connormaclaud, 24/05/2013 12:57:
Sfortunatamente è necessario potenziare lo studio dell'inglese perchè "serve", ma non condivido la scelta di buttare nel cesso la lingua italiana.
Ci sono tante altre strade meno invasive da percorrere e internazionalizzazione significa altro,ma vabbè.
Credo che la questione possa essere sintetizzata come segue.
L'interesse primario dell'Università dovrebbe essere formare i giovani e consentire loro di trovare un lavoro decente. Un giovane del 2013 che non conosce l'inglese ragionevolmente non potrà ritenersi formato nè troverà un lavoro decente.
L'interesse primario attualmente perseguito dall'Università italiana (degnamente rappresentata dai ricorrenti) è quello di formare i figli dei professori e consentire loro di trovare un buon lavoro (possibilmente corredato da una cattedra universitaria).
A questo devi aggiungere che la lingua inglese al politecnico avrebbe aperto l'ateneo agli studenti stranieri...
E con questo vorrei stendere un velo pietoso sui docenti che non sono in grado di tenere una lezione in inglese. Altro che corsi intensivi. Quelli dovevano frequentarli prima! Andrebbero mandati in pensione (insieme a quelli che hanno consentito loro di salire in cattedra).
ps: non capisco come si possa internazionalizzare se non si parla tutti la stessa lingua. Cosa facciamo, ci esprimiamo a segni?