border="0"

Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Padre Alberto Maggi: Regalo di natale x tutti da Rebus

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2012 10:40
Email Scheda Utente
Post: 9.903
Post: 9.892
Utente Master
OFFLINE
17/12/2011 10:31
 
Quota

La persona cara naturalmente, non è quella che piangiamo, quella è già nella gloria, nella pienezza della vita di Dio. Ma siamo noi che dobbiamo scioglierci e slegarlo e farlo andare via.

Con questo episodio si chiede un cambio di mentalità alla comunità cristiana per passare dalla concezione giudaica della morte a quella cristiana. Ed ecco, abbiamo concluso, il finale “ Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, - chi? Maria o Gesù? L’evangelista è ambiguo, è azione di Gesù ma è azione di Maria - credettero in lui”. (Gv. 11,45).

Gesù ha mostrato che Lazzaro è vivo, ma è stata la comunità, rappresentata da Maria che ha sciolto il morto e lo ha lasciato andare, perché ha compreso che la qualità di vita comunicata da Gesù supera l’esistenza della morte.

La morte non solo non distrugge l’individuo, ma lo potenzia. La morte è una ricreazione, una resurrezione, una nuova creazione nella quale la persona viene ricreata completamente da Dio. Questo converte la comunità, in una testimonianza visibile di una vita capace di superare la morte e attira anche i Giudei.

Abbiamo detto all’inizio, ho voluto fare questo brano anche come ricordo, come omaggio alla mamma di Riccardo. Dicevo all’inizio di questa esperienza dolorosa, - conoscevo la mamma di Riccardo ormai da più di venti anni, un grande affetto da parte mia, - penso che ho vissuto la morte della madre di Riccardo, come la può aver vissuta un fratello.


Nel dolore, tanto, abbiamo sperimentato la certezza, la verità del messaggio di Gesù. Ripeto in un bagno di dolore tanto grande emergevano più che mai vere le parole di Gesù. Quello che noi vi diciamo, non è un insegnamento teorico, è esperienza di vita. E l’occasione di questa morte ce lo ha dimostrato. Ci ha dimostrato che è vero quello che Gesù dice “cercate il regno e il resto vi viene dato in abbondanza”.


Credo che possiamo affermare senza superbia, che noi ci diamo senza risparmio in questa attività, ma quando ne abbiamo bisogno, abbiamo una risposta mille volte superiore a quello che possiamo dare. Il Signore tutto trasforma in bene, anche un avvenimento doloroso e poi, vera più che mai, la frase di Gesù:”A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”.

L’atteggiamento nei confronti di una morte devastante non si improvvisa. O uno ha dei serbatoi di ricchezza dentro, che in quel momento affiorano, “a chi ha sarà dato”, oppure in quel momento uno è incapace di qualunque reazione.

Ecco, il Signore tutto trasforma in bene. “A chi ha sarà dato” “cercate il regno e il resto vi sarà dato in sovrappiù”. Nell’esperienza dolorosa della morte della mamma di Riccardo, avevamo una serenità crescente, contagiante. Tanto è vero che quando ho celebrato la messa nel suo paese, eravamo un po’ imbarazzati perché eravamo così contenti. Dico: non è che la gente interpreterà male questo atteggiamento. Eravamo pieni di contentezza pure nel dolore.

L’episodio che abbiamo trattato non è di facile comprensione. Quando venti anni fa per la prima volta mi accinsi a studiarlo, mi ci sono voluti cinque anni per capirlo,a livello intellettuale sì, perché il testo è chiaro, ma prima che ti entri dentro ti devi scrostare tutte le tradizioni che ti trovi dentro e ci ho messo cinque anni.


Sono anconetano, sono testardo, mi c’è voluto. Dico questo se qualcuno si trova sconcentrato di fronte a questo episodio, a questa interpretazione. L’importante è accogliere questa proposta

Abbiamo quindici minuti per i vostri interventi, per le vostre domande, per quanto riguarda il tema della morte e della resurrezione.

Domanda.

Naturalmente i dubbi sono tanti. Al versetto 25 “anche se muore vivrà” un verbo al presente e un verbo al futuro. Come seconda domanda “chiunque vive e crede in me non morrà in eterno. Dimmi cosa non morrà. Morrà tutto, qualcosaltro, la vita fisica finisce, l’anima muore, il soffio divino non c’è più.. cosa rimane. L’altra domanda, Lazzaro riappare però, è morto,è nella tomba..


Risposta.

Cominciamo dall’ultima che è la più imbarazzante. Prendiamo Gv. 12,1-3 ”Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò in Betania, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva resuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena. Marta serviva e Lazzaro - letteralmente - era con lui (seduto con lui). Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo,assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù” – e Giuda che protesta.

Abbiamo una cena che è la sostituzione del banchetto funebre. In Israele, una settimana dopo il decesso, si faceva un banchetto funebre, dove si lasciava un posto simbolico riservato al morto. La comunità cristiana si riunisce per la celebrazione dell’eucaristia.

Ogni volta che nel vangelo c’è il termine cena è sempre in relazione all’eucaristia. La comunità celebra l’eucaristia e qui abbiamo tutta una serie di personaggi, ognuno dei quali compie una azione. Vediamo questi personaggi.

Marta serve, poi c’è pure Maria, che unge, c’è,Giuda che protesta, Gesù che è l’ospite e quindi è colui che parla, l’unico che non fa assolutamente niente è Lazzaro. Questo è strano. C’è questa cena e ognuno dei personaggi presenti in questa cena compie una azione o si fa fare un’azione.

L’unico che non fa niente è Lazzaro che viene descritto, il termine che adopera l’evangelista è “era sdraiato con lui”. Come fa a stare sdraiato con Gesù? Questa è una indicazione importantissima, preziosa anche per l’eucaristia che fra poco celebreremo.

Nella celebrazione eucaristica, e di questo si tratta, la persona che ha superato la soglia della morte è presente, e non si prega per lui, ma con lui si ringrazia per il dono della vita. Non si celebra la messa per i defunti, ma si celebra con i defunti, per ringraziare loro della presenza della vita.

xxx Meglio essere vittima che complice.xxx
http://www.studibiblici.it/conferenze.html

Schiavo di nessuno,Servo di tutti.
http://www.studibiblici.it/videoomelieindiretta.html
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com