Più semplice di così si muore.
Ho passato un'altra giornata su un libro veramente pessimo. È appena di 350 pagine ma ci sto su da più di una settimana solo per la prima passata, quella in cui evidenzio. Me ne mancano ancora 30 pagine e non mi sento veramente più il cervello.
Ma dico io, è normale che in una facoltà universitaria, peraltro una come la nostra, dobbiamo subire stupri cerebrali di questo tipo? Secondo me non è giusto costringerci a leggere cose simili. Io mi immagino il professore che ha scritto questo libro contorcersi nelle doglie più assurde, perché solo in tale stato è possibile scrivere una roba simile. Ed è più o meno lo stato in cui noi studenti che ci preoccupiamo di capire quello che dobbiamo studiare ci troviamo quando siamo alle prese con roba simile.
So che a molti non interessa affatto questo tipo di discussione, molti si mettono là e imparano a memoria. Beati loro. E alla fine penso che anch'io preparerò quest'esame solo dalla lista delle domande d'esame e dalla wikipedia.
Ma una volta dato mi toglierò lo sfizio di dire al professore che questi libri fanno schifo.
Sfogo personale a parte [una prece per il mio cervello, signori], voi cosa ne pensate? È capitato spesso anche a voi di desiderare di poter mandare a zappare professori che ci costringono a leggere opere al cui confronto quelle di Moccia diventano elogi allo stile e alla chiarezza?
A voi