border="0"

È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

La camorra continua a mietere vittime innocenti

Ultimo Aggiornamento: 20/10/2012 14:13
Email Scheda Utente
Post: 17
Post: 17
Utente Junior
OFFLINE
18/10/2012 14:51
 
Quota

La notizia è di 2 giorni fa,di cui riporto integralmente il testo da "La Repubblica" .

Un incensurato di 30 anni, Pasquale Romano, originario di Cardito, è stato ucciso in un agguato a Napoli. Il cadavere dell'uomo è stato ritrovato in piazza Marianella, nell'omonimo quartiere.

Romano era alla guida della sua auto, una Renault Clio, quando la vettura è stata affiancata dai killer, che hanno sparato contro la vittima quattordici colpi di arma da fuoco. Sull'episodio indagano i carabinieri del nucleo investigativo.

La vittima, figlio di un pensionato, era residente a Cardito e aveva accompagnato da poco la fidanzata a casa quando è stato assalito dai sicari che, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, avrebbero utilizzato due pistole calibro 9.

Marianella è uno dei quartieri più degradati e aggrediti dalla criminalità organizzata di Napoli, non molto distante da Scampia, quartiere della nuova faida tra scissionisti e 'girati'. E proprio a Marianella è stato ucciso, appena una settimana fa, nella notte tra l'8 e il 9 ottobre scorso un altro giovane, Mario Perrotta, di 27 anni. Il ragazzo aveva appena parcheggiato la propria auto in un garage, quando sono arrivati i sicari che lo hanno ucciso con alcuni colpi di pistola.

I carabinieri stanno scandagliando nella vita di Romano, per verificare i suoi legami familiari e gli amici, nonché quelli della fidanzata. Al momento sembra che nella sua vita non ci siano mai state amicizie pericolose. Nessun collegamento con la criminalità organizzata.


In seguito all'accaduto e amareggiato,come cittadino e come uomo, da una morte così ingiusta, un amico ha sollevato la seguente questione: <<Datemi pochi buoni motivi per poter crescere un figlio a Napoli. Me ne servono pochi, sul serio.>>

Nel rispondergli e nel riportare qui di seguito quanto da me scritto,ho inteso ampliare il discorso ed estenderlo anche alla provincia napoletana,e al Sud in generale.E' un argomento che mi tocca da vicino e come tale l'ho trattato.Mi piacerebbe sapere,voi,quale risposta gli avreste dato.Intanto,come premesso,riporto la mia.

<<L'argomento mi brucia.A breve mio fratello,la moglie e il mio cuore (mio nipote )si trasferiranno definitivamente a Ravenna.
La scelta,che condivido,nasce dal fatto che tra l'altro su in Emilia-Romagna mio nipote avrà a disposizione le migliori scuole,almeno quelle dell'infanzia e le elementari. Su in Emilia,una volta cresciuto, potrà frequentare,se lo vorrà,l'Università di Bologna o quella di Modena che nella classifica stilata da "Il sole 24 ore" è parecchi posti più su rispetto alla nostra Federico II .Se,invece, scegliesse di lavorare senza intraprendere un percorso universitario,su al Nord probabilmente avrà migliori chances.Ha deciso di andarsene perché qui ,giù da noi, non devi guardarti solo alle spalle,ma devi stare attento anche all'acqua che bevi e al cibo che mangi.Abbiamo la casa paterna, frutto di immensi sacrifici protratti per anni,in una zona che chiamano "triangolo della morte",quella dei paesi vesuviani. Nell'ultimo anno,ho visto morire due amici,due ragazzi di 34 e 31 anni di tumore,nei soli ultimi 3 mesi due coetanei di mio padre per le stesse cause.L'incidenza delle morti per tumore,qui dove vivo ,è in crescita esponenziale.Anche questo è camorra.Mio fratello è un uomo semplice,non ha velleitarie aspirazioni da super-uomo che vuole cambiare il mondo,vuole semplicemente vivere e avere la possibilità di farlo.Perché si comincia da quello per poter sperare nel miglioramento,devi poter vivere per tentare di migliorarla la vita,qui al Sud,ma a questo punto ovunque.Mio fratello aveva in progetto di ampliare la casa dove ha vissuto da ragazzo e dove tuttora vivo io con i miei.Voleva viverci qui,al Sud.Ma poi ha fatto delle semplici valutazioni e il peso delle negatività,qui da noi, è un macigno.Pochi giorni fa,discutevo dell'argomento con mio padre.Gli ho detto molto chiaramente:" Se potrò scegliere me ne andrò,qui ci resterò solo se non potrò fare altrimenti." La morte,quando è così vergognosa,quando è così innaturale,brucia e spaventa tutti.Più in generale poi,la morte può essere dietro l'angolo per chiunque ma,qui da noi,è appena dietro la porta di casa.E per casa intendo il luogo dove sono nata,dove ho i ricordi più belli,dove sento la familiarità dei volti.Ma questa "casa" mi terrorizza,e mi spaventa l'idea di allevarci una famiglia.Io rilancio,dammi dei buoni motivi per far crescere mio figlio in Italia.Il problema di Napoli non è solo di Napoli,ma è della Nazione tutta.>>



_______________________________


Verweile doch! Du bist so schön!
Email Scheda Utente
Post: 4.055
Post: 4.055
Utente Master
OFFLINE
18/10/2012 17:02
 
Quota

come non essere d'accordo??

pace all'anima di quel povero ragazzo...
poveri noi che siamo ancora qua!



Credo che non sia tutto qui,
però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua,
e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio.
Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese,
però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.
Credo che c'ho un buco grosso dentro,
ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri,
perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
Ma io almeno credo...
Email Scheda Utente
Post: 529
Post: 529
Utente Senior
OFFLINE
18/10/2012 18:33
 
Quota

Assurdo che dopo 150 anni si sia ancora a questo punto.

Email Scheda Utente
Post: 17
Post: 17
Utente Junior
OFFLINE
19/10/2012 13:17
 
Quota

Vi invito a leggere il seguente articolo,che si ricollega a quanto si discute.

www.campaniasuweb.it/story/dalla-politica-ai-medici-ecco-chi-ha-paura-del-registro-tumori-intervista-ad-antonio-...




_______________________________


Verweile doch! Du bist so schön!
19/10/2012 15:54
 
Quota

stamattina pensavo proprio a questo.Forse dobbiamo solo ammettere che e' stupido restare in un posto come Napoli, e cercare di vivere meglio semplicemente in un'altra città.I discorsi del tipo "restare per cambiare le cose" ormai non affascinano più, non sono piu' convincenti.Bisogna andare via, cosi come vanno via gli immigrati dai paesi dilaniati dalla guerra.Bisogna andare, e sfruttare i posti dove le opportunita' sono maggiori, restare ormai e' una cattiva scelta, giustificata al massimo dalla necessita' di restare vicino la famiglia.
Email Scheda Utente
Post: 10.365
Post: 10.364
Utente Gold
OFFLINE
19/10/2012 17:38
 
Quota

Re:
--letizia22--, 19/10/2012 15:54:

stamattina pensavo proprio a questo.Forse dobbiamo solo ammettere che e' stupido restare in un posto come Napoli, e cercare di vivere meglio semplicemente in un'altra città.I discorsi del tipo "restare per cambiare le cose" ormai non affascinano più, non sono piu' convincenti.Bisogna andare via, cosi come vanno via gli immigrati dai paesi dilaniati dalla guerra.Bisogna andare, e sfruttare i posti dove le opportunita' sono maggiori, restare ormai e' una cattiva scelta, giustificata al massimo dalla necessita' di restare vicino la famiglia.




ormai,lo dico a malincuore,la penso esattamente come te!ho sempre cercato di vedere del buono,di nutrire la speranza ma ogni giorno si viene svegliati da uno schiaffo della realtà [SM=x43801]
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

Niccolò Fabi-Costruire

19/10/2012 19:12
 
Quota

purtoppo oltre per la camorra, dovremmo andare via per le inadeguate istituzioni e tessuto sociale.
Email Scheda Utente
Post: 10.366
Post: 10.365
Utente Gold
OFFLINE
19/10/2012 19:25
 
Quota

Re:
--letizia22--, 19/10/2012 19:12:

purtoppo oltre per la camorra, dovremmo andare via per le inadeguate istituzioni e tessuto sociale.




certo,la camorra è "solo" il cancro di Napoli.Le metastasi sono tutto quello che dici tu
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

Niccolò Fabi-Costruire

Email Scheda Utente
Post: 530
Post: 530
Utente Senior
OFFLINE
19/10/2012 20:23
 
Quota

Re:
--letizia22--, 19/10/2012 15:54:

stamattina pensavo proprio a questo.Forse dobbiamo solo ammettere che e' stupido restare in un posto come Napoli, e cercare di vivere meglio semplicemente in un'altra città.I discorsi del tipo "restare per cambiare le cose" ormai non affascinano più, non sono piu' convincenti.Bisogna andare via, cosi come vanno via gli immigrati dai paesi dilaniati dalla guerra.Bisogna andare, e sfruttare i posti dove le opportunita' sono maggiori, restare ormai e' una cattiva scelta, giustificata al massimo dalla necessita' di restare vicino la famiglia.




No,cara letizia,non condivido questo pensiero.
Non sono della provincia e non sono ipocrita,il cittadino può fare relativamente poco -questo lo so-, ma può e deve pretendere dalle istituzioni una lotta serrata e senza quartiere alla criminalità organizzata.
Questo significa cambiare la mentalità dominante,dare uno scossore alla magistratura(sfortunatamente non ci sono solo i Falcone e Borsellino) e colpire duramente e senza riguardi il crimine.
La burocrazia ed i formalisti,con buona pace dei legalisti (scatenerò l'ira di qualche docente), vanno buttate al cesso.
Quando finalmente tutti remeranno dallo stesso verso non sarà impossibile sradicare questo male,ricordatelo.

[Modificato da connormaclaud 19/10/2012 20:24]
Email Scheda Utente
Post: 18
Post: 18
Utente Junior
OFFLINE
19/10/2012 21:53
 
Quota

Re: Re:
connormaclaud, 19/10/2012 20:23:




No,cara letizia,non condivido questo pensiero.
Non sono della provincia e non sono ipocrita,il cittadino può fare relativamente poco -questo lo so-, ma può e deve pretendere dalle istituzioni una lotta serrata e senza quartiere alla criminalità organizzata.
Questo significa cambiare la mentalità dominante,dare uno scossore alla magistratura(sfortunatamente non ci sono solo i Falcone e Borsellino) e colpire duramente e senza riguardi il crimine.
La burocrazia ed i formalisti,con buona pace dei legalisti (scatenerò l'ira di qualche docente), vanno buttate al cesso.
Quando finalmente tutti remeranno dallo stesso verso non sarà impossibile sradicare questo male,ricordatelo.






Connormaclaud,però sei stato tu a dire che dopo 150 anni è ancora tutto uguale ed io ci aggiungo con qualche eccezione,che però lascia il tempo che trova.
Nel mio primo intervento,che non so se hai letto tutto,ho precisato che il problema di Napoli non è solo Napoli,ma L'Italia tutta.
Non mi va di scadere nella retorica,però è tutto il sistema ad essere deforme,colluso,ad affondare le sue radici nella "monnezza"(e per monnezza intendo tutta la corruzione in cui il sistema sguazza,da tempo immemore).
Quanto altro ancora occorrerà aspettare?.
Quante altre vittime dovremo contare per la potenziale illusione del cambiamento?.
Tu lo faresti crescere tuo figlio,oggi o domani,in uno Stato che non ti tutela e non tutela il bene primario,che è quello della vita?
E la vita qui al Sud,vale meno delle altre!.
Puoi non essere d'accordo con chi desidera fuggire,e tendenzialmente non lo sono nemmeno io,che almeno qui in Italia ci voglio vivere.
Però non so se sarei disposta ad imporre tutto questo ad un figlio.
Non lo so,e questo dubbio mi fa male.





_______________________________


Verweile doch! Du bist so schön!
19/10/2012 22:30
 
Quota

Re: Re: Re:
fridafrida, 19/10/2012 21:53:





Connormaclaud,però sei stato tu a dire che dopo 150 anni è ancora tutto uguale ed io ci aggiungo con qualche eccezione,che però lascia il tempo che trova.
Nel mio primo intervento,che non so se hai letto tutto,ho precisato che il problema di Napoli non è solo Napoli,ma L'Italia tutta.
Non mi va di scadere nella retorica,però è tutto il sistema ad essere deforme,colluso,ad affondare le sue radici nella "monnezza"(e per monnezza intendo tutta la corruzione in cui il sistema sguazza,da tempo immemore).
Quanto altro ancora occorrerà aspettare?.
Quante altre vittime dovremo contare per la potenziale illusione del cambiamento?.
Tu lo faresti crescere tuo figlio,oggi o domani,in uno Stato che non ti tutela e non tutela il bene primario,che è quello della vita?
E la vita qui al Sud,vale meno delle altre!.
Puoi non essere d'accordo con chi desidera fuggire,e tendenzialmente non lo sono nemmeno io,che almeno qui in Italia ci voglio vivere.
Però non so se sarei disposta ad imporre tutto questo ad un figlio.
Non lo so,e questo dubbio mi fa male.






Quindi se tutti facessero questo discorso allora tutto il sud sarebbe un cimitero di città vuote? Io metto in conto di trasferirmi se mi si offrisse uno stipendio da sogno, ma se devo fare la fame e tirare la cinghia preferisco rimanere nella mia terra. Non potrei mai trasferirmi in un piccolo centro, non ce la farei. Sceglierei una grande città e in Italia le grandi metropoli hanno lo stesso tasso di criminalità, non vieni scambiato per un boss, ma ti entrano in casa ti massacrano di botte, ti violentano e ti prendono tutto, oppure ti sparano per una rapina. Il cancro è nel mondo, nella società non nella singola città. Per carità si può vederla diversamente e di certo non nego le difficoltà, i problemi che affligge questa città però il concetto che al di sopra di Roma ci sono "oasi" protette dal male mi fa un po' sorridere....
20/10/2012 00:17
 
Quota

certo i problemi esistono in tutte le citta', pero' in certe zone napoletane,in certi quartieri vivono in parte,persone che non sono persone: non parlo dei soliti camorristi, ma di gente qualunque che per la loro brutalita', nelle piccole cose, ti rendono invivibile la citta'.Poi e' normale che le istituzioni hanno le loro grandi responsabilita, e questo vale per l' italia intera.Cmq oggettivamente Napoli, cosi come il sud, offrono poco e niente, quindi in teoria questo sarebbe gia' un motivo valido per andare verso zone che offrono maggiori opportunita', a prescindere dal vivere meglio in termini di civilta'.
[Modificato da --letizia22-- 20/10/2012 00:20]
Email Scheda Utente
Post: 531
Post: 531
Utente Senior
OFFLINE
20/10/2012 09:20
 
Quota

Re: Re: Re:
fridafrida, 19/10/2012 21:53:





Connormaclaud,però sei stato tu a dire che dopo 150 anni è ancora tutto uguale ed io ci aggiungo con qualche eccezione,che però lascia il tempo che trova.
Nel mio primo intervento,che non so se hai letto tutto,ho precisato che il problema di Napoli non è solo Napoli,ma L'Italia tutta.
Non mi va di scadere nella retorica,però è tutto il sistema ad essere deforme,colluso,ad affondare le sue radici nella "monnezza"(e per monnezza intendo tutta la corruzione in cui il sistema sguazza,da tempo immemore).
Quanto altro ancora occorrerà aspettare?.
Quante altre vittime dovremo contare per la potenziale illusione del cambiamento?.
Tu lo faresti crescere tuo figlio,oggi o domani,in uno Stato che non ti tutela e non tutela il bene primario,che è quello della vita?
E la vita qui al Sud,vale meno delle altre!.
Puoi non essere d'accordo con chi desidera fuggire,e tendenzialmente non lo sono nemmeno io,che almeno qui in Italia ci voglio vivere.
Però non so se sarei disposta ad imporre tutto questo ad un figlio.
Non lo so,e questo dubbio mi fa male.






In 150 anni abbiamo avuto Mori che ha dimostrato come fermare la malavita organizzata,in 150 anni abbiamo avuto Falcone e Borsellino,ma non dimentichiamo anche il generale dalla Chiesa o il Crimor.
Come detto,il cittadino deve PRETENDERE dalle istituzioni una vera lotta alla criminalità organizzata, tanto italiana quanto d'importazione.
Sino ad oggi chiunque abbia lottato contro queste realtà è sempre stato ostacolato e isolato:vengano dati gli strumenti per fare il proprio mestiere nel migliore dei modi.
Il sistema -quello sano- italia mi ricorda un chirurgo al quale si chiede di operare senza attrezzi,con gli occhi bendati e una camicia di forza e quando pure miracolosamente riesce nell'impresa finisce ad essere a sua volta processato (e la sua reputazione distrutta) ....a buon intenditore poche parole.

Siamo il paese che un giorno piange per la strage di capaci e l'altro osanna i figli -revisionisti- dei pentiti.

Anch'io penso di lasciare il bel paese -e ogni giorno mi viene dato un motivo in più per farlo-, ma non è per il sud ed i suoi mali.
Me la prendo prima di tutto con i cittadini, sono loro i primi ipocriti che reggono un sistema marcio o accettano di subire passivamente le "merdate" di questa o quella casta.
Alcuni di voi aspirano ad essere dei magistrati;bene, date il vostro contributo cercando di essere buoni servitori dello stato , non coprendo i colleghi inetti o collusi,in nome di questa o quella ragione di casta.

Crescere un figlio a milano o parma o bologna credi sia tanto meglio che crescerlo a napoli o reggio calabria?
Questo è quello che vogliono far credere o vogliono credere i piagnucoloni conterranei,ma ti assicuro che non è affatto così

[Modificato da connormaclaud 20/10/2012 09:42]
Email Scheda Utente
Post: 19
Post: 19
Utente Junior
OFFLINE
20/10/2012 10:54
 
Quota

Re: Re: Re: Re:
connormaclaud, 20/10/2012 09:20:




In 150 anni abbiamo avuto Mori che ha dimostrato come fermare la malavita organizzata,in 150 anni abbiamo avuto Falcone e Borsellino,ma non dimentichiamo anche il generale dalla Chiesa o il Crimor.
Come detto,il cittadino deve PRETENDERE dalle istituzioni una vera lotta alla criminalità organizzata, tanto italiana quanto d'importazione.
Sino ad oggi chiunque abbia lottato contro queste realtà è sempre stato ostacolato e isolato:vengano dati gli strumenti per fare il proprio mestiere nel migliore dei modi.
Il sistema -quello sano- italia mi ricorda un chirurgo al quale si chiede di operare senza attrezzi,con gli occhi bendati e una camicia di forza e quando pure miracolosamente riesce nell'impresa finisce ad essere a sua volta processato (e la sua reputazione distrutta) ....a buon intenditore poche parole.

Siamo il paese che un giorno piange per la strage di capaci e l'altro osanna i figli -revisionisti- dei pentiti.

Anch'io penso di lasciare il bel paese -e ogni giorno mi viene dato un motivo in più per farlo-, ma non è per il sud ed i suoi mali.
Me la prendo prima di tutto con i cittadini, sono loro i primi ipocriti che reggono un sistema marcio o accettano di subire passivamente le "merdate" di questa o quella casta.
Alcuni di voi aspirano ad essere dei magistrati;bene, date il vostro contributo cercando di essere buoni servitori dello stato , non coprendo i colleghi inetti o collusi,in nome di questa o quella ragione di casta.

Crescere un figlio a milano o parma o bologna credi sia tanto meglio che crescerlo a napoli o reggio calabria?
Questo è quello che vogliono far credere o vogliono credere i piagnucoloni conterranei,ma ti assicuro che non è affatto così





Connormaclaud,citi Falcone e Borsellino e alla lista di certo ne possiamo aggiungere altri.Quando ho fatto riferimento alle eccezioni era anche a loro che mi riferivo.
L'espressione "Repubblica delle banane" talvolta usata per rappresentare la nostra Italietta,non è a caso.Come non è casuale e fa riflettere molto,benché provi un certo ribrezzo a citarlo,la frase in cui Mussolini ci definiva un popolo di servitori.
E di fatto lo siamo,ma non incappiamo nelle generalizzazioni.C'è ancora una parte sana,che urla,che si rammarica,che ha voglia di fare.
Non è la parte dei più,e solo per questo spesso non arriva a farsi sentire.
Quando nel mio primo intervento ho chiesto di avere dei buoni motivi per far crescere un figlio in Italia,era una provocazione.
In seguito ho aggiunto che io,in Italia,voglio viverci e chiaramente avere la possibilità di lavorarci(in più sensi).
Non intendo andarmene e di certo non per i problemi del Sud.
Semplicemente sollevavo un dubbio legittimo,circa la qualità della vita.Non la mia,ma quella di una futura famiglia.
In quanto donna che desidera,tra l'altro,avere un figlio un domani,mi sono domandata cosa farei,date le circostanze.
Non mi illudo che Parma o Bologna siano la soluzione - questo è francamente offensivo -reputo soltanto che,allo stato dei fatti e volendo continuare a vivere nel Bel Paese,ad oggi sia la soluzione meno peggio.
E che questo lo sia,se conosci un pochino il nostro Sud (e parlo della Campania e delle opportunità che la Campania ad oggi ti offre assieme alla sua qualità della vita)è un dato innegabile.
Aggiungo,a chiusura,che nel caso scegliessi questa soluzione non lo farei così alla leggera.Qui,dove vivo,ho i miei genitori,la mia casa,i miei migliori amici,i tramonti che vedo dalla finestra della mia stanza che a volte mi tolgono il fiato.
E pensare di poterci rinunciare un giorno,mi intristisce.



_______________________________


Verweile doch! Du bist so schön!
Email Scheda Utente
Post: 533
Post: 533
Utente Senior
OFFLINE
20/10/2012 13:05
 
Quota

Frida ho solo preso come spunto il tuo intervento.
Sono di bocca buona e non trovo ribrezzo nel citare Mussolini ed il suo "governare l'Italia non è impossibil,ma inutile" e,come te, non trovo che sia una considerazione campata in aria.
All'Italia non servono manifestazioni e cordoglio, perdona la franchezza, serve solo partire senza il " freno tirato".
Mentirei se dicessi di essere a conoscenza delle opportunità del territorio-pur essendo della regione-,non faccio mistero che per me l'aspetto geografico è molto relativo.
Rispetto a te sono molto più estremista,andrei fuori dall'unione europea,per una serie di ragione che non sto qui ad elencare,ma se tutti vanno via cosa potrà mai cambiare?
Se si continua con le lotte intestine per delle puttanate e buonismo e calabraghismo sono i valori "dell'itagliano" medio non si raggiungerà mai nulla di buono.
La scoietà civile è quello che è,le istituzione idem,l'unica cosa è far implodere il sistema dall'interno.
That's all.

Email Scheda Utente
Post: 534
Post: 534
Utente Senior
OFFLINE
20/10/2012 13:20
 
Quota

Mi è stato segnalato in rete questo intervento:
video.repubblica.it/edizione/napoli/il-prete-anti-camorra-umiliato-dal-prefetto-non-puo-chiamarci-signori/108347/106732?...

pur essendo un fermo e convinto sostenitore del rispetto delle pubbliche cariche,non posso fare a meno di notare la bassezza di una simile dichiarazione che riporta alla mente ricami di formalismo e il ben noto "lei non sa chi sono io".
Quando gli uomini di stato si considerano potere e non servizio al cittadino si oltrepassa il punto critico e le strade da percorrere diventano sempre più solitarie ed impervie.
Email Scheda Utente
Post: 20
Post: 20
Utente Junior
OFFLINE
20/10/2012 13:45
 
Quota

Re:
connormaclaud, 20/10/2012 13:05:

Frida ho solo preso come spunto il tuo intervento.
Sono di bocca buona e non trovo ribrezzo nel citare Mussolini ed il suo "governare l'Italia non è impossibil,ma inutile" e,come te, non trovo che sia una considerazione campata in aria.
All'Italia non servono manifestazioni e cordoglio, perdona la franchezza, serve solo partire senza il " freno tirato".
Mentirei se dicessi di essere a conoscenza delle opportunità del territorio-pur essendo della regione-,non faccio mistero che per me l'aspetto geografico è molto relativo.
Rispetto a te sono molto più estremista,andrei fuori dall'unione europea,per una serie di ragione che non sto qui ad elencare,ma se tutti vanno via cosa potrà mai cambiare?
Se si continua con le lotte intestine per delle puttanate e buonismo e calabraghismo sono i valori "dell'itagliano" medio non si raggiungerà mai nulla di buono.
La scoietà civile è quello che è,le istituzione idem,l'unica cosa è far implodere il sistema dall'interno.
That's all.





Tranne che per Mussolini,quoto il tuo intervento tutto.
Grazie per avermi risposto. [SM=x43805]



_______________________________


Verweile doch! Du bist so schön!
Email Scheda Utente
Post: 21
Post: 21
Utente Junior
OFFLINE
20/10/2012 14:13
 
Quota

Re:
connormaclaud, 20/10/2012 13:20:

Mi è stato segnalato in rete questo intervento:
video.repubblica.it/edizione/napoli/il-prete-anti-camorra-umiliato-dal-prefetto-non-puo-chiamarci-signori/108347/106732?...

pur essendo un fermo e convinto sostenitore del rispetto delle pubbliche cariche,non posso fare a meno di notare la bassezza di una simile dichiarazione che riporta alla mente ricami di formalismo e il ben noto "lei non sa chi sono io".
Quando gli uomini di stato si considerano potere e non servizio al cittadino si oltrepassa il punto critico e le strade da percorrere diventano sempre più solitarie ed impervie.






Ho condiviso,altrove,il link.Il prefetto è stato di una protervia e pomposità sterile .Bastava,se proprio,un gentile richiamo.Ma la gentilezza è un "vezzo" che oramai si concedono in pochi.



_______________________________


Verweile doch! Du bist so schön!
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:19. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com