border="0"

È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Una lettera al "Corriere del Mezzogiorno"

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2013 17:58
Email Scheda Utente
Post: 1.726
Post: 1.726
Utente Veteran
OFFLINE
07/01/2013 19:07
 
Quota

Dal professore Prisco, che mi prega di postare. Sarà pubblicata nel numero di domani

Caro Direttore,
sono un vecchio socialista che non ha il piacere di conoscere personalmente il segretario del partito, Riccardo Nencini. Se lo avessi incontrato, gli avrei detto che l’idea di entrare alla spicciolata, in quattro gatti e in posizione garantita, nelle liste PD è comprensibile per riprendere rappresentanza parlamentare e visibilità, ma mi sembra solo comoda e basta, cioè in concreto è una pigra scorciatoia. Quanto a me, non ho i quarti di nobiltà intellettuale e l’attenzione mediatica di cui gode Biagio De Giovanni, però ne capisco la posizione (aveva dichiarato al giornale che voterà per Monti, contestato per questo dal PD, cui ha appartenuto, n.d,r.) . Di Monti e dei suoi penso quello che ne dice un mio amico: «È come una banca, ti frega soldi tutto l’anno e a Natale ti regala un’agenda». Né mi sembra colpire molto lontana dal vero la perfidia di Tremonti, che twitta : «La sua formazione è una matrioska, sviti Monti ed esce Casini, lo sviti ed esce Fini, lo sviti ed esce Montezemolo....». Tuttavia, fare il socialista come il panda, in una quota riservata e protetta per grazia degli eredi dei catto-comunisti, come i gloriosi “indipendenti di sinistra” di una volta, non mi appare certo una sorte molto migliore. Non mi fa beninteso velo l’anticomunismo come a Berlusconi, che continua furbescamente a costruirci legittimazione popolare. Rispetto (senza esservi prono) chi si ispira alle direttive provenienti dal Vaticano, visto che la storia italiana è quella che è, ma nel Partito Democratico sento comunque odore di stantio. Se mi si fa passare la battuta, il problema di Bersani sono i bersaniani (anche i giovani, ciascuno di loro politically correct e più inquadrato e realista del re, come la vicenda commentata su queste colonne da Antonio Fiore dell’avvocatessa Tartaglione, trionfatrice delle primarie e fedele “casilliana”, dimostra bene), quello dei renziani è proprio Renzi. A meno di non volere ritenere che essere di lingua veloce e avere l’aria monellesca basti a vedersela con l’Unione Europea, la Merkel e compagnia bella Sia come sia, l’arrocco vetero-socialdemocratico dei Fassina, degli Orfini, della Camusso e di altre persone come loro mi sembra (nel migliore dei giudizi possibili) una nobile testimonianza arretrata di vent’anni almeno rispetto alle necessità del momento.
Non voterò la lista Monti senza perplessità e sofferenza, insomma. Ma, per un liberalsocialista che voglia guardare avanti (e non penso a me - quello che ho dato, ho dato - ma alle opportunità per la generazione di mio figlio, in un mondo che gira veloce senza aspettare), non mi sembra che possano esserci oggi scelte razionalmente diverse.

Email Scheda Utente
Post: 34.520
Post: 25.170
Utente Gold
Amministratore
OFFLINE
07/01/2013 19:32
 
Quota

In estrema sintesi: ancora una volta si vota a naso turato...nell'assoluta assenza di una qualsivoglia credibile alternativa.
Email Scheda Utente
Post: 1.726
Post: 1.726
Utente Veteran
OFFLINE
07/01/2013 19:47
 
Quota

Mi sa di sì. Ora sono raffreddato e non sto curandomi: se lo sarò ancora il giorno delle elezioni, meglio
Email Scheda Utente
Post: 1.692
Post: 1.692
Utente Veteran
OFFLINE
07/01/2013 19:57
 
Quota

Sembra una discussione dei democristiani anonimi. Se volete votare Monti votatelo, non dovete mica giustificarvi. In italia c'è sempre un buon motivo per votare il Gattopardo di turno.

Ma per favore, questa cosa della mancanza di alternativa lasciatela perdere perché stavolta è una balla.

Se poi parliamo di voto utile ancora peggio perché il voto utile è una delega all'inciucio. Monti e Bersani si scanneranno sui giornali, nel frattempo però Monti salva la banca del Pd con i vostri soldi(che non rivedrete più) e dopo le elezioni ve li ritrovate al governo insieme.
[Modificato da trixam 07/01/2013 19:58]
Email Scheda Utente
Post: 769
Post: 769
Utente Senior
OFFLINE
07/01/2013 20:19
 
Quota

invito a cambiare prospettiva

Se ci fosse un'alternativa credibile gli italiani sarebbero pronti a sostenerla? Ne dubito fortemente...
[Modificato da connormaclaud 07/01/2013 20:27]
Email Scheda Utente
Post: 1.444
Post: 1.444
Utente Veteran
OFFLINE
07/01/2013 22:16
 
Quota

a mio avviso Monti non può rappresentare l'alternativa per un liberalsocialista. Monti, se vogliamo porci in una prospettiva europea, può essere inquadrato tra i liberali e centristi che costituiscono il centro del parlamento europeo ma è conservatore in campo etico e sociale vista l'alleanza con Casini. Monti può, a mio avviso, rappresentare una valida alternativa per gli elettori di destra moderati (vista la rinnovata alleanza del PDL con la Lega): in breve è molto liberale e poco "social".
Email Scheda Utente
Post: 6.386
Post: 6.351
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
08/01/2013 01:07
 
Quota

Caro prof.,
questa volta devo dissentire. L'alternativa c'è.
Personalmente la vedo così nitidamente che ho investito il mio nome per testimoniarla alle persone a me più vicine.
Sono candidato per "Fare per Fermare il Declino" di Oscar Giannino sulla circoscrizione di Campania 1. Come sanno le persone che mi conoscono direttamente e chi mi ha letto in questi anni qui sul forum, la mia scelta non si lega ad ambizione politiche pregresse né si è trattato di una scelta in sé facile. Ho 26 anni e metterci la faccia in un Paese come questo è una sfida difficile e spesso controproducente. Ho voluto testimoniare personalmente alle persone che mi stimano e che si fidano di me che questa volta un'altra storia, un'alternativa c'è. Di fronte ad una crisi storica, si presenta un'occasione storica.
Giannino, Boldrin, Zingales, Stagnaro e tutti gli altri hanno messo insieme un manifesto e dieci proposte che hanno una grande prospettiva Costruiscono una proposta per il futuro e mettono sul campo un'analisi lunga anni.
Monti,invece, è supportato da chi questa crisi l'ha creata e da chi ha speculato su clientele e statalismo. Casini e Fini con le loro schiere di parassiti e con i sistemi di potere a cui da sempre rispondono non sono particolari irrilevanti su cui possiamo sorvolare. Inoltre Montezemolo rappresenta un concentrato di conflitti d'interesse ben degni di Berlusconi. Può bastare un'agenda con vaghi intendimenti a convincerci che questa gente questa volta si comporterà diversamente? E' credibile la promessa di chi finora, senza mai dar segno di pentimento, ha operato in piena difformità con i più elementari principi liberali come merito e responsabilità?
Ho aderito a Fermare il Declino quando è stato chiaro che avrebbe corso da solo, quando era chiaro che i Monti's boys non avrebbero sottoscritto le proposte di Giannino perché erano troppo precise, indicavano numeri, vincolavano l'azione di governo a promesse concrete e verificabili. La vecchia politica, invece, vuole le mani libere. Vuole fare promesse generiche perché sa che alle parole non seguiranno i fatti e non vuole correre il rischio che ci sia qualcuno a calcolare quante bugie sono state dette.
Non si può pensare a riforme liberali mentre ci si accompagna con il paladino di Cuffaro o con un Fini novello San Paolo redento dal peccato berlusconiano nonché cofirmatario di una delle leggi più vergognose della storia repubblicana.
Questa volta una sfida per un'altra storia c'è.
Questa volta c'è un movimento che ha scritto un programma dove non si lanciano slogan dal facile consenso, ma si scrivono fiumi di interventi e si postano grafici per spiegare da dove si taglierà la spesa parassitaria dello Stato, dove si investirà e come si ridistribuiranno le risorse. Inoltre l'esperienza accademica e personale dei promotori è una testimonianza di coerenza e di dedizione alle idee propagandate.
Si tratta di una sfida contro tutti i conflitti di interesse, contro uno Stato ladro che toglie i risparmi ai cittadini per alimentare lo sperpero delle risorse destinate agli amici di sempre, contro le caste e le corporazioni, contro la prepotenza degli insider e contro chi ha avuto responsabilità di governo negli ultimi 20 anni, volendo dimenticare che alcuni di questi traghettatori verso la Terza Repubblica c'erano già nella prima.
Se la sente davvero di votare un agglomerato di sigle all'interno del quale rischia di trovare nomi come De Mita o Mastella o, alla meno peggio, dei fantocci designati da questa gente?
C'è tutta un'altra storia fatta di merito, responsabilità, libertà che aspetta solo il nostro sostegno.
No, prof. questa volta sarà possibile votare senza turarsi il naso, senza scegliere il meno peggio.
Arrivo tardi rispetto al suo articolo che sarà pubblicato prima che lei abbia letto le mie ragioni, ma spero che siano in tanti a convincersi che un'alternativa c'è davvero.
Fare per Fermare il declino è un investimento per un futuro diverso, per dare a noi giovani un'occasione, ma soprattutto per impedire una nuova patrimoniale e nuove tasse destinate alle tasche dei soliti noti mentre si prova a tagliare senza vergogna l'assistenza ai malati di Sla ed i fondi alle scuole.
Fare ha un programma chiaro, di quella chiarezza che deriva dal ritenere semplici le cose ovvie come togliere i 5 miliardi di soldi pubblici destinati alle Poste per spostarli sulla ricerca, come voler privatizzare la Rai per non sottrarre risparmi ai cittadini, come aiutare le donne, i giovani e i disoccupati di lungo periodo, indicando da quali capitolo di spesa verranno presi i soldi e non lanciando slogan sconclusionati.
Fare ha avuto il coraggio di scegliere la strada più difficile quella senza alleanze e senza imbarcare i riciclati della politica. Forse falliremo e non arriveremo al 4% (si figuri che stiamo strenuamente e stoicamente ancora raccogliendo le firme), ma è meglio perdere dalla parte giusta che vincere dalla parte sbagliata.
Vi saluto con la stima di sempre e con la convinzione che questo topic sarà un'occasione di confronto importantissima.
Raffaele Minieri
[Modificato da giusperito 08/01/2013 01:12]
Email Scheda Utente
Post: 34.525
Post: 25.175
Utente Gold
Amministratore
OFFLINE
08/01/2013 01:45
 
Quota

Re:
giusperito, 08/01/2013 01:07:

Caro prof.,
questa volta devo dissentire. L'alternativa c'è.
Personalmente la vedo così nitidamente che ho investito il mio nome per testimoniarla alle persone a me più vicine.
Sono candidato per "Fare per Fermare il Declino" di Oscar Giannino sulla circoscrizione di Campania 1. Come sanno le persone che mi conoscono direttamente e chi mi ha letto in questi anni qui sul forum, la mia scelta non si lega ad ambizione politiche pregresse né si è trattato di una scelta in sé facile. Ho 26 anni e metterci la faccia in un Paese come questo è una sfida difficile e spesso controproducente. Ho voluto testimoniare personalmente alle persone che mi stimano e che si fidano di me che questa volta un'altra storia, un'alternativa c'è. Di fronte ad una crisi storica, si presenta un'occasione storica.
Giannino, Boldrin, Zingales, Stagnaro e tutti gli altri hanno messo insieme un manifesto e dieci proposte che hanno una grande prospettiva Costruiscono una proposta per il futuro e mettono sul campo un'analisi lunga anni.
Monti,invece, è supportato da chi questa crisi l'ha creata e da chi ha speculato su clientele e statalismo. Casini e Fini con le loro schiere di parassiti e con i sistemi di potere a cui da sempre rispondono non sono particolari irrilevanti su cui possiamo sorvolare. Inoltre Montezemolo rappresenta un concentrato di conflitti d'interesse ben degni di Berlusconi. Può bastare un'agenda con vaghi intendimenti a convincerci che questa gente questa volta si comporterà diversamente? E' credibile la promessa di chi finora, senza mai dar segno di pentimento, ha operato in piena difformità con i più elementari principi liberali come merito e responsabilità?
Ho aderito a Fermare il Declino quando è stato chiaro che avrebbe corso da solo, quando era chiaro che i Monti's boys non avrebbero sottoscritto le proposte di Giannino perché erano troppo precise, indicavano numeri, vincolavano l'azione di governo a promesse concrete e verificabili. La vecchia politica, invece, vuole le mani libere. Vuole fare promesse generiche perché sa che alle parole non seguiranno i fatti e non vuole correre il rischio che ci sia qualcuno a calcolare quante bugie sono state dette.
Non si può pensare a riforme liberali mentre ci si accompagna con il paladino di Cuffaro o con un Fini novello San Paolo redento dal peccato berlusconiano nonché cofirmatario di una delle leggi più vergognose della storia repubblicana.
Questa volta una sfida per un'altra storia c'è.
Questa volta c'è un movimento che ha scritto un programma dove non si lanciano slogan dal facile consenso, ma si scrivono fiumi di interventi e si postano grafici per spiegare da dove si taglierà la spesa parassitaria dello Stato, dove si investirà e come si ridistribuiranno le risorse. Inoltre l'esperienza accademica e personale dei promotori è una testimonianza di coerenza e di dedizione alle idee propagandate.
Si tratta di una sfida contro tutti i conflitti di interesse, contro uno Stato ladro che toglie i risparmi ai cittadini per alimentare lo sperpero delle risorse destinate agli amici di sempre, contro le caste e le corporazioni, contro la prepotenza degli insider e contro chi ha avuto responsabilità di governo negli ultimi 20 anni, volendo dimenticare che alcuni di questi traghettatori verso la Terza Repubblica c'erano già nella prima.
Se la sente davvero di votare un agglomerato di sigle all'interno del quale rischia di trovare nomi come De Mita o Mastella o, alla meno peggio, dei fantocci designati da questa gente?
C'è tutta un'altra storia fatta di merito, responsabilità, libertà che aspetta solo il nostro sostegno.
No, prof. questa volta sarà possibile votare senza turarsi il naso, senza scegliere il meno peggio.
Arrivo tardi rispetto al suo articolo che sarà pubblicato prima che lei abbia letto le mie ragioni, ma spero che siano in tanti a convincersi che un'alternativa c'è davvero.
Fare per Fermare il declino è un investimento per un futuro diverso, per dare a noi giovani un'occasione, ma soprattutto per impedire una nuova patrimoniale e nuove tasse destinate alle tasche dei soliti noti mentre si prova a tagliare senza vergogna l'assistenza ai malati di Sla ed i fondi alle scuole.
Fare ha un programma chiaro, di quella chiarezza che deriva dal ritenere semplici le cose ovvie come togliere i 5 miliardi di soldi pubblici destinati alle Poste per spostarli sulla ricerca, come voler privatizzare la Rai per non sottrarre risparmi ai cittadini, come aiutare le donne, i giovani e i disoccupati di lungo periodo, indicando da quali capitolo di spesa verranno presi i soldi e non lanciando slogan sconclusionati.
Fare ha avuto il coraggio di scegliere la strada più difficile quella senza alleanze e senza imbarcare i riciclati della politica. Forse falliremo e non arriveremo al 4% (si figuri che stiamo strenuamente e stoicamente ancora raccogliendo le firme), ma è meglio perdere dalla parte giusta che vincere dalla parte sbagliata.
Vi saluto con la stima di sempre e con la convinzione che questo topic sarà un'occasione di confronto importantissima.
Raffaele Minieri



E qui cade l'asino, ossia nasce un dilemma vecchio quanto la politica: quanto conta il merito? Quanto contano le idee? E quanto invece i numeri?
Nella politica democratica, correre da soli è motivo sicuramente di vanto e garantisce pochi inciuci e più coerenza, ma al tempo stesso è un sistema "perdente".
Qui non vince chi ha ragione, chi fa meno compromessi o dice meno bugie, ma chi ha un voto in più.
Questa è la democrazia.
Email Scheda Utente
Post: 6.388
Post: 6.353
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
08/01/2013 11:40
 
Quota

Ma se per vincere devi rinunciare a cosa sei, allora meglio passare la mano. Tuttavia in condizioni storiche eccezionali, come le attuali, c'è uno spiraglio per la rivoluzione liberale.
Bisogna sfidare le leggi dei grandi numeri, sapendo che sempre, anzi quasi sempre si uscirà sconfitti. Noi ci appigliamo a quel quasi, sperando di convincere tante persone, sperando per il momento di introdurre in Parlamento una pattuglia di vigilanza.
Tuttavia in Italia già c'è stato un esempio vincente che purtroppo gli anni hanno sepolto nella memoria dei più e per molti di noi hanno relegato ad un fatto antecedente alla nostra nascita. Si tratta dei Radicali.
In un Paese cattolico e fortemente influenzato, per non dire pesantemente condizionato, dal Vaticano sono riusciti a portare avanti battaglie di civiltà quali il divorzio e l'aborto. Si può perdere e può anche capitare che dopo la vittoria si venga dimenticati, ma ci si impegna per consegnare alle generazioni future un Paese migliore, un Paese in cui i Radicali sono spariti dal Parlamento, ma la maggioranza degli italiani lotterebbe per difendere il diritto all'aborto ed al divorzio.
Bisogna esserci, provarci.. nulla ha senso se quando l'occasione c'è, si pensa alla sconfitta.
Email Scheda Utente
Post: 1.727
Post: 1.727
Utente Veteran
OFFLINE
08/01/2013 12:33
 
Quota

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

L'unica cosa che mi offende (e molto) è essere definito un "democristiano anonimo". Sono invece - e sono sempre stato - un socialista non (o anti)comunista, laico e libertario. E' verissimo che di fronte a Montezemolo per i suoi conflitti di interesse occorre turarsi il naso, è verissimo che Casini sui temi etici è un vecchio democristiano (lui, non io), è verissimo che Monti rappresenta poteri economici forti. Ma il debito pubblico a -126% sul Pil e la produttività annua a zero sono un fatto e come uscirne? Ricorderei a Berlusconi che non è credibile mollare il governo dopo averlo sostenuto un anno intero e quando lui e Tremonti(non io e per essere onesti non ancora Monti) avevano accettato e firmato la famosa lettera-capestro con gli impegni verso l'Europa, gli ricorderei che trovare i soldi per eliminare l'imu sulla prima casa aumentando le tasse sul gioco è risibile (la quota di introiti dal gioco è aleatoria), oltreché immorale (perché no a suo tempo ai casini - con l'iniziale minuscola - e sì al "gratta e vinci"? Comunque è tassare il vizio). E ricorderei a Bersani che lui non guida - e lo sa bene - un partito socialdemocratico, ma il vecchio PCI + spruzzate di dossettiani (Franceschini, Bindi), alleato con il poeta Vendola, mentre intorno si agitano populisti e manettari (Grillo, Di Pietro, Ingroia). L'Italia non ha mai avuto un partito socialdemocratico maggioritario che conviveva con una minoranza di comunisti (prima) ed ex comunisti (dopo), come è invece il Labour in Inghilterra, ma a sinistra le proporzioni sono state esattamente contrarie: i miglioristi del PCI (Amendola, Fermariello, Chiaromonte, Napolitano) sono sempre stati in minoranza nel loro partito. E il Paese (questo è il punto) è strutturalmente composto da un'anima moderata e formalmente chiesastica, anche se a messa non ci va, se non per battezzarsi, sposarsi e crepare assistita dai preti. Insomma, l'Italia non è né (né mai è stata) né modernamente liberale, né modernamente socialista. La sua "pancia" profonda è una palude di ceto medio, spesso corporativo, l'evasione fiscale è sì quella dei grandi patrimoni (che però trovano il modo di proteggersi legalmente), ma anche di chi, piccolo, se può fa il lavoro nero e si arrangia col secondo lavoro (quanti scontrini reolari ricevete per quello che comprate ogni giorno?). Aggiungeteci che i conti sul PIL sono devastati dalla tassa occulta dell'economia illegale, proprio nel senso di illecita, di camorrista, 'ndranghetista, mafiosa e che la Germania si è riunificata sostanzialmente in venticinque anni, mentre noi abbiamo dall'unità almeno la questione meridionale (fate sul punto voi le vostre considerazioni). Il risultato purtroppo è ancora Monti più Bersani, cioè l'alleanza tra poteri forti e vecchio ex PCI , che la renda più digeribile e "social". Se non si è capito, questa non è l'Italia che preferisco, ma solo quella che vedo: non mi piace affatto, intendiamoci bene e con chiarezza, ma sono decidete voi se pessimista o realista. Un'ultima considerazione: faccio tanti auguri affettuosi e molto sinceri a Raffaele Minieri perché è vero: è bello vedere che un giovane ci mette la faccia. Ma vorrei scommettere che purtroppo Giannino oscillerà tra lo o, e l'1, . Ci vuol altro
Email Scheda Utente
Post: 1.693
Post: 1.693
Utente Veteran
OFFLINE
08/01/2013 20:35
 
Quota

Re:
(pollastro), 08/01/2013 12:33:

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

L'unica cosa che mi offende (e molto) è essere definito un "democristiano anonimo". Sono invece - e sono sempre stato - un socialista non (o anti)comunista, laico e libertario. E' verissimo che di fronte a Montezemolo per i suoi conflitti di interesse occorre turarsi il naso, è verissimo che Casini sui temi etici è un vecchio democristiano (lui, non io), è verissimo che Monti rappresenta poteri economici forti. Ma il debito pubblico a -126% sul Pil e la produttività annua a zero sono un fatto e come uscirne? Ricorderei a Berlusconi che non è credibile mollare il governo dopo averlo sostenuto un anno intero e quando lui e Tremonti(non io e per essere onesti non ancora Monti) avevano accettato e firmato la famosa lettera-capestro con gli impegni verso l'Europa, gli ricorderei che trovare i soldi per eliminare l'imu sulla prima casa aumentando le tasse sul gioco è risibile (la quota di introiti dal gioco è aleatoria), oltreché immorale (perché no a suo tempo ai casini - con l'iniziale minuscola - e sì al "gratta e vinci"? Comunque è tassare il vizio). E ricorderei a Bersani che lui non guida - e lo sa bene - un partito socialdemocratico, ma il vecchio PCI + spruzzate di dossettiani (Franceschini, Bindi), alleato con il poeta Vendola, mentre intorno si agitano populisti e manettari (Grillo, Di Pietro, Ingroia). L'Italia non ha mai avuto un partito socialdemocratico maggioritario che conviveva con una minoranza di comunisti (prima) ed ex comunisti (dopo), come è invece il Labour in Inghilterra, ma a sinistra le proporzioni sono state esattamente contrarie: i miglioristi del PCI (Amendola, Fermariello, Chiaromonte, Napolitano) sono sempre stati in minoranza nel loro partito. E il Paese (questo è il punto) è strutturalmente composto da un'anima moderata e formalmente chiesastica, anche se a messa non ci va, se non per battezzarsi, sposarsi e crepare assistita dai preti. Insomma, l'Italia non è né (né mai è stata) né modernamente liberale, né modernamente socialista. La sua "pancia" profonda è una palude di ceto medio, spesso corporativo, l'evasione fiscale è sì quella dei grandi patrimoni (che però trovano il modo di proteggersi legalmente), ma anche di chi, piccolo, se può fa il lavoro nero e si arrangia col secondo lavoro (quanti scontrini reolari ricevete per quello che comprate ogni giorno?). Aggiungeteci che i conti sul PIL sono devastati dalla tassa occulta dell'economia illegale, proprio nel senso di illecita, di camorrista, 'ndranghetista, mafiosa e che la Germania si è riunificata sostanzialmente in venticinque anni, mentre noi abbiamo dall'unità almeno la questione meridionale (fate sul punto voi le vostre considerazioni). Il risultato purtroppo è ancora Monti più Bersani, cioè l'alleanza tra poteri forti e vecchio ex PCI , che la renda più digeribile e "social". Se non si è capito, questa non è l'Italia che preferisco, ma solo quella che vedo: non mi piace affatto, intendiamoci bene e con chiarezza, ma sono decidete voi se pessimista o realista. Un'ultima considerazione: faccio tanti auguri affettuosi e molto sinceri a Raffaele Minieri perché è vero: è bello vedere che un giovane ci mette la faccia. Ma vorrei scommettere che purtroppo Giannino oscillerà tra lo o, e l'1, . Ci vuol altro




E ne se esce andando a votare Casini, Fini, Cesa, Mastella e la Malfa? Manca solo il povero Cuffaro momentaneamente trattenuto a Rebibbia.
Prof la sua analisi è totalmente condivisibile, proprio per questo non capisco come possa sposare l'adagio italiano secondo il quale chi ha prodotto i disastri deve essere chiamato a risolverli perché è comunque il meno peggio.

Se parliamo di numeri, Monti con tutta l'attenzione mediatica è dato al 12% nei sondaggi più ottimisti, alla camera hanno già perso e l'unica speranza è impedire a Bersani di conquistare il senato per poi ricattarlo pretendendo la presidenza del consiglio. Ma in quale paese del mondo nei governi che si formano per accordo dopo le elezioni diventa primo ministro il leader del partito di minoranza? In quelli che conosco io nessuno. Da questo punto di vista la lista monti è molto più destabilizzante delle liste populiste.

Cmq Fare è dato 2,5% senza andare in tv o sui giornali, non mi sembra poco. Con un po' di esposizione mediatica nell'ultimo mese fare il colpo di reni per arrivare al 4% almeno alla camera non è impossibile, ma è chiaro che diventa più difficile se invece di prestare un voto ad una lista democratica e liberale si preferisce darlo a Casini e soci.
Email Scheda Utente
Post: 1.729
Post: 1.729
Utente Veteran
OFFLINE
08/01/2013 21:47
 
Quota

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Caro Trixam, grazie per la condivisione dell'analisi. Ho scritto chiaramente che Monti lo voterei col mal di pancia. La mia prima scelta sarebbe stata una sinistra liberal, ma in giro non la vedo: i pochi con queste caratteristiche in lista col PD mi sembrano come i panda del WWF e oggi mancheranno solo le bandiere rosse e le salamelle delle Feste dell'Unità - il resto, indipendenti di sinistra compresi, c'è tutto - per rifare il Gran Partito, nel cui nome oggi si strillerà in piazza "Gramsci,Togliatti, De Gasperi, Dossetti, Moro, Berlinguer" (non so quale coerenza, se non il cattocomunismo, c'è in questa maionese impazzita, per finire con "Ber - sa - ni". Non che mi piacesse Renzi, che si è visto nella fase dopo le primarie quale spessore avesse. Quanto a Fare, Giannino pure lui non mi sembra nuovissimo, visto che dirigeva La Voce Repubblicana, era vicino a La Malfa sr., ha mendicato fino a ieri (vedi le interviste) udienza alla listina presso Monti, che lo ha, diciamo ... "non curato" proprio. E io poi vorrei votare da liberal, sì, ma una sinistra, non una destrina. Il quorum è a rischio, ammettetelo, mentre qui si tratta di dare un voto utile per liberarci almeno dei populismi (Berlusconi, Di Pietro&Ingroia, Grillo). Comunque stiamo a vedere: la campagna elettorale non è lunga, ma nemmeno breve. Risposte ai dubbi verranno, spero. In bocca al lupo!, però, a chi è personalmente impegnato: a prescindere da eventuali dissensi di merito, metterci la faccia e la passione è un gesto civile
Email Scheda Utente
Post: 1.730
Post: 1.730
Utente Veteran
OFFLINE
09/01/2013 15:20
 
Quota

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Nota pubblicata oggi, purtroppo con un errore nel titolo, che ne stravolge il senso (forse il pensiero non era stato espresso con sufficiente chiarezza): Non voterò la lista Monti, ma spero che si allei col PD. Il senso giusto (e il titolo che avrebbe invece interpretato correttamente il testo della la nota ) sarebbe stato, invece, Voterò la lista Monti (ma col mal di pancia, come si capisce dal testo, n.d.r.), ma spero che si allei col PD (che avrei votato, se non fosse così stantio, come si capisce dal testo, n.d.r.). Ho inviato una richiesta di rettifica del titolo, per chiarezza
Email Scheda Utente
Post: 6.389
Post: 6.354
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
09/01/2013 17:35
 
Quota

Prof. sono i grandi poteri dei ghostwriters di Fermare il Declino. Vi vogliamo dalla nostra parte! [SM=g2725292]
Email Scheda Utente
Post: 6.391
Post: 6.356
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
09/01/2013 17:58
 
Quota

Prof. ci danno in volata per il 6%. Che ne dice di pensarci su?

Giannino di Fare per Fermare il declino si è presentato nella competizione elettorale in pratica da solo, con le sue sole idee. Questo isolamento sembrava lo portasse alla emarginazione. E invece i dati Lorien dimostrano che Giannino è più che mai in gioco. I numeri commentati e analizzati dal direttore di Italia Oggi, Pierluigi Magnaschi In base all’ultimo sondaggio di Lorien Consulting pubblicato ieri, in esclusiva nazionale, da ItaliaOggi, e relativo a un’indagine che è aggiornata al 2 gennaio (prima, quindi, degli ultimissimi rivolgimenti politici che avrebbero potuto determinare nuovi orientamenti politici che potranno essere rilevati soltanto nel prossimo sondaggio) la lista “Fare per Fermare il declino” di Oscar Giannino prenderebbe l’1,9% delle intenzioni di voto.Questa, di primo acchito, sembra una percentuale irrilevante ma essa invece è sin d’ora significativa perché è superiore a quella che viene attribuita al Fli di Fini che è praticamente scomparso dal radar dei rilevamenti elettorali. Non solo, il consenso a Giannino è quasi identico al 2% di Italia Futura, la lista di Luca Cordero di Montezemolo, che ha goduto del prestigio del suo animatore oltre che del forte battage informativo da parte di tutti i media più diffusi.La lista di Giannino inoltre raccoglie già ora la metà dei consensi elettorali che Lorien attribuisce all’Udc (4%) di Pierferdinando Casini che pure vanta un lungo insediamento politico, istituzionale e sociale e che si avvale, da vent’anni, di un vasto irradiamento territoriale e di una cospicua presenza negli enti locali.Giannino si è presentato nella competizione elettorale in pratica da solo, con le sue sole idee. Ha rifiutato fusioni o accorpamenti che magari avrebbero potuto gratificarlo personalmente, ma che avrebbero diluito la sua autentica ispirazione liberale che contrasta con quella degli altri movimentini di centro, interessati solo a sopravvivere.Questo isolamento sembrava lo portasse alla emarginazione. E invece i dati Lorien dimostrano che Giannino è più che mai in gioco. Anzi, la stessa Lorien precisa che il bacino al quale «Fermare il declino» può aspirare al 6%.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:49. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com