vi racconto una storia 2 - la vendetta

Adesso ve la racconto io una storia horror realmente accaduta, raccontatami da un amico di un cugino di mio cugino.

E' necessaria una notevole apertura mentale per crederci, oltre ad un discreto livello di sospensione dell'incredulita'.


E' lunedi, sono le (orario a capocchia , non troppo presto , non troppo tardi) del mattino. Totore si sveglia improvvisamente. Poche ore prima si era abboffato comme nu puorc in pizzeria ed ora aveva l'acidita' di stomaco. Dovrebbe andare in bagno,ma la voglia di alzarsi era pari a zero. Apre il cassetto del comodino accanto al letto,cercando una pasticca di maalox,accorgendosi che era presente soltanto il cartoncino vuoto.
dalla finestra , l'unico rumore che la citta' gli regala come compagnia sono i passi veloci di qualcuno che passa nel vicolo accanto, forse per iniziare o forse per finire la sua giornata.
Improvvisamente la televisione della camera si accende,trasmettendo il classico segnale grigio a strisce nere formicolanti (quanto è complicato descriverlo) che appare quando si è sintonizzati su canali non registrati che poi devi premere AV per il digitale. (avete capito ia') Almeno l'audio è disattivato.
"Avro' premuto accidentalmente il telecomando" fu la spiegazione che Totore si dette. Telecomando che , fra l'altro , sara' finito in qualche modo nel triangolo delle Bermuda delle lenzuola , dove riapparira' solamente al mattino, in qualche piega.
Acidita' e luce ipnotica della tv. O ti alzi o non dormi piu'.(fatto anche la rima)(no Ge' basta battute o si perde la suspence)

Accanto a Totore, beata e immersa nelle braccia di Morfeo, la sua donna era stesa placida, forte della sua ordinazione di una insalata e di una semplice margherita, che tra l'altro era finita per meta' nello stomaco di Totore, che nel frattempo aveva deglutito acido ancora una volta.

Con un gesto istintivo, egli procede con la mano destra ad una grattatina del suo posteriore. Gratta gratta che ti gratta , ed improvvisamente si irrigidisce,con il suo cuore che perde un battito:
Il suo indice era venuto a contatto con una cosa , dalla superficie liscia, presente proprio nella parte finale della sua cavita' posteriore. In pratica c'era qualcosa attaccata alla fine del suo culo. Qualcosa liscia, dal diametro di circa 7\8 millimetri.

E' il panico. Totore prova a gridare, ma la sua voce non esce, resta strozzata. Quella cosa prima non c'era, ne era sicuro.
Intanto dalla televisione spariscono le strisce grigie , e viene proiettato un vecchio cartone animato, con sette nani che , marenne e piccone al braccio, si recano a lavoro.
"di nuovo sto telecomando" pensa Totore, affondando la mano nel letto per cercarlo, non tanto per spegnere quanto per pensare ad altro.
Vorrebbe svegliare la donna che gli dorme accanto, ma per dirle cosa?
"cara mi è uscito un piccolo mostro nel didietro?"
Una goccia fredda di sudore gli scivolo' lungo la fronte e le guance,mentre cercava il coraggio di fare una seconda esplorazione.
"magari è sparita" volle illudersi.
Il suo senso del tatto ,pero' , gli confermo' la presenza del corpo misterioso. "Certe cose non possono spuntare in una sera" continuo' a rassicurarsi. Intanto del corridoio, complice la porta aperta, giungevano dei piccoli rumori, quasi un fruscìo. Paralizzato dal suo stato confusionale, Totore vide entrare a pizzole zampate un gallo. Percorse in silenzio tutto il perimetro del letto, fermandosi per qualche secondo accanto al comodino, giusto il tempo di spingere il becco in avanti un paio di volte. totore spero' che si trattasse di una sveglia simbolica, che ponesse fine all'incubo che stava vivendo, ma il gallo se ne ando' lentamente così come era venuto.

Totore provo' a fare dei lunghi respiri.Penso' che l'indomani avrebbe dovuto farsi anche un elettroencefalogramma , oltre al controllo di quella cosa che gli era spuntata.
Di svegliare la sua donna non se ne parlava, toccava farsi coraggio e affrontare la realta'. Ordino' alla sua mano una terza esplorazione, voleva sapere. Le dita ritoccarono la cosa liscia, che si mosse.
Lentamente, si stava staccando. Le dita di Totore la afferrarono.
Nella penombra, Totore sospiro' sollevato. Aveva tra le dita quella cosa, non era nulla che appartenesse al suo corpo.
Ora , avrebbe aperto la sua mano lentamente, per svelare l'arcano e dare finalmente un volto ed un nome al suo nemico...


SPOILER - Ora,per i piu' arguti di voi , se pensate agli indizi disseminati qui e la durante la storia potete intuire cos'era...altrimenti leggete sotto:


Aveva tra le dita quella cosa, non era nulla che appartenesse al suo corpo.
Ora , avrebbe aperto la sua mano lentamente, per svelare l'arcano e dare finalmente un volto ed un nome al suo nemico...
Un chicco di mais, ormai non piu' tanto giallo, ma con sfumature marroni.
Maledetta pizza Biancaneve della sera prima!!!

mi hai fatto ridere,mi ci voleva

englishman, 26/04/2011 16.55:

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mi hai fatto ridere,mi ci voleva

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sempre a disposizione

gegge82, 26/04/2011 16.58:

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sempre a disposizione

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subito però ho pensato all'altro corpo estraneo che esce di lì leggermente più grande

la tua soluzione è argutamente sottile

troppo lunga..
qua ci fanno male le testoline

englishman, 26/04/2011 17.04:

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subito però ho pensato all'altro corpo estraneo che esce di lì leggermente più grande

la tua soluzione è argutamente sottile

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No , vabbe' a parte che non sarei mai stato così banale e che il lettore va stupito, c'è il fatto che la pressione del dito avrebbe fatto affondare quest'ultimo all'interno del corpo estraneo, ed in base al principio di Archimede esso sarebbe dapprima rientrato per poi riuscire sfruttando la spinta...oltre all'effluvio che sarebbe dovuto arrivare necessariamente al naso del protagonista e che gli avrebbe svelato l'arcano...insomma sarebbe stato un elemento che avrebbe reso improbabile gli avvenimenti

spero che nessuno stia facendo merenda

|psiche84|, 26/04/2011 17.06:

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troppo lunga..
qua ci fanno male le testoline

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tu è meglio che non leggi gia' mi immagino la reazione

gegge82, 26/04/2011 17.08:

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tu è meglio che non leggi gia' mi immagino la reazione

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allora la leggo dopo sicuramente

da questa storia ho imparato che non prenderò mai la pizza col mais...grazie per aver condiviso con noi la storia di totore...(gegge?)ihihihihi

gegge hai "esorcizzato" il topic inquietante che circola in raptus Sei un mito!

divertente...anche se poco indicata per l'ora della merenda!!! hehe ;)

visto che ciò un po' di tempo, come lo vedi questo sequel:

totore era ancora scosso per quanto accaduto la notte prima. Si girava e rigirava nel letto. Mille pensieri invadevano la sua mente. All'improvviso un movimento di 'panza...
"Cazzo" pensò totore, stringendo a più non posso le chiappette. "meglio che mi giri dall'altra parte e guardi l'orario". erano le 3.00 di notte passate!
"azz' quelli della nettezza sono già passati"
E ora come avrebbe fatto a coprire l'imminente peto ed evitare di svegliare la sua dolce compagna. Lei non sapeva nulla del suo triste passato, dei concorsi di petoman e dei vari nomignoli che i bambini di quartiere gli avevano da anni affibbiato.
Non aveva scelta. Non poteva rischiare di perderla. Si ricordò di uno strano film comico, visto alcuni anni prima su di un volo della America Airlines. Lì il protagonista matacchione era dedito ad utilizzare in casi estremi un furetto di nome "onofrio" della sua compagna, una certa Polly Prince.

Ma dove cazzo lo trovava un furetto....mica si vendevano dietro l'angolo come le armi o la droga....no i furetti sono merce rara.
Pensa e ti ripensa gli venne l'illuminazione. Virgola, il simpatico micino bianco da poco entrato a far parte della sua famigliola.
Virgola ronfava comodamente sul bordo del letto. Gli bastò una occhiata e con un rapido movimento coordinò i suoi sforzi: piazzo il micino dietro le sue chiappette e liberò i suoi segreti istinti.

La notte passò senza grosse sorprese. La mattina seguente totore si apprestò a preparare una ricca colazione all'amata compagna. Era radioso, sicuro ormai che la sua dolce metà nulla avesse avvertito di quanto successo. I due si ritrovarono mano nella mano a gustare la fantastica colazione preparata da totore quando, olalà chi ti arriva? ma Virgola è ovvio. Totore sentì il sangue gelarsi nelle sue vene...quell'adorabile micino era incazzato come una iena, con una vistosa sgommata su tutto il suo lisco pelo bianco.

L'amata guardò il povero Virgola che di pronta risposta miagolò...Totore colto dall'improvvisa vergona, o forse dai 12 tazzoni di latte appena ingurgitati, non riuscì a discolparsi....l'unica cosa che usci dal suo corpo fu un'altro, improvviso e lunghissimo PETO|||

Totore, storia di un uomo che non sapeva controllarse i suoi peti.

|psiche84|, 26/04/2011 17.06:

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troppo lunga..
qua ci fanno male le testoline

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Quoto e invoco una dispensa

io non ho capito se il chicco di mais era lì per induzione o ...espulsione :P :P

sissy forte, 26/04/2011 20.16:

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Quoto e invoco una dispensa

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dati vosti commenti ho deciso di non leggerlo
grazie a tutti

geggè si na cosa grand...

gegge82, 26/04/2011 17.08:

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tu è meglio che non leggi gia' mi immagino la reazione

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ma che schifooooo