border="0"

       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Una mattina mi son svegliato....ed ho trovato il dottor Goebbels a scuola

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2015 19:15
Email Scheda Utente
Post: 1.975
Post: 1.975
Utente Veteran
OFFLINE
10/12/2014 19:16
 
Quota

“Le belle tasse”, “le tasse per me”, “i tanti risvolti delle tasse”, è il crescendo rossiniano con cui l’Associazone civile Giorgio Ambrosoli, l’eroe borghese ucciso per aver fatto il suo dovere 35 anni fa, celebra a Milano la “Giornata della virtù civile” dedicata alla memoria di Tommaso Padoa Schioppa, il ministro dell’Economia del celebre “le tasse sono bellissime”. La giornata della Virtù Civile, intesa come sottomissione volontaria e convinta alla legge, è dedicata alle giovani leve della Repubblica, con un gioco sulla bellezza delle tasse basato sulla Costituzione per i bambini delle elementari, un concorso di scrittura sulle tasse per quelli delle medie e una mostra fotografica sempre sulle tasse per quelli delle superiori. Una festa civico-pedagogica che ricorda vagamente il culto giacobino dell’Essere Supremo, che nell’Italia di oggi coincide con il Fisco, la mano visibile del Bene Comune che prende da ognuno secondo la sua capacità (contributiva) e dà a ognuno secondo i suoi bisogni.

Non è la prima volta che le scuole pubbliche organizzano attività per insegnare a essere contribuenti entusiasti, un paio d’anni fa ad esempio scese in campo direttamente l’Agenzia delle Entrate portando nelle scuole la Fiscostrocca, una filastrocca sulla bellezza delle tasse da far imparare a memoria ai bimbi trasformati nell’occasione in Figli di Equitalia, variante repubblicana dei Figli della Lupa: “Paperone, che sappiamo è un gran riccone / molti soldi verserà per il bene della società / Al contrario Paperino che non ha il becco di un quattrino / pochi euro pagherà ma ogni servizio avrà…”.

L’iniziativa sulla Virtù Civile è certamente meno rozza ed orwelliana di quella dell’Agenzia delle Entrate, ma ovviamente lo scopo è lo stesso: convincere i fanciulli che le tasse non sono un male necessario ma un bene in sé. Con i bambini delle elementari non è una “mission impossible”: non sono contribuenti ma solo beneficiari, percepiscono i vantaggi delle tasse senza sopportarne i costi. Insomma un gioco per chi piace vincere facile. E il gioco “Le belle tasse”, che si svolge nella sala consiliare del comune di Milano, funziona in questo modo: all’inizio vengono distribuite monete di cioccolato in maniera diseguale e i bambini suddivisi in “governo”, “contribuenti”, “esattori” e “amministratori” devono stabilire le tasse, dichiararle, riscuoterle e acquistare i servizi da redistribuire. “Chi evade gode dei servizi pagati dagli altri, quindi è un ladro”, è il monito. Il modello è ovviamente semplificato e non presenta problemi come i costi della burocrazia, tutto quello che viene versato ritorna in servizi per tutti: dai una parte di cioccolata e in cambio hai scuola, sanità e sicurezza.

In questo mondo ideale è un gioco da ragazzi farsi pagare le tasse, viene voglia di versarne anche di più. Ma i bambini, altro che “beata ingenuità”, sembrano un po’ scettici e iniziano a chiedere chiarimenti all’educatore che illustra i benefici del welfare state. “Il governo paga le tasse come noi cittadini?”, “Le tasse devono essere pagate per forza?”, “E chi non paga le tasse perde la casa?”. La diffidenza la fa da padrona e intanto qualcuno inizia a scartare un euro di cioccolato. Sgomberati alcuni problemi di fondo, si passa alle questioni tecniche, con un bambino che chiede “Paghiamo tutti uguale?”, ma il docente spiega che non si può perché la Costituzione prevede che chi più ha più paga. L’altra obiezione di un bimbo, che è probabilmente un seguace di Milton Friedman, riguarda l’erogazione dei servizi, monopolio o concorrenza?: “Pagate solo la scuola pubblica o anche quella privata?”. “Solo le pubbliche, ma puliamo le strade davanti a quelle private” è la risposta che non sembra convincere il Chicago-kid. E intanto i bambini scartano altri soldi-cioccolatini. L’ultima obiezione è di un bimbo iper-realista che si sarà formato leggendo testi di public choice: “Il governo ha troppo potere, e se prende i soldi e poi non mantiene le promesse?”. Dubbi su dubbi. E intanto c’è chi mangia altri euro di cioccolato. Nel frattempo il governo, sentite le parti sociali, decide per una flat tax al 40 per cento con una no tax area fino a 5 soldi, così la progressività è salva e la Costituzione rispettata. Gli esattori passano per i banchi, leggono i mini 730 e riscuotono le imposte. Tutto fila liscio, fino a quando non si contano i soldi: il gettito preventivato era di 440 soldi ma ne mancano all’appello una quarantina, evasione attorno al 10 per cento. C’è chi ha dichiarato di meno, chi ha nascosto i soldi nella cartella, una bambina ha mangiato tutto. Non ci saranno sanzioni né pignoramenti, la sua “casa di Barbie” non finirà all’asta, ma la Virtù Civile è sconfitta. Per la prossima edizione servirà qualche contromisura. La delazione con premio per chi scova gli evasori può essere efficace, trasformerebbe i viziosi mangiacioccolato in alleati della Virtù Civile.

Luciano Capone
Email Scheda Utente
Post: 1.975
Post: 1.975
Utente Veteran
OFFLINE
10/12/2014 19:17
 
Quota

Andare nell scuole a tentare di indottrinare i bambini è un orrendo abuso di potere che come ricordava Manley Caldwell Butler è l'essenza della tirannìa.
Questa è roba da regimi totalitari, il nazismo in pratica. Per fortuna qualche bambino ha tenuto testa agli squadristi.
Email Scheda Utente
Post: 6.847
Post: 6.812
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
10/12/2014 21:20
 
Quota

Questa è una vergogna assoluta !!

Ad occhio questa porcata altera la percezione della realtà per queste ragioni:

1) Le monete vengono distribuite e non guadagnate
2) I servizi erogati si considerano validi e necessari
3) La distribuzione è casuale e priva di criterio
4) Non esiste un elemento di scambio tra moneta ed altri beni, ma solo moneta e servizi.

p.s. Se posso mangiare una moneta di cioccolato, la moneta è una variabile reale o monetaria?

Email Scheda Utente
Post: 37.539
Post: 28.153
Utente Gold
Amministratore
OFFLINE
10/12/2014 23:04
 
Quota

Questa è quasi peggio della pubblicità sul "parassita della società".

Perché non mostrano ai bambini che i cioccolattini che versano per avere i servizi, poi i riscossori se li mangiano e i servizi non li danno affatto?
Una bella versione "cartone animato" di Mafia Capitale sarebbe infinitamente più istruttiva di questa messinscena.
Email Scheda Utente
Post: 2.825
Post: 2.825
Utente Veteran
OFFLINE
11/12/2014 12:30
 
Quota

Dal professore Prisco e da Pollastro, assieme

Voi siete critici, ma se invece il messaggio fosse quello di insegnare che ci sono servizi sociali universali e servizi a pagamento, che se ad esempio la bambina-cicala mangia le monete poi non può chiedere aiuto che le sia reso obbligatoriamente (a meno di loro generosità) ai bambini-formica? Non tutto si impara subito e nella sua complessità, ma a noi sembra una lezione di educazione civica pratica, coi bambini che fanno anche domande intelligenti e realistiche. Non abbiamo sempre detto (lamentandocene) che l'Italia è anomica e che il mondo sarà "salvato dai ragazzini" (Elsa Morante), se responsabilmente educati? Crediamo che, invece di chiacchiere retoriche, una lezione-gioco di scienza delle finanze sia invece molto utile e che la scuola dovrebbe incrementarle, anche su altri temi (ad esempio: in classe ci sono uno o più bambini di pelle e religione diversa, che cosa si fa? Si vieta il presepe che i più vorrebbero fare o lo si fa e si spiega al bimbo dissimile dalla maggioranza degli altri che cosa significa per la nostra tradizione, chiedendogli al tempo stesso di spiegare a sua volta se e come presso la sua etnia si festeggiano giorni che la stessa ritiene importanti, di portare in classe suoi dolci e abbigliamenti tipici, eccetera? Noi siamo (dalla scuola in poi e a maggiore ragione all'università) per il dialogo rispettoso e reciprocamente curioso, orientato a fare conoscere l'uno all'altro somiglianze e differenze tra usi, fedi, culture, modi di mangiare, di vestirsi differenti, eccetera e soprattutto per l'imparare (anche) attraverso il "fare", il "vedere", il "toccare", insomma attraverso l'esperienza diretta sulla quale (una volta vissuta) poi riflettere, non solo, né principalmente, dai libri. Ci sembra proprio questo l'educarsi a convivere in una società complessa.
Poiché da un po' - per mancanza di tempo di Pollastro - stiamo meno qui, ne approfittiamo per augurare a tutti buon Natale e buon anno [SM=g2725292]
Email Scheda Utente
Post: 1.976
Post: 1.976
Utente Veteran
OFFLINE
11/12/2014 19:16
 
Quota

Mi dispiace per il Professore & Pollastro, da ora per brevità PP, ma il loro è uno straw man argument grande quanto una casa.
Nessuno ha mai negato l'importanza di lezioni interattive né dell' educazione civica, ma questa è bieca propaganda attuata con tutte le modalità dei regimi totalitari.

Ai difetti già evidenziati da Giusperito aggiungerei che:
A) ai bambini non viene lasciata nessuna scelta sulla forma di governo del loro esperimento né si svolgono libere elezioni per stabilire il governo; il sistema di governo è dato;
B) Il livello di tassazione viene deciso dal governo- bisognerebbe insegnargli che questa è una prerogativa esclusiva del parlamento o almeno dovrebbe- dopo una consultazione generica con le parti sociali che è una cosa che nella realtà avviene solo in Italia;
C) Non esiste il mercato privato, tipica visione della cultura statalista della scuola pubblica italiana.

Tutto è disegnato sulla realtà italiana dove le tasse sono una variabile indipendente dalla realtà. I bambini non possono sperimentare niente e sono come i criceti nella gabbietta che girano sulla ruota.

Inoltre il problema dell'approccio alla P&P è che se applicato interamente porterebbe a concludere che anche i gulag staliniani avevano qualcosa di educativo perché insegnavano alla gente a vivere al freddo. Se basta l'intenzione educativa a rendere legittima qualsiasi iniziativa allora ci ritroviamo nel famoso scenario in cui si apre la gabbia ed escono tutti.
Preparatevi a lezioni di scienze sulle scie chimiche e i rettiliani, ammesso che da qualche parte non le facciano già.


Ps Auguri sinceri.
Email Scheda Utente
Post: 2.826
Post: 2.826
Utente Veteran
OFFLINE
12/12/2014 12:32
 
Quota

Dal professore Prisco e da Pollastro

Da quello che è scritto nel post iniziale della discussione, la cosa serve in sostanza ad insegnare ai bambini che pagare le tasse significa avere un titolo sostanziale di partecipazione alla cittadinanza, cioè ad ottenere utilità differite rispetto al mangiare subito la moneta di cioccolata; mica si possono fare coi ragazzini tante precisazioni sulle condizioni alle quali funziona il modello, eccetera (non sono all'università e ci vuole tempo e maturazione per costruire pensieri complessi; come primo approccio è un gioco, ma è utile ad accendere una lucina nella testa). Semplicemente, educare fin da bambini al punto di vista per cui le tasse non sono solo un peso ci sembra buono, considerato che molti genitori di questi bambini oggi saranno presumibilmente evasori fiscali e daranno quindi messaggi educativi opposti. Per esperienza nostra diretta, i piccoli delle rispettive case sono molto attenti all'igiene personale e alla raccolta differenziata, sicché spesso costringono loro padri, madri, zii, zie, nonni, eccetera, a seguire le regole. Insomma, è ormai chiaro che bisogna rifare da capo l'educazione civica degli Italiani e allora va bene (anche se non basta) ricominciare anche dal basso, dai bambini, con l'insegnamento delle best practices a scuola, che loro poi riportano in famiglia. Tutto qui
Email Scheda Utente
Post: 1.977
Post: 1.977
Utente Veteran
OFFLINE
12/12/2014 19:02
 
Quota

Appunto, i bambini non hanno abbastanza informazioni per capire e gli organizzatori sfruttano questa asimmetria informativa per accendere una lucina su quello che LORO ritengono giusto. Funzionava così anche nei balilla o nella gioventù hitleriana, per questo parlavo di regimi totalitari. Il punto non è contestato, solo che siccome l'italia è formalmente una democrazia allora va bene. Legittima differenza di opinioni.

La cosa curiosa è che si tratta di una visione abbastanza teologica del ruolo della scuola che deve educare le coscienze e fare da mediatrice tra i bambini e i "veri" valori della comunità, essenzialmente quelli delle classi dominanti nello stato, come la chiesa con la fede nel medioevo.
Da un grande studioso di laicità come il professor Prisco, la cosa mi lascia molto perplesso.

Io preferei che tra le best practies alle quali adeguarsi ci fosse magari raggiungere i livelli di altri paesi in matematica, ma ognuno ha le sue priorità.
Email Scheda Utente
Post: 2.827
Post: 2.827
Utente Veteran
OFFLINE
13/12/2014 20:40
 
Quota

Dal professore Prisco e da Pollastro

Questione importante: ogni processo educativo trasmette in realtà valori, lo si voglia o no e ognuno è quindi asimmetrico(l'ideale e quanto in genere accade è che il tempo e l'esperienza riducano poi l'asimmetria). E' vero che l'etica di Stato è pericolosa e indesiderabile, ma se i bambini non venissero educati a qualcosa resterebbero comunque selvaggi. Per fortuna si ha il resto della vita per provare a riconoscere i condizionamenti e a liberarsene, se lo si desidera. Nello specifico: altrove gli evasori fiscali vanno in galera e qui sono invece glorificati (al massimo vanno ridicolmente ai servizi sociali). Non è dunque un male - anzi - insegnare che le tasse non sono un'estorsione, ma il corrispettivo di spese pubbliche e che il problema è semmai come, quanto, quando e da chi sono pretese, nonché se le spese pubbliche producono servizi efficaci, quindi possedere un accettabile livello di conoscenze matematiche anche a questo serve
Email Scheda Utente
Post: 37.556
Post: 28.170
Utente Gold
Amministratore
OFFLINE
14/12/2014 16:11
 
Quota

Proporrei una adeguata variante alla propaganda, che possa venir incontro alle opposte esigenze.

1)I bambini danno le monete di cioccolata in cambio di servizi.

2)Il bambino che mangia la moneta non riceve il servizio.

3) Qualche riscossore mangia la moneta di cioccolata, il bambino che l'ha data NON riceve il servizio, in compenso ha il diritto di punire il riscossore, pretendere che lasci il ruolo e mandarlo in galera.
E fintanto che non lo fa, continuerà a perdere monete di cioccolata senza averne nulla in cambio.

Insegnare il rispetto civico ai bambini è pericoloso se lo si insegna scevro del corrispondente loro diritto/dovere a vigilare e difenderlo.
Nulla è peggio di un obbediente acritico, poiché il potere, liberato di qualsivoglia controllo, sviluppa solo il male che ha in sé, ed esercita il potere che detiene per proteggersi ed autoassolversi.
Il controllo esiste, è l'opinione pubblica ed il voto, ma anni di convergenze di tutti i poteri, di commistioni tra politica e tv, giornali etc, hanno offuscato del tutto la consapevolezza del cittadino del potere di controllo di cui è detentore.

Qualsiasi educazione civica, che non sia l'ennesima operazione totalitaria di conservazione del marcio pregresso, deve partire dalla costruzione del cittadino e dalla sua consapevolezza di controllore.
Solo DOPO gli si può insegnare a contribuire alla cosa pubblica.
Invertire l'ordine dei fattori è educazione civica solo di facciata, tramutandosi in realtà in propaganda filo-corruzione, di eterna conservazione del potere, delle ingiustizie sociali e dello status quo.
Email Scheda Utente
Post: 37.558
Post: 28.172
Utente Gold
Amministratore
OFFLINE
14/12/2014 16:25
 
Quota

Così sarà evidente che il bambino più bravo, cui tutti devono guardare con ammirazione, è quello che ha speso una monetina per averne in cambio un servizio molto più importante (es. andare al parco divertimenti).

Poi viene il bambino che ha mangiato la cioccolata, cui si fa notare che una volta mangiata non ha più nulla, e deve star a guardare il primo bambino che si diverte.

Infine il bambino che ha dato la cioccolata e non ha avuto il servizio, che è il fesso dei 3. Questo non mangia la cioccolata e non va sulle giostre, finché non si incazza e non pretende il cambio dei riscossori.
Email Scheda Utente
Post: 2.828
Post: 2.828
Utente Veteran
OFFLINE
14/12/2014 19:43
 
Quota

Dal professore Prisco e da Pollastro

Si capisce benissimo l'antifona. Proponiamo allora due altri bambino: quello che dopo la lezione di educazione fiscale si incazza, incetta tutte le monete di cioccolato che per caso fossero rimaste e le mangia urlando "Vaffanculo a tutti, apriamo la scuola come se avessimo un apriscatole" . Il quinto invece fa lo stesso, ma non manda affanc..., bensì sostiene che chi non gli fa mangiare le monete è un gufo :-)
Email Scheda Utente
Post: 2.062
Post: 2.062
Utente Veteran
OFFLINE
15/12/2014 09:11
 
Quota

Come si può insegnare la virtù sociale se ancora non s'impara la democrazia?
La bellezza delle tasse è certificata dall'adesione alle istenze nel processo decisionale, dalla consapevolezza della continuità di frequenza tra i contribuenti e la macchina pubblica, in assenza di questo c'è solo un pinocchio che dà le monete al gatto e alla volpe e deve forzatamente accontentarsi della loro parola...perchè "di noi ti puoi fidar"!

Non mi stupisco più di tanto, oggi si raccoglie quel che ieri si è seminato, indottrinamento e suggestione per la maggiore, ed il decadimento della nostra società altro non è che il suo frutto maturo.
[Modificato da connormaclaud 15/12/2014 09:12]
Email Scheda Utente
Post: 2.830
Post: 2.830
Utente Veteran
OFFLINE
17/12/2014 12:14
 
Quota

Dal professore Prisco e da Pollastro

Insistiamo: come distinguete allora voi educazione da imbonimento? E' chiaro che si differenziano, ma non sottovalutate che ogni educazione contiene una dose di forzatura iniziale, destinata (se l'educatore è bravo e serio ad allentarsi in favore dell'autoconsapevolezza critica del discente. Si tratta del dilemma anche del genitore: quando sono piccolissimi, ai bambini bisogna impedire di farsi del male impedendo loro di infilare il giravite nelle prese di corrente; quando sono più grandi, ai ragazzi bisogna dire di non mettersi le dita nel naso e di non fare scorregge; a scuola qualcosa delle idee del maestro (quindi in parte come condizionatore) passerà pure, l'importante però è rendere i bambini/ragazzi protagonisti, poi nel tempo si formerà sperabilmente un giudizio sempre più maturo.
Un piccolo esempio: buon Natale a tutti, ci crediate o no e senza volere dissimulare un messaggio per forza religioso cristiano. E' un modo speriamo gentile per ricordarsi di voi
Email Scheda Utente
Post: 1.978
Post: 1.978
Utente Veteran
OFFLINE
17/12/2014 21:19
 
Quota

La risposta alla domanda è conflitto di interessi, il grande sconosciuto nello stivale.

Se la professoressa di Scienze è cattolica(o altra religione) e viene in classe a spiegarmi, durante il corso di scienze, che Dio ha creato il mondo questo è chiaramente un imbonimento.

Allo stesso modo, se persone imbevute della cultura delle classi dominanti dello stato che vivono di tasse vengono a scuola e tramite un gioco truccato vogliono spingermi a credere che il sistema fiscale italiano sia giusto, questa è propaganda bella e buona. Ed è molto meglio che i piccoli non abbiano nessuna educazione al riguardo!


A me la questione pare molto semplice. In Italia da anni c'è la caccia alle streghe. Il governo ha bisogno di gettito e cerca soldi ovunque.
E dov'è che in Italia ci sono soldi che possono essere presi? Dai risparmiatori. Così si è scatenata sotto la scusa della lotta all'evasione questa gigantesca operazione di controllo sociale che ha trasformato ancora di più i contribuenti, non i furbi, in servi della gleba asserviti ai feudatari di stato.
L'obiettivo di questa strategia è espropriare il risparmio degli italiani per rinviare il fallimento dello stato.
Si tratta di una strategia della tensione mirante a creare paura tra la popolazione e sospetto reciproco per generare consenso per l'approvazione di leggi liberticide che violano i più elementari diritti e non esistono in nessuna parte del mondo civile.
Da nessuna parte si possono spiare le persone senza un mandato legale, se lo facessero in altri paesi le persone andrebbero al parlamento e lo brucerebbero.
La strategia sta pienamente funzionando. Le tasse sugli immobili sono passate da 9 miliardi del 2011 a 34 del 2014 mentre le tasse sul risparmio sono aumentate del 150% in 3 anni, ma i poveri idioti che stanno spellando vivi godono a pensare che lo stato lotta contro gli evasori.

Naturalmente come ogni disegno totalitario non si possono lasciare buchi e andare dai bambini fa parte della mobilitazione delle masse.
Così tra 10/15 anni quando la maggior parte di loro dopo aver ricevuto una cattiva istruzione lavorerà in un call center a 600 euro al mese venendo tassata con la stessa aliquota che in Uk si applica ad un professionista, accetteranno tutto più tranquillamente come replicanti.

Ps Se posso dare un consiglio di lettura natalizia, leggetevi l'ultimo libro di Ken Follett che ha ampie parti ambientate nella ex DDR, vi sorprenderete a riscontrare le analogie tra la repubblica democratica tedesca di allora e l'Italia di oggi.
[Modificato da trixam 17/12/2014 21:36]
Email Scheda Utente
Post: 2.063
Post: 2.063
Utente Veteran
OFFLINE
18/12/2014 08:56
 
Quota

Re:
(pollastro), 17/12/2014 12:14:

Dal professore Prisco e da Pollastro

Insistiamo: come distinguete allora voi educazione da imbonimento? E' chiaro che si differenziano, ma non sottovalutate che ogni educazione contiene una dose di forzatura iniziale, destinata (se l'educatore è bravo e serio ad allentarsi in favore dell'autoconsapevolezza critica del discente. Si tratta del dilemma anche del genitore: quando sono piccolissimi, ai bambini bisogna impedire di farsi del male impedendo loro di infilare il giravite nelle prese di corrente; quando sono più grandi, ai ragazzi bisogna dire di non mettersi le dita nel naso e di non fare scorregge; a scuola qualcosa delle idee del maestro (quindi in parte come condizionatore) passerà pure, l'importante però è rendere i bambini/ragazzi protagonisti, poi nel tempo si formerà sperabilmente un giudizio sempre più maturo.
Un piccolo esempio: buon Natale a tutti, ci crediate o no e senza volere dissimulare un messaggio per forza religioso cristiano. E' un modo speriamo gentile per ricordarsi di voi




La differenziazione è,a mio avviso, nel grado di cosciente faziosità e manipolazione dell'insegnamento che oltrepassa l'ineludibile e fisiologica dose di forzatura iniziale avviandosi in un processo di dogmatizzazione.

Non ha senso attestarsi su posizioni di completo rigetto o negazione, ma alla virtù delle tasse va anteposto quello del rispetto della libertà e dei valori democratici e per questo non è necessario attendere un maturo spirito critico più di quanto serva farlo nell'insegnamento della grande bellezza della tassazione.
Prima di raccogliere le monetine è necessario decidere insieme a quale uso devono essere destinate e quante ne servano, in caso contrario siamo al solito bulletto dei simpsons che le strappa con la forza, prendendo da uno alla volta, e va a sperperarli tra dolciumi e video games, da solo o con gli amici.

Percepire come potere, legittimato dalla sola forza, invece che come servizio, concesso unicamente dai reali bisogni comuni, è grave e lo è ancor di più in realtà che si autodefiniscono democratiche , ma che paradossalmente hanno recepito, e con triste ironia, fatto passare come tutela dei diritti e delle libertà piatti che erano la specialità della casa dei più condannati autoritarismi.

Buon Natale a tutti e lunga vita alla libertà di poter manifestare liberamente la propria fede o cultura in senso propositivo, senza dover abbassare la testa per non urtare la presunta sensibilità di qualcuno ovvero lo smisurato ego di qualcunaltro.

p.s.

a volte il caso...

www.ilfoglio.it/articoli/v/123814/rubriche/ferrara-mafia-cia-torture-femminicidio-nemico-insidioso-suggest...
[Modificato da connormaclaud 18/12/2014 08:59]
Email Scheda Utente
Post: 37.569
Post: 28.183
Utente Gold
Amministratore
OFFLINE
20/12/2014 13:04
 
Quota

Re:
trixam, 17/12/2014 21:19:

La risposta alla domanda è conflitto di interessi, il grande sconosciuto nello stivale.

Se la professoressa di Scienze è cattolica(o altra religione) e viene in classe a spiegarmi, durante il corso di scienze, che Dio ha creato il mondo questo è chiaramente un imbonimento.

Allo stesso modo, se persone imbevute della cultura delle classi dominanti dello stato che vivono di tasse vengono a scuola e tramite un gioco truccato vogliono spingermi a credere che il sistema fiscale italiano sia giusto, questa è propaganda bella e buona. Ed è molto meglio che i piccoli non abbiano nessuna educazione al riguardo!


A me la questione pare molto semplice. In Italia da anni c'è la caccia alle streghe. Il governo ha bisogno di gettito e cerca soldi ovunque.
E dov'è che in Italia ci sono soldi che possono essere presi? Dai risparmiatori. Così si è scatenata sotto la scusa della lotta all'evasione questa gigantesca operazione di controllo sociale che ha trasformato ancora di più i contribuenti, non i furbi, in servi della gleba asserviti ai feudatari di stato.
L'obiettivo di questa strategia è espropriare il risparmio degli italiani per rinviare il fallimento dello stato.
Si tratta di una strategia della tensione mirante a creare paura tra la popolazione e sospetto reciproco per generare consenso per l'approvazione di leggi liberticide che violano i più elementari diritti e non esistono in nessuna parte del mondo civile.
Da nessuna parte si possono spiare le persone senza un mandato legale, se lo facessero in altri paesi le persone andrebbero al parlamento e lo brucerebbero.
La strategia sta pienamente funzionando. Le tasse sugli immobili sono passate da 9 miliardi del 2011 a 34 del 2014 mentre le tasse sul risparmio sono aumentate del 150% in 3 anni, ma i poveri idioti che stanno spellando vivi godono a pensare che lo stato lotta contro gli evasori.

Naturalmente come ogni disegno totalitario non si possono lasciare buchi e andare dai bambini fa parte della mobilitazione delle masse.
Così tra 10/15 anni quando la maggior parte di loro dopo aver ricevuto una cattiva istruzione lavorerà in un call center a 600 euro al mese venendo tassata con la stessa aliquota che in Uk si applica ad un professionista, accetteranno tutto più tranquillamente come replicanti.

Ps Se posso dare un consiglio di lettura natalizia, leggetevi l'ultimo libro di Ken Follett che ha ampie parti ambientate nella ex DDR, vi sorprenderete a riscontrare le analogie tra la repubblica democratica tedesca di allora e l'Italia di oggi.



E' innegabile, come correttamente sostiene pollastro, che ogni educazione contenga in sé inevitabilmente anche un principio di indottrinamento, e che il confine tra educazione e puro indottrinamento dogmatico possa in tanti casi esser labile, demandandosi alla maggiore età dell'educando il momento in cui questi, scientemente, possa liberarsi dei condizionamenti meno consapevoli e/o sgraditi.

E' anche vero che in taluni casi questo confine può essere passato in maniera molto più grossolana, e qui vengo a quotare in toto il messaggio di Trixam: esiste una posizione di conflitto enorme, ed il modo in cui il gioco è presentato è assolutamente tendenzioso, conducendo ad associazioni di idee e conclusioni assolutamente false.

La prima di esse, è l'automatismo tasse-utilità generale. Tale automatismo è reale solo in sistemi in cui esiste una forte coscienza critica del contribuente, proprio quella che l'indottrinamento de quo mira palesemente ad annientare.
E' evidente che il tutto va ad esclusivo vantaggio non di una "educazione civica", ma di una classe dominante e di un Sistema che necessita di una massa sempre meno cosciente e sempre più acriticamente asservita anche ai sistemi più palesemente iniqui, quali quelli dell'attuale realtà economica e fiscale italiana.
Email Scheda Utente
Post: 1.979
Post: 1.979
Utente Veteran
OFFLINE
22/12/2014 12:58
 
Quota

Ma l'assunto che ogni insegnamento contenga indottrinamento voi lo date per scontato ma secondo è da dimostrare.
Non so, quando la maestra ci insegnava i tempi dei verbi, o la proprietà invariantiva o che il tamigi è un fiume che bagna Londra non credo avesse intenti di indottrinamento; se li aveva erano ben nascosti.


Comunque concludiamo la discussione con un grande esempio di educazione fiscale. Ho appreso che la neodirettrice dell'agenzia delle entrate in un convegno parlando delle tasse negli Usa ha spiegato all'uditorio che gli americani sono più civili e fedeli fiscalmente perché hanno elaborato e capito l'importanza del principio "NO REPRESENTATION WITHOUT TAXATION"!
Nessuno in sala, non si sa per ignoranza o viltà, sembra abbia fatto notare alla direttrice che se così fosse stato gli americani sarebbero ancora i migliori sudditi di sua maestà britannica.
Mi chiedo, ma se uno studente all'esame dicesse una cosa del genere il professor Prisco lo promuoverebbe? Io ne dubito.
Perciò è meglio tenere lontani questi personaggi dai bambini, i cattivi maestri in Italia hanno già fatto troppi danni.

Email Scheda Utente
Post: 184
Post: 184
Utente Junior
OFFLINE
06/03/2015 19:15
 
Quota

Re:
trixam, 17/12/2014 21:19:

La risposta alla domanda è conflitto di interessi, il grande sconosciuto nello stivale.

Se la professoressa di Scienze è cattolica(o altra religione) e viene in classe a spiegarmi, durante il corso di scienze, che Dio ha creato il mondo questo è chiaramente un imbonimento.

Allo stesso modo, se persone imbevute della cultura delle classi dominanti dello stato che vivono di tasse vengono a scuola e tramite un gioco truccato vogliono spingermi a credere che il sistema fiscale italiano sia giusto, questa è propaganda bella e buona. Ed è molto meglio che i piccoli non abbiano nessuna educazione al riguardo!


A me la questione pare molto semplice. In Italia da anni c'è la caccia alle streghe. Il governo ha bisogno di gettito e cerca soldi ovunque.
E dov'è che in Italia ci sono soldi che possono essere presi? Dai risparmiatori. Così si è scatenata sotto la scusa della lotta all'evasione questa gigantesca operazione di controllo sociale che ha trasformato ancora di più i contribuenti, non i furbi, in servi della gleba asserviti ai feudatari di stato.
L'obiettivo di questa strategia è espropriare il risparmio degli italiani per rinviare il fallimento dello stato.
Si tratta di una strategia della tensione mirante a creare paura tra la popolazione e sospetto reciproco per generare consenso per l'approvazione di leggi liberticide che violano i più elementari diritti e non esistono in nessuna parte del mondo civile.
Da nessuna parte si possono spiare le persone senza un mandato legale, se lo facessero in altri paesi le persone andrebbero al parlamento e lo brucerebbero.
La strategia sta pienamente funzionando. Le tasse sugli immobili sono passate da 9 miliardi del 2011 a 34 del 2014 mentre le tasse sul risparmio sono aumentate del 150% in 3 anni, ma i poveri idioti che stanno spellando vivi godono a pensare che lo stato lotta contro gli evasori.

Naturalmente come ogni disegno totalitario non si possono lasciare buchi e andare dai bambini fa parte della mobilitazione delle masse.
Così tra 10/15 anni quando la maggior parte di loro dopo aver ricevuto una cattiva istruzione lavorerà in un call center a 600 euro al mese venendo tassata con la stessa aliquota che in Uk si applica ad un professionista, accetteranno tutto più tranquillamente come replicanti.

Ps Se posso dare un consiglio di lettura natalizia, leggetevi l'ultimo libro di Ken Follett che ha ampie parti ambientate nella ex DDR, vi sorprenderete a riscontrare le analogie tra la repubblica democratica tedesca di allora e l'Italia di oggi.




Condivido ogni singola parola
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:05. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com