| | | | Post: 1.530 Post: 1.530 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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27/09/2012 20:48 | |
Dal professore Prisco, che mi prega di postare
Sarebbe scorretto che facessi pubblicità comparativa, ma sono in parte d'accordo con Connormaclaud. Sulle professioni classiche del settore legale, la Federico II dà ancora buoni risultati (ma la platea studentesca si è drammaticamente abbassata di qualità negli ultimi tre o quattro anni: non si legge un buon libro non universitario, si frequentano corsi in silenzio, si studiano dispense e quindi si mira a prendere l'esame, non ad apprendere il ragionamento, si scrive anche ortograficamente male), sul diritto applicato all'economia ci sono note università private che sono più produttive. Sono però costose, come le telematiche, con la differenza che le prime sono mediocri (non fatevi sedurre: se la vendono bene, ma i programmi sono ridotti e gli esami "domestici"), le seconde proprio pessime. La Federico II è abbastanza internazionalizzata, poi, se si guarda all'Erasmus. La vera differenza, convincetevi, la fanno gli studenti: chi vuole studiare, lo fa, ma deve volerlo veramente, deve distinguersi, deve "addomesticarsi" coi professori. Assolutamente non penso - nel dirlo - a nulla di illecito o scorretto, ma a quella "domesticità" e confidenzialità che, come ho spiegato sopra, nasce dallo stimare e dall'essere stimati. Il segreto di Pulcinella è sempre (anche fuori dell'università) il distinguersi nella massa: non certo mostrando le gambe, se donne, o procurando clienti al professore - avvocato, ma usando il cervello, il senso critico, mettendosi in evidenza per serietà, volendo maturare. Non è insomma questione di voti e di lecchinaggio, stimo infatti molto studenti con medie non per forza altissime; parlo di un abito mentale adulto |