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così si accede ad un’università inglese

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2014 08:27
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22/10/2014 08:27
 
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tratto da: www.corriere.it/scuola/14_ottobre_14/buoni-voti-presentazione-efficace-cosi-si-accede-un-universita-inglese-f25f5b68-53a6-11e4-a6fc-251c9a76aa...

Buoni voti e presentazione efficace: così si accede a un’università inglese
Le richieste attraverso l’Ucas e i documenti da presentare per iscriversi a un college o un ateneo britannico. Nel 2014, 660mila nuove matricole: +4%





Nel 2014 erano 660mila le nuove matricole: il 4% più dell’anno precedente. Per l’anno accademico che inizierà a settembre 2015, i dati saranno disponibili solo a giugno. Ma il sistema universitario britannico non finisce di crescere: 15mila studenti «domestici» più che nel 2013, con numeri in crescita anche da fuori: 2.100 europei e 4.190 extraeuropei in più, che sono entrati a far parte di quell’esercito di due milioni e mezzo di universitari che si formano nella lingua di Sua Maestà. Intanto, la corsa alle iscrizioni è partita: il 15 era la data limite per le aspiranti matricole di medicina, odontoiatria, veterinaria e di «Oxbridge» (Oxford o Cambridge). Per tutti gli altri, il termine ultimo è il 15 gennaio. Chiariti i termini, iniziano le complicazioni. Perché il sistema inglese per l’iscrizione all’università è molto diverso dal nostro. Intanto, tutte le facoltà sono a numero chiuso. E non si fa domanda di ammissione direttamente ai singoli atenei, ma le procedure sono gestite da un unico ente, l’Ucas (Universities and Colleges Admissions Service), che si occupa della raccolta delle domande di iscrizione per poi inoltrarle alle diverse università. Sarà poi compito dell’Ucas informare gli aspiranti «fresher» (le matricole) sull’esito delle loro domande.

Quale università

Primo passo è decidere per quali corsi (con un massimo di cinque) fare domanda. Una scelta con molti paletti: non si possono scegliere più di quattro corsi nell’ambito di medicina, non più di tre della categoria Art and Design (scadenza 24 marzo), e uno solo tra le prestigiose università di Cambridge e Oxford. Per aiutare gli applicants nella scelta, il sito dell’Ucas (www.ucas.ac.uk) presenta una selezione di tutte le università presenti sul territorio britannico (più di cento) con i rispettivi corsi (identificati da una sequenza alfanumerica). Classifiche (come quella del Times o del Guardian), stampa specializzata, enti come il British Council e forum di studenti sono utili a chiarirsi le idee, ricordando che si è vincolati a rigidi criteri di ammissione, per esempio riguardo al voto di maturità.

L’application

In pochi passi, la procedura consiste nel compilare la domanda presente sul sito dell’Ucas, (sezione «apply»), dove si trova l’application form, diviso in diverse sezioni: 1) nessuna difficoltà per quanto riguarda i dati anagrafici.
2) Più complessa la sezione «education»: bisogna indicare i titoli conseguiti e i «predicted grades», cioè il voto stimato dai professori per l’esame di Maturità. La stima dev’essere ovviamente realistica. Il sistema inglese è meritocratico e premia chi dimostra di avere votazioni alte nelle materie caratterizzanti il corso scelto. Tra i requisiti, l‘aver completato almeno 13 anni di istruzione nel paese di provenienza o nel Regno Unito, e aver conseguito qualifiche equivalenti a «A-livels» o diplomi nazionali (dettagli sull’equivalenza dei titoli, sul sito educationuk.org). Per alcune facoltà (es. Medicina, o Matematica) e per alcune università (Oxford) sono previste anche prove d’ingresso (admission test), da sostenere nel periodo estivo precedente la candidatura.

Presentarsi

3) Nella sezione «reference» va inserita una lettera di presentazione scritta in inglese dal proprio professore di lingua - per certificare che si sarà in grado di seguire i corsi e sostenere gli esami - e dal professore della disciplina caratterizzante il corso di laurea.
4) La sezione che richiede più attenzione è il Personal statement: una lettera di presentazione in cui ci si descrive, sottolineando i propri punti di forza, le motivazioni, abilità da tenere in considerazione: da brevetti sportivi ad attività di volontariato, hobby, interessi, letture. È il documento chiave, per convincere l’università a prendere in considerazione la domanda.

Risposte

5) Completata l’application form in tutte le sue parti, si procede con l’invio;
6) e il pagamento, con carta di credito, di una somma tra le 5 e le 20 sterline circa, a seconda di quante preferenze si sono espresse. Di solito nella rosa di università si indica una «firm choice» (una prima scelta) e una «insurance choice», per il caso in cui non si conseguissero i risultati necessari per l’ammissione alla prima. Dopo l’invio, si riceve una lettera contenente un numero, che è una sorta di ricevuta per tenere traccia dello stato della domanda. A questo punto la palla passa alle università. Che possono accettare la domanda, rifiutarla, o fare una «offerta condizionata» al raggiungimento di determinati standard (voto di maturità, certificazione della lingua inglese, che deve essere almeno un livello B2 o C1 o un voto al test Ielts superiore a 6,5). Le risposte delle università arrivano tra novembre e marzo.
7) L’aspirante matricola può confermare - tramite Ucas - solo quando ha ottenuto risposta da tutte le università. A quel punto può anche mettersi in contatto con il responsabile delle ammissioni delle università.
8) Se poi tutte le domande fossero rifiutate, c’è ancora una strada aperta, quella del «clearing»: una procedura supplementare che consente di sfruttare i posti rimasti disponibili che l’Ucas pubblica tra luglio e settembre.

Tasse

9) Ammessi, «condizionati», o «ripescati», arriva infine il momento di pagare le tasse di iscrizione, che in Inghilterra o in Galles sono di circa 9 mila sterline l’anno, in Irlanda del Nord si aggirano sulle 3.500 sterline annuali e non si pagano (se residenti nella Ue) in Scozia. È possibile richiedere un supporto finanziario al governo inglese, seguendo le indicazioni disponibili sul sito www.direct.gov.uk/studentfinance. Per la Scozia, ci si può rivolgere alla Student Awards Agency for Scotland. Molti universitari, nel regno Unito, si mantengono in parte gli studi lavorando, di solito part-time. Per trovare opportunità, un aiuto artriva anche dagli uffici universitari.
15 ottobre 2014 | 10:24
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