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Quando il Pd diceva 'mai con B.'

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2013 11:07
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27/04/2013 18:01
 
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George visto che sei un appassionato di storia e ti senti di sinistra ti ricordo che il partito comunista italiano, che un po' di sinistra lo era a meno tu non sia tendenza Manifesto, nella sua storia si distinse per alcune scelte che oggi sarebbero definite inciuciste:

- la svolta di salerno con la quale Togliatti decise di accantonare la questione istituzionale fino alla fine della guerra accettando di collaborare con Vittorio Emanuele III, il re che aveva favorito l'avvento del fascismo;
- il si di Togliatti all'inserimento nella costituzione dei patti lateranensi firmati da Mussolini, una scelta che tanti comunisti vissero come un trauma;
- il compromesso storico con il quale il compagno segretario generale Enrico Berlinguer fece votare al suo partito la fiducia ad un governo guidato da Giulio Andreotti, lui, l'uomo nero, il divo ecc... Ricordo che questo avveniva due anni dopo che Pierpaolo Pasolini, mica un Dario Fo qualsiasi, aveva scritto che bisognava processare la Dc in piazza.

Per quanto riguarda la presidenza della repubblica scelte inciuciste furono:
- il voto comunista che permise l'elezione di Saragat, l'uomo che frantumò l'unità della sinistra con lo strappo di Palazzo Barberini e che da allora in poi i comunisti avrebbero chiamato "il socialfascista", lo stesso che nel luglio del 1948 Giancarlo Pajetta indicò come mandante morale dell'attentato a Togliatti, uno più
odiato a sinistra di Berlusconi. I comunisti gli diedero i voti decisivi per andare al Quirinale;
- nel 1985 il pci votò per Francesco Cossiga, inutile ricordare chi era Kossiga e quanto fosse "amato" a sinistra;

O questi comunisti erano matti o persone ambigue e inciuciste o evidentemente ragionavano in un modo che oggi sfugge.


Poi scusatemi ma sta cosa di Rodotà è qualcosa di straordinario. Io non so su quali basi Raffaele basi il suo giudizio, io penso che fino a 10 giorni fa buona parte delle persone a sinistra(tra l'elettorato non d'opinione) manco lo sapessero chi era Rodotà e se mi portate 5 persone di centrosinistra non specialiste in materie giuridiche che hanno letto un suo libro offro una cena.
Però davvero, mettetevi nei panni del segretario del Pd. Le elezioni sono andate come sappiamo, voi provate ad aprire a Grillo con gli otto punti, con l'elezione di due presidenti delle camere outsider(scelta politicamente suicida che Bersani ha pagato cara) vi fate umiliare in streaming da quella sottospecie di funzionari del comintern che andrebbero presi a schiaffi solo a vederli. Il risultato è che per 45 giorni vi beccate un vaffanculo, a volte esplicito, altre implicito, shekerato, in tutte le salse.
Poi il giorno in cui si deve eleggere il PDR e tu volente o nolente devi fare un accordo con il centrodestra Grillo se ne esce dicendo che se eleggi il suo candidato allora si potrà fare l'accordo per il governo. Ora premesso che nel Pd i voti per eleggere Rodotà non c'erano a prescindere, ma davvero voi vi sareste fidati di questa promessa? Anche dopo che il pd ha candidato Prodi il quale era nelle quirinarie e grillo aveva detto "prodi non lo voteremo mai"?
Ricordate anche che Bersani aveva dato l'ok all'elezione della Boldrini in cambio di assicurazioni da parte di Vendola(che senza l'accordo con il pd non sarebbe stato in parlamento) di lealtà, come risultato Sel ha fatto quelle che le pareva nelle elezioni per il Pdr e si è accodata a Grillo all'istante isolando e delegittimando il
suo alleato. Quando Franceschini ha ricordato a Vendola i patti il governatore pugliese - autore della teoria "io metto i candidati, il pd i voti"- con la consueta faccia di bronzo ha replicato che l'elezione della Boldrini non era un bene per il suo partito, ma per l'italia. Servito e riverito.

SE Grillo avesse voluto eleggere un PDR con il pd nella prospettiva poi di una alleanza una volta bruciati Marini e Prodi doveva ritirare Rodotà come candidato che era chiaramente inaccettabile e concordarne uno con Bersani, così come fece la DC nel 1962, 1964 e 1971 quando non riuscendo ad eleggere il candidato di bandiera lo ritirò e concordò con gli alleati o i comunisti un candidato alternativo. Ad esempio nel 1964 il candidato DC era fanfani, quello socialista Nenni(lui sì un'icona della sinistra altro che Rodotà) ed alla fine non riuscendo ad eleggerli furono entrambi ritirati e Saragat eletto.
Così funziona la politica. Se in una democrazia parlamentare punti ad umiliare il tuo avversario di solito ottieni il risultato opposto e quando non partecipi alle decisioni e le subisci perdi. Grillo sabato scorso ha perso e anche di brutto e se ne sta rendendo conto in questi giorni quando ha lamentato che i suoi otto milioni di voti non vengono presi in considerazione, senza pensare che è stato il suo atteggiamento a renderli irrilevanti.
[Modificato da trixam 27/04/2013 18:04]
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