storia di una tesi negata

Salve a tutti.
Sono del nuovo ordinamento. Quando qualche tempo fa (un bel pò a dirla tutta) mi accorsi di essere ad un discreto punto degli esami pensai di anticiparmi e di chiedere la tesi,ero conscia delle difficoltà che avrei incontrato causa liste attesa,voti richiesti ecc.,ma ero piena di speranza, data dal fatto che ho sostanzialmente buoni voti, e tanta buona volontà.Ad un anno e mezzo mi trovo ad aver chiesto a quasi tutte le cattedre di lavoro, privato,penale,amminist. senza esito alcuno. Le volte in cui mi andava bene sono stata mandata via con qualche scusa detta frettolosamente:liste d'attesa da rispettare ma quando chiedevo di esservi inserita mi veniva risposto di ripassare,altre volte invece, le più numerose, sono stata messa alla porta malamente, questo è accaduto con i professori con cui non ho sostenuto gli esami,i quali al solo pensiero di uno studente in più e di un minimo surplus di lavoro, si sono fatti uscire offese e sgarberie a non finire,come: non è giusto inserirla in lista d'attesa è come rubare spazio a colleghi che hanno sostenuto l'esame con me....
Rubare... come può un nome scritto a penna su un fogliaccio volante rubare qualcosa, posso accettare qualsiasi scusa,ma i modi villani, le risatelle, le rispostacce,le clausole capestro del tipo: se non finisce in 12 mesi perde la tesi, sono crudeltà.
Quale studente merita questo,bravo o non bravo con i volti alti o bassi? Tutti noi non diamo alcun fastidio alla facoltà: abbiamo accettato tutto,tra cambi ordinamento.mesi in meno per esami, ingiustizie agli esami,aumenti tasse, fateci andar via di qui decorosamente, almeno... che tanto per molti di noi la fine dell'università non è che una nuova risalita, verso il sogno di un posto di lavoro.
Ma forse è questa la chiave, il non aver quasi mai preteso nulla, ci ha resi schiavi, incapaci di pretendere ciò che è nostro di diritto.
Comunque non ho perso del tutto la speranza, rimangono le materie cosidette minori, anzi inutili, a cui chiedere, anche se una parte di me violentemente si oppone a tutto questo. Dopotutto sono studiosa, precisa ho una buona media, certo non del trenta,e non meritavo tutto questo.
Non basta la dedizione, la passione dello studio, le capacità, se non si conosce nessuno, ogni diritto diviene privilegio.
Se qualcuno di voi ha avuto la medesima esperienza la racconti, non è giusto piangere da soli ogni sopruso,quasi fosse una vergogna, ma è dovere di tutti, anche di chi la tesi l'ha avuta subito,o a chi ringraziando il cielo è andato sempre tutto bene, sapere come vanno le cose per molti studenti.