"Vieni via con me": Roberto Benigni e Roberto Saviano

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nekonika
00martedì 9 novembre 2010 15:06
Re:
pupazza86, 09/11/2010 15.01:

Io ho seguito il programma dall'inizio alla fine e devo dire che mi è piaciuto molto.

Sia dal punto di vista dei contenuti che degli aspetti "materiali" (musica, scenografia, perdonatemi il linguaggio atecnico) l'ho trovato impeccabile.

Ovviamente questa è solo una mia opinione da spettatrice-italiana-media.

La mia analisi agli occhi dei più forse peccherà di poco spessore e superficialità nonchè di incapacità di andare oltre e vedere "chissàcosacèdietro".

Tuttavia io, nel contesto generale di una tv pubblica in pressoché totale declino, annichilita da fiction per lo più ridicole, da talk show nei quali, al di là della faziosità e dell'asservimento a questo o quel padrone, non si fa altro che gridare e aggredirsi, scansando la pace di pochissime altre trasmissioni, ho trovato "Vieni via con me" di una delicatezza e di una ironia, di una poesia e di una disperazione, di una tristezza e di una speranza, uniche.

Dopo tanto tempo ho spento la tv sentendomi arricchita.
Certo avrebbe potuto arricchirmi in maniera eguale se non superiore la lettura di questo o quel libro, nonostante ciò ritengo che anche nella scelta degli strumenti da cui assorbire cultura sia necessario spaziare per non correre il rischio di arroccarsi nella propria torre d'avorio e perdere il contatto con ciò che ci circonda.

Per quanto mi riguarda, quindi, promossi a pieni voti e aspetto con ansia la prossima puntata.

”Nelle fiabe non si insegna ai bambini che esistono i draghi, quello lo sanno già.
Si insegna ai bambini che i draghi si possono sconfiggere.
Ed è quello che fanno scrittori come Saviano.
Non dicono che la mafia c’è, ma dicono che la mafia può essere sconfitta.”
(Roberto Benigni)



[SM=x43799]
xxLaLocaxx
00martedì 9 novembre 2010 15:49
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
nekonika
00martedì 9 novembre 2010 15:51
Re: Re: Re:
xxLaLocaxx, 09/11/2010 15.49:




XXXX




Ma da dove viene my lord?! [SM=g51999]
nekonika
00martedì 9 novembre 2010 15:51
Re: Re: Re:
Niña de Luna
00martedì 9 novembre 2010 16:04
Re: Re: Re: Re:
nekonika, 09/11/2010 15.51:




Ma da dove viene my lord?! [SM=g51999]



Non raccogliere sono solo troll [SM=x43799] Ignoralo [SM=x43799]
nekonika
00martedì 9 novembre 2010 16:06
Re: Re: Re: Re: Re:
Niña de Luna, 09/11/2010 16.04:



Non raccogliere sono solo troll [SM=x43799] Ignoralo [SM=x43799]




Ma solo loro possono pariare?! Ad ogni modo immagino che tipo di persone si possano nascondere dietro questi eccellenti trollfedericiani..... [SM=x43799]
Cmq in un topic del genere, in cui si parla di cultura e della sua crisi sono/è la ciliegina sulla torta......
Niña de Luna
00martedì 9 novembre 2010 16:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nekonika, 09/11/2010 16.06:




Ma solo loro possono pariare?! Ad ogni modo immagino che tipo di persone si possano nascondere dietro questi eccellenti trollfedericiani..... [SM=x43799]



Lo staff è una settimana che sta cercando di sbatterlo fuori [SM=x43638] credo sia gente che non ha un [SM=x43804] da fare [SM=x43668]
StinkyPussy
00martedì 9 novembre 2010 16:30
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Niña de Luna, 09/11/2010 16.08:



Lo staff è una settimana che sta cercando di sbatterlo fuori [SM=x43638] credo sia gente che non ha un [SM=x43804] da fare [SM=x43668]




concordo [SM=x43799]
Mojo Pin
00martedì 9 novembre 2010 16:41
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
StinkyPussy, 09/11/2010 16.30:




concordo [SM=x43799]




[SM=x43636] [SM=x43636] [SM=x43636] [SM=x43636] [SM=x43636] [SM=x43636] [SM=x43636] [SM=x43636] [SM=x43636] [SM=x43636]


Niña de Luna
00martedì 9 novembre 2010 16:47
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
StinkyPussy, 09/11/2010 16.30:




concordo [SM=x43799]




sembra il film matrix [SM=x43636] [SM=x43636]
(Swallower)
00martedì 9 novembre 2010 18:45
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Niña de Luna, 09/11/2010 16.47:




sembra il film matrix [SM=x43636] [SM=x43636]




[SM=x43668]
giusperito
00martedì 9 novembre 2010 23:34
La mia domanda é: dove ieri si è detto come sconfiggere la mafia? A parte Benigni e il mondo della sinistra più o meno antagonista sarebbe da informare Fazio e co. che esiste un'altra via al berlusconismo. Certo il Verbo sono le parole di Saviano, ma sarebbe interessante invitare qualche ottuso antiberlusconiano che proponga altre cose.
L'altra domanda è: cosa c'entrava Vendola?
trixam
00mercoledì 10 novembre 2010 00:07
Ho visto solo una parte della trasmissione e un pezzo ripescato da you tube.
Mi ha lasciato piuttosto indifferente, nel senso che mi sembrava tutto già visto e già sentito.
Benigni ha fatto qualche bella battuta ma in generale il suo è stato un compitino antiberlusconiano non degno del suo talento, non è più graffiante come un tempo, diciamo che da quando ha vinto l'oscar si è imborghesito e infatti i suoi ultimi film mi sono sembrati delle patacche.
Se non fosse stato per il pubblico coreano che applaudiva a comando, sarebbe stata una scena imbarazzante.

Saviano mi è sembrato meno efficace di altre volte, il suo racconto sembrava meno spontaneo, più macchinoso, strangolato dalla necessità di avere forma bipartisan e contenuti antiberlusciani per compiacere la sinistra intellettuale che negli ultimi tempi lo aveva visto con sospetto dopo l'intervista a Panorama(un giornale del sultano, che scandalo!) in cui dichiarava la sua simpatia per scrittori di destra e un'altra in cui si era addirittura permesso di dire che Israele è una democrazia e non uno stato nazista. Una cosa che per i papaveri rossi è stato un vero orrore!
In generale mi è sembrato un programma tipico della tv italiana che è sempre concentrata sul suo ombelico, provinciale e gretta, come il paese che la guarda.

Una tv che si prende maledettamente sul serio e crea un proprio universo-mondo in cui pretende di rinchiudere la realtà stritolandola in una lotta di potere mediatico tra oligarchie pseudoculturali. Prendiamo il tema dei finanziamenti alla cultura.
Possibile che uno come Saviano, che è uno dei pochi che riesce a vivere dei proventi delle proprie opere, non abbia pensato per un solo attimo di dire: “ok, il governo taglia i fondi, ma noi del mondo della cultura prima di andare in piazza non dovremmo farci un esame di coscienza”?
Prendiamo la lista dei film finanziati con soldi pubblici nell'ultimo anno, quanti sono stati i film di qualità? Davvero l'Italia non avrebbe potuto sopravvivere senza Marocco Last Minute, che è costato alle tasche del contribuente 2 milioni di euro e ne ha incassati 300.000?
La corte dei conti nella sua relazione del 2004 ha definito il sistema dei finanziamenti al cinema un “colossale ruberia”, forse che forse che la corte è berlusconiana?
In Francia i fondi al cinema sono il quintuplo dell'Italia,, ma il 90% dei film finanziati riesce a restituire allo stato il contributo e a produrre guadagno, autoalimentando una catena di solidarietà ed efficienza che negli ultimi dieci anni ha prodotto capolavori come Amelie e La classe. Perché non diciamo sinceramente che la parola cultura in bocca a certi figuri nasconde semplicemente una corporazione parassitaria che vive di sussidi pubblici senza produrre nulla?
E perchè il contribuente dovrebbe mantenere questi priviliegiati?
Nel 2002 Harold Pinter, uno dei più grandi commediografi inglesi premio nobel nel 2005, fece una intervista alla BBC in cui disse: “Odio la Tatcher, ma devo ammettere che è grazie a lei che ho riscoperto il mio lavoro. Noi scrittori a furia di ricevere contributi eravamo diventati dei funzionari pubblici annoiati che si erano dimenticati dei loro padroni: i lettori”.
Ecco forse se Saviano avesse detto una cosa così, avrebbe suscitato un vespaio di polemiche da cui sarebbe nato un vero dibattito in grado di produrre qualche idea utile.
Ma questa è la differenza tra un intellettuale come Pinter che parlava alla BBC, cioè una televisione pubblica che nel suo statuto dice chiaro che è al servizio del popolo britannico; e uno come Saviano che parlava dalla Rai che è al servizio delle oligarchie partitiche.

Ma alla fine che importa?
Non ho dubbi che in questi giorni sarà presentato il solito emendamento alla finanziaria da una manina occulta, i soldi per i cinematografari d'assalto torneranno, gli “artisti” torneranno nei loro teatri vuoti e l'Italia seguirà il suo solito andazzo di paese pecorone strutturalmente inadatto alla crescita delle idee che sono le uniche che fanno crescere la democrazia. Devo dire che mi fanno un po' sorridere quelli che sostengono che questo sia un programma di cultura, programmi come questo, che sono le punte avanzate della tv, sono la dimostrazione di come l'Italia sia un paese culturalmente sterile.
Saviano poveretto continuerà nel suo limbo, metà autore pop pubblicato dalla mondadori e metà cooptato nella casta culturale della sinistra madamin da ancien régime.
Quello che non capisco di Saviano è se si presti volontariamente al gioco mordendo il freno della sua coscienza, nel qual caso sarebbe un atto di viltà da parte sua; o se invece lui sia davvero così, un bravo narratore di superficialità, uno che deve colpirti al cuore perché al cervello non ci sa arrivare.
Chissà. In questi giorni rileggevo Ignazio Silone e mi veniva quasi da piangere.
Ecco con tutto il rispetto per Saviano e Benigni, credo che per alzare il livello culturale nel nostro paese avremmo bisogno di dieci, cento, mille Silone.
Peccato che la gente come Silone non si possa produrre con un finanziamento pubblico, ma bisogna aspettare che la natura dia il talento.
--letizia22--
00mercoledì 10 novembre 2010 01:52
Re:
trixam, 10/11/2010 0.07:

Ho visto solo una parte della trasmissione e un pezzo ripescato da you tube.
Mi ha lasciato piuttosto indifferente, nel senso che mi sembrava tutto già visto e già sentito.
Benigni ha fatto qualche bella battuta ma in generale il suo è stato un compitino antiberlusconiano non degno del suo talento, non è più graffiante come un tempo, diciamo che da quando ha vinto l'oscar si è imborghesito e infatti i suoi ultimi film mi sono sembrati delle patacche.
Se non fosse stato per il pubblico coreano che applaudiva a comando, sarebbe stata una scena imbarazzante.

Saviano mi è sembrato meno efficace di altre volte, il suo racconto sembrava meno spontaneo, più macchinoso, strangolato dalla necessità di avere forma bipartisan e contenuti antiberlusciani per compiacere la sinistra intellettuale che negli ultimi tempi lo aveva visto con sospetto dopo l'intervista a Panorama(un giornale del sultano, che scandalo!) in cui dichiarava la sua simpatia per scrittori di destra e un'altra in cui si era addirittura permesso di dire che Israele è una democrazia e non uno stato nazista. Una cosa che per i papaveri rossi è stato un vero orrore!
In generale mi è sembrato un programma tipico della tv italiana che è sempre concentrata sul suo ombelico, provinciale e gretta, come il paese che la guarda.

Una tv che si prende maledettamente sul serio e crea un proprio universo-mondo in cui pretende di rinchiudere la realtà stritolandola in una lotta di potere mediatico tra oligarchie pseudoculturali. Prendiamo il tema dei finanziamenti alla cultura.
Possibile che uno come Saviano, che è uno dei pochi che riesce a vivere dei proventi delle proprie opere, non abbia pensato per un solo attimo di dire: “ok, il governo taglia i fondi, ma noi del mondo della cultura prima di andare in piazza non dovremmo farci un esame di coscienza”?
Prendiamo la lista dei film finanziati con soldi pubblici nell'ultimo anno, quanti sono stati i film di qualità? Davvero l'Italia non avrebbe potuto sopravvivere senza Marocco Last Minute, che è costato alle tasche del contribuente 2 milioni di euro e ne ha incassati 300.000?
La corte dei conti nella sua relazione del 2004 ha definito il sistema dei finanziamenti al cinema un “colossale ruberia”, forse che forse che la corte è berlusconiana?
In Francia i fondi al cinema sono il quintuplo dell'Italia,, ma il 90% dei film finanziati riesce a restituire allo stato il contributo e a produrre guadagno, autoalimentando una catena di solidarietà ed efficienza che negli ultimi dieci anni ha prodotto capolavori come Amelie e La classe. Perché non diciamo sinceramente che la parola cultura in bocca a certi figuri nasconde semplicemente una corporazione parassitaria che vive di sussidi pubblici senza produrre nulla?
E perchè il contribuente dovrebbe mantenere questi priviliegiati?
Nel 2002 Harold Pinter, uno dei più grandi commediografi inglesi premio nobel nel 2005, fece una intervista alla BBC in cui disse: “Odio la Tatcher, ma devo ammettere che è grazie a lei che ho riscoperto il mio lavoro. Noi scrittori a furia di ricevere contributi eravamo diventati dei funzionari pubblici annoiati che si erano dimenticati dei loro padroni: i lettori”.
Ecco forse se Saviano avesse detto una cosa così, avrebbe suscitato un vespaio di polemiche da cui sarebbe nato un vero dibattito in grado di produrre qualche idea utile.
Ma questa è la differenza tra un intellettuale come Pinter che parlava alla BBC, cioè una televisione pubblica che nel suo statuto dice chiaro che è al servizio del popolo britannico; e uno come Saviano che parlava dalla Rai che è al servizio delle oligarchie partitiche.

Ma alla fine che importa?
Non ho dubbi che in questi giorni sarà presentato il solito emendamento alla finanziaria da una manina occulta, i soldi per i cinematografari d'assalto torneranno, gli “artisti” torneranno nei loro teatri vuoti e l'Italia seguirà il suo solito andazzo di paese pecorone strutturalmente inadatto alla crescita delle idee che sono le uniche che fanno crescere la democrazia. Devo dire che mi fanno un po' sorridere quelli che sostengono che questo sia un programma di cultura, programmi come questo, che sono le punte avanzate della tv, sono la dimostrazione di come l'Italia sia un paese culturalmente sterile.
Saviano poveretto continuerà nel suo limbo, metà autore pop pubblicato dalla mondadori e metà cooptato nella casta culturale della sinistra madamin da ancien régime.
Quello che non capisco di Saviano è se si presti volontariamente al gioco mordendo il freno della sua coscienza, nel qual caso sarebbe un atto di viltà da parte sua; o se invece lui sia davvero così, un bravo narratore di superficialità, uno che deve colpirti al cuore perché al cervello non ci sa arrivare.
Chissà. In questi giorni rileggevo Ignazio Silone e mi veniva quasi da piangere.
Ecco con tutto il rispetto per Saviano e Benigni, credo che per alzare il livello culturale nel nostro paese avremmo bisogno di dieci, cento, mille Silone.
Peccato che la gente come Silone non si possa produrre con un finanziamento pubblico, ma bisogna aspettare che la natura dia il talento.



concordo [SM=x43799]
--letizia22--
00mercoledì 10 novembre 2010 02:10
Re:
giusperito, 09/11/2010 23.34:

La mia domanda é: dove ieri si è detto come sconfiggere la mafia? A parte Benigni e il mondo della sinistra più o meno antagonista sarebbe da informare Fazio e co. che esiste un'altra via al berlusconismo. Certo il Verbo sono le parole di Saviano, ma sarebbe interessante invitare qualche ottuso antiberlusconiano che proponga altre cose.
L'altra domanda è: cosa c'entrava Vendola?




me lo sono chiesto anch'io,visto che il suo contributo cn l'elenco sugli omosessuali non fa che ghettizzarlo con un clamoroso autogol per la sua ascesa politica....il fatto e' che non pensano in prospettiva,non hanno una visione del paese futuro,perche' non hanno una visione reale del paese presente....Fanno politica senza capire come funziona la politica in italia,cosa si deve fare per vincere politicamente parlando,da solo vendola cosa potrebbe fare,non se lo domanda???bisogna cambiare la legge elettorale,ma prima bisognerebbe arrivare agli elettori,a parecchi elettori,e di questo si dovrebbe preoccupare,invece di fare l'elenco delle cazzate antiberlusconiane...
giusperito
00mercoledì 10 novembre 2010 02:45
A me è sembrato assurdo invitare un politico in un contesto che doveva dichiararsi al di fuori delle beghe interne.
Non si riesce a capire come mai in questo Paese si criticano i politici, ma poi si chiede sempre più politica e più potere ai politici.
Vendola è il B. della sinistra, il nuovo spot che questo Paese sta aspettando di celebrare.
luna865
00mercoledì 10 novembre 2010 09:46
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
gran generale, 09/11/2010 14.54:



facciamo così

diciamo direttamente che Saviano è un becero comunista

accusa la sinistra di ieri (e parte di quella di oggi, l'ha detto lui) ma in realtà ce l'ha con Berlusconi

anzi è un visionario, perchè vede Berlusconi ovunque



quoto astronascente
è un peccato che un bel momento di riflessione venga mortificato e strumentalizzato per fini politici (e tra un pò anche elettorali)




secondo me non hai capito NULLA saviano afferma che si deve combattere il marcio a prescindere dal fatto che sia di destra o di sinistra ed informare gli italiani di quello che succede nella loro nazione e sotto i loro occhi non sugnifica essere di parte. Berlusconi viene criticato sempre dai soliti perchè sono poche le persone che non gli leccano il c**o per fare un po di carriera e chi nn lo fa viene etichettato come comunista, coglione ecc.....concludo dicendo che la trasmissione è stata stupenda e che nonostante abbiano messo i bastoni fra le ruote per evitare o ritardare la messa in onda saviano e benigni sono stati all'altezza delle aspettative.
napulitanboy
00mercoledì 10 novembre 2010 09:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
luna865, 10/11/2010 9.46:




secondo me non hai capito NULLA saviano afferma che si deve combattere il marcio a prescindere dal fatto che sia di destra o di sinistra ed informare gli italiani di quello che succede nella loro nazione e sotto i loro occhi non sugnifica essere di parte. Berlusconi viene criticato sempre dai soliti perchè sono poche le persone che non gli leccano il c**o per fare un po di carriera e chi nn lo fa viene etichettato come comunista, coglione ecc.....concludo dicendo che la trasmissione è stata stupenda e che nonostante abbiano messo i bastoni fra le ruote per evitare o ritardare la messa in onda saviano e benigni sono stati all'altezza delle aspettative.




Grangenerale ironizzava [SM=x43799]
nekonika
00mercoledì 10 novembre 2010 09:55
Re:
giusperito, 10/11/2010 2.45:

A me è sembrato assurdo invitare un politico in un contesto che doveva dichiararsi al di fuori delle beghe interne.
Non si riesce a capire come mai in questo Paese si criticano i politici, ma poi si chiede sempre più politica e più potere ai politici.
Vendola è il B. della sinistra, il nuovo spot che questo Paese sta aspettando di celebrare.




Io ho interpretato la sua presenza alla luce delle esternazioni del nostro Presidente del Consiglio( non dico Berlusconi perchè altrimenti si potrebbe pensare ad un attacco personale e poi perchè troppo spesso ci si dimentica il ruolo istituzionale che riveste.....), quelle in cui affermava che fosse meglio amare le belle donne che essere gay.
Allora si è invitato l'unico politico in Italia che ha da sempre dichiarato la propria omosessualità. Anche questa è cultura, se naturalmente non si scorgono disegni, fini politici e manipolatori dietro a tutto.
Che poi Vendola sia il nuovo Berlusconi della sinistra o sia solo uno spot non condivido minimamente.....
pupazza86
00mercoledì 10 novembre 2010 10:05
Re: Re:
nekonika, 10/11/2010 9.55:




Io ho interpretato la sua presenza alla luce delle esternazioni del nostro Presidente del Consiglio( non dico Berlusconi perchè altrimenti si potrebbe pensare ad un attacco personale e poi perchè troppo spesso ci si dimentica il ruolo istituzionale che riveste.....), quelle in cui affermava che fosse meglio amare le belle donne che essere gay.
Allora si è invitato l'unico politico in Italia che ha da sempre dichiarato la propria omosessualità. Anche questa è cultura, se naturalmente non si scorgono disegni, fini politici e manipolatori dietro a tutto.
Che poi Vendola sia il nuovo Berlusconi della sinistra o sia solo uno spot non condivido minimamente.....




concordo.
giusperito
00mercoledì 10 novembre 2010 13:11
che non concordi su Vendola lo immagino, ma dire che è l'unica persona che potesse difendere gli omosessuali è falso. Sarebbe bello partire dall'onestà e dire che è stata una chiara scelta politica.
Il mondo dell'estrema sinistra ora difende gli omosessuali, ma non dimentichiamo che il comunismo (questo l'hanno letto anche loro) perseguitava i gay e la sinistra di oggi prohamas dimentica che hamas perseguita i gay.
Non entro nella solita polemica, ma la prima e vera difesa proviene dalla libertà e non dalle ideologie stataliste che una volta scelgono l'etica di Stato e un'altra volta il bene comune. Esco dalla filosofia solita e ribadisco che il mondo omosex è ben rappresentato da altre persone sia di destra che di sinistra, ma che almeno non sono leader politici. Vuoi rimanere a sinistra e fingere di fare cultura sull'argomento? invita Vattimo se proprio non vuoi liberarti dalla politica.
Nella divisione manichea del programma Vendola va tra i buoni, tra gli amici di Saviano. Sinceramente è stato improprio.

P.S. Con onestà sarebbe bello anche dire che l'elenco di Saviano sugli omosessuali è ridicolo. Ci sono certe cose assolutamente assurde e non veritiere.
nekonika
00mercoledì 10 novembre 2010 13:25
Re:
giusperito, 10/11/2010 13.11:

che non concordi su Vendola lo immagino, ma dire che è l'unica persona che potesse difendere gli omosessuali è falso. Sarebbe bello partire dall'onestà e dire che è stata una chiara scelta politica.
Il mondo dell'estrema sinistra ora difende gli omosessuali, ma non dimentichiamo che il comunismo (questo l'hanno letto anche loro) perseguitava i gay e la sinistra di oggi prohamas dimentica che hamas perseguita i gay.
Non entro nella solita polemica, ma la prima e vera difesa proviene dalla libertà e non dalle ideologie stataliste che una volta scelgono l'etica di Stato e un'altra volta il bene comune. Esco dalla filosofia solita e ribadisco che il mondo omosex è ben rappresentato da altre persone sia di destra che di sinistra, ma che almeno non sono leader politici. Vuoi rimanere a sinistra e fingere di fare cultura sull'argomento? invita Vattimo se proprio non vuoi liberarti dalla politica.
Nella divisione manichea del programma Vendola va tra i buoni, tra gli amici di Saviano. Sinceramente è stato improprio.

P.S. Con onestà sarebbe bello anche dire che l'elenco di Saviano sugli omosessuali è ridicolo. Ci sono certe cose assolutamente assurde e non veritiere.




Iniziamo a fraintendere.....io ho detto che è l'unico politico dichiaratamente omosessuale ( ce ne sono altri?!) che, senza nascondersi, ha da sempre posto la questione della parificazione normativa tra cittadini a prescindere dai gusti sessuali.
Invitarlo è ragionevole, plausibile alla luce degli ultimi fatti d'attualità politica.
Ho risposto ad una tua specifica domanda. stop.
Che poi il partito comunista in Italia c'entri poco con le involuzioni dittatoriali russe l'ho già detto molte volte.
kykketta
00mercoledì 10 novembre 2010 15:20
Cinque pagine di critiche su uno dei pochissimi programmi decenti del palinsesto Rai?

Tornate a vedere x-factor và! [SM=x43802]
Selkis
00mercoledì 10 novembre 2010 15:27
Re:
kykketta, 10/11/2010 15:20:

Cinque pagine di critiche su uno dei pochissimi programmi decenti del palinsesto Rai?

Tornate a vedere x-factor và! [SM=x43802]




[SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] ti amo
giusperito
00mercoledì 10 novembre 2010 16:07
Re: Re:
nekonika, 10/11/2010 13.25:




Iniziamo a fraintendere.....io ho detto che è l'unico politico dichiaratamente omosessuale ( ce ne sono altri?!) che, senza nascondersi, ha da sempre posto la questione della parificazione normativa tra cittadini a prescindere dai gusti sessuali.
Invitarlo è ragionevole, plausibile alla luce degli ultimi fatti d'attualità politica.
Ho risposto ad una tua specifica domanda. stop.
Che poi il partito comunista in Italia c'entri poco con le involuzioni dittatoriali russe l'ho già detto molte volte.




te l'ho detto c'è Vattimo che a me non piace, ma che oltre ad essere politico è anche filosofo. L'invito di V. è stato fatto per un motivo diverso dalla difesa degli omosessuali, ma perché gli si voleva fare pubblicità.

Lasciamo stare il solito discorso sul pci finanziato dall'urss, ma parliamo di sel e del rapporto con hamas. Non ho mai sentito critiche alle persecuzioni contro gli omosessuali di Hamas. Certo fa poco comodo vedere queste cose.

kykketta il punto è proprio questo. Sembra che se parla Saviano non è possibile criticare che data la superiorità con il resto dei programmi allora necessariamente è superiore.
Ci sono alcuni errori di prospettiva.
1) Similia cum similibus: non possiamo paragonare un programma "culturale" con un un programma di intrattenimento.
2) le idee sono fatte per essere criticate.
3) la diversità non è indice di superiorità (concetto usato anche da SAviano).

Il problema in Italia è che certi personaggi non sono criticabili, anzi specifico certe idee non sono criticabili.
Se mi chiedi cosa preferisco tra gf e vieni via con me, la risposta è facile. Tuttavia dato che sono un rarissimo utente della tv sia per questioni di tempo che per piacere, generalmente non l'accendo. SAviano era un motivo per accenderla, ma non è un motivo sufficiente per dire che mi è piaciuto. Tolto quanto di positivo è servito per farmela accendere restano delle cose che non mi sono piaciute e che mi sembrano in linea con quanto detto da trix.
1) l'invito di Vendola per i motivi succitati (il prossimo sarà Celentano. Allora esiste un'unica via all'antiB.? Ma se è unica è già conosciuta, perché di Celentano e Benigni già sapevamo posizioni ed idee)
2) la monolateralità di cui sopra
3) l'assenza di riferimenti a Violante, Magistratura democratica e Orlando
4) la divisione tra buoni e cattivi
5) l'idea che se critichi sei tra i cattivi, perché Falcone è stato criticato
6) l'assenza totale della figura di Borsellino
7) la citazione vergognosa di Sciascia che successivamente spiegò bene a cosa si riferisse il suo articolo (con l'idea collegata che Sciascia fosse un mezzo mafioso, cioè parliamo di SCIASCIA)
napulitanboy
00mercoledì 10 novembre 2010 16:40
Re: Re: Re:
giusperito, 10/11/2010 16.07:





1) l'invito di Vendola per i motivi succitati (il prossimo sarà Celentano. Allora esiste un'unica via all'antiB.? Ma se è unica è già conosciuta, perché di Celentano e Benigni già sapevamo posizioni ed idee)
2) la monolateralità di cui sopra
3) l'assenza di riferimenti a Violante, Magistratura democratica e Orlando
4) la divisione tra buoni e cattivi
5) l'idea che se critichi sei tra i cattivi, perché Falcone è stato criticato
6) l'assenza totale della figura di Borsellino
7) la citazione vergognosa di Sciascia che successivamente spiegò bene a cosa si riferisse il suo articolo (con l'idea collegata che Sciascia fosse un mezzo mafioso, cioè parliamo di SCIASCIA)



1) Vendola è l'unico schierato. Saviano non è di sinistra, fazio non saprei... ma dubito sia in qualche modo schierato ( mi sembra di più un personaggio inutile, politicamente parlando... un senza palle, ecco!).
Celentano è una persona di spettacolo, Benigni è una persona di spettacolo. ( Grillo è una persona di spettacolo)
Mi meraviglia constatare che gli unici a muovere un pò le acque sono gli appartenenti a questa categoria.
2) I temi trattati sono stati: macchina del fango ( collegata alla vicenda Falcone ed il becero modo con cui fu lasciato solo), i tagli alla culutura( i cui primi risultati li vediamo tra le macerie di pompei). Entrambi in riferimento a fatti ATTUALI. Sia di destra, sia di sinistra. Non è che quando si parla di berlusconi e puttane si sia nell'ambito della più spiccata aulicità politica. E' pur sempre strumentalizzazione di vicende private nell'ambito pubblico.

5) Non SE, ma COME. Criticare un diritto di tutti, ma criticare con le solite motivazioni diventa altrettanto criticabile: "un programma schierato, di sinistra, comunista,antiberlusconiano".
Saviano ha lanciato un messaggio che non è quello che è arrivato a te: ha detto in realtà che chi CRITICA rischia di far arrivare palate di merda sulla sua persona. In particolare sul piano privato, niente di attinente alla sua sfera pubblica. Poi ha anche lanciato il messaggio inverso dicendo di stare attenti a come ed a chi lanciare le critiche, farlo con coscienza, con serietà, con obiettività( facendo riferimento a Falcone). ( tra l'altro era la stampa di sinistra a criticare Falcone, non lo dimentichiamo)
Vedi, quando le critiche son fatte da persone MENTALMENTE schierate... diventano schierate anche le critiche.
6)Totale non direi. Ma non è che si parlasse solo di mafia, eh. Anzi, non era tra i temi, credo.
7) Siamo lontani anni luce nei modi di vedere ( o meglio, ascoltare) le cose. Nemmeno lontanamente Saviano ha inteso tacciare Sciascia come un mafioso. Cioè... scusa... ma che puntata hai guardato? [SM=x52003]
nekonika
00mercoledì 10 novembre 2010 16:41

Per giusperito:

Ma anche Vendola è un filosofo oltre che un politico. Cmq libero di pensarla come vuoi ma non credere che il mio giudizio( quello espresso nel primo post di risposta) sia generato solo dalla mia simpatia nei confronti di Vendola.
kykketta
00mercoledì 10 novembre 2010 16:54
Re: Re: Re:
giusperito, 10/11/2010 16.07:




te l'ho detto c'è Vattimo che a me non piace, ma che oltre ad essere politico è anche filosofo. L'invito di V. è stato fatto per un motivo diverso dalla difesa degli omosessuali, ma perché gli si voleva fare pubblicità.

Lasciamo stare il solito discorso sul pci finanziato dall'urss, ma parliamo di sel e del rapporto con hamas. Non ho mai sentito critiche alle persecuzioni contro gli omosessuali di Hamas. Certo fa poco comodo vedere queste cose.

kykketta il punto è proprio questo. Sembra che se parla Saviano non è possibile criticare che data la superiorità con il resto dei programmi allora necessariamente è superiore.
Ci sono alcuni errori di prospettiva.
1) Similia cum similibus: non possiamo paragonare un programma "culturale" con un un programma di intrattenimento.
2) le idee sono fatte per essere criticate.
3) la diversità non è indice di superiorità (concetto usato anche da SAviano).

Il problema in Italia è che certi personaggi non sono criticabili, anzi specifico certe idee non sono criticabili.
Se mi chiedi cosa preferisco tra gf e vieni via con me, la risposta è facile. Tuttavia dato che sono un rarissimo utente della tv sia per questioni di tempo che per piacere, generalmente non l'accendo. SAviano era un motivo per accenderla, ma non è un motivo sufficiente per dire che mi è piaciuto. Tolto quanto di positivo è servito per farmela accendere restano delle cose che non mi sono piaciute e che mi sembrano in linea con quanto detto da trix.
1) l'invito di Vendola per i motivi succitati (il prossimo sarà Celentano. Allora esiste un'unica via all'antiB.? Ma se è unica è già conosciuta, perché di Celentano e Benigni già sapevamo posizioni ed idee)
2) la monolateralità di cui sopra
3) l'assenza di riferimenti a Violante, Magistratura democratica e Orlando
4) la divisione tra buoni e cattivi
5) l'idea che se critichi sei tra i cattivi, perché Falcone è stato criticato
6) l'assenza totale della figura di Borsellino
7) la citazione vergognosa di Sciascia che successivamente spiegò bene a cosa si riferisse il suo articolo (con l'idea collegata che Sciascia fosse un mezzo mafioso, cioè parliamo di SCIASCIA)




Ti dico la mia. Nel complesso, gli interventi di Saviano sono quelli che mi sono piaciuti meno.
L'ho trovato ripetitivo e ingessato. Soliti temi, solito schema, solito linguaggio.
Premesso questo, credo che quando si legga il nome Saviano, prima ancora di ascoltare cosa abbia da dire, ci si spacca in due: chi lo difenderà fino allo stremo e chi, spesso senza alcuna motivazione realmente sensata, lo taccerà aprioristicamente di qualunquismo. O si è pro o si è contro, tipico di chi non ha sviluppato una idea propria.

Benigni.. geniale, come al solito. Non affatto in discesa, come pure molti hanno suggerito. In alcuni punti un po' lento, ma quella "poesia" su Silvio, l'interpretazione del brano di Paolo Conte.. come si fa a trovare qualcosa di ridire? [SM=x43606]

"Andate a guardare x-factor" era chiaramente una provocazione. Tuttavia non ricordo, nell'ultimo periodo, alcuna trasmissione che possa essere affiancata a quella in questione. Chi la paragona a Ballarò o ad Anno Zero dimostra di aver capito poco di ciò che ha visto. [SM=x43606]

Credo si possa riconoscere o meno la qualità dello scrittore Saviano o della satira di Benigni, concordare o meno sulla opportunità della presenza di Vendola (per il quale ho un debole, trovo sia un politico di un'eleganza di altri tempi e gli perdono la "comparsata d'audience")... ma arrivare a pretendere da un programma del genere la proposta o addirittura la soluzione per la battaglia al crimine organizzato mi pare francamente pretestuoso e fuori luogo!
giusperito
00mercoledì 10 novembre 2010 17:08
Re: Re: Re: Re:
napulitanboy, 10/11/2010 16.40:



1) Vendola è l'unico schierato. Saviano non è di sinistra, fazio non saprei... ma dubito sia in qualche modo schierato ( mi sembra di più un personaggio inutile, politicamente parlando... un senza palle, ecco!).
Celentano è una persona di spettacolo, Benigni è una persona di spettacolo. ( Grillo è una persona di spettacolo)
Mi meraviglia constatare che gli unici a muovere un pò le acque sono gli appartenenti a questa categoria.

Vendola è l'unico politico. Celentano, Benigni, Grillo e Fazio sono schierati.

2) I temi trattati sono stati: macchina del fango ( collegata alla vicenda Falcone ed il becero modo con cui fu lasciato solo

ecco ma la macchina del fango contro Falcone da chi era diretta? Non è mica stato detto che Violante, Magistratura Democratica e Orlando furono gli artefici di questo. Esplicitamente si è parlato dei giornali di B. per l'attualità, ma non si è esplicitato chi diede contro Falcone. L'utente non informato pensa che la mano è la stessa mica pensa che è l'esponente dell'idv o del pd.

, i tagli alla culutura( i cui primi risultati li vediamo tra le macerie di pompei). Entrambi in riferimento a fatti ATTUALI. Sia di destra, sia di sinistra. Non è che quando si parla di berlusconi e puttane si sia nell'ambito della più spiccata aulicità politica. E' pur sempre strumentalizzazione di vicende private nell'ambito pubblico.

5) Non SE, ma COME. Criticare un diritto di tutti, ma criticare con le solite motivazioni diventa altrettanto criticabile: "un programma schierato, di sinistra, comunista,antiberlusconiano".
Saviano ha lanciato un messaggio che non è quello che è arrivato a te: ha detto in realtà che chi CRITICA rischia di far arrivare palate di merda sulla sua persona. In particolare sul piano privato, niente di attinente alla sua sfera pubblica. Poi ha anche lanciato il messaggio inverso dicendo di stare attenti a come ed a chi lanciare le critiche, farlo con coscienza, con serietà, con obiettività( facendo riferimento a Falcone).

Qual è il parametro dell'obiettività? Il punto della mia critica è questo. Saviano, Falcone e Borsellino non sono immuni da errori e da critiche. Spesso le critiche sono anche utili per evitare abusi (vedi Di Pietro). In pratica le critiche fatte da SAviano è obiettiva, la mia no.

( tra l'altro era la stampa di sinistra a criticare Falcone, non lo dimentichiamo ma non l'ha detto)
Vedi, quando le critiche son fatte da persone MENTALMENTE schierate... diventano schierate anche le critiche.
6)Totale non direi. Ma non è che si parlasse solo di mafia, eh. Anzi, non era tra i temi, credo.

Borsellino è stato citato solo quando ha parlato di Sciascia. Chissà perché? forse era troppo di destra?

7) Siamo lontani anni luce nei modi di vedere ( o meglio, ascoltare) le cose. Nemmeno lontanamente Saviano ha inteso tacciare Sciascia come un mafioso. Cioè... scusa... ma che puntata hai guardato?

Sciascia ha criticato il pool, ha scritto dei professionisti dell'antimafia ERGO non è tra i buoni.
Nessuno si è premurato di dire che LS fu il primo a portare il problema mafioso alla ribalta sia in Parlamento sia nella coscienza del Paese. Nessuno si è premurato di dire che LS spiegò il senso del suo articolo.



ora ti chiedo sinceramente di postarmi i pezzi che secondo te non ho guardato.
[SM=x52003]




nekonika
00mercoledì 10 novembre 2010 17:25
Insomma, se un soggetto ha preso( in un qualsiasi momento della sua vita) una posizione politica di sinistra ha perso ogni diritto ad essere considerato prefessionale, obiettivo, critico. Ha perso ogni diritto ad essere invitato in trasmissioni televisive che, con la loro presenza, diventano automaticamente di parte, schierate e dunque criticabili e superflue.
Non era rappresentata la destra italiana?!Ma quale destra dovevano rappresentare?! Quella al governo?! Quella alternativa a Berlusconi e liberale che è ancora in fase di definizione?!
Ad ogni modo non era un'arena politica, non voleva esserlo: non doveva essere riprodotto uno schema di par condicio( uno di destra, uno di sinistra....).
Se non piace il contenuto culturale si cambia canale ma non si riduce tutto ad una questione di rappresentanza politica....
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