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Onu, indipendenza Kosovo non viola la legge

Ultimo Aggiornamento: 22/07/2010 17:17
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22/07/2010 17:17
 
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BRUXELLES - La proclamazione dell'indipendenza del Kosovo non è un atto contrario al diritto internazionale. Lo afferma la Corte di giustizia dell'Onu nel parere consultivo pronunciato oggi all'Aja.

"La legge generale internazionale non contiene proibizioni all'indipendenza. Di conseguenza la dichiarazione (di indipendenza del Kosovo, ndr) non ha violato la legge generale internazionale", ha dichiarato il presidente della Corte di giustizia dell'Aja, che sta ancora leggendo le ragioni che hanno portato al verdetto.

La proclamazione di indipendenza del Kosovo è coerente anche con la risoluzione 1244 delle Nazioni Unite in quanto la risoluzione non contiene proibizioni all'indipendenza. Lo afferma la corte di giustizia dell'Onu nel parere consultivo sullo status indipendente del Kosovo reso oggi all'Aja. Secondo i giudici della Corte, la 1244 "non preclude" la proclamazione dell'indipendenza fatta dal Kosovo il 17 febbraio 2008, in quanto i due strumenti "operano su livelli diversi". Al contrario della 1244, la dichiarazione di indipendenza "é un tentativo di determinare lo status del Kosovo". Per i giudici, la 1244 "non contiene proibizioni" alla dichiarazione di indipendenza e non può essere quindi interpretata come un ostacolo all'indipendenza. Con la risoluzione Onu 1244, adottata nel 10 giugno del 1999, la comunità internazionale aveva posto il Kosovo sotto l'amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite dopo che i bombardamenti Nato avevano posto fine a due anni di guerra tra la Serbia e l'etnia kosovara albanese.

MINISTRO ESTERI,ORA DIALOGO CON SERBIA TRA PARI - Dopo il verdetto sulla legalità della proclamazione di indipendenza del Kosovo, da parte della Corte di giustizia dell'Onu, oggi all'Aja, "ci aspettiamo che la Serbia venga verso di noi per discussioni": è il primo commento del ministro degli esteri del Kosovo Skender Hyseni, al termine della lettura del parere consultivo. 'Le discussioni devono però avvenire entro Stati sovrani", ha chiarito Hyseni. Finora la Serbia ha sempre rifiutato di riconoscere lo status indipendente del Kosovo. Dopo il verdetto odierno, Hyseni ha detto di aspettarsi che anche i cinque paesi europei che non hanno ancora riconosciuto la proclamazione del 17 febbraio 2008 (Spagna, Romania, Grecia, Slovacchia e Cipro), riconoscano ora l'indipendenza del Kosovo.

MINISTRO SERBO, NOSTRA POSIZIONE NON CAMBIA - La Serbia non cambia posizione e "non riconoscerà mai" la proclamazione "unilaterale" di indipendenza del Kosovo, nonostante la dichiarazione di legalità fatta oggi dalla Corte di giustizia dell'Aja. Lo ha dichiarato il ministro degli esteri della Serbia, Vuk Jeremic. Per Belgrado, i giochi non sono conclusi, perché "la questione è politica" ed ora "la parola passa all'Assemblea generale dell'Onu", in settembre.

INDIPENDENZA RICONOSCIUTA DA 69 PAESI - A riconoscere il Kosovo come stato indipendente e sovrano sono 69 paesi in tutto il mondo, sui circa 200 rappresentanti nell'assemblea delle Nazioni Unite. Dal momento della proclamazione unilaterale dell'indipendenza dalla Serbia, il 17 febbraio del 2008, il processo di riconoscimento è andato avanti in modo rallentato, rispetto alle attese di Pristina che puntava ad essere riconosciuta da almeno 100 paesi entro la fine del 2008.

La comunità internazionale attende il parere della Corte di giustizia dell'Onu che, benché solo consultivo, è destinato ad incidere molto sulle prospettive future.

USA MA NON RUSSIA - Gli Usa hanno subito riconosciuto il Kosovo indipendente e anche ieri il vice presidente americano Joe Biden ha ribadito l'appoggio statunitense al nuovo status di quella che viene ormai considerata un ex provincia serba. La Russia invece, paese che fa parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu, si è sempre rifiutata di riconoscere la secessione del Kosovo, schierandosi con le ragioni della Serbia.

NELLA UE SI' DA 22 - Ventidue stati membri della Ue, tra cui l'Italia, hanno riconosciuto il Kosovo indipendente. Sono però ancora cinque i paesi che non si sono uniformati a livello europeo: Spagna, Grecia, Romania, Slovacchia e Cipro. La maggioranza di loro teme che il Kosovo rappresenti un precedente per rivendicazioni autonomiste interne.

DENTRO IL FMI E BANCA MONDIALE, NON ONU - Il Kosovo è diventato il 186/mo membro del Fondo monetario internazionale (Fmi), da cui ha ricevuto proprio oggi un prestito, e della Banca mondiale, ma non è ancora riuscire ad entrare a far parte dell'Onu. La Serbia si oppone nettamente e senza il suo consenso non è possibile l'ingresso.

ansa
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