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Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
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Rancore nei confronti di un genitore.

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2010 18:42
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06/12/2010 11:43
 
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E penso che non bisogna avere rancore verso i genitori,è vero,ma non per il motivo da te evidenziato Diego,soltanto perchè il rancore a lungo andare rischia di distruggere solo noi stessi,non ti fa vivere bene,ti condiziona tutta la vita.PEr questo è meglio staccarsi dai propri genitori, a questo punto e cercare di prendere la propria strada,ritrovarsi,riscoprirsi e cercare una propria serenità.Tutte cose che l'ambiente familiare spesso non ti consente di fare...
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06/12/2010 11:56
 
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Re:
diegodp, 06/12/2010 11.36:

Dopo aver vissuto il rapporto contrastante della mia ex compagna con i suoi genitori, ho capito che GENITORI non si nasce.
Lo si diventa.

E non ci sono libretti d'istruzioni, spiegazioni, aiuti.
E' un rapporto che nasce da solo, solo con l'ausilio delle proprie esperienze.

A 27 anni poi, capisci che i tuoi genitori SONO essere umani come te.
Meno distanti, più reali, più vicini a quello che sei tu.

Parlano, agiscono e sbagliano come fai tu.
Il rancore non deve esistere, davvero, e non è una frase fatta, NESSUNO potrà volerti bene più dei tuoi genitori, un amore e un bene incondizionato, disinteressato.

Perchè tu, io, noi siamo parte di loro, continuazione della loro vita, della loro mente.

Gli scontri ci saranno sempre, le generazioni sono diverse, ma basterebbe vedere un filmino di quando loro erano piccoli, se si potesse fare, per capire che spesso ciò che siamo noi, lo erano allo stesso modo, in tempi diversi loro...[/QUOTE]


che visione idealista che hai...beato te.
non sono una continuazione delle loro menti(per fortuna,aggiungerei),ne ho una mia di mente purtroppo o per fortuna,ma cmq c'è questa mente e pensa in maniera diversa dalla loro.
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06/12/2010 11:59
 
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Re:
Carla_1, 06/12/2010 11.43:

E penso che non bisogna avere rancore verso i genitori,è vero,ma non per il motivo da te evidenziato Diego,soltanto perchè il rancore a lungo andare rischia di distruggere solo noi stessi,non ti fa vivere bene,ti condiziona tutta la vita.PEr questo è meglio staccarsi dai propri genitori, a questo punto e cercare di prendere la propria strada,ritrovarsi,riscoprirsi e cercare una propria serenità.Tutte cose che l'ambiente familiare spesso non ti consente di fare...




L'errore, eventualmente che leggo da ciò che scrivi, richiama al mio "libretto d'sitruzioni".
Gli errori si fanno, li fanno anche loro.

Ma se non sono gravi, vanno perdonati, perchè su un piatto di una bilancia sicuramente sbagliamo più noi, ma loro non portano mai rancore.

Certo, alcune cose fanno male, fanno davvero avvilire.
Ma un giorno, tu avrai dei figli (e te lo auguro) non per errore ma per volontà.
Tua madre, senza volerlo ti ha insegnato questo.
A non essere vittima degli eventi.

Ti do ragione, che sia ben chiaro, ma bisogna prendere il buono anche dalle frasi più crude se è possibile.
A che serve poi il ranore? ti farà vivere solo peggio questa situazione.
Chiudi un occhio, passa avanti, tra poco, potresti essere tu ad essere un genitore no?
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06/12/2010 12:02
 
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Re: Re:
diegodp, 06/12/2010 11.59:




L'errore, eventualmente che leggo da ciò che scrivi, richiama al mio "libretto d'sitruzioni".
Gli errori si fanno, li fanno anche loro.

Ma se non sono gravi, vanno perdonati, perchè su un piatto di una bilancia sicuramente sbagliamo più noi, ma loro non portano mai rancore.

Certo, alcune cose fanno male, fanno davvero avvilire.
Ma un giorno, tu avrai dei figli (e te lo auguro) non per errore ma per volontà.
Tua madre, senza volerlo ti ha insegnato questo.
A non essere vittima degli eventi.
Ti do ragione, che sia ben chiaro, ma bisogna prendere il buono anche dalle frasi più crude se è possibile.
A che serve poi il ranore? ti farà vivere solo peggio questa situazione.
Chiudi un occhio, passa avanti, tra poco, potresti essere tu ad essere un genitore no?




Puoi dirlo forte,hai capito bene,mi ha insegnato proprio questo..
Da una lato,come essere umano la capisco,cioè guardando la situazione dall'esterno,mi dispiace anche per lei perchè è stata una vittima degli eventi..PErò come figlia non la giustifico assolutamente...
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06/12/2010 12:03
 
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Scusate,può sparire questa discussione?E' decisamente troppo "forte"per stare su questo forum...ora che ho sentito dei pareri e mi son confrontata,va bene così.grazie.
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06/12/2010 12:06
 
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Re:
Carla_1, 06/12/2010 12.03:

Scusate,può sparire questa discussione?E' decisamente troppo "forte"per stare su questo forum...ora che ho sentito dei pareri e mi son confrontata,va bene così.grazie.




Sei arrabbiata si vede...non chiudere la discussione, non cancellarla, ti servirà a te più avanti, e ad altri che avranno bisogno del tuo stesso conforto.

Indubbiamente, anche loro sono semplici essere umani.
Come un tuo amico, uno zio, il tuo vicino, il tuo ragazzo.

Ma da loro si pretende SOLO il massimo...pensaci!
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06/12/2010 12:13
 
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Re: Re:
diegodp, 06/12/2010 12.06:




Sei arrabbiata si vede...non chiudere la discussione, non cancellarla, ti servirà a te più avanti, e ad altri che avranno bisogno del tuo stesso conforto.

Indubbiamente, anche loro sono semplici essere umani.
Come un tuo amico, uno zio, il tuo vicino, il tuo ragazzo.

Ma da loro si pretende SOLO il massimo...pensaci!




Scrivi bene,sono troppo severa nei confronti di mia madre e ti ripeto,come essere umano la capisco,come figlia invece,ho un pò più difficoltà...
Non sono arrabbiata,solo che i tuoi interventi mi han fatto tirar fuori delle cose "troppo" personali sicuramente e quando ho inserito il post l'intenzione era quella di restare più sul generico.
Cmq vabbè lo tengo,hai ragione tu...chi se ne importa.. [SM=x43813]
Ti ho mandato una ffz,grazie mille [SM=x43813]
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06/12/2010 12:19
 
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Re: Re: Re:
Carla_1, 06/12/2010 12.13:




Scrivi bene,sono troppo severa nei confronti di mia madre e ti ripeto,come essere umano la capisco,come figlia invece,ho un pò più difficoltà...
Non sono arrabbiata,solo che i tuoi interventi mi han fatto tirar fuori delle cose "troppo" personali sicuramente e quando ho inserito il post l'intenzione era quella di restare più sul generico.
Cmq vabbè lo tengo,hai ragione tu...chi se ne importa.. [SM=x43813]
Ti ho mandato una ffz,grazie mille [SM=x43813]




Devi dire grazie a te stessa che ha trovato la forza di scrivere e mettere nero su bianco la tua rabbia...

Hai fatto la scelta migliore, chissà se qualcun altro,leggendo non abbia il tuo stesso sentimento, e non ha il coraggio di scrivere, ma leggendo, può rinfrancarsi lo stesso... [SM=x43799]
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06/12/2010 14:47
 
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Io credo che siano le "formalità" dei rispettivi ruoli a fregarci, molto spesso, nei rapporti reciproci con i nostri genitori...
A volte frega loro, che si votano al ruolo dei genitori come ad un vero e proprio mestiere, da portare avanti con professionale rigidità e schematismo...E, di risposta, a volte frega noi, presi a scegliere tra la "formalità" o della ribellione o della sottomissione o dell'indifferenza...
E per "formalità" fra virgolette intendo i comportamenti consequenziali al vivere questi ruoli familiari in modo "tradizionale", acritico...
Non è facile, per loro, come per noi...
Bisognerebbe vivere questo rapporto, soprattutto nelle conflittualità, in modo umano, tentando il più possibile di non rimanere ancorati ai vincoli di un tradizionale/gerarchico rapporto genitore-figlio...Ma è difficile per loro, che devono conciliare lo stato di ex (o ancora) figli con quello di attuali genitori, che sembra una vaccata ma è comunque uno stato difficile e contraddittorio...Quante volte ho sentito dire mio padre: "ti capisco, però...", nel "ti capisco" c'è il figlio, nel "però" c'è l'attuale genitore...e non dev'essere una passeggiata...Ma non è facile neanche per noi, che figli lo siamo adesso, con le nostre esigenze e con le nostre lacune, con i nostri principi che spesso loro non capiscono, pur talvonta sforzandosi...
E' la quotidianità del rapporto formalmente vissuto che rischia di far male al rapporto stesso...un rapporto che, alla fine, è basilare e potenzialmente bello...poi ci sono i casi eccezionali, ma li andrebbe fatto un discorso specifico...
Comunque questa discussione mi ha fatto ricordare questa canzone:








"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."



"...si sente sempre più spesso che sono un pazzo depresso...meglio depressi che stronzi del tipo "Me ne fotto", perchè non dicono "Io mi interesso?!"..."



...harmony you will be my bride...






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06/12/2010 15:11
 
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Re:
Un_Minollo, 06/12/2010 14.47:

Io credo che siano le "formalità" dei rispettivi ruoli a fregarci, molto spesso, nei rapporti reciproci con i nostri genitori...
A volte frega loro, che si votano al ruolo dei genitori come ad un vero e proprio mestiere, da portare avanti con professionale rigidità e schematismo...E, di risposta, a volte frega noi, presi a scegliere tra la "formalità" o della ribellione o della sottomissione o dell'indifferenza...
E per "formalità" fra virgolette intendo i comportamenti consequenziali al vivere questi ruoli familiari in modo "tradizionale", acritico...
Non è facile, per loro, come per noi...
Bisognerebbe vivere questo rapporto, soprattutto nelle conflittualità, in modo umano, tentando il più possibile di non rimanere ancorati ai vincoli di un tradizionale/gerarchico rapporto genitore-figlio...Ma è difficile per loro, che devono conciliare lo stato di ex (o ancora) figli con quello di attuali genitori, che sembra una vaccata ma è comunque uno stato difficile e contraddittorio...Quante volte ho sentito dire mio padre: "ti capisco, però...", nel "ti capisco" c'è il figlio, nel "però" c'è l'attuale genitore...e non dev'essere una passeggiata...Ma non è facile neanche per noi, che figli lo siamo adesso, con le nostre esigenze e con le nostre lacune, con i nostri principi che spesso loro non capiscono, pur talvonta sforzandosi...
E' la quotidianità del rapporto formalmente vissuto che rischia di far male al rapporto stesso...un rapporto che, alla fine, è basilare e potenzialmente bello...poi ci sono i casi eccezionali, ma li andrebbe fatto un discorso specifico...
Comunque questa discussione mi ha fatto ricordare questa canzone:






quoto [SM=x43799]
essere genitore è la cosa più bella e più difficile del mondo sempre e comunque.
vero è ke anke essere figli nn è facile xò... [SM=x43803]



"L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi." A. Einstein
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06/12/2010 18:28
 
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Re:
Un_Minollo, 06/12/2010 14.47:

Io credo che siano le "formalità" dei rispettivi ruoli a fregarci, molto spesso, nei rapporti reciproci con i nostri genitori...
A volte frega loro, che si votano al ruolo dei genitori come ad un vero e proprio mestiere, da portare avanti con professionale rigidità e schematismo...E, di risposta, a volte frega noi, presi a scegliere tra la "formalità" o della ribellione o della sottomissione o dell'indifferenza...
E per "formalità" fra virgolette intendo i comportamenti consequenziali al vivere questi ruoli familiari in modo "tradizionale", acritico...
Non è facile, per loro, come per noi...
Bisognerebbe vivere questo rapporto, soprattutto nelle conflittualità, in modo umano, tentando il più possibile di non rimanere ancorati ai vincoli di un tradizionale/gerarchico rapporto genitore-figlio...Ma è difficile per loro, che devono conciliare lo stato di ex (o ancora) figli con quello di attuali genitori, che sembra una vaccata ma è comunque uno stato difficile e contraddittorio...Quante volte ho sentito dire mio padre: "ti capisco, però...", nel "ti capisco" c'è il figlio, nel "però" c'è l'attuale genitore...e non dev'essere una passeggiata...Ma non è facile neanche per noi, che figli lo siamo adesso, con le nostre esigenze e con le nostre lacune, con i nostri principi che spesso loro non capiscono, pur talvonta sforzandosi...
E' la quotidianità del rapporto formalmente vissuto che rischia di far male al rapporto stesso...un rapporto che, alla fine, è basilare e potenzialmente bello...poi ci sono i casi eccezionali, ma li andrebbe fatto un discorso specifico...
Comunque questa discussione mi ha fatto ricordare questa canzone:






Io penso che il modo in cui i nostri genitori hanno vissuto il loro status di figli condizioni anche il loro modo di essere genitori..Se ad una persona vien fatto credere che nella vita esistono solo i doveri inevitabilmente crescerà con questa idea e farà tutto per dovere,per cui vivrà cercando sempre e solo di essere una brava moglie,una brava madre..purtroppo però un figlio lo sente quando un genitore vive il suo rapporto con lui sentendolo solo come un dovere e non provando alcun piacere...
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06/12/2010 21:08
 
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Re:
Carla_1, 05/12/2010 18.56:





Ci sono cose che non gli perdonerò mai, sia all' uno che altro.
Sono cose che mi porto dietro da sempre, e che da sempre ho affrontato restando.
Nella vita si fanno delle scelte, l' importante è avere sempre il coraggio di assumersi la responsabilità delle stesse. Non provo rancore, io capisco che siamo tutti esseri umani...ma ci sono delle linee sottili e se vai oltre io posso pure perdonarti per una questione di serenità mia personale, ma da qui a costruire un rapporto ce ne passa...

delle volte mi dispiace perchè bastava un minimo di intelligenza, fermarsi un pò prima, per poter costruire un NOI, ma non è andata così fin dall' inizio e ormai sono talmente abituata a tale situazione che non pesa neanche più... [SM=x43813]






"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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06/12/2010 21:23
 
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Re: Re:
Lady_21, 06/12/2010 21.08:




Ci sono cose che non gli perdonerò mai, sia all' uno che altro.
Sono cose che mi porto dietro da sempre, e che da sempre ho affrontato restando.
Nella vita si fanno delle scelte, l' importante è avere sempre il coraggio di assumersi la responsabilità delle stesse. Non provo rancore, io capisco che siamo tutti esseri umani...ma ci sono delle linee sottili e se vai oltre io posso pure perdonarti per una questione di serenità mia personale, ma da qui a costruire un rapporto ce ne passa...

delle volte mi dispiace perchè bastava un minimo di intelligenza, fermarsi un pò prima, per poter costruire un NOI, ma non è andata così fin dall' inizio e ormai sono talmente abituata a tale situazione che non pesa neanche più... [SM=x43813]




Come fa a non pesarti se vivi ancora all'interno di quel contesto e sotto lo stesso tetto?Certo,ci si può ritagliare un proprio mondo ed isolarsi,diciamo,ma ci son dei periodi(sopratutto quello natalizio)dove mi piacerebbe che regnasse un clima di amore e unione reale ed allora ancora mi pesa la cosa...
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06/12/2010 21:35
 
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Re: Re: Re:
Carla_1, 06/12/2010 21.23:




Come fa a non pesarti se vivi ancora all'interno di quel contesto e sotto lo stesso tetto?Certo,ci si può ritagliare un proprio mondo ed isolarsi,diciamo,ma ci son dei periodi(sopratutto quello natalizio)dove mi piacerebbe che regnasse un clima di amore e unione reale ed allora ancora mi pesa la cosa...




non mi pesa perchè è sempre stato così...
fin da quando ero piccola il Natale per me è sempre stato così, pensa l' anno scorso ho fatto sia il cenone che il pranzo da sola a guardare i film di walt disney [SM=x43656] .
uno certe situazione le accetta, che può farci? non tutti abbiamo la fortuna di avere una famiglia unita con cui passare le feste, e per chi non ce l'ha questa fortuna non cade mica il mondo, in fondo è solo un giorno [SM=x43813]






"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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06/12/2010 21:42
 
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Re: Re: Re: Re:
Lady_21, 06/12/2010 21.35:




non mi pesa perchè è sempre stato così...
fin da quando ero piccola il Natale per me è sempre stato così, pensa l' anno scorso ho fatto sia il cenone che il pranzo da sola a guardare i film di walt disney [SM=x43656] .
uno certe situazione le accetta, che può farci? non tutti abbiamo la fortuna di avere una famiglia unita con cui passare le feste, e per chi non ce l'ha questa fortuna non cade mica il mondo, in fondo è solo un giorno [SM=x43813]



Bhè si,forse bisogna prenderla così,son stata io che mi son fatta "toccare" troppo da questa cosa nel corso degli anni...
Cmq mi sento moglio meglio..il topic ha sortito il suo effetto [SM=x52003]
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06/12/2010 21:43
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Carla_1, 06/12/2010 21.42:



Bhè si,forse bisogna prenderla così,son stata io che mi son fatta "toccare" troppo da questa cosa nel corso degli anni...
Cmq mi sento moglio meglio..il topic ha sortito il suo effetto [SM=x52003]



Brava![SM=x52064]






"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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06/12/2010 21:45
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Lady_21, 06/12/2010 21.43:



Brava![SM=x52064]




[SM=x43813] grazie per la risposta seria [SM=x43610]
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06/12/2010 21:49
 
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Cmq questo forum sta decisamente migliorando,mi sarei aspettata molte critiche,prese in giro,sfottò,soprattutto da alcuni utenti(per citarne uno Amaru [SM=x43666] [SM=x43668] )Invece ho ricevuto solo risposte serie e costruttive.Grazie [SM=x52065] [SM=x43627] [SM=x43642] ok finisco quì perchè non sono più una mulignana [SM=x43636]
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07/12/2010 17:48
 
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Re: Re: Re: Re:
Lady_21, 06/12/2010 21.35:




non mi pesa perchè è sempre stato così...
fin da quando ero piccola il Natale per me è sempre stato così, pensa l' anno scorso ho fatto sia il cenone che il pranzo da sola a guardare i film di walt disney [SM=x43656] .
uno certe situazione le accetta, che può farci? non tutti abbiamo la fortuna di avere una famiglia unita con cui passare le feste, e per chi non ce l'ha questa fortuna non cade mica il mondo, in fondo è solo un giorno [SM=x43813]




...ma come sarebbe bello se...
(mi son permessa di continuare la tua frase)
hai ragione,in fondo è solo un giorno, me lo son ripetuta anche io tante volte e, come dici tu, ci si abitua a certe cose ma la mancanza, quella, si continuerà a sentire. quel "se" che lascia tanto spazio all'immaginazione e lascia un vuoto dentro che non può essere colmato. [SM=x43607] si va avanti pensando al giorno in cui, se e quando si avrà una propria famiglia, non faremo gli stessi errori, che le cose le faremo vivere a chi ci sta vicino in modo diverso, però intanto noi le abbiamo vissute male e questo non si può cancellare! ci rimarrà per sempre dentro la presenza di un'assenza [SM=x43607]




"Ho visto cose bellissime grazie alla
diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne
insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è
che non smetto di osservare".

(Edgard Degas)

07/12/2010 17:54
 
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Re: Re: Re: Re:
Lady_21, 06/12/2010 21.35:




non mi pesa perchè è sempre stato così...
fin da quando ero piccola il Natale per me è sempre stato così, pensa l' anno scorso ho fatto sia il cenone che il pranzo da sola a guardare i film di walt disney [SM=x43656] .
uno certe situazione le accetta, che può farci? non tutti abbiamo la fortuna di avere una famiglia unita con cui passare le feste, e per chi non ce l'ha questa fortuna non cade mica il mondo, in fondo è solo un giorno [SM=x43813]




mi hanno suscitato tenerezza questa parole [SM=x43607]

[SM=x43610]
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