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Sfogo universitario... :(

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2012 22:13
13/09/2012 12:30
 
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salve a tutti, come si può intuire dal mio nick, sto attraversando un momento di crisi... a causa dell'università. sono al terzo anno e finora ho dato un esame dietro l'altro, non mi fermavo mai, stavo sempre a studiare.. questa estate è stata la prima estate in cui mi sono concessa un po' di vacanza in + ed ho avuto modo di riflettere su tutto quello che sto facendo. mi sono accorta che in realtà quello che faccio non mi da alcuna soddisfazione, e che tranne i voti sul libretto sento di non aver concluso niente in questi 3 anni. cio' che mi mortifica è che l'università non mi ha insegnato a fare nulla fino ad ora, non mi sta insegnando un mestiere, non mi sta dando gli strumenti per fare nulla. tutto cio' che mi ha insegnato è che l'apparenza è tutto, che se trovo qualche difficoltà la strada giusta è imparare a memoria fingendo di sapere di cosa si sta parlando e che se si ha una buona chiacchiera non conta + di tanto quello che si sta dicendo.
la nostra facoltà funziona in un modo che io non condivido: ti mettono un libro in mano e te lo devi sciroppare tutto dalla prima all'ultima parola, il modo lo devi trovare tu. i prof tengono dei corsi che non aiutano sempre nello studio, e sia loro che i libri stessi presuppongono che tu già sappia di cosa si sta parlando..
finora non mi sono posta queste domande per paura di tornare sui miei passi, per paura di rendermi conto che l'unica strada che pensavo di poter percorrere in realtà non mi piace. adesso non posso più far finta di niente, sono di fronte a queste considerazioni e mi sento così inutile, così ignorante, così umiliata dal modo in cui mi costringono a studiare ed apprendere.
non so se qualcuno di voi riesce a capirmi, non so se qualcuno di voi condivide almeno in parte quello che ho cercato di esprimere (infatti non sono sicura di esserci riuscita, dal momento che sto scrivendo impulsivamente). avevo soltanto bisogno di sfogarmi e non sapevo con chi farlo.
un saluto e un abbraccio da una vostra collega in crisi
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13/09/2012 12:41
 
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Ti capisco benissimo
questa sensazione che hai tu è comune a tutti gli studenti di giurisprudenza perchè siamo imbottiti di teoria e non c'è pratica.
Si dovrebbe però rivoluzionare il piano di studi ...fare visita a qualche tribunale,per capire,magari simulare una causa ,un atto,qualcosa che ci servirà..a cosa ci servono tutte quelle parti speciali,quella dottrina che dimenticheremo e che però dall'altro lato ci fa perdere molto tempo a discapito degli studenti della Bocconi ad esempio che si laureano prima e sanno anche il fatto loro perchè fanno molta pratica.
Anche io come te mi sento avvilito..non so fare niente nella pratica...secondo me non mi prendono nemmeno a lavorare all'esterno perchè vogliono gente intraprendente ...e scusate la franchezza la maggior parte di noi non lo è..perchè siamo inceppati nello studiare tutta questa teoria e non sappiano nulla della vita reale..a discapito
vorrei più autonomia ...vorrei non dipendere dalle tasche dei miei ..ma credo abbiamo tutti scelto la strada meno adatta se vogliano essere autonomi subito!!!!purtroppo dobbiamo studiare e vedere cosa ci darà il futuro
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13/09/2012 13:09
 
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Sfutta questa tua capacità. Dai esami velocemente potresti laurearti in tempi brevi ed approfittarne per entrare in magistratura o provare altri concorsi che ti darebbero accesso ad impieghi stimolanti.
Potrebbe servirti da sprono a continuare così bene come stai facendo,vincendo la nausea e l'impasse motivazionale.
[Modificato da very_82 13/09/2012 13:09]
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13/09/2012 13:21
 
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Re:
momentodicrisi, 13/09/2012 12.30:

salve a tutti, come si può intuire dal mio nick, sto attraversando un momento di crisi... a causa dell'università. sono al terzo anno e finora ho dato un esame dietro l'altro, non mi fermavo mai, stavo sempre a studiare.. questa estate è stata la prima estate in cui mi sono concessa un po' di vacanza in + ed ho avuto modo di riflettere su tutto quello che sto facendo. mi sono accorta che in realtà quello che faccio non mi da alcuna soddisfazione, e che tranne i voti sul libretto sento di non aver concluso niente in questi 3 anni. cio' che mi mortifica è che l'università non mi ha insegnato a fare nulla fino ad ora, non mi sta insegnando un mestiere, non mi sta dando gli strumenti per fare nulla. tutto cio' che mi ha insegnato è che l'apparenza è tutto, che se trovo qualche difficoltà la strada giusta è imparare a memoria fingendo di sapere di cosa si sta parlando e che se si ha una buona chiacchiera non conta + di tanto quello che si sta dicendo.
la nostra facoltà funziona in un modo che io non condivido: ti mettono un libro in mano e te lo devi sciroppare tutto dalla prima all'ultima parola, il modo lo devi trovare tu. i prof tengono dei corsi che non aiutano sempre nello studio, e sia loro che i libri stessi presuppongono che tu già sappia di cosa si sta parlando..
finora non mi sono posta queste domande per paura di tornare sui miei passi, per paura di rendermi conto che l'unica strada che pensavo di poter percorrere in realtà non mi piace. adesso non posso più far finta di niente, sono di fronte a queste considerazioni e mi sento così inutile, così ignorante, così umiliata dal modo in cui mi costringono a studiare ed apprendere.
non so se qualcuno di voi riesce a capirmi, non so se qualcuno di voi condivide almeno in parte quello che ho cercato di esprimere (infatti non sono sicura di esserci riuscita, dal momento che sto scrivendo impulsivamente). avevo soltanto bisogno di sfogarmi e non sapevo con chi farlo.
un saluto e un abbraccio da una vostra collega in crisi




Ho evidenziato i punti che più mi hanno fatta riflettere e su cui io sono più in disaccordo.
Innanzitutto, la questione dell'imparare a memoria quello che non si capisce, sciropparsi i libri...e che è?
Io se ho imparato una cosa da questa facoltà è che serve ragionamento, serve una costante interrogazione interiore e serve problematizzare. E' vero, i nostri non sono esami con enormi spunti pratici ma dire che sei "umiliata per il modo in cui ti costringono ad apprendere" mi sembra esagerato. Forse sono stata fortunata, ma nel mio cammino universitario per ora (e tra poco inizierò il terzo anno) ho trovato professori che mi hanno insegnato a ragionare, che strutturavano corsi in maniera intelligente e invitando noi studenti a partecipare.Ho incontrato anche professori che si ponevano dall'alto della cattedra e spiegavano, dando vita ad un approccio solo frontale.
M;a non siamo di certo al liceo, non puoi pretendere che tutti i prof si mettano a disposizione e insegnino come vuoi tu: devi essere tu a strutturare il tuo metodo di studio in modo tale che quell'argomento ti sia via via più familiare e più piacevole.
Per quanto mi riguarda, è vero, ci sono materie più noiose, libri scitti oggettivamente male, ma la passione va al di là di questo.
Il mio libro è scritto male? Bene, farò ricerche via internet, approfondisco da un altro libro. L'importante è non arrendersi.
Ma poi, perchè mai ti sentiresti ignorante? Quello che stai facendo, che stai studiando in futuro ti servirà! E' vero che il mondo della pratica (forsense&co) è diversissimo, ma credo che se non hai una buona base universitaria sarà difficilissimo orientarti.
Se poi vuoi approcci pratici, esistono sentenze, pareri, modelli di contratti, dissertazioni dottrinali...non li trovi nei programmi, ma se vuoi approfondire e dare più senso a quello che studi, il modo lo trovi.
Mi rendo conto che per certi esami, i programmi sono eccessivi, che la nostra facoltà in tante cose non funziona bene, ma, almeno per quanto mi riguarda, il mio amore per il diritto e la mia ambizione vanno al di là di tutto questo.
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13/09/2012 13:27
 
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13/09/2012 13:58
 
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Re: Re:
WeAreNemesis, 13/09/2012 13.21:




Ho evidenziato i punti che più mi hanno fatta riflettere e su cui io sono più in disaccordo.
Innanzitutto, la questione dell'imparare a memoria quello che non si capisce, sciropparsi i libri...e che è?
Io se ho imparato una cosa da questa facoltà è che serve ragionamento, serve una costante interrogazione interiore e serve problematizzare. E' vero, i nostri non sono esami con enormi spunti pratici ma dire che sei "umiliata per il modo in cui ti costringono ad apprendere" mi sembra esagerato. Forse sono stata fortunata, ma nel mio cammino universitario per ora (e tra poco inizierò il terzo anno) ho trovato professori che mi hanno insegnato a ragionare, che strutturavano corsi in maniera intelligente e invitando noi studenti a partecipare.Ho incontrato anche professori che si ponevano dall'alto della cattedra e spiegavano, dando vita ad un approccio solo frontale.
M;a non siamo di certo al liceo, non puoi pretendere che tutti i prof si mettano a disposizione e insegnino come vuoi tu: devi essere tu a strutturare il tuo metodo di studio in modo tale che quell'argomento ti sia via via più familiare e più piacevole.
Per quanto mi riguarda, è vero, ci sono materie più noiose, libri scitti oggettivamente male, ma la passione va al di là di questo.
Il mio libro è scritto male? Bene, farò ricerche via internet, approfondisco da un altro libro. L'importante è non arrendersi.
Ma poi, perchè mai ti sentiresti ignorante? Quello che stai facendo, che stai studiando in futuro ti servirà! E' vero che il mondo della pratica (forsense&co) è diversissimo, ma credo che se non hai una buona base universitaria sarà difficilissimo orientarti.
Se poi vuoi approcci pratici, esistono sentenze, pareri, modelli di contratti, dissertazioni dottrinali...non li trovi nei programmi, ma se vuoi approfondire e dare più senso a quello che studi, il modo lo trovi.
Mi rendo conto che per certi esami, i programmi sono eccessivi, che la nostra facoltà in tante cose non funziona bene, ma, almeno per quanto mi riguarda, il mio amore per il diritto e la mia ambizione vanno al di là di tutto questo.



Condivido pienamente le tue riflessioni...e, mi dispiace, non condivido affatto il "piangersi addosso". Leggo e sento di persone che si lamentano sia della nostra facoltà che del percorso di studi (tutto più che legittimo, per carità): ragazzi, allora CAMBIATE STRADA. Nessuno è vincolato a stare qui, ci sono una marea di facoltà e di indirizzi di studio diversi. Per il resto, ripeto, faccio "mie" le parole di Wearenemesis, di cui voglio sottolineare l'osservazione su come lavorano un buon numero di nostri prof (alcuni li considero dei veri e propri MAESTRI e mi hanno davvero dato tanto [SM=x43799] )
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13/09/2012 14:17
 
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Cara collega "in crisi", non comprendo il perchè di queste tue affermazioni. Non tutti dobbiamo fare la stessa cosa, se dopo 3 anni di università ti sei accorta che il modello Federico II non ti piace o cambi università oppure fai qualcosa che ti gratifichi immediatamente ossia lavorare....
Come diceva Raf85 neanche io condivido il "piangersi addosso". Siamo tutti giovani e alle prime difficoltà ci mettiamo a piangere oppure a piagnucolare e lamentarci di Tizio e Caio? Non mi sembra l'atteggiamento adatto per affrontare il problema....
Parlo per esperienza diretta ,non credo che la nostra facoltà sia peggiore di altre prestigiose università italiane... Certo che si potrebbe migliorare la didattica, ma mi chiedo: solo io degli utenti di questo forum ho potuto visitare con la cattedra del prof. Assuma il carcere di Rebibbia oppure con le cattedre dei prof Auletta e Pierro assistere ad udienze oppure con la cattedra del prof Di Nanni commentare e visionare nel concreto gli atti necessari alla costituzione di una s.p.a.? No, non di certo. Allora collega un consiglio disinteressato, cambia approccio di studio e vedi che tutto sarà più facile......
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Utente Master
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13/09/2012 17:21
 
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Io quoto un po' gli altri. Ci sono tante cose che non vanno nella nostra facoltà, e ti dò ragione sull'assenza di pratica, però non condivido il discorso sullo studiare a memoria. Sicuramente il nostro modo di studiare è prettamente teorico, però se dici che è solo un imparare a memoria, senza stimoli, senza interesse, beh credo sia più un problema dell'approccio che hai tu allo studio, probabilmente non ti soddisfa. Anche io a volte quando mi guardo un po' intorno in facoltà mi scoraggio, a volte ci si sente un numero, però quello che ho capito nel caos che mi circonda è che nonostante tutto, se una persona merita, emerge. Nel mio percorso universitario ho fatto tanti errori, ma quando mi sono impegnata ho ricevuto le mie gratificazioni. Se in tre anni hai dato tutti gli esami, e con buoni voti, significa che sei brava. Non riesci a trovare uno stimolo in questo? Nel fatto che forse hai un talento, che stai seminando oggi per coltivare domani la possibilità di essere un magistrato, un notaio, un dirigente della PA?? Perchè vedi, l'università la possiamo fare tutti, la selezione vera comincia dopo. Cerca di essere lungimirante, di guardare al futuro, e di capire che cosa hai voglia di diventare dopo, anche se ancora non te ne accorgi stai studiando per quello.
In bocca al lupo!

"There are no happy endings,
endings are the saddest part,
so just give me a happy middle
and a very happy start."
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13/09/2012 20:00
 
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Posso dirti che a metà del percorso universitario è normale.. tuttavia non devi studiare a memoria!!
E' verissimo che c'è gente che si laurea con 110 partendo da 109 perché ha imparato tutto a memoria.. la nostra facoltà permette anche questo!! Poi ai concorsi vengono i nodi al pettine... sforzati di capire e di interessarti. Ci sono esami noiosi, ma ce ne sono altri come penale che sono bellissimi!
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13/09/2012 22:36
 
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Re:
giusperito, 13/09/2012 20.00:

Posso dirti che a metà del percorso universitario è normale.. tuttavia non devi studiare a memoria!!
E' verissimo che c'è gente che si laurea con 110 partendo da 109 perché ha imparato tutto a memoria.. la nostra facoltà permette anche questo!! Poi ai concorsi vengono i nodi al pettine... sforzati di capire e di interessarti. Ci sono esami noiosi, ma ce ne sono altri come penale che sono bellissimi!




beh insomma...non ho mai imparato nulla a memoria.a preferenza non imparo proprio se non lo capisco....ma non mi è mai capitato 1 solo esame(e me ne manca solo 1 ) al quale non mi abbiano richiesto collegamenti e buon ragionamento di base...lo studio a memoria non avrebbe in alcun modo assicurato il superamento dell' esame

Alla ragazza del post: io i primi 2 anni mi sono sentita 1 po come te...disorientata...poi man mano ho cambiato metodo di studio, ho imparato ad avere 1 visione globale della materia e ciò mi ha permesso anche di ricordare e capire le cose con piu facilità...invece all' inizio avevo 1 visione frammentaria e non capivo il "sistema" della materia

detto ciò e al di là di qst consigli mi par di capire che pero a te non piaccia proprio qst facoltà e allora non ti rimane che fare le tue scelte..magari potresti trovarti 1 lavoro(pero sei al 3 anno e con 1 po di sacrificio ti potresti prendere lalmeno il pezzo di carta)
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13/09/2012 23:08
 
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Guarda, da laureato con il massimo dei voti ti riconfermo quanto detto.. con la buona pace di qualche esame per la maggior parte delle volte si è trattata di una mera riproposizione del libro.. e se qualche volta qualche assistente ha osato domandare qualcosa di più particolare e ragionato, ho sempre sentito commenti poco simpatici sulla madre e sulla famiglia.
[Modificato da giusperito 13/09/2012 23:08]
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14/09/2012 10:47
 
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Un caro saluto dai minatori sardi.
14/09/2012 11:31
 
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Re:
.pisicchio., 14/09/2012 10.47:

Un caro saluto dai minatori sardi.




cosa c'entrano i minatori sardi?
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14/09/2012 11:54
 
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Re: Re:
momentodicrisi, 14/09/2012 11.31:




cosa c'entrano i minatori sardi?




C'entrano. Hanno problemi veri (che tu fortunatamente non hai), così come chi si ammala o subisce un incidente.

Non condivido quello che scrivi sul corso di laurea e condivido solo parzialmente quanto affermi riguardo l'inidoneità del corso di laurea rispetto alla professione che potenzialmente potresti esercitare.

Premesso ciò non capisco il problema: sei liberissima di cambiare facoltà o interrompere gli studi per fare altro. Abbiamo il grande dono della libertà e non credo che possiamo sprecarlo piangendoci addosso.
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14/09/2012 12:00
 
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Re: Re:
momentodicrisi, 14/09/2012 11.31:







io capisco molto bene il tuo sfogo perchè quando è capitato a me di fare le tue riflessioni anche io sono andata in crisi e ho iniziato uno studio discontinuo... credo che sia umano, naturale, che a un certo punto ci si interroghi sul percorso intrapreso, dove ci sta portando, se è quello che vogliamo e così via...
come ha detto giusperito, agli esami anche a me si sono sempre limitati al libro che è la bibbia dello studente. non ho problemi a dire che non ho passione per il diritto e il mio studio è passivo e acritico a parte qualche materia ciò nonostante ho preso sempre buoni voti e al primo colpo. basta "sciropparsi" il libro -per riprendere le tue stesse parole.
io non so quanti esami devi ancora sostenere, ma se sei a buon punto ti conviene finire e prenderti quel pezzo di carta. dopo potrai dedicarti a ciò che ti interessa di più e nel modo che ritieni migliore. io, ad esempio, ho già iniziato un corso extra-universitario nella materia che mi interessa per vedere se davvero fa per me e continuare su questa strada facendolo diventare il mio mestiere.
l'università è solo una parentesi e presto diventerà soltanto un lontano ricordo.

mi permetto una citazione di una professoressa durante un esame:"avete scelto la Federico II e questo è!"

in bocca al lupo [SM=x43812]




"Ho visto cose bellissime grazie alla
diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne
insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è
che non smetto di osservare".

(Edgard Degas)

14/09/2012 12:10
 
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per pisicchio: sono ancora in tempo per fare la fine dei minatori o di qualsiasi altra persona sfortunata.. sono ancora in tempo per ritrovarmi a perdere il lavoro (ammesso che riesca mai a trovarne uno!) e sono ancora in tempo per subire qualche altra disgrazia... quindi il tuo appunto mi pare proprio fuori luogo. inoltre, abbiamo tutti il dono della libertà, ma non tutti possiamo permetterci di perdere tempo.

ringrazio tutti quelli che mi hanno risposto, specialmente quelli che pur avendo pensato "chesta sta nguajat" hanno cmq speso qualche parola per un consiglio o una considerazione :D
per chi mi ha consigliato di cambiare strada: non voglio e non posso cambiare strada, questo è il motivo per cui non ho badato a queste cose prima d'ora.. in un modo o nell'altro mi prenderò la laurea e spero che cio' che verrà dopo sia meglio di questo percorso. del resto io sto studiando per cercare di lavorare un domani, lo studio non è fine a se stesso... dunque al di là di questo sfogo e di questi miei pensieri, continuerò ad impegnarmi e a fare il mio dovere in ogni caso.
per quanto riguarda la questione dell'imparare a memoria, non ho detto che lo studio per me significa imparare soltanto a memoria... è solo che mi è capitato spesso di trovare difficoltà (vd parti speciali che trattano argomenti strampalati) e di non aver trovato nessuno (prof, assistenti) disposti ad aiutarmi... e mi sono ritrovata a imparare alla meglio quello che leggevo, pur non afferrando diversi concetti.
per il "piangersi addosso": sì, in effetti mi stavo un po' piangendo addosso quando ho scritto questo post, ogni tanto fa bene! ed è questo il motivo per cui l'ho scritto qui e non ne ho parlato con qualche amico.. non sono abituati a vedermi così depressa :P grazie per avermi ascoltata raga!
14/09/2012 12:23
 
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Re: Re: Re:
birrena@, 14/09/2012 12.00:

momentodicrisi, 14/09/2012 11.31:







io capisco molto bene il tuo sfogo perchè quando è capitato a me di fare le tue riflessioni anche io sono andata in crisi e ho iniziato uno studio discontinuo... credo che sia umano, naturale, che a un certo punto ci si interroghi sul percorso intrapreso, dove ci sta portando, se è quello che vogliamo e così via...
come ha detto giusperito, agli esami anche a me si sono sempre limitati al libro che è la bibbia dello studente. non ho problemi a dire che non ho passione per il diritto e il mio studio è passivo e acritico a parte qualche materia ciò nonostante ho preso sempre buoni voti e al primo colpo. basta "sciropparsi" il libro -per riprendere le tue stesse parole.
io non so quanti esami devi ancora sostenere, ma se sei a buon punto ti conviene finire e prenderti quel pezzo di carta. dopo potrai dedicarti a ciò che ti interessa di più e nel modo che ritieni migliore. io, ad esempio, ho già iniziato un corso extra-universitario nella materia che mi interessa per vedere se davvero fa per me e continuare su questa strada facendolo diventare il mio mestiere.
l'università è solo una parentesi e presto diventerà soltanto un lontano ricordo.

mi permetto una citazione di una professoressa durante un esame:"avete scelto la Federico II e questo è!"

in bocca al lupo [SM=x43812]




posso chiederti di cosa si tratta il corso che stai frequentando? curiosità [SM=x43819]
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14/09/2012 12:33
 
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momentodicrisi, 14/09/2012 12.23:




posso chiederti di cosa si tratta il corso che stai frequentando? curiosità [SM=x43819]




criminologia. è un corso teorico-pratico: vengono trattate materie come diritto penale, procedura penale, diritto penitenziario, medicina legale, psicodiagnostica...
con analisi di casi, esercitazioni e anche un tirocinio.

terminato questo vorrei iscrivermi a un corso di balistica forense, ma sarebbe interessante anche uno di grafologia peritale.

come vedi di cose interessanti oltre l'università ce ne sono tante [SM=x43799]





"Ho visto cose bellissime grazie alla
diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne
insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è
che non smetto di osservare".

(Edgard Degas)

14/09/2012 12:41
 
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Re:
birrena@, 14/09/2012 12.33:

momentodicrisi, 14/09/2012 12.23:




posso chiederti di cosa si tratta il corso che stai frequentando? curiosità [SM=x43819]




criminologia. è un corso teorico-pratico: vengono trattate materie come diritto penale, procedura penale, diritto penitenziario, medicina legale, psicodiagnostica...
con analisi di casi, esercitazioni e anche un tirocinio.

terminato questo vorrei iscrivermi a un corso di balistica forense, ma sarebbe interessante anche uno di grafologia peritale.

come vedi di cose interessanti oltre l'università ce ne sono tante [SM=x43799]





wow! :D hai ragione, spero di trovare anche io la strada più adatta a me [SM=g2725273]
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14/09/2012 13:08
 
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Re:
giusperito, 13/09/2012 23.08:

Guarda, da laureato con il massimo dei voti ti riconfermo quanto detto.. con la buona pace di qualche esame per la maggior parte delle volte si è trattata di una mera riproposizione del libro.. e se qualche volta qualche assistente ha osato domandare qualcosa di più particolare e ragionato, ho sempre sentito commenti poco simpatici sulla madre e sulla famiglia.

si certo pure x me è stato 1 riproporre il filo logico pari pari ai testi(a volte mi hanno chiesto le espressioni precise che ovviamente non sapevo e ciò mi ha sempre pregiudicata)

però questo tipo di approccio cosi sterile x me non è stato mai la ragola..e inorridisco a pensare che venga premiata gente solo xkè sa bene le cose a memoria senza 1 minimo di ragionamento o senso critico o domande che non siano la testuale dicitura del paragrafo....con ciò non sto attaccando te ma lo schifo che vedo a certi esami [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999] [SM=g51999]

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