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Si può dichiarare di non sopportare Benigni, pur non essendo berlusconiani?

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2012 13:15
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Re: Re: Re: Re:
nando85, 19/12/2012 12:08:




Scusate se mi intrometto.

Faccio solo notare che stai tenendo esattamente il comportamento descritto dall'autore del post.

Non citi Berlusconi, ma citi Vespa ed i Pacchi...

Direi che (pollastro) ha praticamente anticipato la tua risposta all'apertura del topic.

Ormai, sembra quasi una risposta automatica, quando si contestano Benigni o la pseudo cultura di sinistra.



era solo a titolo esemplificativo ;)
anzi più volte nel topic ho ribadito come è ben possibile non sopportare benigni pur non essendo berlusconiani (de gustibus); semplicemente non condivido l'opinione di chi ritiene che Benigni non dovrebbe proprio comparire in una tv finanziata con soldi pubblici semplicemente perché a loro non piace o dice cose che loro non condividono. Se non piace si cambia canale (come io faccio quando c'è Vespa).

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19/12/2012 12:26
 
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Re:
trixam, 18/12/2012 21:24:

Non ho visto lo show, ma ho rivisto qualche pezzo in rete. Spettacoli del genere si vedono solo in due paesi: la corea del nord del nord e l'italia.
Ci sono però due differenze: in corea il partito comunista si chiama ancora comunista, la seconda è che loro venerano il caro leader e in Italia invece la cara costituzione catto sovietica. Invece di venerarla, bisognerebbe andare in piazza a bruciarla come gesto di disobbedienza civile.

Benigni in passato ha fatto delle belle cose, ma in fatto di satira è sempre stato un paraculo ligio all'ortodossia del partito(come chiunque volesse aver successo in un campo dove il pci era egemone) attento però a non disturbare troppo le gerarchie morali dell'italia democrista.
Altro che democristiani, moriremo cattocomunisti.

Ps il canone è un furto a prescindere dal proprio orientamento politico, la Rai è una barzelletta. Se un giorno dovesse essere privatizzata e quei 2,5 miliardi di euro invece di finanziare la propaganda governativa(di qualsiasi governo) fossero destinati ad un vero servizio pubblico, tipo la realizzazione della banda larga, allora forse quel giorno l'italia sarà più vicina ad essere un paese normale.




infatti la vera satira non è certo quella che fa Benigni a mio parere, lui è un comico, e fa semplicemente ridere. Inutile aspettarsi di più o rimarcare quello che nonrisulta esser stato all'altezza. Forse sono quelli che lo criticano che si aspettano troppo, senza ragione. La sua è un' opera di diffusione al grande pubblico, ha pertanto, già in sè i limiti dell'appiattimento del pensiero e della semplificazione del linguaggio, che sono caratteristiche strutturali del mezzo televisivo, in qualsiasi modo utilizzato.
19/12/2012 13:27
 
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Re: Re: Re: Re:
nando85, 19/12/2012 12:08:




Scusate se mi intrometto.

Faccio solo notare che stai tenendo esattamente il comportamento descritto dall'autore del post.

Non citi Berlusconi, ma citi Vespa ed i Pacchi...

Direi che (pollastro) ha praticamente anticipato la tua risposta all'apertura del topic.

Ormai, sembra quasi una risposta automatica, quando si contestano Benigni o la pseudo cultura di sinistra.



No, per favore. Può stare sulle palle Benigni, la sua satira,la sua spiegazione della Costituzione può non essere piaciuta ma è un uomo di elevata cultura e su questo non ci piove. A volte i pregiudizi sulla persona influenzano troppo.
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19/12/2012 15:42
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Niña de Luna, 19/12/2012 13:27:



No, per favore. Può stare sulle palle Benigni, la sua satira,la sua spiegazione della Costituzione può non essere piaciuta ma è un uomo di elevata cultura e su questo non ci piove. A volte i pregiudizi sulla persona influenzano troppo.




Appunto, influenzano troppo.

Io dico che non è detto che Benigni ogni volta che apre la bocca faccia cultura!

Come attore e regista, è certamente un grandissimo, ma ciò non implica automaticamente che tutto ciò che dica o faccia vada preso per oro colato.

Bisogna valutare volta per volta il contenuto espresso.

Non conta chi sei, conta ciò che dici.

Se dici cagate e banalità a raffica, fai pseudo cultura, che tu ti chiami Benigni, Fantozzi o Giacomo Leopardi.

[SM=g2719694]
[Modificato da nando85 19/12/2012 15:44]
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19/12/2012 16:44
 
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Si ha ragione Nando l'italiano (il cui sinonio sul dizionario è handicappato) si lascia facilmente influenzare e recepisce in modo passivo il messaggio dei media.Ricordo una discussione lo scorso anno con una persona di estrema sinistra del mio paese.Costui,parlando dei provvedimenti dell'ex governo,affermava di essere contrario al federalismo fiscale.Alla mia domanda ''Signor Giovanni ma lei sa cosa è il federalismo fiscale?'' questi rispose:''Non lo so e non voglio saperlo ma sono contrario''.Per questo in questo paese proliferano giullari come Santoro,Fazio e Floris.
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Re:
goisis, 19/12/2012 16:44:

Si ha ragione Nando l'italiano (il cui sinonio sul dizionario è handicappato) si lascia facilmente influenzare e recepisce in modo passivo il messaggio dei media.Ricordo una discussione lo scorso anno con una persona di estrema sinistra del mio paese.Costui,parlando dei provvedimenti dell'ex governo,affermava di essere contrario al federalismo fiscale.Alla mia domanda ''Signor Giovanni ma lei sa cosa è il federalismo fiscale?'' questi rispose:''Non lo so e non voglio saperlo ma sono contrario''.Per questo in questo paese proliferano giullari come Santoro,Fazio e Floris.




pensa che se era di destra lo candidavano ;)
a parte la battuta, di personaggi del genere anche a destra ce ne sono tanti. Purtroppo l'ignoranza è un male trasversale che colpisce tutti a prescindere dal colore politico.
Detto questo non mi sento di darti ragione (e su questo rispondo anche a Nando85) su Benigni. È vero ciò che dice Nando ("non è detto che Benigni ogni volta che apre la bocca faccia cultura") ma personalmente che il 43% dei telespettatori abbia scelto di sentirsi raccontare un po' le fondamenta della nostra società e un buon segno. Benigni l'ha fatto a modo suo (come in occasione dell'inno e della divina commedia) e questo può non piacere ma non gli si può contestare il merito di aver raggiunto, pur trattando un argomento non certamente popolare, il grande pubblico. È vero la Rai da maggiore spazio ai cd intellettuali di sinistra ma dove sono gli intellettuali di destra? Il vero problema del berlusconismo è che in 20 anni ha distrutto la cultura di destra. E questo è un fatto
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Re: Re:
mikele88uni, 19/12/2012 09:16:



il compenso è relativo allo spettacolo "la più bella del mondo" che ha fatto il 43% di share e a 12 puntate su Dante che andranno in onda in primavera!




Non esiste comunque!!!Dove cazzo sta questa crisi se paghiamo sto stronzo 6 milioni di euro?



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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Mikele l'ignoranza senza dubbio da ambo le parti imperversa ma io mi soffermavo sull'atteggiamento dell'italiano medio che recepisce senza alcuna vivacità intellettuale il messaggio dei media.I poteri forti conoscendo questo atteggiamento utilizzano tv e giornali per disinformare.L'ultimo esempio di questo scempio si è visto con le primarie del PD.La casta avendo paura degli intenti di Renzi circa dimezzamento di parlamentari,ministri ecc. l'ha rappresentato agli occhi della gente come un personaggio pericoloso,un ciarlatano,uno di destra infiltrato nel centro-sinistra.Tra l'altro anche in passato qui ho detto che sono assolutamente contrario ai talk show che parlano di politica.
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Re: Re:
mikele88uni, 19/12/2012 17:49:




pensa che se era di destra lo candidavano ;)
a parte la battuta, di personaggi del genere anche a destra ce ne sono tanti. Purtroppo l'ignoranza è un male trasversale che colpisce tutti a prescindere dal colore politico.
Detto questo non mi sento di darti ragione (e su questo rispondo anche a Nando85) su Benigni. È vero ciò che dice Nando ("non è detto che Benigni ogni volta che apre la bocca faccia cultura") ma personalmente che il 43% dei telespettatori abbia scelto di sentirsi raccontare un po' le fondamenta della nostra società e un buon segno. Benigni l'ha fatto a modo suo (come in occasione dell'inno e della divina commedia) e questo può non piacere ma non gli si può contestare il merito di aver raggiunto, pur trattando un argomento non certamente popolare, il grande pubblico. È vero la Rai da maggiore spazio ai cd intellettuali di sinistra ma dove sono gli intellettuali di destra? Il vero problema del berlusconismo è che in 20 anni ha distrutto la cultura di destra. E questo è un fatto






L'italia non è un paese di sole persone colte. Molte l'hanno visto in tv perché "ci sta chill c'attacc a berlusconi. Io pure o schif, viramm che dice". Secondo te, l'italiano di bassa cultura(e ce ne sono)ha visto il programma perchè interessato alla costituzione?Non prendiamoci in giro. Se voglio vedere benigni, metto mano al portafogli e me lo vado a vedere, di mia spontanea volontà. Ma, ripeto, non esiste questo compenso. Per nessuno!!!!!!



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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Re:
goisis, 19/12/2012 18:14:

Mikele l'ignoranza senza dubbio da ambo le parti imperversa ma io mi soffermavo sull'atteggiamento dell'italiano medio che recepisce senza alcuna vivacità intellettuale il messaggio dei media.I poteri forti conoscendo questo atteggiamento utilizzano tv e giornali per disinformare.L'ultimo esempio di questo scempio si è visto con le primarie del PD.La casta avendo paura degli intenti di Renzi circa dimezzamento di parlamentari,ministri ecc. l'ha rappresentato agli occhi della gente come un personaggio pericoloso,un ciarlatano,uno di destra infiltrato nel centro-sinistra.Tra l'altro anche in passato qui ho detto che sono assolutamente contrario ai talk show che parlano di politica.




su questo sono d'accordo ma non vedo cosa c'entri nel caso specifico. Benigni a parte i minuti iniziali (in cui lo ammetto ha parlato quasi esclusivamente di Berlusconi ma questo fa da contraltare al fatto che in 3gg B. è apparso ben 4 volte in TV) ha parlato quasi solo della costituzione (ovviamente il riferimento alla lega in occasione dell'articolo 5 era scontato).
sulle primarie del PD il discorso è diverso e su Renzi preferisco non esprimermi (dico solo che è banale la constatazione che per convincere i delusi di destra (espresso intento di Renzi) bisogna dire cose di destra senonché di primarie del cxs si trattava).

MARTINA.SANNINO83, 19/12/2012 18:14:




Non esiste comunque!!!Dove cazzo sta questa crisi se paghiamo sto stronzo 6 milioni di euro?




meglio distribuire soldi con "i pacchi"? io non guardo mai la tv (tranne che per vedere il Napoli) ma l'altra sera Benigni mi ha riportato davanti alla tv. Sarei curioso poi di sapere quanto la Rai ha guadagnato dalle pubblicità che ci sono state subito prima e subito dopo l'evento (durante il quale non ci sono state invece pubblicità).
19/12/2012 18:37
 
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Re: Re: Re:
MARTINA.SANNINO83, 19/12/2012 18:20:






L'italia non è un paese di sole persone colte. Molte l'hanno visto in tv perché "ci sta chill c'attacc a berlusconi. Io pure o schif, viramm che dice". Secondo te, l'italiano di bassa cultura(e ce ne sono)ha visto il programma perchè interessato alla costituzione?Non prendiamoci in giro. Se voglio vedere benigni, metto mano al portafogli e me lo vado a vedere, di mia spontanea volontà. Ma, ripeto, non esiste questo compenso. Per nessuno!!!!!!




Mia mamma ha la quinta elementare, non si può dire che abbia una altissima cultura, è stata lei a ricordarmi che c'era lui in tv dicendo "parla della Costituzione deve essere interessante". Il problema dell'antipatia verso il personaggio è proprio questo, si rischia di azzardare giudizi troppo superficiali. [SM=x43812]
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19/12/2012 18:41
 
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Ulteriori precisazioni
Ribadisco che non volevo "buttarla in politica", o meglio in "tifo" politico, come qui fa qualcuno, ma tentavo di compiere un'analisi il più possibile (ovviamente secondo me) oggettiva di teoria e pratica della comunicazione appunto politica. Preciso di votare personalmente per la sinistra moderata (usare "moderato" come sinonimo di "appartenente al centrodestra" è una truffa di chi imbroglia sulle e con le parole: Berlusconi moderato non lo è certo e così non lo sono La Russa, Meloni e Storace, Vendola e de Magistris; lo sono Monti, tanto Bersani quanto Renzi, a destra Quagliariello e perfino Crosetto, anche se oggi va con la Meloni per convenienza, nonché tutti i centristi, compreso Casini) e inoltre che amo la Costituzione italiana, ma lo faccio (e chiedo scusa a chi non concorda, ma mi limito ad esprimere i miei gusti) nonostante Benigni e la Littizzetto, non grazie a loro, cioè razionalmente e non emotivamente, né per il gusto delle chiacchiere al bar. Trovo in primo luogo che fare ridere su Berlusconi perché è nano coi rialzi alle scarpe o un vecchio porco che ama le ragazzine, o insultarlo (Benigni: "Silvio, come si può ancora candidarsi?"; Littizzetto: "Silvio, hai rotto il c...!") non faccia sua volta ridere, ma semmai piangere (infatti non amo nemmeno i cinepanettoni; roba grossolana, insomma); sono i bambini quelli che per sembrare grandi e trasgressivi dicono parolacce. In secondo luogo, e quanto alla Costituzione, ritengo che farne oggetto di retorica non la fa amare di più, ma a mio avviso la rende odiosa (come accade con qualunque approccio retorico su qualunque argomento). In terzo luogo, a me sembra che si stia con tali modalità di comunicazione facendo solo pubblicità gratuita al Cavaliere (che la Costituzione notoriamente non la ama, ma innanzitutto non la conosce: si veda quando ripete spesso che la Corte Costituzionale "abroga" le leggi approvate dalla sua maggioranza). Vorrei esprimere qui - ribadisco - un giudizio tecnico, non da suo sostenitore, giacché non lo sono affatto. Come lui ieri sera ha addirittura teorizzato da Vespa, lo stare oggi sempre in televisione (ritiene infatti di essere in credito di uso della televisione rispetto agli avversari, sostiene la per me singolare teoria che i tempi di propaganda elettorale dovrebbero essere riconosciuti in percentuale alla forza parlamentare ed elogia la per lui "civilissima" America, dove i fiancheggiatori dei candidati possono pagare spot senza limiti legali di investimento economico e farli andare in onda senza conto di minuti) lo aiuta a recuperare consensi fra quelli che non seguono la politica ogni giorno (e hanno memoria corta, ma questo lo aggiungo io). Anche la melina del PdL per rallentare lo scioglimento delle Camere - dopo che Alfano aveva in sostanza aperto la crisi con un discorso antimontiano a Montecitorio e l'astensione del suo gruppo - lo aiuta a guadagnare tempo e quindi voti tra chi in questo momento è propenso ad asternersi. Mi limito ad osservare (appunto sul piano squisitamente tecnico della comunicazione politica) che questo è esattamente il terreno che da sempre preferisce: lui vuole la bipolarizzazione estrema, o con me o contro di me e nessuno in mezzo (infatti insulta Casini, Fini ed implicitamente Monti e i montiani, compresi quelli del PdL che lo sono, come Frattini e Pisanu). Ebbene, ogni volta che ha cercato la rissa (nel corso della quale "passano" al pubblico battute all'impronta da talk show, slogan semplificati e insulti, non certo analisi pacate e ragionamenti raffinati e pensati) ha vinto lui. Perciò chi non lo capisce fa il suo gioco, su un terreno sul quale ha dimostrato di essere tecnicamente (lo ribadisco ancora, non politicamente) il migliore. Questa non è insomma politica , ma una televendita: dopo avere visto trenta volte ossessivamente lo spot delle pentole avverti il bisogno irresistibile di comprartene una batteria nuova, anche se in cucina le hai tutte ancora buone
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Re: Re: Re: Re:
Niña de Luna, 19/12/2012 18:37:




Mia mamma ha la quinta elementare, non si può dire che abbia una altissima cultura, è stata lei a ricordarmi che c'era lui in tv dicendo "parla della Costituzione deve essere interessante". Il problema dell'antipatia verso il personaggio è proprio questo, si rischia di azzardare giudizi troppo superficiali. [SM=x43812]





Carol, non è così e lo sai!!!!!Il problema è che non si può spendere un botto di soldi così...sarà pure bravo, di ottima cultura....ma non esiste, assolutamente!Che facciamo?Prima critichiamo i politici, i calciatori e poi ci teniamo ste spese folli che, se qualcuno l'avesse dimenticato, paghiamo noi?!



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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19/12/2012 18:49
 
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Quello che non si capisce è la necessità di attacco continuo...pure a me sta sul cavolo berlusconi, lo considero un demente senile, ma non mi sognerei mai di affermare in pubblico "berlusconi hai rotto il cazzo", come ha detto la littizzetto. Questa non è satira, per me.



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
19/12/2012 18:49
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
MARTINA.SANNINO83, 19/12/2012 18:45:





Carol, non è così e lo sai!!!!!Il problema è che non si può spendere un botto di soldi così...sarà pure bravo, di ottima cultura....ma non esiste, assolutamente!Che facciamo?Prima critichiamo i politici, i calciatori e poi ci teniamo ste spese folli che, se qualcuno l'avesse dimenticato, paghiamo noi?!




Sono state spese cifre più grandi per altri programmi, altri personaggi. Se facciamo un discorso di dimezzare gli stipendi anche nella Rai, mi trovi d'accordo con te. Ma perdonami tra pagare milioni per ospiti per il festival della canzonetta/talent show di Sanremo e Benigni che parla della Costituzione, di Dante (piaccia o non piaccia poi il suo modo di farlo) preferisco sempre la seconda.
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19/12/2012 19:02
 
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Re: Ulteriori precisazioni
(pollastro), 19/12/2012 18:41:

Ribadisco che non volevo "buttarla in politica", o meglio in "tifo" politico, come qui fa qualcuno, ma tentavo di compiere un'analisi il più possibile (ovviamente secondo me) oggettiva di teoria e pratica della comunicazione appunto politica. Preciso di votare personalmente per la sinistra moderata (usare "moderato" come sinonimo di "appartenente al centrodestra" è una truffa di chi imbroglia sulle e con le parole: Berlusconi moderato non lo è certo e così non lo sono La Russa, Meloni e Storace, Vendola e de Magistris; lo sono Monti, tanto Bersani quanto Renzi, a destra Quagliariello e perfino Crosetto, anche se oggi va con la Meloni per convenienza, nonché tutti i centristi, compreso Casini) e inoltre che amo la Costituzione italiana, ma lo faccio (e chiedo scusa a chi non concorda, ma mi limito ad esprimere i miei gusti) nonostante Benigni e la Littizzetto, non grazie a loro, cioè razionalmente e non emotivamente, né per il gusto delle chiacchiere al bar. Trovo in primo luogo che fare ridere su Berlusconi perché è nano coi rialzi alle scarpe o un vecchio porco che ama le ragazzine, o insultarlo (Benigni: "Silvio, come si può ancora candidarsi?"; Littizzetto: "Silvio, hai rotto il c...!") non faccia sua volta ridere, ma semmai piangere (infatti non amo nemmeno i cinepanettoni; roba grossolana, insomma); sono i bambini quelli che per sembrare grandi e trasgressivi dicono parolacce. In secondo luogo, e quanto alla Costituzione, ritengo che farne oggetto di retorica non la fa amare di più, ma a mio avviso la rende odiosa (come accade con qualunque approccio retorico su qualunque argomento). In terzo luogo, a me sembra che si stia con tali modalità di comunicazione facendo solo pubblicità gratuita al Cavaliere (che la Costituzione notoriamente non la ama, ma innanzitutto non la conosce: si veda quando ripete spesso che la Corte Costituzionale "abroga" le leggi approvate dalla sua maggioranza). Vorrei esprimere qui - ribadisco - un giudizio tecnico, non da suo sostenitore, giacché non lo sono affatto. Come lui ieri sera ha addirittura teorizzato da Vespa, lo stare oggi sempre in televisione (ritiene infatti di essere in credito di uso della televisione rispetto agli avversari, sostiene la per me singolare teoria che i tempi di propaganda elettorale dovrebbero essere riconosciuti in percentuale alla forza parlamentare ed elogia la per lui "civilissima" America, dove i fiancheggiatori dei candidati possono pagare spot senza limiti legali di investimento economico e farli andare in onda senza conto di minuti) lo aiuta a recuperare consensi fra quelli che non seguono la politica ogni giorno (e hanno memoria corta, ma questo lo aggiungo io). Anche la melina del PdL per rallentare lo scioglimento delle Camere - dopo che Alfano aveva in sostanza aperto la crisi con un discorso antimontiano a Montecitorio e l'astensione del suo gruppo - lo aiuta a guadagnare tempo e quindi voti tra chi in questo momento è propenso ad asternersi. Mi limito ad osservare (appunto sul piano squisitamente tecnico della comunicazione politica) che questo è esattamente il terreno che da sempre preferisce: lui vuole la bipolarizzazione estrema, o con me o contro di me e nessuno in mezzo (infatti insulta Casini, Fini ed implicitamente Monti e i montiani, compresi quelli del PdL che lo sono, come Frattini e Pisanu). Ebbene, ogni volta che ha cercato la rissa (nel corso della quale "passano" al pubblico battute all'impronta da talk show, slogan semplificati e insulti, non certo analisi pacate e ragionamenti raffinati e pensati) ha vinto lui. Perciò chi non lo capisce fa il suo gioco, su un terreno sul quale ha dimostrato di essere tecnicamente (lo ribadisco ancora, non politicamente) il migliore. Questa non è insomma politica , ma una televendita: dopo avere visto trenta volte ossessivamente lo spot delle pentole avverti il bisogno irresistibile di comprartene una batteria nuova, anche se in cucina le hai tutte ancora buone





io credo che bisogna distinguere: che un comico utilizzi un linguaggio del genere credo non sia un problema (del resto la satira è “un atto di rifiuto e come tale non può che essere acceso”è “una controaggressione che risponde allo smacco del Potere con uno sghignazzo che non può essere elegante” per questo “il linguaggio della satira non può che essere virulento, sfacciato, insultante”. Sono parole di Dario Fo) il problema è che i politici utilizzino un linguaggio del genere. Ma da questo punto di vista credo che gli italiani si siano stancati di una politica in formato televendita (e concordo con lei che sulle televendite Berlusconi è il migliore).
Ps se relativamente al "tifo politico" il riferimento era a me mi scuso di aver dato l'impressione di alzare i toni, non era mia intenzione.
[Modificato da mikele88uni 19/12/2012 19:09]
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Niña de Luna, 19/12/2012 18:49:




Sono state spese cifre più grandi per altri programmi, altri personaggi. Se facciamo un discorso di dimezzare gli stipendi anche nella Rai, mi trovi d'accordo con te. Ma perdonami tra pagare milioni per ospiti per il festival della canzonetta/talent show di Sanremo e Benigni che parla della Costituzione, di Dante (piaccia o non piaccia poi il suo modo di farlo) preferisco sempre la seconda.





Pure io, ovvio.
Però non si può chiedere "sobrietà"alla classe politica e poi incensare e ricoprire d'oro benigni. Io non pagherei nemmeno il canone, giacché la tv da me potrebbe anche non esistere.



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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19/12/2012 19:50
 
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Qui ci si dà del tu, no? E comunque tranquillo: penso che sia Berlusconi ad alzare i toni, qui ci limitiamo a confrontarci. Sulla satira come si potrebbe dare torto a Dario Fo, che se ne intende? Solo che la sua è da artista, è surreale, allude, ma non insulta, parla alla testa e non alla pancia. Per limitarsi alla trasmissione di Fazio, trovo perciò più efficace Neri Marcorè quando imita Monti, con sotto la musica dell'amaro Montenegro ("Gli amici erano in difficoltà, ma noi partimmo alla riscossa... E' stata dura, ma ce l'abbiamo fatta"), o Gasparri, che la Littizzetto quando insulta semplicemente. L'insulto è liberatorio, ma non sposta voti: quelli che lo condividono ridono, quelli che stanno con l'insultato si incazzano, quelli che non starebbero con lui, ma sono disturbati dal puro insulto, restano perplessi. E così siamo punto e daccapo. Il fatto è che Berlusconi l'insulto lo cerca (gli fa alzare...lo share, cosa di cui credo abbia bisogno, con una fidanzata così giovane [SM=g2725401]) e nella rissa puntualmente vince. Trovo anch'io però che questo gioco abbia stancato: se gli Italiani voteranno con la testa, non dovrebbe avere fortuna, stavolta. Solo che non sarei ottimista nemmeno su un eventuale successo di Monti: non fa battute grevi e non frequenta ragazzine, certo, ma parla a volte in inglese e questo lo fa molto "rettore della Bocconi" (un altro punto di vantaggio di Berlusconi è invece che molti si identificano tuttora con lui: scommetterei che molti uomini per esempio non pensano che un vecchio con una ragazzina è un caso clinico che si candida a corna sicure, ma sotto sotto lo invidiano). Monti e per esempio la Fornero sono al contrario i classici personaggi con la puzza sotto al naso. Simpatici insomma non sono, o comunque non a me, poi lui non ha un partito alle spalle a due mesi dalle elezioni e infine si è appena versata l'Imu: tutto questo non è l'ideale per una campagna elettorale, visto che i voti si fanno semmai se si dice di volerla abolire (e sulla prima casa Berlusconi per una volta ha ragione: in USA non c'è una percentuale troppo alta di case di proprietà, perché la gente durante la vita cambia spesso Stato e lavoro; in Italia invece se si può si accende un mutuo per comprarsela e fino ad ora si è stati geograficamente poco mobili, trovato che si fosse un lavoro, quindi l'argomento "tira")
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19/12/2012 19:55
 
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Re: Re:
mikele88uni, 19/12/2012 09:27:



non hai visto lo show e lo critichi? io per onestà intellettuale eviterei di parlare di qualcosa che non conosco.
Ancora a parlare di comunismo? Assurdo. Che poi tra l'altro Benigni nello show che tu non hai visto ha inserito (come giusto che sia) il comunismo di Stalin accanto al nazismo di Hitler e al fascismo di Mussolini.
Il canone è un furto nella misura in cui viene adottato per porcherie quali i quiz che distribuiscono premi stratosferici e programmi che
lobotomizzano il cervello. Se usato per diffondere la cultura, garantire una informazione pluralista e consentire l'accesso a queste anche a persone sordomute allora il canone lo pago volentieri. Con questo non voglio dire che la rai sia perfetta così com'è: sono tante le cose che non vanno (a cominciare dalla nomina dei dirigenti da parte della politica) ma il canone se usato per realizzare interessi sociali non fa parte di esse.



Ho commentato gli spezzoni che ho rivisto. Io poi sono favorevole alla rinascita del partito comunista italiano che almeno era un partito serio, invece di quella barzelletta del Pd.
Poi farmi questa cosa della par condicio dei totalitarismi che senso ha?
Lo sa benigni che l'articolo uno della costituzione fu voluto così da Stalin per legittimare le le repubbliche "popolari" dell'est? In cambio Stalin obbligò Togliatti a votare a favore dell'articolo 7 suscitando (per la prima e unica volta) una rivolta nel pci contro il capo supremo di Mosca, anche se al momento del voto i comunisti ubbidirono con l'eccezione di Giancarlo Pajetta.
Le ha dette queste cose Benigni? Se la risposta è no, allora capisci perché questi spettacoli sono roba coreana.

Ripeto, il canone è un furto punto e basta. Non c'è nessuna ragione per dare l'autorità al governo e al parlamento di obbligare i cittadini a sottostare ad un abbonamento camuffandolo per tassa di possesso. Se in Italia la corte costituzionale tutelasse la libertà del popolo, come avviene nelle corti supreme di altri paesi, questa porcheria sarebbe stata eliminata da tempo.
Purtroppo la corte la corte costituzionale è al servizio delle caste che la dominano e su questi temi non ci sente, ennesima dimostrazione che la costituzione catto sovietica va buttata nel cesso.

Le televisioni pubbliche non possono garantire nessuna informazione pluralista(nemmeno la tanto decantata BBC travolta dagli scandali) essendo controllate dai governi, per quanto riguarda la diffusione della cultura è una cosa talmente priva di senso che è difficile da commentare. Quale cultura? La rai è uno dei tanti vampiri al collo dei contribuenti, mettetela sul mercato come succede alle aziende normali e vediamo quanti mesi dura prima di portare i libri in tribunale.



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19/12/2012 20:30
 
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Re:


Analisi tanto vere quanto raccapriccianti.
Parafrasando Albertone presidente del borgorosso "la folla è femmina,ama farsi fottere".
Sempre più spesso sento dire che gli italiani voteranno "bene",come se la promozione della massificazione dell'idiozia possa mai essere un bene,nulla di più mediocre.
Pollastro definisce bene i contorni del perso-carisma degli attori di questo scempio politico,ma se -come probabile- sarà questo il copione ben venga la crisi,unica medicina per purgare il cervello della nazione.

Non entro nella questione partitica,ma è così evidente il rigetto verso forme di bipartitismo/bipolarismo che riproporlo nuovamente farà sì il gioco di qualcuno,ma di Monti e non di Berlusconi.

Rspetto alla Costituzione,non me ne vogliate,ma non è la Bibbia.
Non è un dogma di fede,ma un semplice prodotto storico e culturale,un programma di convivenza civile.
Solo nella semplicità e senza troppi ricami è possibile ammirarne la genialità.




Buone Feste



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