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Sospeso il concorso in magistratura (25-27 giugno) per garantire un disabile

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2014 11:15
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08/06/2014 10:59
 
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Roma - Dal 25 al 27 giugno sono previste a Roma le prove per aspiranti magistrati. In corsa 20787 candidati, posti disponibili: 365. Tra questi - come riporta Il Corriere della Sera - c'è un trentaquattrenne abruzzese affetto da una grave disfunzione renale che deve sottoporsi a trattamenti medici a giorni alterni in un ospedale dell'Emilia Romagna. Per questo il candidato ha fatto ricorso al Tar dicendo che non può sostenere per tre giorni consecutivi le prove scritte del maxinconcorso. La legge numero 68 del 1999 garantisce ai disabili la possibilità di partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego a parità di condizioni. Il Tribunale amministrativo ha dato dunque ragione al candidato abruzzese. Sospeso per il momento il calendario delle prove: il Ministero della Giustizia può fare ricorso al Consiglio di Stato o adeguarsi prontamente ai pronunciamenti.

Link:http://www.ogginotizie.it/302937-roma-concorso-magistrati-sospeso-per-garantire-un-disabile/

P.S. Ho messo la notizia anche nell'apposito topic del concorso, ma la riporto anche qui perché è una notizia "bomba", che potrebbe segnare un principio di diritto fondamentale per tutti i concorsi pubblici.

P.P.S. Spero non sia una bufala diffusa da qualche buontempone...
[Modificato da bluesrock 08/06/2014 11:13]












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08/06/2014 11:07
 
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Ora, io mi chiedo e vi chiedo, se foste i giudici del Consiglio di Stato, cosa fareste? Non so se il Ministero abbia fatto reclamo, ma se lo farà, secondo me, la soluzione più giusta sarebbe:

1. Non sospendere questo concorso già in atto, nè prevedere una modifica del calendario delle prove, per evidenti problemi logistici;

2. fissare il principio, valido per il futuro, per cui i concorsi pubblici vanno svolti a giorni alterni;

3. ordinare al Ministero di indire un nuovo bando (che si aggiungerebbe a questo in atto) entro poco tempo (1-2 mesi), adeguato al principio suesposto.

In tal modo si garantirebbero i diritti dei candidati attuali a svolgere questo concorso con le condizioni predeterminate da tempo e, al contempo, del disabile di poter partecipare al più presto ad un nuovo concorso in regola.
[Modificato da bluesrock 08/06/2014 11:15]












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Sic et simpliciter, annullare il concorso in atto e indirne un altro con nuova formula di selezione/ revisione delle tempistiche di svolgimento della prova.

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Re:
connormaclaud, 08/06/2014 11:53:

Sic et simpliciter, annullare il concorso in atto e indirne un altro con nuova formula di selezione/ revisione delle tempistiche di svolgimento della prova.





Il concorso in atto non può essere annullato, perché i candidati hanno già prenotato gli alberghi (e non è dato sapere se siano tutti con cancellazione gratuita o meno) e il Ministero ha già bloccato da tempo la Fiera di Roma per quei giorni...Si creerebbe un caos incredibile, senza trascurare il fioccare dei ricorsi...
Potrebbe prevedersi una modifica in corsa delle modalità di svolgimento, ma non sarebbero scongiurati i problemi logistici. Cmq, staremo a vedere...
[Modificato da bluesrock 08/06/2014 12:58]












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08/06/2014 14:05
 
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Blues che dici?
Se il concorso in magistratura è soggetto, come tutti gli altri concorsi pubblici - non ho mai approfondito questo in particolare-, all'impregiudicata facoltà dell'amministrazione di esercitare la revoca del concorso in qualunque momento, non vedo perchè non possa essere annullato.

La prenotazione in albergo degli aspiranti ?L'amministrazione è indifferente ai problemi logistici dei concorrenti.

Non c'è ricorso che tenga, non sono un amministrativista,ma sono abbastanza ferrato sull'argomento.


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08/06/2014 15:43
 
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Il concentrare tutto in 3 giorni risponde soprattutto a esigenze di economia generale.
Se io vengo da Napoli o da Palermo, un concorso concentrato in 3 giorni mi costa X, uno a giorni alterni mi costringe a una settimana a Roma, con spese più che raddoppiate.

Analoghe maggiorazioni di costi per le amministrazioni: bloccare la Fiera per 3 giorni consecutivi non potrà mai essere costoso come impegnarla a giorni alterni, perché di fatto anche qui devi vincolare gli spazi per tutta la settimana.


Capisco le esigenze del candidato, ma anche prevedere un concorso a giorni alterni non garantisce, tout court, la parità di condizioni a tutti...perché non si può certo escludere l'eventualità di candidati in futuro con patologie o handicap che richiederebbero una diversa modulazione dei giorni, quindi non vedo quale formula garantirebbe a priori le stesse possibilità a chiunque.
Una formula che dia stesse opportunità a chiunque non esiste, pertanto si dovrebbe prendere in considerazione una soluzione diversa, quale quella di far fare delle prove separate al singolo candidato che dimostrasse, come in questo caso, di avere esigenze eccezionali ed assolutamente incompatibili con quelle della generalità.

Trovare poi dei criteri di equivalenza per inserirlo in graduatoria con tutti gli altri non è certo un'operazione scientificamente impossibile.

A mio giudizio, una soluzione di buon senso che tenga conto delle necessità di tutte le parti dovrebbe essere questa.
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Re:
connormaclaud, 08/06/2014 14:05:

Blues che dici?
Se il concorso in magistratura è soggetto, come tutti gli altri concorsi pubblici - non ho mai approfondito questo in particolare-, all'impregiudicata facoltà dell'amministrazione di esercitare la revoca del concorso in qualunque momento, non vedo perchè non possa essere annullato.

La prenotazione in albergo degli aspiranti ?L'amministrazione è indifferente ai problemi logistici dei concorrenti.

Non c'è ricorso che tenga, non sono un amministrativista,ma sono abbastanza ferrato sull'argomento.





Non parlavo da un punto di vista tecnico-giuridico.
L'annullamento (anzi sospensiva, perché siamo nel cautelare) è contrario al buon senso (mancano 15 giorni ad un concorso bandito a novembre/dicembre e che si svolge in media ogni due anni) e, soprattutto, è diseconomico per la P.A.
E' vero quello che dici sul potere di revoca in autotutela, ma esiste anche la tutela dell'affidamento del privato, attraverso l'obbligo di indennizzo, anche qualora la revoca sia legittima. Ti immagini indennizzi per 20.000 candidati?
Senza trascurare che, qui, potrebbero venire in rilievo anche profili di responsabilità precontrattuale della PA, per scorrettezze (non necessariamente illegittimità) procedimentali...Ma questa è un'ipotesi più remota...
Se, invece, annullano il concorso, ti immagini i ricorsi con domande risarcitorie? Magari poi il ricorso si perde, però nel frattempo si crea il caos più totale.
Non credo nell'annullamento sic et simpliciter, pur possibile dal lato giuridico. Mi sembra troppo drastica come soluzione.
Basti pensare che di recente sono fioccate le sentenze dei giudici amministrativi che hanno "legittimato" scelte discutibilissime della PA sul piano della tutela dei diritti, per motivi di contenimento della spesa pubblica e, in generale, di crisi.
Credimi, anche io sono ferrato [SM=g2725401]
[Modificato da bluesrock 08/06/2014 17:22]












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Re:
Paperino!, 08/06/2014 15:43:

Il concentrare tutto in 3 giorni risponde soprattutto a esigenze di economia generale.
Se io vengo da Napoli o da Palermo, un concorso concentrato in 3 giorni mi costa X, uno a giorni alterni mi costringe a una settimana a Roma, con spese più che raddoppiate.

Analoghe maggiorazioni di costi per le amministrazioni: bloccare la Fiera per 3 giorni consecutivi non potrà mai essere costoso come impegnarla a giorni alterni, perché di fatto anche qui devi vincolare gli spazi per tutta la settimana.


Capisco le esigenze del candidato, ma anche prevedere un concorso a giorni alterni non garantisce, tout court, la parità di condizioni a tutti...perché non si può certo escludere l'eventualità di candidati in futuro con patologie o handicap che richiederebbero una diversa modulazione dei giorni, quindi non vedo quale formula garantirebbe a priori le stesse possibilità a chiunque.
Una formula che dia stesse opportunità a chiunque non esiste, pertanto si dovrebbe prendere in considerazione una soluzione diversa, quale quella di far fare delle prove separate al singolo candidato che dimostrasse, come in questo caso, di avere esigenze eccezionali ed assolutamente incompatibili con quelle della generalità.

Trovare poi dei criteri di equivalenza per inserirlo in graduatoria con tutti gli altri non è certo un'operazione scientificamente impossibile.

A mio giudizio, una soluzione di buon senso che tenga conto delle necessità di tutte le parti dovrebbe essere questa.



Sì, si potrebbe fare...Il problema è che il TAR ha già bocciato questa ipotesi, perché renderebbe riconoscibile il compito del candidato disabile. Però, staremo a vedere... Può darsi che il Consiglio di Stato la pensi diversamente.













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08/06/2014 17:15
 
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e' un casino assoluto perche' seppure il ministero impugnasse l'ordinanza e il cds annullasse l'ordinanza del tar ...le prove si svolgerebbero ma poi se nel merito il tar accogliesse il ricorso dando ragione al candidato nel frattempo rimasto illegittimamente escluso...potrebbe essere annullato l'intero concorso...robe da matti...siamo davvero la repubblica delle banane
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Re:
Jo@ne, 08/06/2014 17:15:

e' un casino assoluto perche' seppure il ministero impugnasse l'ordinanza e il cds annullasse l'ordinanza del tar ...le prove si svolgerebbero ma poi se nel merito il tar accogliesse il ricorso dando ragione al candidato nel frattempo rimasto illegittimamente escluso...potrebbe essere annullato l'intero concorso...robe da matti...siamo davvero la repubblica delle banane




Vero, salva successiva e diversa pronuncia del CdS in appello.
A quel punto starebbe al TAR non intraprendere un braccio di ferro, confermando la pronuncia nel merito, dopo che è stata sconfessata dal CdS in sede cautelare...












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Re: Re:
bluesrock, 08/06/2014 17:27:




Vero, salva successiva e diversa pronuncia del CdS in appello.
A quel punto starebbe al TAR non intraprendere un braccio di ferro, confermando la pronuncia nel merito, dopo che è stata sconfessata dal CdS in sede cautelare...




io purtroppo sono pessimista sul fatto che il cds annulli l'ordinanza del tar perche' oggettivamente mi sembrafondata. Del resto le problematiche economiche relative al rinvio delle prove sia x il ministero che per i singoli concorrenti non rientrano nella competenza del GA.
Il problema lo ha creato a monte il ministero fregandosene delle istanze del candidato disabile...

ora pensare che lo stesso ministero che ha creato il guaio rimedi in tempi brevi e si adegui alla pronuncia in tempi molto stretti mi sembra utopico...molto piu' probabile che pilatescamente decida di rinviare le date a dopo l'udienza di merito del tar che da fonti giornalistiche pare essere il 23 ottobre...
ergo estate sui libri [SM=g2725299]
[Modificato da Jo@ne 08/06/2014 17:44]
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Re: Re:
bluesrock, 08/06/2014 17:00:



Sì, si potrebbe fare...Il problema è che il TAR ha già bocciato questa ipotesi, perché renderebbe riconoscibile il compito del candidato disabile. Però, staremo a vedere... Può darsi che il Consiglio di Stato la pensi diversamente.





Capisco, ma da qualche parte bisogna pur cedere...l'idea di annullare tutto mi sembra quella meno sensata, perché si pregiudicherebbero le legittime pretese di migliaia di persone.

Fare a giorni alterni non è una soluzione, perché nessuno può escludere che non si possa poi presentare un candidato con la necessità oggettiva di due giorni di pausa....

Se si vuole garantire le pari opportunità, allora il Tar deve prevedere la possibilità di compito separato nei casi eccezionali di impossibilità oggettiva a partecipare alla prova generale.

Se si sposta la data all'ultimo in tanti, di fatto, si ritroveranno a non poter più partecipare nelle nuove date. Le pari opportunità sarebbero garantite solo sulla carta. E ciò a prescindere dal caos e dai tanti disagi, anche economici, che ciò arrecherebbe a tutti.
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Re: Re:
bluesrock, 08/06/2014 16:57:



Non parlavo da un punto di vista tecnico-giuridico.
L'annullamento (anzi sospensiva, perché siamo nel cautelare) è contrario al buon senso (mancano 15 giorni ad un concorso bandito a novembre/dicembre e che si svolge in media ogni due anni) e, soprattutto, è diseconomico per la P.A.
E' vero quello che dici sul potere di revoca in autotutela, ma esiste anche la tutela dell'affidamento del privato, attraverso l'obbligo di indennizzo, anche qualora la revoca sia legittima. Ti immagini indennizzi per 20.000 candidati?
Senza trascurare che, qui, potrebbero venire in rilievo anche profili di responsabilità precontrattuale della PA, per scorrettezze (non necessariamente illegittimità) procedimentali...Ma questa è un'ipotesi più remota...
Se, invece, annullano il concorso, ti immagini i ricorsi con domande risarcitorie? Magari poi il ricorso si perde, però nel frattempo si crea il caos più totale.
Non credo nell'annullamento sic et simpliciter, pur possibile dal lato giuridico. Mi sembra troppo drastica come soluzione.
Basti pensare che di recente sono fioccate le sentenze dei giudici amministrativi che hanno "legittimato" scelte discutibilissime della PA sul piano della tutela dei diritti, per motivi di contenimento della spesa pubblica e, in generale, di crisi.
Credimi, anche io sono ferrato [SM=g2725401]




Dove inizia la pubblica amministrazione finisce il buon senso, ricordatelo [SM=x43799]
Perchè la revoca? La questione sollevata dal candidato non solo è fondata,ma più che spinosa, non solo potrebbe emergere una decisione nuova,ma si avrebbe sempre e comunque la spada di damocle da qui alle graduatorie finali, con il rischio concreto di una sospensione delle stesse...senza contare che potrebbero piombare altri ricorsi a "reazione".
Indenizzi,rimborsi? Dubito fortemente, tutto a carico del concorrente e la revoca rientra nei rischi che si assumono giocando. Che io ricordi,i casi di sborso sono più unici che rari.
I giudici amministrativi hanno legittimato le follie di spending review et similia,ma qui il caso è diverso ed ha un percorso ben più lungo e tortuoso dei passati.
L'alternativa migliore è quella di distanziare le tre prove previo modifica sospensiva.
SUl piano umano capisco la delusione,ci sono passato anch'io,ma fa parte del gioco,anzi meglio ora che col concorso avviato o in attesa di graduatoria. [SM=g2725336]
[Modificato da connormaclaud 08/06/2014 18:39]
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Re: Re: Re:
connormaclaud, 08/06/2014 18:31:




Dove inizia la pubblica amministrazione finisce il buon senso, ricordatelo [SM=x43799]
Perchè la revoca? La questione sollevata dal candidato non solo è fondata,ma più che spinosa, non solo potrebbe emergere una decisione nuova,ma si avrebbe sempre e comunque la spada di damocle da qui alle graduatorie finali, con il rischio concreto di una sospensione delle stesse...senza contare che potrebbero piombare altri ricorsi a "reazione".
Indenizzi,rimborsi? Dubito fortemente, tutto a carico del concorrente e la revoca rientra nei rischi che si assumono giocando. Che io ricordi,i casi di sborso sono più unici che rari.
I giudici amministrativi hanno legittimato le follie di spending review et similia,ma qui il caso è diverso ed ha un percorso ben più lungo e tortuoso dei passati.
L'alternativa migliore è quella di distanziare le tre prove previo modifica sospensiva.
SUl piano umano capisco la delusione,ci sono passato anch'io,ma fa parte del gioco,anzi meglio ora che col concorso avviato o in attesa di graduatoria. [SM=g2725336]



Questo è vero [SM=g2725401], ma qui si tratterebbe del buon senso dei giudicanti (non della PA) nel trovare una scelta equa ed imporla alla PA.
Comunque, inserisco il link dell'ordinanza TAR, per chi fosse interessato a leggerla:
Tar Lazio, ord. 6937/2014












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Re: Re: Re: Re:
bluesrock, 09/06/2014 10:12:



Questo è vero [SM=g2725401], ma qui si tratterebbe del buon senso dei giudicanti (non della PA) nel trovare una scelta equa ed imporla alla PA.
Comunque, inserisco il link dell'ordinanza TAR, per chi fosse interessato a leggerla:
Tar Lazio, ord. 6937/2014




[SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400]
stessa parrocchia,anzi, cocelebranti [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400]
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Re: Re: Re: Re: Re:
connormaclaud, 09/06/2014 12:41:




[SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400]
stessa parrocchia,anzi, cocelebranti [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400]




E allora non ci resta che emigrare tutti e alla svelta (non che non si sapesse già...) [SM=g2725401]












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Posto un interessante articolo di Giovanni Virga sull'ordinanza del TAR: Un'ordinanza "nobile", ma non condivisibile

Riporto direttamente qui solo il P.S, particolarmente incisivo:

"Il TAR Lazio, nell’accogliere la domanda di sospensione di un disabile che non è in grado di partecipare alle prove di concorso per tre giorni consecutivi, è certo che lo stesso ha una idoneità fisica (ancora oggi richiesta ai pubblici dipendenti) per svolgere i normali compiti di istituto richiesti ad un magistrato (che richiedono spesso la presenza continua, specie nel caso di delicate indagini o processi)? O nel caso di processi o di indagini urgenti sarà necessario differirli a giorni non consecutivi, per tenere conto delle esigenze di salute del disabile divenuto magistrato? Una cosa è comunque certa: che l’interesse pubblico – nella specie rappresentato non solo dalle esigenze della P.A. ma anche dai diritti degli oltre 20.000 concorrenti – non può essere “piegato” alle esigenze (pur rispettabili) di un singolo privato. In caso diverso, si va verso il caos"

Connor, che ne dici? Non a tutti sembra così scontato il rinvio di tutto...












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09/06/2014 14:17
 
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Non so fino a che punto sia corretto pensare che un disabile non possa fare il magistrato. Non entro nel merito di questo discorso, perché dovrei conoscere tempi e organizzazione del lavoro dei magistrati, e non ho questa visione "dal di dentro" dei loro oneri.
Non so se un magistrato possa, o meno, operare a giorni alterni. Se sia possibile affidargli solo procedimenti "non urgenti", o se oggettivamente un impedimento del genere renderebbe impossibile l'espletamento degli incarichi base previsti dal suo ruolo.
Non so, quindi taccio.

Tuttavia condivido la chiusura dell'articolo: gli interessi di un singolo privato, per quanto legittimi, non possono travolgere quelli di tutti gli altri.
La soluzione migliore, secondo me, l'ho già indicata, ed è in un "adattare" l'interesse del singolo, realizzandolo a patto di non annientare quello generale.
Anche a costo di far venir meno, eccezionalmente, principi di garanzia quali l'irriconoscibilità dei singoli candidati.

Nemmeno per me è scontato un rinvio: mi sembra oggettivamente non la soluzione più sensata.
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09/06/2014 18:45
 
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L'autore se l'è cantata e suonata, resto fermo nel fiat lex ( lasciamo da parte la giustizia) pereat mundus.

Quanto pragmatismo,giuridico e non, quanto buon senso, quanta ragionevolezza:tutti folgorati sulla via di Damasco?

La patologia del concorrente è considerata causa di non idoneità al servizio o di esclusione dal concorso ( no ho avuto modo di leggere il bando in questione),bene, che lo si escluda e si vada avanti.
Se,al contrario, non esiste alcun legale e valido motivo per escludere il candidato e questo sia in possesso dei requisiti per partecipare al concorso,tutto deve essere necessariamente bloccato.

Il nostro ordinamento è quel che è, illogico per la maggiore, ci riempiamo la bocca con diritti e tutele, vere presunte o pseudo, salvo poi rimangiarci tutto quando veniamo colpiti "noi" o la categoria d'appartenenza?
Perchè diciamocela tutta, se si fosse trattato di un altro concorso,le reazioni sarebbero state diametralmente opposte,ma questo non è un concorso come gli altri.

Se la legge è uguale per tutti il concorso deve essere sospeso,se c'è qualcuno più uguale degli altri,si trova una scappatoia.
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09/06/2014 18:53
 
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(AGENPARL) – Roma, 09 giu – "Il Consiglio di Stato, con provvedimento cautelare monocratico emesso dal Presidente della IV Sezione, ha sospeso l’ordinanza con la quale il T.A.R. Lazio aveva a sua volta sospeso il decreto ministeriale di svolgimento delle prove scritte del concorso in magistratura in tre giorni consecutivi (25-26-27 giugno 2014) e aveva ordinato al Ministero della Giustizia di individuare una diversa articolazione temporale delle prove. Il decreto ha anche fissato per la discussione la camera di consiglio del 1° luglio 2014".

Come prevedibile, il Consiglio di Stato ci mette una pezza e lascia tutto invariato. Nessun rinvio, nessuna sospensione.
Le esigenze organizzative della PA hanno prevalso sulle ragioni (pur apprezzabilissime) del disabile.
Ovviamente, siamo sempre nel cautelare. Nulla esclude che in sede di merito vengano rivalutate le ragioni del disabile e annullata la procedura ex post, generando un gran bel guazzabuglio...
[Modificato da bluesrock 09/06/2014 18:54]












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