trixam, 29/11/2010 18.38:
Gius non fare il furbo con me. Sono asiatici perché fino ad ore le moderne ricerche hanno fissato il loro ceppo di nascita in asia.
Poi lo sa meglio di me che l'attraversamento dello stretto di bering è datato da quarantamila anni fa(modello cavalli-scorza) a dodicimila(modello di clovis) e che sul continente prima non c'era nessuno.
Arrivarono e si sparpagliarono.
Sui Maya, se consideri i sacrifi umani un atto pacifico, per me va bene. Un certo relativismo lo possiamo ammettere.
Forse le vittime dei sacrifici, in gran parte bambini, non la pensavano così. Sta di fatto che questo rito e le sue conseguenze furono la base dell'annientamento, visto che l'impero Maya era strategicamente inattaccabile con le tecnologie militari dell'epoca.
A un certo punto i maya non ebbero più soldati perchè li avevano ammazzati tutti. Mi sembra poi inutile sottolineare che essendo quello maya un impero era stato costruito con una politica espansiva, che io sia chiaro non condanno, ma non capisco perchè dobbiamo descriverli per quelli che non erano.
Sugli atzechi, vatti a fare un giretto in quei paesi e poi ne riparliamo, se torni vivo.
Detto tra noi, Cortes era un genio militare e ricordo che quando arrivò aveva solo 600 soldati, e che se gli aztechi non si fossero scannati tra di loro non avrebbe mai potuto vincere.
Che poi avessero belle città nessuno lo mette in dubbio.
Come nessuno mette in dubbio che durante l'assedio di tenochtitlan sacrificarono i prigionieri spagnoli.
Come nessuno mette in dubbio che i conquistadores fossero dei gran figli di buon donna, i quali combattevano la loro battaglia a decine di migliaia di chilometri dalle loro basi logistiche di partenza.
Supponendo che avessero voluto adottare un atteggiamento umanitario, e non volevano, rispettando i prigionieri e il diritto di guerra che è stato inventato solo secoli dopo, dove avrebbero dovuto metterli i prigionieri? E come avrebbero potuto manterli inoffensivi?
Le politiche di uccisione si ricollegavano a questo semplice problema strategico. Anche se ripeto che gran parte delle morti degli indigeni(il 70%) avvenì per malattie, peraltro comuni come il raffreddore e l'influenza, verso le quali quelle popolazioni non hanno ancora oggi difesa naturale.
Nessuno ha poi mai detto che noi europei siamo più pacifici e solo scriverlo sarebbe una barzelletta. Ho detto chiaro che i quaccheri che arrivarono con il mayflower nell'america del nord scappavano dalla persecuzioni religiose, per questo fondarono una nazione sulla libertà religiosa. Dopo aver combattutto ferocemente con gli indigeni, che quella nazione non volevano che sorgesse.
Se mi vengono però a portare il mito del buon selvaggio sterminato dal progresso, io non ci sto.
A me non interessa difendere il mito del buon selvaggio, ma farli passare come i carnefici mi sembra un eccesso..
La differenza nelle armi non c'entra nulla?
In ogni caso credo stiamo parlando dell'assurdo visto che in guerra (appunto in quel tempo non c'era stato nemmeno Grozio) non esistono regole da rispettare. L'unica cosa mi sembra che la tua indulgenza verso i conquistadores sia assolutamente eccessiva. D'altra parte non vedo quale sarebbe il crimine nel difendere il proprio territorio e nel non volere essere conquistati.
Sui sudamericani il tuo giudizio è razziale e non posso condividerlo.. visto che ritengo la criminalità un fenomeno socio-economico e non genetico.