L'informazione necessita di una regolamentazione accurata poichè rappresenta un vero e proprio potere e come tale tende a degenerare laddove non esiste un sistema di checks and balances.
La mania della normativa onnipresente ed onnisciente tocca tutto meno che settori vitali,come l'informazione, che influenzano -più che essere fisiologicamente influenzati-gli organi dello stato e la società civile.
Detto questo,il sig. Sallusti -magari colpevole di mille altri reati...all'intelligenza umana.....ricordiamoci però che non si è colpevoli per antipatia o perchè politicamente schierati (cosa significhi poi in questi anni è ancora tutto da capire)- è colpevole o è solo uno dei tanti "mostri" dell'informazione moderna?
Sallusti rappresenta la regola o l'eccezione?
Com'è possibile che sino ad oggi si è sempre "archiviato" ( e per ampliare il discorso faccio l'esempio del labile confine tra satira e diffamazione) come mai la molla,storicamente troppo tesa, con sallusti si sia improvvisamente ristretta?
Perchè lui si e gli altri no?
Vorrei portare la discussione ad un livello diverso di quello dell'Azzecagarbugli di turno
Se Sallusti è reo lo è l'informazione tutta e lo so anche tutti coloro che tramite i media proclamano la presunzione di colpevolezza fino a prova contraria.
All'interno di questo oceano se il caso del Giornale dovesse restare un isolato ci sarebbero molte domande da porsi.
Non ci resta che attendere l'evoluzione di una questione ben più importante del caso particolare.
[Modificato da connormaclaud 29/09/2012 13:17]