul ciglio; molte volte il pedone è indeciso perché non si capisce se il guidatore ti ha visto o meno. L'indecisione è buon senso.
Adri84
00giovedì 9 dicembre 2010 21:21
Re:
|Lyuba|, 09/12/2010 21.01:

Io non sono d'accordo, il guidatore si deve fermare sempre prima delle strisce quando vede un pedone sul ciglio; molte volte il pedone è indeciso perché non si capisce se il guidatore ti ha visto o meno. L'indecisione è buon senso.




il punto è che il signore prima è risalito sul marciapiede,quasi a rinunciare di attraversare,e poi è sceso di nuovo con la macchina a un metro di distanza...in questo caso non mi è sembrato molto di buon senso,con tutto il rispetto per l'anziana vittima
Paperino!
00giovedì 9 dicembre 2010 21:23
Mah, se la dinamica è davvero quella descritta dalla Corte, ossia tale che "nessuna manovra di emergenza poteva evitare l'incidente", allora la sentenza è indiscutibile.
Le macchine si devono fermare per consentire il passaggio dei pedoni sulle strisce, ma se il pedone risale sul marciapiede, manifestando così la volontà apparente di non attraversare più, una macchina non si deve fermare. Le strisce non sono mica uno STOP.

Dico questo senza manifestare certezze nello specifico sul caso in questione, dove magari la dinamica potrebbe anche essere diversa da quella indicata, e il comportamento del pedone può anche non esser la causa dell'incidente, ma conseguenza solo della guida aggressiva del conducente. Ma questo va provato, però. (io se vedo un vecchio che deve attraversare mi fermo e lo faccio passare, a prescindere...).

Ma se la dinamica è esattamente quella indicata dalla S. Corte, non vedo davvero perché dare la colpa al conducente. [SM=x43606]
|Lyuba|
00giovedì 9 dicembre 2010 21:31
Forse ho capito io male, se la dinamica è quella che dite voi allora sono d'accordo; io avevo capito che il signore era sceso con un piede dal marciapiede, poi aveva indietreggiato e poi era risceso e aveva urtato contro la fiancata; praticamente avevo capito che il conducente non si era fermato, perché si era basato sull'indietreggiamento del pedone.
Paperino!
00venerdì 10 dicembre 2010 00:06
Re:
|Lyuba|, 09/12/2010 21.31:

Forse ho capito io male, se la dinamica è quella che dite voi allora sono d'accordo; io avevo capito che il signore era sceso con un piede dal marciapiede, poi aveva indietreggiato e poi era risceso e aveva urtato contro la fiancata; praticamente avevo capito che il conducente non si era fermato, perché si era basato sull'indietreggiamento del pedone.




Credo che sia esattamente questa la dinamica di cui stiamo parlando tutti [SM=x43606]
Indietreggiando (cioè risalendo sul marciapiede), non ha più occupato le strisce. La macchina non si ferma (né ha il dovere di fermarsi) se non c'è nessun pedone sulle strisce, a maggior ragione se il comportamento del pedone può esser stato equivocato come volontà di non attraversare più.
Se poi, nel momento in cui la macchina sta passando, il pedone indeciso ci ripensa e si butta sotto le ruote, in quel caso non va risarcito... [SM=x43606]
rennasuper
00venerdì 10 dicembre 2010 00:57
I soliti giornalisti che scrivono cagate senza neanche prendersi la briga di controllare. O forse i soliti giornalisti corrotti che inventano notizie inesistenti per screditare la magistratura. Se leggi su google news (e mi pare anche sul mattino) è specificato che il pedone in questione non era affatto vicino alle strisce, anzi stava attraversando sulla discesa di coroglio, ha visto la macchina arrivare ed è risalito sul marciapiede, poi è ridisceso dal marciapiede quando la macchina già stava al suo livello, tant'è vero che è finito contro la fiancata della macchina e non sul paraurti anteriore.

Ora se la notizia è vera così come riportata non vedo come la corte possa avere torto...
Piuttosto è probabile (conoscendo napoli e soprattutto il coroglio) che l'auto stesse correndo il che spiegherebbe il danno (morte) arrecato al pedone...mi pare strano che si muoia per un urto sulla fiancata se la velocità è moderata. Si tratta comunque di rilevazioni probabilmente impossibili da effettuare in mancanza di telecamere.

Edit: ho rincontrollato sul mattino e confermo che anche sul nostro giornale è specificato che attraversava su discesa coroglio. La cassazione ha giustamente negato il risarcimento perchè "la responsabilità è totalmente da ascrivere al pedone".
mariella85
00venerdì 10 dicembre 2010 09:10
Re:
Paperino!, 09/12/2010 21.23:

Mah, se la dinamica è davvero quella descritta dalla Corte, ossia tale che "nessuna manovra di emergenza poteva evitare l'incidente", allora la sentenza è indiscutibile.
Le macchine si devono fermare per consentire il passaggio dei pedoni sulle strisce, ma se il pedone risale sul marciapiede, manifestando così la volontà apparente di non attraversare più, una macchina non si deve fermare. Le strisce non sono mica uno STOP.

[SM=x43606]



la penso esattamente così,
le strisce non sono uno stop e, normalmente, si prosegue se si nota un passo indietro inteso al non attraversamento!


Adri84
00venerdì 10 dicembre 2010 10:01
Re:
rennasuper, 10/12/2010 0.57:


Piuttosto è probabile (conoscendo napoli e soprattutto il coroglio) che l'auto stesse correndo il che spiegherebbe il danno (morte) arrecato al pedone...mi pare strano che si muoia per un urto sulla fiancata se la velocità è moderata. Si tratta comunque di rilevazioni probabilmente impossibili da effettuare in mancanza di telecamere.



non è detto,basta perdere l'equilibrio e battere la testa sul marciapiede
|Lyuba|
00venerdì 10 dicembre 2010 10:10
Re: Re:
Paperino!, 10/12/2010 0.06:




Credo che sia esattamente questa la dinamica di cui stiamo parlando tutti [SM=x43606]
Indietreggiando (cioè risalendo sul marciapiede), non ha più occupato le strisce. La macchina non si ferma (né ha il dovere di fermarsi) se non c'è nessun pedone sulle strisce, a maggior ragione se il comportamento del pedone può esser stato equivocato come volontà di non attraversare più.
Se poi, nel momento in cui la macchina sta passando, il pedone indeciso ci ripensa e si butta sotto le ruote, in quel caso non va risarcito... [SM=x43606]




Papero, non hai evidenziato nel mio post la cosa più importante [SM=x43668] "con un piede". Sono d'accordo con quello che dici e ovviamente con la Corte, avevo capito male io, pensavo che - come ho scritto su - il pedone stesse inizialmente sulle strisce, poi ha indietreggiato con un solo piede, praticamente era con un piede sulle strisce ed uno sul marciapiede....non so se mi sono spiegata.
Allora non capivo perché la Corte avesse deciso così, perché lui aveva un piede sulle strisce, quindi le aveva "impegnate", il gesto di rimettere l'altro piede sul marciapiede poteva essere dato dal fatto che la macchina correva e il signore avrà pensato "questo non si ferma". Ho frainteso la dinamica, insomma. Perdonatemi [SM=x43607]
Helios81
00venerdì 10 dicembre 2010 12:09
Re:
|Lyuba|, 09/12/2010 21.01:

Io non sono d'accordo, il guidatore si deve fermare sempre prima delle strisce quando vede un pedone sul ciglio; molte volte il pedone è indeciso perché non si capisce se il guidatore ti ha visto o meno. L'indecisione è buon senso.




Ovviamente è chiaro che bisogna prestare attenzione se vedi un pedone sul ciglio del marciapiede... però se il pedone bell 'e buon se mett 'a fa 'o step non è normale che poi ho torto io...
Helios81
00venerdì 10 dicembre 2010 12:13
Re:
rennasuper, 10/12/2010 0.57:

I soliti giornalisti che scrivono cagate senza neanche prendersi la briga di controllare. O forse i soliti giornalisti corrotti che inventano notizie inesistenti per screditare la magistratura. Se leggi su google news (e mi pare anche sul mattino) è specificato che il pedone in questione non era affatto vicino alle strisce, anzi stava attraversando sulla discesa di coroglio, ha visto la macchina arrivare ed è risalito sul marciapiede, poi è ridisceso dal marciapiede quando la macchina già stava al suo livello, tant'è vero che è finito contro la fiancata della macchina e non sul paraurti anteriore.

Ora se la notizia è vera così come riportata non vedo come la corte possa avere torto...
Piuttosto è probabile (conoscendo napoli e soprattutto il coroglio) che l'auto stesse correndo il che spiegherebbe il danno (morte) arrecato al pedone...mi pare strano che si muoia per un urto sulla fiancata se la velocità è moderata. Si tratta comunque di rilevazioni probabilmente impossibili da effettuare in mancanza di telecamere.

Edit: ho rincontrollato sul mattino e confermo che anche sul nostro giornale è specificato che attraversava su discesa coroglio. La cassazione ha giustamente negato il risarcimento perchè "la responsabilità è totalmente da ascrivere al pedone".




vabbè ma non è che si muore sempre e solo per l'impatto... si muore anche e spesso soprattutto per le conseguenze dell'impatto...
urtare la fiancata della vettura ti sbalza (visto che è in movimento) ma ti sbalza sia a 50km/h che a 120... è cmq un impatto molto forte che ti fa perdere l'equilibrio...
|Lyuba|
00venerdì 10 dicembre 2010 12:20
Re: Re:
Helios81, 10/12/2010 12.13:




vabbè ma non è che si muore sempre e solo per l'impatto... si muore anche e spesso soprattutto per le conseguenze dell'impatto...
urtare la fiancata della vettura ti sbalza (visto che è in movimento) ma ti sbalza sia a 50km/h che a 120... è cmq un impatto molto forte che ti fa perdere l'equilibrio...



Infatti...
Fermo restando che si può morire per "una sciocchezza" a qualunque età, in questo caso, magari, ha inciso anche l'età della vittima, aveva 70 anni. [SM=x43606]
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