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Padre Alberto Maggi: Regalo di natale x tutti da Rebus

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2012 10:40
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23/12/2011 10:33
 
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Dal punto di vista narrativo le lacrime di Gesù sono fuori luogo. Se Gesù sta per risuscitare Lazzaro, perché piange?
Le lacrime di Gesù mostrano il suo dolore e il suo affetto per il discepolo suo amico, come viene correttamente commentato dai presenti.
Dissero allora i Giudei «Vedi come gli voleva bene!».
Ma alcuni di loro dissero «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?».
Però mentre i Giudei interpretano l'affetto di Gesù al passato (amava) Gesù dimostra al discepolo l'amore sempre presente.
Nella guarigione del cieco Gesù aveva ripetuto i gesti del creatore (fango) (Gv 9,6). Ora completa l'azione creatrice facendo rendere conto alla comunità della vera creazione che culmina con una vita capace di superare la morte. Mentre la prima creazione si concludeva con la morte la seconda continua con la vita.
Intanto Gesù, ancora sbuffando/fremendo, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra.
Gesù di nuovo «sbuffa» di fronte tanta ottusità. La precisazione che il sepolcro era una grotta ricorda il sepolcro dei patriarchi, la grotta di Macpela, dove furono seppelliti Abramo, Isacco e Giacobbe (Gen 49,29-32; 50,13). La grotta-sepolcro è legata alle origini del popolo, in opposizione al sepolcro nuovo di Gesù, nel quale nessuno era stato ancora posto (Gen 19,41).
La grotta-sepolcro rappresenta l’antico, il sepolcro d’Israele dove tutti erano posti. Lazzaro è stato seppellito alla maniera giudea “per riunirsi con i suoi padri” (Gen 15,15).
La pietra collocata separa definitivamente il mondo dei vivi da quello dei morti.
Disse Gesù «Togliete la pietra!».
Sono essi che devono togliere la «pietra» messa sopra = fine definitiva («Mettere una pietra sopra», sotterrare definitivamente qualcosa).
L'importanza della «pietra» è sottolineata dalla ripetizione ben tre volte del termine (vv. 38.39.41).
Gli rispose Marta, la sorella del morto «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni».
La fede perfetta espressa da Marta vacilla di fronte alla realtà: il morto è già in putrefazione e puzza, meglio lasciarlo dove sta.
Le disse Gesù «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?».
Nel colloquio avuto, Gesù non ha parlato con Marta di gloria di Dio, ma di una vita indistruttibile.
Collegando i due termini gloria-vita, l'evangelista indica che nella vita indistruttibile si manifesta la gloria di Dio, si rende visibile l'azione di Dio. Ma Marta non può vedere fino a che non giunge a credere questo.
A Gesù avevano chiesto «Quale segno fai perché vediamo e crediamo» (Gv 6,30).
Gesù inverte la formulazione: occorre credere per poter vedere. Il segno non conduce l'uomo alla fede, ma al contrario la fede produce il segno.
La risurrezione di Lazzaro viene condizionata dalla fede della sorella: «se credi... vedrai».
La risurrezione di Lazzaro può essere «vista» solo da quanti avranno «creduto». Indicazione preziosa che quel che segue non è un avvenimento storico, ma teologico. Non riguarda la cronaca ma la fede.
Tolsero dunque la pietra.
Di fronte al rimprovero di Gesù la comunità decide di togliere la pietra messa sopra eliminando la frontiera tra morti e vivi, e si apre alla vita, comprendendo che quelli che sono morti sono vivi.
Gesù allora alzò gli occhi e disse «Padre, ti ringrazio [eycharistô] che mi hai ascoltato.
Marta aveva chiesto a Gesù di chiedere al Padre (v.22).
Gesù non «chiede», ma «ringrazia» il Padre.
Il verbo ringraziare [eycharisteô] da cui proviene eucaristia appare nel vangelo di Giovanni tre volte: due nell'episodio della condivisione dei pani (6,11.24) e il terzo nell'episodio di Lazzaro. I tre episodi sono in stretta relazione con l'eucarestia: il dono generoso di quel che si ha e si è espresso nella condivisione dei pani comunica una vita capace di superare la morte: “Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno... Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna” (Gv 6,51.54).
xxx Meglio essere vittima che complice.xxx
http://www.studibiblici.it/conferenze.html

Schiavo di nessuno,Servo di tutti.
http://www.studibiblici.it/videoomelieindiretta.html
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