(pollastro), 17/12/2014 12:14:
Dal professore Prisco e da Pollastro
Insistiamo: come distinguete allora voi educazione da imbonimento? E' chiaro che si differenziano, ma non sottovalutate che ogni educazione contiene una dose di forzatura iniziale, destinata (se l'educatore è bravo e serio ad allentarsi in favore dell'autoconsapevolezza critica del discente. Si tratta del dilemma anche del genitore: quando sono piccolissimi, ai bambini bisogna impedire di farsi del male impedendo loro di infilare il giravite nelle prese di corrente; quando sono più grandi, ai ragazzi bisogna dire di non mettersi le dita nel naso e di non fare scorregge; a scuola qualcosa delle idee del maestro (quindi in parte come condizionatore) passerà pure, l'importante però è rendere i bambini/ragazzi protagonisti, poi nel tempo si formerà sperabilmente un giudizio sempre più maturo.
Un piccolo esempio: buon Natale a tutti, ci crediate o no e senza volere dissimulare un messaggio per forza religioso cristiano. E' un modo speriamo gentile per ricordarsi di voi
La differenziazione è,a mio avviso, nel grado di cosciente faziosità e manipolazione dell'insegnamento che oltrepassa l'ineludibile e fisiologica dose di forzatura iniziale avviandosi in un processo di dogmatizzazione.
Non ha senso attestarsi su posizioni di completo rigetto o negazione, ma alla virtù delle tasse va anteposto quello del rispetto della libertà e dei valori democratici e per questo non è necessario attendere un maturo spirito critico più di quanto serva farlo nell'insegnamento della grande bellezza della tassazione.
Prima di raccogliere le monetine è necessario decidere insieme a quale uso devono essere destinate e quante ne servano, in caso contrario siamo al solito bulletto dei simpsons che le strappa con la forza, prendendo da uno alla volta, e va a sperperarli tra dolciumi e video games, da solo o con gli amici.
Percepire come potere, legittimato dalla sola forza, invece che come servizio, concesso unicamente dai reali bisogni comuni, è grave e lo è ancor di più in realtà che si autodefiniscono democratiche , ma che paradossalmente hanno recepito, e con triste ironia, fatto passare come tutela dei diritti e delle libertà piatti che erano la specialità della casa dei più condannati autoritarismi.
Buon Natale a tutti e lunga vita alla libertà di poter manifestare liberamente la propria fede o cultura in senso propositivo, senza dover abbassare la testa per non urtare la presunta sensibilità di qualcuno ovvero lo smisurato ego di qualcunaltro.
p.s.
a volte il caso...
www.ilfoglio.it/articoli/v/123814/rubriche/ferrara-mafia-cia-torture-femminicidio-nemico-insidioso-suggest...
[Modificato da connormaclaud 18/12/2014 08:59]