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Sul valore purificante e simbolico del digiuno

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2013 15:44
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04/09/2013 20:45
 
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Sinceramente non mi va (come altri utenti fanno sistematicamente) esaltare le mie conoscenze e screditare quelle altrui, non è il mio stile, per fortuna.
Ho letto troppe sciocchezze per oggi, potrei riempire intere biblioteche...
Mi fermo, non voglio tediare nessuno.
Restate nel mondo fatato dove avete sempre ragione, vi farà molto bene nel mondo reale.
Ciao ciao.
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04/09/2013 20:55
 
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Re:
trixam, 04/09/2013 20:23:

Dice: “Il Papa ha indetto un giorno di digiuno, sabato, contro la guerra in Siria”. Dico: “Lo faresti?” Ci pensa un po’: “Sì, credo di sì. E’ una buona idea”. Dico: “Per i centomila morti ammazzati in Siria l’hai fatto?”. Ci pensa ancora, poi dice: “Non lo sapevo”. Dico: “Non sapevi che sono due anni e mezzo che si fa strage in Siria?” Dice: “No, non sapevo che avessero indetto il digiuno”. “Infatti, dico, non l’hanno indetto”

(Adriano Sofri sulla Piccola posta di oggi)


ps Il problema dei gesti simbolici è capire se sono opportuni o meno.
Bandire un digiuno mentre gli americani che hanno di tutto per tenersi fuori dalla siria -ed i 100.000 morti sono il prezzo della loro assenza- si preparano ad intervenire date le condizioni(un attacco chimico condotto anche con i gas mandati in Siria da Saddam nel 2002 per nasconderli agli ispettori) è non solo inopportuno: è immorale.
Il pacifismo che risorge solo quando si muovono le portaerei americane è pavido ed immorale.

Il dibattito che si sta svolgendo al Senato Usa è degno di una grande democrazia, matura e liberale.
Sarebbe meglio seguirlo prima di lanciarsi nei soliti pippotti triti e ritriti.



Beh diciamo pure che questa volta gli usa stanno ricevendo una serie infinita di niet- nemmeno a dirlo cercherà consensi al G20 - e che Obama ha rinunciato alla sua prerogativa di far partire l'attacco cercando almeno una legittimazione interna dove, Mccain e lo stesso staff della casa bianca hanno ammesso che, dopo aver messo l'asticella alle armi NBC, Obama e gli usa temono di aver perso la faccia e la loro "supremazia" estera, come ho scritto prima, tipica crisi di mezza età.
Mettiamoci che il piano d'attacco non prevede la proiezione terrestre e ,de facto, si ridurrebbe a poche settimane di bombardamenti di prima fase in un classico conflitto ( sistemi di difesa,comandi, aeroporti,porti,approvigionamento energetico e trasporti, forza aerea, navale,corazzati, artiglieria...),diciamo pure che al Congresso s'è detto papale papale che una cinquantina di siriani sono già stati addestrati dalla cia - hanno fatto bingo se da oggi riescono a preparare operativi in qualche giorno- e che gli interessi usa si sono spostati nel Pacifico, ricordiamo che i ribelli siriani sono frange sunnite vicini ai fratelli musulmani ( che sta creando già qualche problema in m.o.) e che da mesi usa,uk, francia&friends confermano che cellule di al qaeda stanno combattendo al loro fianco,ricordiamo che se non mandano contingenti sul territorio la guerra civile può durare tranquillamente un altro anno e le barbarie,da una parte e dall'altra,farla da padrone...
Direi che ci sono stati momenti più luminosi della ,apprezzabile, democrazia a stelle e strisce.
[Modificato da connormaclaud 04/09/2013 20:58]
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05/09/2013 11:34
 
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Sal prodessore Prisco,, che mi prega di postare. a Trixam

Caro Trixam, come ho scritto, io pratico [C]periodicamente l'isolamento, il digiuno, la meditazione. E' un modo per rientrare in contatto con la mia interiorità che ho appreso dalle culture orientali e vi ricorro quando mi dà un eccesso di fastidio il frastuono del mondo. Anche i pacifinti strumentali e unilaterali mi danno fastidio: penso che senza pace interiore (la si chiami Grazia divina , Armonia con la Natura o come si vuole), quella esteriore è illusoria. So che si vive per cercare equilibrio, non ho scritto "per trovarlo"
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05/09/2013 17:08
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Sul Corriere della Sera di oggi, scusandomi per la nota deficienza mia e di Pollastro nel postare files, interessante intervista del vaticanista Gian Guido Vecchi a monsignor Gianfranco Ravasi sul senso e il valore del digiuno nelle religioni abramitiche
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05/09/2013 20:44
 
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Io lo farò. E, se ci riuscirò, rinuncerò anche al caffè, una delle mie passioni più grandi. Non cambierà nulla, all'atto pratico, ma mi sentirò in pace.
[Modificato da MARTINA.SANNINO83 05/09/2013 20:45]



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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05/09/2013 21:17
 
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No, non digiunerò. A me sembra molto un atto fine a sè stesso. In quanto Atea e (futura) sbattezzata, non credo minimamente che questo digiuno possa servire ad impedire l'attacco statunitense in Siria. Atto scellerato da parte di un premio Nobel per la pace (?!?!?) (premio Nobel che deve essere ritirato!).
Posso solo sperare che per una volta nella storia, il Congresso statunitense faccia la "cosa giusta". E qui mi pare che dio non c'entri.
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Re:
WeAreNemesis, 05/09/2013 21:17:

No, non digiunerò. A me sembra molto un atto fine a sè stesso. In quanto Atea e (futura) sbattezzata,



Un non credente potrebbe vedere almeno un forte segnale mediatico ,e non solo, da parte di un gruppo dall'innegabile capacità d'influenzare l'opinione di un miliardo d'individui in tutto il mondo e di conseguenza un atto che non ha solo valenza spirituale/fidelistica.

Se non ci si riconosce in una fede e non si ricosce un'entità superiore che senso ha "sbattezzarsi", considerandolo un rito dalla valenza nulla?

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06/09/2013 13:48
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare

No, WeAreNemesis, il punto non è questo: credo che nessuno si illuda -nemmeno il Papa - che uno o mille digiuni possano avere un effetto pratico "esterno". Ripeto la mia intenzione: fare tacere il corpo ogni tanto (e questa è già una mia abitudine, non nasce dall'occasione odierna), serve ad ascoltare lo spirito, qualunque cosa uno ci veda dentro e comunque chiami questa ricerca di contatto con la (propria) profondità. Io per esempio amo anche la musica, studio con la musica in sottofondo. Ogni tanto, però, amo ascoltare anche la musica del silenzio assoluto (che poi è scientificamente dimostrato che non esiste, se non in rapporto al rumore: è insomma non-rumore). Mi sono spiegato meglio, adesso? [SM=g2725292]
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06/09/2013 16:33
 
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dal professore Prisco, che mi prega di postare

...come insegna il buddhismo, che non è propriamente una religione, ma un percorso di ricerca di "essenzializzazione" e purificazione umana, da cui in effetti sono molto attratto, ha visto bene Fridafrida [SM=g2725292]
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06/09/2013 20:03
 
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...le guerre hanno una cosa brutta e una bella; La brutta è che muore tanta gente, la bella,come diceva il buon Lucio Dalla,che spariscono i furbi ed i cretini di ogni età...non digiunerò, non serve a nulla...lo spirito e l'animo si purificano in altro modo...
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07/09/2013 00:11
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Non digiuno contro la guerra, infatti. Digiuno per ritrovare me stesso (non è il solo modo, ma anche e non vale per chi non lo ritiene: ho solo scritto che lo faccio - periodicamente - per me stesso). Se posso ricordarlo senza presunzione di paragoni, lo faceva anche Gandhi. Certo oggi l'India non è più una colonia. Poi, caro Cosentino, c'è sempre "La dolce Euchessina"
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07/09/2013 01:25
 
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Re:
trixam, 04/09/2013 20:23:



(un attacco chimico condotto anche con i gas mandati in Siria da Saddam nel 2002 per nasconderli agli ispettori)




[SM=g2725330] [SM=g2725330]
E noi che per anni abbiamo creduto che quella delle armi chimiche in Iraq fosse stata una balla colossale! [SM=g2725330]

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07/09/2013 10:12
 
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Non entro nel merito del digiuno perché credo che il discorso sia andato su binario del tutto diversi da quelli che avevano spinto il prof. a scrivere. Non si dibatte di religione o di altro, ma di una scelta personale. D'altra parte che il prof. non fumerà la pipa o che Marty non prenderà il caffè sarà un fatto strettamente privato. Non ci sarà una telecamera a proporre mediaticamente casa per casa la forza delle loro scelte. Di conseguenza è una scelta intima a fronte di una situazione tragica.

In ogni caso resto sempre perplesso sull'enfasi pacifista che si manifesta sempre e soltanto quando gli americani intervengono. Proprio a livello argomentativo resto basito.
Se intervengono lo fanno per interessi (scegliere tesi complottista preferita). Ci sta, ma come tutte le cose va provato. Allora si parte con la tautologia più spinta del tipo allora perché non intervengono in Africa? Se lo facessero, si direbbe perché lì c'è X (scegliere bene o ragione preferita)...
Churchill amava dire che dalla Siria si esportano solo due cose: datteri e rottura di scatole.
In ogni caso mi domando come mai per ogni sterminio in Africa, per le schifezze di Assad o per altre cose simili non scoppi la stessa indignazione, la stessa necessità di intervento pacifista. Dove sono i pacifisti mentre le dittature sparse nel mondo massacrano donne e bambini? Dove erano i pacifisti mentre Hussein sterminava 100.000 curdi? Dove erano mentre in Iran le donne venivano lapidate? Dove erano quando Kasparov veniva incarcerato?
E a quelli che aspettano il placet dell'Onu vorrei solo ricordare che Putin e la Cina pesano in quella decisione molto più degli Usa. E personalmente credo che se gli Usa hanno degli interessi a bombardare, si domandassero quali sono gli interessi russi e cinesi a non farlo. E si domandassero anche quanta credibilità ha un'istituzione che prende decisioni del genere attraverso due Stati in cui non vengono rispettate le più elementari regole della democrazia.
Il pacifismo selettivo è sempre stato un problema enorme. D'altra parte se gli Usa fossero stati così pacifisti come si invoca, allora l'Europa oggi sarebbe stata nazifascista o alla peggio\meglio (in base ai punti di vista) sovietica. Quando leggo queste cose mi convinco che ha ragione Nozick ognuno dovrebbe vivere nella società che preferisce senza importunare il resto dell'umanità.
Sulla necessità di ritirare il premio nobel ad Obama sono pienamente d'accordo. Non per le ragioni più comuni su questo forum, ma perché se oggi la russia, l'iran e la cina spadroneggiano nel mondo e se il medio oriente è in questa folle situazione è solo colpa della sua politica estera fighetta e ben pensante.
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07/09/2013 11:50
 
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Vedi gius, l'argomento dei pacifinti ed indignati a senso unico ha senso,ma questa volta ad essere contrari all'intervento sono molti di più dei soli noti.
Il distinguo va fatto sulle ragioni che portano ad avvallare o meno queste scelte.
Gli occidentali,a bene vedere, sono tutti un pò americani, la politica a stelle e strisce prende -ad alcuni,me compreso- molto più di quella nazionale,però essere filoamericani o antiamericani a prescindere non serve ad altro che evitare i contenuti,ad entrare nel merito.

Non sono particolarmente affezionato ad Assad,all'iran o alla Russia - per quanto paradossalmente non disprezzo quel mattacchione di ex colonnello del kgb),ma l'intervento americano,fermo restando la debolezza dei motivi che legittimano l'intervento, è poco più di una ritorsione e non risolve nulla in siria.
Se intervento deve essere,con o senza la benedizione onu, diventa fondamentale mettere le carte in tavola e parlar chiaro.
Senza un intervento terrestre e con l'appoggio incondizionato ai ribelli conviene far fare ad un b52 il lavoro sporco,perchè il resto è ipocrisia.

Se si è ancora convinti dell'opportunità di un'azione volta a risolvere il problema che i governi s'assumano la responsabilità della risoluzione dell'evoluzione ed espansione del caso e si metta in preventivo,tanto per restare nel salvadanaio di casa nostra, poco meno di una decina di miliardi per poter far fronte agli effetti collaterali dell'intervento.


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07/09/2013 12:44
 
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Un po' di repliche.

@ George. Gli usa sono la più grande democrazia del mondo. Lo so che a voi abituati alle democrazie venezuelane o cubane ve rode, ma come se dice a Roma ce dovete sta.
Si intervengono solo in determinati conflitti perché nessun americano vuole morire per te, per un siriano o per un qualsiasi altro tizio e quando lo fanno è per garantire la pax americana che da 70 anni vige nel mondo. Perché vi piaccia o no anche voi pensatori critici vivete sotto l'ombrello della pace che gli americani hanno instaurato nel mondo con la paura delle loro bombe. Quando quelle bombe non faranno più paura il mondo rimpiomberà nella guerra e nell'anarchia e allora si rimpiangerà l'imperialismo americano.

@ A connor. Non ho capito niente, as usual. Obama non è che teme di aver perso la faccia, l'ha proprio persa ed il voto del parlamento britannico ne è stata una dimostrazione plateale. Nessuno si fida di lui e nessuno va in guerra con qualcuno di cui non si fida(tranne la germania nel 1940 e guarda che risultati).
Sulla siria interviene perché altrimenti la sua presidenza finisce qui e la sua legacy farebbe sembrare Jimmy Carter Abramo Lincoln.
Se non interviene la prima cosa che perde è il suo partito da un secolo a questa parte interventista ad oltranza, tolte le guerre del golfo tutte le guerre americane dell'ultimo secolo sono state promosse dai democratici.
Il resto delle considerazioni lasciano il temo che trovano dato che nessuno conosce davvero il tipo di operazioni che si metteranno in campo ma dal dispiegamento di forze è chiaro che non sarà uno strike ma si punta anche al regime change e le truppe sul campo sono i ribelli non islamisti stanziati in Giordania tra i quali militano molti disertori dell'esercito di Assad e dove la Cia ha già addestrato alcune migliaia di uomini. I qaidisti sono sulla linea Aleppo-Reqqa e sono ben distinti.
Anche se alla fine una forma di intervento di truppe di terra americane non è da escludere dato che la Baia dei porci insegna ancora che le squadre addestrate dalla Cia non sono mai una grande garanzia. La strategia del lasciamoli scannare è superata, la settimana scorsa il consigliere militare di Netanyahu è volato negli Usa per chiedere l'intervento perché se passa il principio che in medioriente si possono usare armi chimiche qualcuno prima o poi le userà contro Israele e dalla reazione di Israele potrebbe degenere un conflitto inarrestabile. Principio della sicurezza collettiva anche per chi non ci sta.
Infine direi che il dibattito in corso al Senato è uno dei migliori degli ultimi 10 anni, roba da alta politica. Ma capisco che la cosa trovi poco ascolto in un paese dove i ministri digiunano(invece di dimettersi) e i parlamentari salgono sui tetti, la BBC li ha appena mostrati e si vedeva che il commentatore faticava a restare
serio.

@ Papero. Le armi batteriologiche non esistevano perché Saddam le distrusse nell'anno precedente all'intervento.
Mentre i gas esistevano e Saddam li mandò in Siria nell'estate del 2002 per nasconderle agli ispettori Onu, il Mossad lo scoprì e Ariel Sharon denunciò la cosa ma siccome la fonte era israeliana non fu ritenuta attendibile. La conferma però arrivò subito dopo la guerra quando i funzionari iracheni che si erano occupati dei trasporti confermarono tutto. Gli americani per evitare sospetti li fecero interrogare dai funzionari Onu, naturalmente queste cose sui giornali italiani sono proibite perché la linea editoriale sugli Usa si basa su due pilatri: cazzate e pallottole.
Per altro la tecnologia per usare i gas viene fornita ai siriani dai Russi ed anche dai Tedeschi oltre che dagli inglesi i quali però hanno sospeso le forniture, però Russi e Tedeschi non vengono accusati di avere meschini interessi.

@ Al Prof. Non volevo mettere in alcun modo in dubbio il valore del digiuno o della meditazione. Solo che il digiuno di oggi non è come quello che può aver fatto altre volte, lei ha aderito ad un digiuno collettivo con un significato politico ed io penso che sia giusto evidenziarlo.
Significato che secondo me è politicamente inopportuno ed eticamente insostenibile date le circostanze, perché dal mio punto di vista non si può essere terzi tra Obama e Assad come pretende di far credere la ridicola linea del ministro Bonino pure lei digiunatrice.

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07/09/2013 13:29
 
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Re:
@Trixam, se il Professore Prisco mi ha ricordato Gandhi, tu in compenso "me" ricordi Alberto Sordi.
Il potere di sintesi e satira del buon cinema italiano è, per me, sempre illuminante.

Enjoy it!

[Modificato da fridafrida 07/09/2013 13:29]



_______________________________


Verweile doch! Du bist so schön!
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07/09/2013 13:36
 
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Re:
(pollastro), 06/09/2013 13:48:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

No, WeAreNemesis, il punto non è questo: credo che nessuno si illuda -nemmeno il Papa - che uno o mille digiuni possano avere un effetto pratico "esterno". Ripeto la mia intenzione: fare tacere il corpo ogni tanto (e questa è già una mia abitudine, non nasce dall'occasione odierna), serve ad ascoltare lo spirito, qualunque cosa uno ci veda dentro e comunque chiami questa ricerca di contatto con la (propria) profondità. Io per esempio amo anche la musica, studio con la musica in sottofondo. Ogni tanto, però, amo ascoltare anche la musica del silenzio assoluto (che poi è scientificamente dimostrato che non esiste, se non in rapporto al rumore: è insomma non-rumore). Mi sono spiegato meglio, adesso? [SM=g2725292]





Capisco. Non ho mai provato questo sistema di far tacere il corpo, forse non ne ho mai avvertito la necessità. O forse non potrei mai digiunare. (anche io amo la musica, ma la mia musica -leggasi metal e hard rock-non è propriamente indicata per studiare! [SM=g2725401] )


connormaclaud, 06/09/2013 12:48:

WeAreNemesis, 05/09/2013 21:17:

No, non digiunerò. A me sembra molto un atto fine a sè stesso. In quanto Atea e (futura) sbattezzata,



Un non credente potrebbe vedere almeno un forte segnale mediatico ,e non solo, da parte di un gruppo dall'innegabile capacità d'influenzare l'opinione di un miliardo d'individui in tutto il mondo e di conseguenza un atto che non ha solo valenza spirituale/fidelistica.

Se non ci si riconosce in una fede e non si ricosce un'entità superiore che senso ha "sbattezzarsi", considerandolo un rito dalla valenza nulla?




Ma ti dirò, Connor, io non vedo il forte segnale di cui tu parli. Ho visto solo una gran bella furbata da parte del nuovo Papa (condivido l'intenzione della Bignardi: vorrei capire se ci è o ci fa). Furbata nel senso di far parlare di sè come paladino della pace. A mio parere, rientra tutto nella campagna promozionale del Vaticano: dopo gli anni bui del Pastore tedesco, un nuovo Papa che dialoga col popolo, simpatico e disponibile (ora può anche essere che Bergoglio sia un sant'uomo -la faccia mia sotto i piedi suoi- ma io vedo del marcio un pò ovunque quando si tratta di chiesa cattolica. Mi perdonino i fedeli).

Quanto allo sbattezzo: il discorso è davvero lungo. In estrema sintesi, ti dico che non mi va l'imposizione che mi è stata fatta. Imposizione di non uno, bensì 3 sacramenti (pure la cresima, purtroppo) da parte dei miei genitori, che, tra l'altro, non sono sono particolarmente credenti. Non mi va l'idea dei sacramenti come costume, come un qualcosa da farsi perchè lo fanno gli altri. Ed è assurdo farlo a bambini piccolissimi. Sarebbe più giusto attendere che siano grandi abbastanza per poter scegliere la propria identità religiosa. E poi mi fa ridere l'idea stessa di peccato originale.
Questo è quanto [SM=x43812]
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07/09/2013 13:54
 
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@trixiam: Non credo di aver scritto in aramaico,ma vedrò di migliorare per il futuro.
Detto questo, un parlamento costretto a gestire e scovare legittimità all'intervento,nel nome della grandeur yankee, a fronte di un presidente divenuto politicamente impotente mi ricorda più un azzeccagarbugli che Lincoln redivivo. Una lezione di dignità,ma non di democrazia, quella andava fatta prima delle sfuriate.
Il tipo di operazioni sono manifeste poiché Obama e kerry si sono premurati più volte di rassicurare il popolo americano sulla non presenza di militari sul suolo siriano -Libia docet- e al Congresso i democratici hanno sottolineato che non s'intende lasciarsi trascinare in un lungo conflitto. Ci sarebbe anche la titubanza di molti europei che non vedono di buon occhio una siffatta strategia,ma credo sia sufficiente per dire che quella do Obama e' una toccata e fuga, avendo interessi altrove.
I qaedisti poi sono ben poco distinguibili e la Giordania,oltre ad essere un porto franco per i disertori del regime ,portatori di interessi alawiti nel dopo assad - diserzione coperta dai lealisti- e' una testa di ponte per tutti i guerriglieri e terroristi di origine sunnita. Abbiamo poi i drusi che riparano nelle terre natie per timore di attacchi di questi fanatici. I curdi combattono foraggiati da Israele e con la poco velata intenzione di staccar si dalla Siria e gli alawiti hanno il terrore della pulizia religiosa post assad.
Israele gioca un continuo tira e molla,ma è certo che rischia di più se gli equilibri in m.o. Dovessero cambiare e infatti a tel aviv preoccupa più la minaccia iraniana e solo indirettamente la siriana.
Diciamo pure che il sogno israeliano e' una Siria divisa,con stati cuscinetto che proteggano Gerusalemme dalle manovre delle vecchie guerre. In effetti knesset e popolo so molto combattuti sul da farsi,per quanto Israele non intenda intervenire in prima persona. Sfortunatamente rischia di più se assai cade e non se sopravvive ridimensionato.
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08/09/2013 15:44
 
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[Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Commebti rapidissimi.
@ Fridafrida; sei forte [SM=g2725288] [SM=g2725292] [SM=g2725290] [SM=g2725401]
@ TriXam: non sono terzo tra Obama e Assad, discuto i mezzi per scalzare il secondo e - per dirla tutta - temo che se sfotti la mazzarella si san Giuseppe ai Siriani con un attacco militare rischi di ricompattarli magari su posizioni qaediste.
@WeAre Nemesis: condivido, nemmeno io amo la religione come mero costume e pratica (solo) sociale e non impegno simbolico e reale.
Una volta ricevevo periodicamente uno studente per spiegazioni (da giovane lo facevo).




















































































































































































































































































































, Un giorno di primavera, mi disse che il giorno dopo non sarebbe venuto e si scusava in anticipo. Lo sfottei, dicendo che certo era meglio uscire con la ragazza che vedrsi con un professore, Allora lui (con sofferenza, perché strappava qualcosa di prezioso alla sua riservatezza), mi disse . spontaneamente, perché mi ero limitato a una battuta, pure cretina - mi disse che, cresciuto in una famiglia atea e non avendo avuto una formazione religiosa, avendo invece incontrato la dede, l'indomani era fissato un rito per battezzarsi, fare la prima comunione e credimarsi contemporaneamente. Mi commossi, lo abbracciai e gli feci gli auguri: qualunque scelta critica e pensata, non evitata perché "tanto fanno tutti così"
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08/09/2013 15:44
 
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[Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Commebti rapidissimi.
@ Fridafrida; sei forte [SM=g2725288] [SM=g2725292] [SM=g2725290] [SM=g2725401]
@ TriXam: non sono terzo tra Obama e Assad, discuto i mezzi per scalzare il secondo e - per dirla tutta - temo che se sfotti la mazzarella si san Giuseppe ai Siriani con un attacco militare rischi di ricompattarli magari su posizioni qaediste.
@WeAre Nemesis: condivido, nemmeno io amo la religione come mero costume e pratica (solo) sociale e non impegno simbolico e reale.
Una volta ricevevo periodicamente uno studente per spiegazioni (da giovane lo facevo).




















































































































































































































































































































, Un giorno di primavera, mi disse che il giorno dopo non sarebbe venuto e si scusava in anticipo. Lo sfottei, dicendo che certo era meglio uscire con la ragazza che vedrsi con un professore, Allora lui (con sofferenza, perché strappava qualcosa di prezioso alla sua riservatezza), mi disse . spontaneamente, perché mi ero limitato a una battuta, pure cretina - mi disse che, cresciuto in una famiglia atea e non avendo avuto una formazione religiosa, avendo invece incontrato la dede, l'indomani era fissato un rito per battezzarsi, fare la prima comunione e credimarsi contemporaneamente. Mi commossi, lo abbracciai e gli feci gli auguri: qualunque scelta critica e pensata, non evitata perché "tanto fanno tutti così"
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