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Droga in cambio di soffiate arrestati otto poliziotti

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2010 15:46
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23/09/2010 12:06
 
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IL CASO
Droga in cambio di soffiate
arrestati otto poliziotti
Rubavano denaro e stupefacenti a camorristi e spacciatori. In alcuni casi alteravano verbali di intercettazioni eliminando le parti compromettenti. Bufera sul commissariato di Secondigliano. Durissima la Procura: "Gli episodi accertati sono solo una minima parte di condotte reiterate e di sistematici metodi di esercizio abusivo delle funzioni pubbliche"
di IRENE DE ARCANGELIS

SPACCIATORI che hanno paura dei poliziotti. Non della divisa, beninteso. Ma di quello che il gruppo di investigatori del commissariato di Secondigliano può fare quando entra nelle loro case con la “scusa” di una perquisizione. Agenti che si trasformano in razziatori, capaci di prendere tutto quello che trovano. Soldi e gioielli, droga e oggetti firmati. Anche degli occhiali da sole lasciati su un tavolo. Gli stessi poliziotti che poi, oltre ad arrestarli, li costringono a firmare verbali di polizia giudiziaria in cui non è scritta tutta la verità.

C’è solo una parte. Come solo una percentuale della droga trovata risulta regolarmente sequestrata nelle operazioni di polizia giudiziaria. Il resto sparisce, svanisce nel nulla. Destinata ai confidenti dei poliziotti, a loro volta spacciatori e tossicodipendenti pure loro costretti a ubbidire ai tutori della legalità in modo del tutto illecito. Ai poliziotti restano invece i soldi, che vengono versati in una “cassa comune”. Prevaricazioni in cento pagine di ordinanza di custodia cautelare. Che trovano la conclusione del loro percorso illegale nelle cancellature e negli omissis delle intercettazioni ambientali alla voce “incomprensibile”. Perché di quelle prevaricazioni parlano gli spacciatori in carcere durante i colloqui con i loro familiari, raccontano la loro paura di altre perquisizioni, avvertono i parenti: «Non fateli entrare in casa».

Quattro mesi di indagini della squadra mobile del vicequestore Vittorio Pisani. Investigatori mischiati agli altri poliziotti del commissariato Secondigliano — territorio ad altissima densità di spaccio, teatro di faide e di massima concentrazione di cosche — inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo. Il primo sospetto sui comportamenti illeciti dei suoi uomini che viene all’ex dirigente dell’ufficio di polizia, Stanislao Caruso. Ieri la bomba che esplode con l’arresto di otto poliziotti su ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sono ufficiali di polizia giudiziaria, due hanno il grado di ispettore. Si tratta di: Costantino Soulas, Domenico Micillo, Vincenzo Granata, Luigi Fusco, Alfonso Molinaro, Massimo Provenzano, Piercarlo Lattanzi, Roberto Petrillo, accusati di falso in atto pubblico, peculato e detenzione di sostanze stupefacenti. A un certo punto capiscono di essere sotto inchiesta, ne parlano e fanno nascere un’altra inchiesta, ancora in corso, sulla fuga di notizie. Intercettati a bordo delle loro auto.

Ma ci sono anche altri nove arrestati per un totale di diciassette. Rappresentano il versante dell’inchiesta relativa allo spaccio di droga. Scrive il procuratore della Repubblica Giovandomenico Lepore: «L’indagine coinvolge anche altri indagati e gli episodi accertati rappresentano solo una minima parte di condotte reiterate espressive di spregiudicati quanto sistematici metodi di esercizio abusivo delle funzioni pubbliche attribuite ai pubblici ufficiali sottoposti ad indagini». Atteggiamento costante, spiegano alla squadra mobile, con la ricostruzione di diversi episodi di prevaricazioni.

22 ottobre 2009: blitz della polizia in casa di Antonio Di Lauro a Villaricca. Vengono sequestrate ottantadue bustine di cocaina, l’uomo viene arrestato con la moglie Giuseppina Aprile. Di Lauro non denuncia comportamenti anomali da parte delle forze dell’ordine, apparentemente non c’è nulla di strano nel blitz. Ma quando parla con i familiari nella sala colloqui del carcere Di Lauro viene intercettato. Commenta il comportamento di quegli agenti, avverte la madre di stare attenta, di non farli entrare in casa dopo quello che è successo. Hanno tenuto per sé della droga — per un peso totale a chiusura dell’inchiesta in almeno tre episodi di oltre mezzo chilo — hanno intascato soldi, cifra complessiva circa quindicimila euro. E Di Lauro mette in guardia la madre: attenta ai gioielli, attenta a quello che c’è in casa. Non farli entrare di nuovo. Dalle mezze frasi si comprende che hanno frugato anche nelle tasche dei vestiti appesi negli armadi. Disprezzo e stupore, nelle parole dello spacciatore in cella, che arriva a chiedersi come è possibile che i poliziotti non si vergognano di loro stessi e di quello che fanno. Ma l’idea di denunciarli resta solo nelle conversazioni tra parenti: vince la paura. Solo in un caso una spacciatrice li chiama ladri, li accusa dopo l’arresto. Ma chi le crede? Nessuno.

Intanto le perquisizioni illecite devono pure avere un seguito. Perché, si scoprirà nelle indagini, i poliziotti arrivano a casa di Di Lauro dove effettivamente c’è la droga — come a casa di altri spacciatori nella zona tra Frattamaggiore e Villaricca — grazie alle “soffiate” dei loro confidenti. Che sono tali per un interesse ben preciso. Ricevere qualcosa in cambio. Che nella maggior parte dei casi è proprio la droga che trovano i poliziotti e che viene sottratta al bilancio complessivo sul verbale. Gli agenti, invece, per l’accusa tengono per sé solo i contanti e gli oggetti che portano via. Le divise devono però anche tutelarsi. Hanno considerato l’ipotesi delle conversazioni in carcere, sanno che si potrebbe venire a sapere del loro comportamento. Così stanno bene attenti, secondo l’accusa, alle trascrizioni delle intercettazioni ambientali. Che vengono purificate di tutti i passaggi che possano far nascere sospetti. Scrive ancora la Procura: «I falsi coinvolgono atti direttamente delegati dalla autorità giudiziaria, e in particolare alle attività di trascrizione delle conversazioni registrate in virtù di decreti di intercettazione ambientale, abilmente depurate di ogni riferimento compromettente». I periti nominati dalla magistratura riascolteranno le intercettazioni: le conversazioni sono chiare e accusano i poliziotti.






Non riesco a trovarlo,cmq c'è un articolo in cui alcuni colleghi si difendono e li difendono dicendo che sono brave persone e che non credono a nulla. Inoltre si lamentano del fatto che sono sempre ricoperti di fango....che lavorano in condizioni spaventose,senza auto,senza niente....che in certe realtà bisogna sporcarsi un pò...
che i confidenti sono tutto...e che se non li ungi non ti dicono nulla....alla fine però riesci a levare molto più veleno dalle strade....
questo il succo.


Dio e la mia coscienza,se riuscirò a diventare un poliziotto, mi aiutino ad essere coerente e anche se avrò una paga da fame a non calpestare ciò in cui credo,nell'erronea convinzione che per combattare il crimine a volte bisogna usare gli stessi suoi metodi.
Le regole servono a proteggere anche se stessi,nonchè gli altri,chiunque essi siano.
[Modificato da J.Rebus 23/09/2010 12:07]
xxx Meglio essere vittima che complice.xxx
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23/09/2010 13:10
 
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Ormai, piu' nulla mi stupisce; la legalita' e' un concetto astratto in tutti i campi.C'e' marcio ovunque, non esistono insospettabili.

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che squallore................
23/09/2010 17:53
 
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spettacolore..si potrebbe fare un film...ovviamemnte moralmente inaccettabile....
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23/09/2010 18:19
 
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mi fa ancora più schifo per il commissariato si trova dove abito io
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23/09/2010 19:09
 
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senza parole..
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le mele marce ci sono ovunque ma fa specie questo caso
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Divise fuorilegge, la rabbia dei pusher
"Quelli sono una banda di mariuoli"
Il poliziotto intercettato: "Dite al maresciallo che sto per fare un attentato al Papa". Oggi iniziano le udienze di convalida per gli otto agenti sotto inchiesta
di IRENE DE ARCANGELIS

"Dite al maresciallo che sto per fare un attentato al Papa", grida il poliziotto. Ha appena capito che c'è un'inchiesta su di lui e sui suoi colleghi del commissariato di Secondigliano. Qualcuno sente le loro conversazioni. Una talpa li ha informati. Si indaga sulla sparizione di droga e soldi durante alcuni blitz in casa di spacciatori. E lui fa lo spiritoso, lo spavaldo. Intanto, però, le intercettazioni ambientali a bordo delle auto degli agenti ci sono eccome, inserite nell'inchiesta hanno portato, due giorni fa, proprio all'arresto - su ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo ed emessa dal gip Tommaso Maresca - delle otto divise accusate di peculato, falso e detenzione di droga.

Oggi cominceranno le udienze di convalida per le divise sotto inchiesta, la cui posizione è aggravata dalle intercettazioni ambientali fatte in carcere. A parlare sono a vario titolo i nove spacciatori - con i loro familiari in sala colloqui - arrestati con una seconda ordinanza di custodia collegata appunto a quella degli agenti di Secondigliano. Ieri intanto si sono svolte le udienze di convalida per il gruppo di spacciatori, che si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere.

Per esempio il dialogo tra Antonio Di Lauro, accusato di spaccio, e un suo nipote. Di Lauro racconta del blitz dei poliziotti: "Se la sono presa loro la roba... era più assai, la roba...". Il nipote chiede: "Quanta ne hanno segnata?". Di Lauro: "Erano due chili e mezzo, invece erano tre... per vendersela... per apparare diecimila euro per dividerseli loro, hai capito che hanno fatto? Quelli sulla Questura (il commissariato di Secondigliano, ndr) dissero vicino a me: non cominciamo a fare che questo ci manca". Il nipote: "Perché già lo sapevano...". "E Di Lauro: "Però non mi fecero niente, figurati... mi volevano dare pure la pizza... ma io la pizza non me la mangio con gli infami... I soldi miei erano diecimila, ne hanno fatti risultare cinque, sei... quattro, quattro e mezzo nella tasca... mezzo pacco di roba, la porta sulla piazza che conosce lui, guadagnano diecimila euro. Vuoi vedere che non conosce uno spacciatore dove sta lui? E se lo vende. E se tu poi lo dici... vai sempre malamente tu... Sono una banda di mariuoli, che ti credi... Nel rapporto, quando mi facevano firmare le carte sulla Questura... quello che ci abbiamo segnato quello è...".

Dalle intercettazioni in carcere si comprende che gli spacciatori non sanno che, come è stato poi accertato dall'inchiesta, la droga che i poliziotti trattengono illecitamente viene poi consegnata ai confidenti degli agenti per pagare la "soffiata" che ha permesso la perquisizione. Le divise tenevano per sé solo i soldi e, secondo gli spacciatori, tutto quello che illecitamente prendevano frugando nelle loro case. Una delle donne arrestate per droga racconta invece di aver chiamato "ladri" i poliziotti proprio mentre era in commissariato. Si lamenta, li chiama "carogne", perché durante la perquisizione l'hanno trattata come un uomo. Quando li riconoscerà sulle fotografie, definirà "zozzoso" uno dei poliziotti.


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mio padre anni fa ha avuto un'esperienza allucinante,di cui preferisco sorvolare i dettagli, basti dire che ha dovuto allungare centomila lire per evitare problemi...tendenzialmente lui non vede di buon occhio i poliziotti,gli uomini in divisa...vedo che la nostra cultura meridionale ha questa tendenza a diffidare degli 'sbirri', ma per me è sbagliato..le mele marce come questi personaggi(comunque mi fa un po'ridere il pusher che gli dà dei 'mariuoli', come diciamo il puorco ca ric o'cavall tenimcc pulit)sono presenti in tutte le professioni,dagli avvocati agli idraulici, dai poliziotti ai negozianti
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Re:
J.Rebus, 23/09/2010 12.06:

IL CASO
Droga in cambio di soffiate



Non riesco a trovarlo,cmq c'è un articolo in cui alcuni colleghi si difendono e li difendono dicendo che sono brave persone e che non credono a nulla. Inoltre si lamentano del fatto che sono sempre ricoperti di fango....che lavorano in condizioni spaventose,senza auto,senza niente....che in certe realtà bisogna sporcarsi un pò...
che i confidenti sono tutto...e che se non li ungi non ti dicono nulla....alla fine però riesci a levare molto più veleno dalle strade....
questo il succo.





Purtroppo in certe realtà bisognerebbe viverci per capirle...
Non dico che questi qui non ci sguazzassero e non vadano puniti, per carità...
Ma pensare che si possa fare il poliziotto a Secondigliano applicando alla lettera il codice, senza "ungere" gli informatori e senza altri accorgimenti e furbizie, penso che sia effettivamente fuori della realtà.
Puoi stare lì e farti coglionare dalla mattina alla sera senza ottenere nessun risultato concreto, questo significa muoversi contro quella gente applicando rigidamente il regolamento.

Se per avere le informazioni decisive ad incastrare i camorristi, hanno dovuto promettere un pò della droga sequestrata agli informatori...è una cosa irregolare, ok...ma tu per combattere una realtà ti ci devi prima calare dentro...sennò fai il professorino sui banchi e ne stai fuori, che è meglio.
Intascare soldi e oggetti nelle case è già diverso: a furia di smaliziarsi, han perso di vista qualsiasi limite/confine...e son diventati a loro volta ladri.

Però la realtà e i confini sono molto meno netti di come poi ci vengono presentati. Adesso sono cattivi, prima erano buoni...magari non sono del tutto nè cattivi nè buoni.

Cmq spacciatori e camorristi che dan loro dei ladri...è proprio da ridere...e verrebbe da dire: mo sapete che si prova eh, gent e merd??? [SM=x43603]


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Re:
Giubo, 25/09/2010 0.53:

mio padre anni fa ha avuto un'esperienza allucinante,di cui preferisco sorvolare i dettagli, basti dire che ha dovuto allungare centomila lire per evitare problemi...tendenzialmente lui non vede di buon occhio i poliziotti,gli uomini in divisa...vedo che la nostra cultura meridionale ha questa tendenza a diffidare degli 'sbirri', ma per me è sbagliato..le mele marce come questi personaggi(comunque mi fa un po'ridere il pusher che gli dà dei 'mariuoli', come diciamo il puorco ca ric o'cavall tenimcc pulit)sono presenti in tutte le professioni,dagli avvocati agli idraulici, dai poliziotti ai negozianti



[SM=x43799] quoto assolutamente tutto quello che hai scritto!
è chiaro che è un fatto vergognoso e che io spero che si riesca a scovarli tutti, perchè quasi sicuramente questi otto poliziotti non sono gli unici, purtroppo!
ma è importante diffondere il messaggio che non tutti sono così, che ci sono ancora poliziotti, o uomini in divisa in genere, che si svegliano con il desiderio di svolgere correttamente il proprio lavoro, che spesso devono litigare con i propri superiori ignoranti, solo per poter svolgere il proprio lavoro o che per riuscire a cogliere sul fatto queste "povere vittime" degli spacciatori,devono vedersi sfiorare da una pallottola...solo per fare il proprio lavoro!

ribadisco: condanno fermamente questi otto poliziotti, ma vi prego di non cadere mai nella mediocrità generalizzando questi atti, altrimenti rimarremo sempre nel fango in cui ci troviamo oggi!
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25/09/2010 10:13
 
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Re: Re:
Paperino!, 25/09/2010 1.42:



Purtroppo in certe realtà bisognerebbe viverci per capirle...
Non dico che questi qui non ci sguazzassero e non vadano puniti, per carità...
Ma pensare che si possa fare il poliziotto a Secondigliano applicando alla lettera il codice, senza "ungere" gli informatori e senza altri accorgimenti e furbizie, penso che sia effettivamente fuori della realtà.
Puoi stare lì e farti coglionare dalla mattina alla sera senza ottenere nessun risultato concreto, questo significa muoversi contro quella gente applicando rigidamente il regolamento.

Se per avere le informazioni decisive ad incastrare i camorristi, hanno dovuto promettere un pò della droga sequestrata agli informatori...è una cosa irregolare, ok...ma tu per combattere una realtà ti ci devi prima calare dentro...sennò fai il professorino sui banchi e ne stai fuori, che è meglio.
Intascare soldi e oggetti nelle case è già diverso: a furia di smaliziarsi, han perso di vista qualsiasi limite/confine...e son diventati a loro volta ladri.

Però la realtà e i confini sono molto meno netti di come poi ci vengono presentati. Adesso sono cattivi, prima erano buoni...magari non sono del tutto nè cattivi nè buoni.

Cmq spacciatori e camorristi che dan loro dei ladri...è proprio da ridere...e verrebbe da dire: mo sapete che si prova eh, gent e merd??? [SM=x43603]



[SM=x43641] è assurdo!
in questo articolo si perde di vista il loro ruolo: sembrano quasi brava gente, povere vittime derubate dei loro averi [SM=x43608]

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Re: Re:
Paperino!, 25/09/2010 1.42:



Purtroppo in certe realtà bisognerebbe viverci per capirle...
Non dico che questi qui non ci sguazzassero e non vadano puniti, per carità...
Ma pensare che si possa fare il poliziotto a Secondigliano applicando alla lettera il codice, senza "ungere" gli informatori e senza altri accorgimenti e furbizie, penso che sia effettivamente fuori della realtà.
Puoi stare lì e farti coglionare dalla mattina alla sera senza ottenere nessun risultato concreto, questo significa muoversi contro quella gente applicando rigidamente il regolamento.

Se per avere le informazioni decisive ad incastrare i camorristi, hanno dovuto promettere un pò della droga sequestrata agli informatori...è una cosa irregolare, ok...ma tu per combattere una realtà ti ci devi prima calare dentro...sennò fai il professorino sui banchi e ne stai fuori, che è meglio.

Intascare soldi e oggetti nelle case è già diverso: a furia di smaliziarsi, han perso di vista qualsiasi limite/confine...e son diventati a loro volta ladri.

Però la realtà e i confini sono molto meno netti di come poi ci vengono presentati. Adesso sono cattivi, prima erano buoni...magari non sono del tutto nè cattivi nè buoni.

Cmq spacciatori e camorristi che dan loro dei ladri...è proprio da ridere...e verrebbe da dire: mo sapete che si prova eh, gent e merd??? [SM=x43603]








Ho evidenziato quello con cui non sono d'accordo.
Il regolameneto,la legge eccc lungi dall'essere infallibile,in quanto fatta dagli uomini è per sua natura fallibile e imperfetta.
mettiamoci ke la perfezione non esiste e il quadro è completo.
detto ciò dissento,perchè la legge,nella sua imperfezione,i regolamenti nel loro forse eccesivo "garantismo" servono.hanno un ruolo. difendere l'imputato,l'altro che si trova di fronte alla legge,chiunque esso sia,spacciatore o camorrista.Difendere inoltre le persone che li applicano proprio da situazione come queste in cui perdono la bussola.
E trovo sbagliato l'argomento"scendere dai banchi e misurarsi con certe realtà",perchè altrimenti cosa succede? succede che ognuno inizia a decidere quando è il caso di forzare la mano,a fin di bene s'intende,quando è giusto,in virtù di un bene maggiore aggirare le regole.Ma la legge non si applica in base agli stati emotivi.siamo umani d'accordo,ma in virtù di un ruolo che ricopriamo dobbiamo pensare prima di agire.
x me questo è sbagliatoquindi e ,come ho detto sopra,spero un domani che se pur farò il poliziotto a secondigliano, non dico di rimanere "puro",xkè non esistono buoni e cattivi, ma di avere rispetto sempre di quella legge che sono chiamato a difendere.
il dolore per le ingiustizie tocca tutti quelli che tengono a cuore la legge. ma scavalcarla vuol dire diventare un piccolo dio,un batman della situazione,capace di decidere quando è il caso di piegare quella stessa legge a fini,discrezionalmente intesi,buoni.
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25/09/2010 12:07
 
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Re: Re: Re:
J.Rebus, 25/09/2010 11.36:






Ho evidenziato quello con cui non sono d'accordo.
Il regolameneto,la legge eccc lungi dall'essere infallibile,in quanto fatta dagli uomini è per sua natura fallibile e imperfetta.
mettiamoci ke la perfezione non esiste e il quadro è completo.
detto ciò dissento,perchè la legge,nella sua imperfezione,i regolamenti nel loro forse eccesivo "garantismo" servono.hanno un ruolo. difendere l'imputato,l'altro che si trova di fronte alla legge,chiunque esso sia,spacciatore o camorrista.Difendere inoltre le persone che li applicano proprio da situazione come queste in cui perdono la bussola.
E trovo sbagliato l'argomento"scendere dai banchi e misurarsi con certe realtà",perchè altrimenti cosa succede? succede che ognuno inizia a decidere quando è il caso di forzare la mano,a fin di bene s'intende,quando è giusto,in virtù di un bene maggiore aggirare le regole.Ma la legge non si applica in base agli stati emotivi.siamo umani d'accordo,ma in virtù di un ruolo che ricopriamo dobbiamo pensare prima di agire.
x me questo è sbagliatoquindi e ,come ho detto sopra,spero un domani che se pur farò il poliziotto a secondigliano, non dico di rimanere "puro",xkè non esistono buoni e cattivi, ma di avere rispetto sempre di quella legge che sono chiamato a difendere.
il dolore per le ingiustizie tocca tutti quelli che tengono a cuore la legge. ma scavalcarla vuol dire diventare un piccolo dio,un batman della situazione,capace di decidere quando è il caso di piegare quella stessa legge a fini,discrezionalmente intesi,buoni.




posso farti una domanda, senza alcun sarcasmo?
dove abiti?
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25/09/2010 12:50
 
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Re: Re:
Paperino!, 25/09/2010 1.42:



Purtroppo in certe realtà bisognerebbe viverci per capirle...
Non dico che questi qui non ci sguazzassero e non vadano puniti, per carità...
Ma pensare che si possa fare il poliziotto a Secondigliano applicando alla lettera il codice, senza "ungere" gli informatori e senza altri accorgimenti e furbizie, penso che sia effettivamente fuori della realtà.
Puoi stare lì e farti coglionare dalla mattina alla sera senza ottenere nessun risultato concreto, questo significa muoversi contro quella gente applicando rigidamente il regolamento.

Se per avere le informazioni decisive ad incastrare i camorristi, hanno dovuto promettere un pò della droga sequestrata agli informatori...è una cosa irregolare, ok...ma tu per combattere una realtà ti ci devi prima calare dentro...sennò fai il professorino sui banchi e ne stai fuori, che è meglio.
Intascare soldi e oggetti nelle case è già diverso: a furia di smaliziarsi, han perso di vista qualsiasi limite/confine...e son diventati a loro volta ladri.

Però la realtà e i confini sono molto meno netti di come poi ci vengono presentati. Adesso sono cattivi, prima erano buoni...magari non sono del tutto nè cattivi nè buoni.

Cmq spacciatori e camorristi che dan loro dei ladri...è proprio da ridere...e verrebbe da dire: mo sapete che si prova eh, gent e merd??? [SM=x43603]






Come dicesti anche tu in un post sulle proteste e manifestazioni: chiunque, a fin di bene- o di quello che lui pensa sia il bene...-, potrebbe arrogarsi il diritto di calpestare diritti altrui.
In più da quello che si è letto sembra che non si trattasse solo di facilitare scambi d'informazione con scambi di favore- cosa che a me dà anche un po' fastidio...ma che in certi casi è necessaria.-ma si trattava di poliziotti corrotti, che si trasformavano in puscher e che falsificavano gli atti e documenti a proprio vantaggio.
Inoltre se vi fate un giro a Secondigliano potete osservare un territorio abbandonato a se stesso e dunque alla camorra, poliziotti assenti e collusi.
Dunque non mi meraviglia per niente quest'inchiesta: io lo sospettavo.
Perchè altrimenti non ti spieghi la facilità con cui si spaccia- alla luce del sole-, con cui si viola la legge- violenze e soprusi-.

Pensa che in una piazzetta pubblica, di fronte ed un asilo comunale, una famiglia- di spacciatori- ha costruito un'intera stanza su suolo pubblico. Ed i poliziotti si sono visti bene dall'intervenire, nonostante le segnalazioni.

Allora guardiamoci bene dal santificare la categoria dei poliziotti e, quando emergono questi fatti, guardiamoci bene dallo giustificarli o tentare di farlo. La corruzione è molto forte e diffusa- anche se non bisogna generalizzare-.
E se si cerca di combatterla con inchieste e controlli ben vengano.
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25/09/2010 12:59
 
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Re: Re: Re: Re:
missdody, 25/09/2010 12.07:




posso farti una domanda, senza alcun sarcasmo?
dove abiti?




Veramente non so in che modo possa rilevare la domanda.
Se abitasse a Secondigliano l'inefficienza della polizia sarebbe ancor più evidente: il territorio è nelle mani della camorra.
Se abitasse a Napoli, allo stesso modo, potrebbe notare come le pattuglie dei vigili, polizia, ecc si guardano bene dal circolare in alcuni quartieri cme la Sanità- mentre a Via Filangieri sono sempre presenti....-
E così via.......insomma è evidente che qui a Napoli ci sono problemi seri anche nelle forze di polizia. Problemi che vanno affrontati.
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25/09/2010 13:34
 
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Re: Re: Re: Re:
missdody, 25/09/2010 12.07:




posso farti una domanda, senza alcun sarcasmo?
dove abiti?




procida,praticamente un paradiso.
quindi,senza alcun sarcasmo,ciò ke ho detto non ha più senso?
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Re: Re: Re:
nekonika, 25/09/2010 12.50:




Come dicesti anche tu in un post sulle proteste e manifestazioni: chiunque, a fin di bene- o di quello che lui pensa sia il bene...-, potrebbe arrogarsi il diritto di calpestare diritti altrui.
In più da quello che si è letto sembra che non si trattasse solo di facilitare scambi d'informazione con scambi di favore- cosa che a me dà anche un po' fastidio...ma che in certi casi è necessaria.-ma si trattava di poliziotti corrotti, che si trasformavano in puscher e che falsificavano gli atti e documenti a proprio vantaggio.
Inoltre se vi fate un giro a Secondigliano potete osservare un territorio abbandonato a se stesso e dunque alla camorra, poliziotti assenti e collusi.
Dunque non mi meraviglia per niente quest'inchiesta: io lo sospettavo.
Perchè altrimenti non ti spieghi la facilità con cui si spaccia- alla luce del sole-, con cui si viola la legge- violenze e soprusi-.

Pensa che in una piazzetta pubblica, di fronte ed un asilo comunale, una famiglia- di spacciatori- ha costruito un'intera stanza su suolo pubblico. Ed i poliziotti si sono visti bene dall'intervenire, nonostante le segnalazioni.

Allora guardiamoci bene dal santificare la categoria dei poliziotti e, quando emergono questi fatti, guardiamoci bene dallo giustificarli o tentare di farlo. La corruzione è molto forte e diffusa- anche se non bisogna generalizzare-.
E se si cerca di combatterla con inchieste e controlli ben vengano.




sono d'accordo però ci tengo a sottolineare che io non santifico ne mortifico a prescindere nessuna persona o categoria.
si tratta solo pensarla in un modo su di una determinata faccenda.
poi,ripeto,spero di essere un poliziotto diverso. [SM=x43805]
[Modificato da J.Rebus 25/09/2010 13:36]
xxx Meglio essere vittima che complice.xxx
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Schiavo di nessuno,Servo di tutti.
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Re: Re: Re: Re: Re:
nekonika, 25/09/2010 12.59:




Veramente non so in che modo possa rilevare la domanda.
Se abitasse a Secondigliano l'inefficienza della polizia sarebbe ancor più evidente: il territorio è nelle mani della camorra.
Se abitasse a Napoli, allo stesso modo, potrebbe notare come le pattuglie dei vigili, polizia, ecc si guardano bene dal circolare in alcuni quartieri cme la Sanità- mentre a Via Filangieri sono sempre presenti....-
E così via.......insomma è evidente che qui a Napoli ci sono problemi seri anche nelle forze di polizia. Problemi che vanno affrontati.




infatti non è rilevante a tal fine!
ma soltanto considerando il discorso di J.rebus, che teoricamente non fa una piega: è giusto sotto tutti i punti di vista, perchè dovrebbe essere come lui ha scritto, ma purtroppo la realtà è un'altra in queste zone: dove gli uomini delle forze dell'ordine sono "schedati" dalle organizzazioni camorristiche di zona, tanto da suscitare la curiosità di spacciatori, o chi per essi, circa la loro presenza in quel luogo, anche quando passeggiano in borghese semplicemente per fare spesa!
questo per dirti cosa? che è difficile poter agire a fondo contro questi malviventi senza giungere a compromessi! chiariamoci la cosa è certamente sbagliata, soprattutto nel caso di questi otto che sono accusati anche di altre cose, ma forse (e dico forse perchè io sono sempre per la legalità e sono convinta che un metodo diverso si può trovare) è difficile agire diversamente da come sembra essere la prassi per raggiungere lo scopo della legalità!
è un mio parere, libera di pensarla diversamente! [SM=x43799]
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Re: Re: Re: Re: Re:
J.Rebus, 25/09/2010 13.34:




procida,praticamente un paradiso.
quindi,senza alcun sarcasmo,ciò ke ho detto non ha più senso?




ho praticamente risposto alla tua domanda nella replica a nikonika! [SM=x43799]
complimenti per il panorama [SM=x43645] è incantevole! [SM=x43829]
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