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Siamo seriamente nella m.....a,ke ne pensate???

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2011 00:43
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05/09/2011 15:47
 
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Re:
giusperito, 05/09/2011 01.19:

Si tratta di un paradosso ancora più evidente nel momento in cui i leader più osannati, invece, hanno spiccate caratteristiche da fascistello di provincia..

Ora non vorrei fare analisi storiche semplicistiche, ma azzardo una ricostruzione:
In Italia non è mai esistita la cultura dell'alternanza. Per decenni è esistita una dittatura simil democratica chiamata DC che ha impedito alle persone di costruire un modello alternativo di politica. In pratica indipendentemente da come avrebbe governato la Dc alle elezioni successive avrebbe di nuovo vinto. Certo ha perso voti, ma a favore di formazioni che poi sono andate a sposare completamente la linea DC (penso al PSI). In questi anni la sinistra è esistita come opposizione, come alternativa non di governo, ma culturale ed ideologica. Non si è mai potuta porre il problema di governare ed ha avuto bisogno di trovare un nemico da affrontare per spiegare la propria esistenza (la questione morale di Berlinguer non dimostra proprio questo?). Nel momento in cui cade il muro di Berlino e in Italia finisce un'epoca la sinistra perde il suo motivo d'esistenza e perde i suoi riferimenti. Non si può essere comunisti, ma cosa vuol dire essere PDS? La sinistra europea è lontana culturalmente ed ideologicamente. Solo il PSI ha tentato di mantenere i fili con il riformismo europeo, ma poi è scomparso lasciando al PCI\PDS il compito di prendere quel ruolo. Tuttavia è un ruolo in cui non poteva riconoscersi e soprattutto non era riconosciuto. L'avvento di B. è stato spianato da questa incapacità culturale e dalla scarsa credibilità. B. poteva tranquillamente incarnare il nuovo senza dover troppo lottare per acquisire credibilità.
Molti pensano che B. esista da 20 anni, ma la verità è che il berlusconismo è una tara atavica di questo Paese ed aveva preso vigore già con Craxi. B. ha solo innovato con il suo carattere appunto da berlusconi (con la b minuscola). Al governo la sinistra è riuscita a stare solo nella figura di Prodi, uomo della DC. Si può dire tutto, ma è l'unica figura alternativa a B. che è risultata credibile agli occhi degli elettori.. Vera sinistra di governo non c'è mai stata. per questo adesso esiste solo come opposizione a B.
Cosa la gente ha visto in Dema? Un'ostentata diversità, l'idea che potesse esserci qualcosa di diverso, l'unica apparente vera alternativa.. posso biasimarli?

p.s. Noi normali portiamo una sorta di stella di David in fronte e un campanello da appestati.. te li invio con posta prioritaria




Un'analisi un po' appiattita sul presente nel tentativo disperato di dare un senso alla drammaticità della situazione attuale.

Faccio qualche osservazione.

- Non c'è dubbio che tracce del berlusconismo siano presenti nella nostria storia, siamo un paese conservatore che ama l'uomo forte, la potremmo chiamare tentazione di andare a destra;

- Noi ci dimentichiamo che proprio per questo la democrazia cristiana aveva una doppia funzione nel nostro sistema partitico: la prima di fare da diga al comunismo, la seconda di arginare la tentazione di andare a destra. La sinistra comunista pensava che eliminata la dc(con qualsiasi mezzo) avrebbe avuto campo libero. Invece venuto meno la dc il paese è andato regolarmente a destra.
Devo dire che quella della Dc tutto era tranne una dittatura, visto che anche quando la balena bianca ebbe la maggioranza assoluta nel 1948 si rifiutò di governare da sola.
Le correnti nel partito erano tante e tali, che si configuravano come partiti nel partito tanto che nel 1955 il giovane Aldo Moro teorizzava che la Dc dovesse essere all'opposizione di sé stessa;

- L'idea che la dc abbia costretto altri sulle sue posizioni è un non senso storico, avvenne esattamente l'opposto. Nel 1963 la DC abbandonò l'impostazione dettata da Einaudi e De Gasperi nel dopoguerra per sancire l'alleanza con il psi nenniano da cui nacque il primo centrosinistra. La destra e il centro democristiani accettarono la bislacca idea della sinistra di Moro che i governi democristiani, definiti spregiativamente centristi, pur essendo espressione della maggioranza parlamentare, non avevano più la legittimità per governare da soli. Fu la madre di tutte le sciagure italiane.
Il centrosinistra in pratica si rivelò un disastro e segnò l'inizio dell'assistenzialismo sprecone che produsse la voragine del debito pubblico e l'iperinflazione;

- Craxi come leader politico nazionale nasce in opposizione al compromesso storico tra dc e pci nato nel clima del terrorismo.
C constrinse la Dc a sciogliere la solidarietà nazionale e a ritornare sulle sue posizioni, intercettando gli umori dell'elettorato che viveva il secondo boom.
Il craxismo fu un tentativo di governare il secondo boom(in effetti fu l'ultimo tentativo di governare l'Italia), con luci e ombre.
Quello fu l'ultima volta in cui gli italiani si sentirono protagonisti della storia, il periodo in cui eravamo moderni per citare un bel libro dedicato all'argomento e C fu il leader naturale di quel sentimento popolare.

- L'equazione Craxismo= Berlusconismo, che trova sostenitori in una coalizione eterogenea che va da Rosy Bindi, ex pasionaria della sinistra cattolica, ai professori fichi e liberlintelligenti di NFA è veramente insensata. Il simbolo di come anche persone molto intelligenti e preparate come Boldrin possano non capire un emerito cazzo di politica(per citare corrado guzzanti, l'ultimo grande politologo italiano).

- Il trionfo del berlusconismo è stato dato dalla dissoluzione delle culture politiche.
B ha saputo intercettare l'elettorato che con la scomparsa dei partiti smetteva di avere rappresentanza e lo ha ricompattato in un blocco sociale e di potere conservatore.
Una operazione politica di alto livello, che la sinistra non ha mai capito pensando che fossero solo i culi delle veline a farlo vincere.
Solo il fatto che le culture politiche non esistono più, non solo nel discorso pubblico, ma nel nostro modo di ragionare, ha reso accettabile per tante persone in buona fede l'idea che votare per un fascistello come De magistris o simili sia una cosa di sinistra.
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