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Fuoricorso? aumentano le tasse universitarie

Ultimo Aggiornamento: 19/08/2012 19:08
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27/07/2012 20:36
 
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Pollastro chiedevo di copiare il link della discussione dove era presente l'articolo del prof. Prisco.
In definitiva i fuori corso sono un problema per se stessi,ma si trovano nella spiacevole situazione di essere considerati dei falliti e parassiti dallo stato e di essere esposti al pubblico ludibrio nelle università.
Sul resto siamo pienamente daccordo e aggiungerei che ,anche chi prima non l'ha fatto,farà uso massiccio di dispense et similia.


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Utente Veteran
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27/07/2012 20:57
 
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Ecco, appunto, non so linkare; puoi leggerla in praticanti e avvocati, al post sui risultati degli esami di avvocato: siccome nell'articolo si parlava di questo l'ho postata lì.
Per darti un'idea di come pensi certa gente, ti posto un'opinione trovata su Internet, in un sito di studenti di Cagluari
La mia opinione: DECISIONE INAPPUNTABILE.
Basta con tutta questa marea di gente che si iscrive, non sostiene esami, non fa nulla dalla mattina alla sera e l'unica preoccupazione è la discoteca del sabato sera.
Nessun dottore obbliga i giovani ad iscriversi all'Università. Chi lo fa, deve impegnarsi. Se non ha voglia, si tolga dai piedi o paghi giustamente il doppio o il triplo, con i soldi dei genitori che lo stanno diseducando, per poter continuare a scaldare i banchi.
Basta con gli sfaccendati!

Preciso che quella che si legge sopra NON è la mia opinione e che si va fuori corso per ragioni diverse, alcune serie e che derivano da fatti personali non banali, tutte comunque dipendenti da una didattica che va rinnovata e da un'organizzazione universitaria pessima. Poi è vero che ci sono anche casi come quelli cui si riferisce questa opinione, ma non si può , né si deve, generalizzare
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Post: 392
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Utente Senior
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27/07/2012 21:24
 
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La didattica va rinnovata,ma con quest'ultimo giocattolo delle penali,difficilmente il bambino mollerà la presa da un sistema tanto redditizio-su più fronti- quanto manipolabile.
Siamo bravi solo ad importare il peggio dall'estero...

Per quanto concerne il signor cagliaritano:chapeau, tanto bravo quanto fortunato,se è riuscito a concretizzare le proprie aspirazioni.

p.s.
trovato l'articolo [SM=x43819]
[Modificato da connormaclaud 27/07/2012 21:25]
29/07/2012 10:27
 
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La stanno cantando, eh? Beh canteranno su un'altra musica! Raddoppia le tasse! Triplica le tasse! Spremi fino all'ultima goccia questi insolenti "bifolchi canori"! (Principe Giovanni allo sceriffo di Nottingham)
Tasse, tasse, tasse. A forza di tasse, spremette [Principe Giovanni] il cuore e l'anima del povero popolo di Nottingham. Chi non poteva pagare le tasse, finiva in galera. (Cantagallo)
Senti, frate: a te piace predicare! Finirai a predicare col collo dentro il cappio del boia! (Sceriffo di Nottingham)


questo per dire che la pressione fiscale e' gia' molto, alta.Il peso di questi aumenti ricadra' al 99 per cento sulle famiglie. Se i fuoricorso sono un problema, bisogna inserire il numero chiuso e cambiare la didattica, pero' ovviamente e' piu facile fare cassa e dare nuove risorse da gestire alle università per alimentare il baronato.
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29/07/2012 15:22
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare - in anteprima per voi - un articolo appena inviato al Corriere del Mezzogiorno (ha usato col copia/incolla anche espressioni scritte da me e di questo lo ringrazio. Ha poi tenuto conto anche del dibattito sul punto che si sta svolgendo su questo sito).
Buone vacanze a tutti da lui e da me, riaccenderò il computer a settembre. Ora ho solo voglia di spegnerlo, non lo porto in viaggio (e il cellulare serve solo per le emergenze) [SM=g2725292]

Sono costretto ad intervenire per la seconda volta in pochi giorni su questioni universitarie: stavolta a proposito del previsto, forte aumento delle tasse ai fuori corso, dei quali anche la mia università, la Federico II, è piena, perché di grandi dimensioni.
Si tratta di un problema solo italiano: altrove chi non supera gli esami del piani di studi di un certo anno non si iscrive al successivo. Troppe facoltà sono poi oggi un parcheggio per giovani immotivati e nullafacenti, spesso incapaci di scrivere in italiano e di pensare logicamente.
Giusto colpire quest’andazzo, ma distinguiamo: la categoria è in realtà comprensiva anche di chi studia e lavora, o di chi ha avuto gravi problemi personali e di famiglia, o ancora di chi si è iscritto già da adulto, senza contare che non tutte le facoltà sono egualmente difficili e a volte è davvero impossibile tenere il passo astrattamente disegnato dai rispettivi ordinamenti degli studi.
Ingiusta poi la retroattività: le regole del gioco non si cambiano a partita iniziata, sicché l’unico modo per rendere legittimo questo aumento sarebbe al più quello di introdurlo per i nuovi iscritti, che saprebbero dunque a che cosa andrebbero incontro se rimanessero pigri. Se no, sarebbe come pretendere che siano ammessi alla maturità solo studenti con medie alte nell’ultimo triennio, ma senza avere enunciato prima questa regola, onde consentire a chi già frequentava l’ultimo triennio delle scuole superiori di regolarsi.
Trovo dunque realistico attendersi che ora vi sarà una forte spinta per esami tutti i mesi, con tanti saluti alla fondamentale frequenza dei corsi e alla qualità della formazione, già bassa, o una fuga tout court dall’università, in controtendenza rispetto a quanto accade nel mondo sviluppato.
I fuori corso sono un problema anzitutto per se stessi e per la società: una laurea presa a rilento rischia di essere poco utile e spendibile sul mercato del lavoro, giacché superata dalla rapidissima evoluzione dei saperi.
C’è pero qui un ulteriore aspetto da considerare: essi si evitano realmente solo organizzando didattica e esami diversamente, con un controllo ferreo sul punto, nonché con maggiore impegno anche dei docenti e un sistema di aiuto economico ai capaci meritevoli e privi di mezzi, come del resto vuole la Costituzione. Il mondo politico e quello accademico stesso non sono, al riguardo, privi di evidenti responsabilità.
Cattive scuole pregresse, mancanza di servizi di orientamento in entrata all’università e di efficace tutorato lungo la strada sono infine altri fattori di aggravamento della questione.
È necessario per tutte le categorie coinvolte darsi dunque una mossa. in termini di recupero di responsabilità, ma non si può guardare al delicatissimo tema della formazione critica principalmente con l’intento di fare cassa sui giovani e sulle loro famiglie.

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Post: 1.345
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Utente Veteran
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29/07/2012 15:22
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare - in anteprima per voi - un articolo appena inviato al Corriere del Mezzogiorno (ha usato col copia/incolla anche espressioni scritte da me e di questo lo ringrazio. Ha poi tenuto conto anche del dibattito sul punto che si sta svolgendo su questo sito).
Buone vacanze a tutti da lui e da me, riaccenderò il computer a settembre. Ora ho solo voglia di spegnerlo, non lo porto in viaggio (e il cellulare serve solo per le emergenze) [SM=g2725292]

Sono costretto ad intervenire per la seconda volta in pochi giorni su questioni universitarie: stavolta a proposito del previsto, forte aumento delle tasse ai fuori corso, dei quali anche la mia università, la Federico II, è piena, perché di grandi dimensioni.
Si tratta di un problema solo italiano: altrove chi non supera gli esami del piani di studi di un certo anno non si iscrive al successivo. Troppe facoltà sono poi oggi un parcheggio per giovani immotivati e nullafacenti, spesso incapaci di scrivere in italiano e di pensare logicamente.
Giusto colpire quest’andazzo, ma distinguiamo: la categoria è in realtà comprensiva anche di chi studia e lavora, o di chi ha avuto gravi problemi personali e di famiglia, o ancora di chi si è iscritto già da adulto, senza contare che non tutte le facoltà sono egualmente difficili e a volte è davvero impossibile tenere il passo astrattamente disegnato dai rispettivi ordinamenti degli studi.
Ingiusta poi la retroattività: le regole del gioco non si cambiano a partita iniziata, sicché l’unico modo per rendere legittimo questo aumento sarebbe al più quello di introdurlo per i nuovi iscritti, che saprebbero dunque a che cosa andrebbero incontro se rimanessero pigri. Se no, sarebbe come pretendere che siano ammessi alla maturità solo studenti con medie alte nell’ultimo triennio, ma senza avere enunciato prima questa regola, onde consentire a chi già frequentava l’ultimo triennio delle scuole superiori di regolarsi.
Trovo dunque realistico attendersi che ora vi sarà una forte spinta per esami tutti i mesi, con tanti saluti alla fondamentale frequenza dei corsi e alla qualità della formazione, già bassa, o una fuga tout court dall’università, in controtendenza rispetto a quanto accade nel mondo sviluppato.
I fuori corso sono un problema anzitutto per se stessi e per la società: una laurea presa a rilento rischia di essere poco utile e spendibile sul mercato del lavoro, giacché superata dalla rapidissima evoluzione dei saperi.
C’è pero qui un ulteriore aspetto da considerare: essi si evitano realmente solo organizzando didattica e esami diversamente, con un controllo ferreo sul punto, nonché con maggiore impegno anche dei docenti e un sistema di aiuto economico ai capaci meritevoli e privi di mezzi, come del resto vuole la Costituzione. Il mondo politico e quello accademico stesso non sono, al riguardo, privi di evidenti responsabilità.
Cattive scuole pregresse, mancanza di servizi di orientamento in entrata all’università e di efficace tutorato lungo la strada sono infine altri fattori di aggravamento della questione.
È necessario per tutte le categorie coinvolte darsi dunque una mossa. in termini di recupero di responsabilità, ma non si può guardare al delicatissimo tema della formazione critica principalmente con l’intento di fare cassa sui giovani e sulle loro famiglie.

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Utente Master
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31/07/2012 10:42
 
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l'aumento delle tasse per i fuoricorso è paragonabile alla somministrazione di una medicina sbagliata ad un malato....
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Utente Senior
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10/08/2012 16:53
 
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Secondo me è inutile cercare scuse a questo aumento per i fuoricorso. Le tasse sono già alte a sufficienza per pesare su chi si parcheggia all'università! La verità é che questi non sanno come fare soldi. Soldi che come al solito andranno a finanziare i corsi di "diritto culinario" "filosofia del reality" o "marketing dei leccalecca"
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Post: 870
Utente Senior
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10/08/2012 17:41
 
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nandito, 10/08/2012 16.53:

Secondo me è inutile cercare scuse a questo aumento per i fuoricorso. Le tasse sono già alte a sufficienza per pesare su chi si parcheggia all'università! La verità é che questi non sanno come fare soldi. Soldi che come al solito andranno a finanziare i corsi di "diritto culinario" "filosofia del reality" o "marketing dei leccalecca"



bravo! [SM=g2725285]

nella nostra facoltà ci sono esami davvero inutili di cui non capisco davvero l'esistenza, a cosa dovrebbero servire se non ad avere un esame in più scritto sul libretto [SM=x43820]
nella maggior parte dei casi, poi, il libro di testo è scritto dal professore e scritto anche male, infatti appena fatto l'esame distruggo il libro [SM=x43603] non merita neppure di stare sullo scaffale.

a me sembra che in questa facoltà si pensi solo alla quantità piuttosto che alla qualità: a che serve fare, ad esempio, 30 esami di cui 10 inutili? poi ci si lamenta dei fuori corso e che nessuno studia... devo riconoscere che i prof. hanno ragione nell'affermare che sono pochi coloro che davvero studiano perchè ho visto esami dove davvero si andava lì solo a farselo scrivere sul libretto ma dall'altra parte capisco anche che era un esame che nessuno aveva interesse a studiare, uno sforzo di memoria inutile, un esame che "si deve fare". nient'altro.






"Ho visto cose bellissime grazie alla
diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne
insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è
che non smetto di osservare".

(Edgard Degas)

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Utente Junior
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19/08/2012 19:08
 
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a cosa siamo arrivati...tassare di più chi non ha avuto modo di laurearsi in tempo...
ma sbaglio o gli studenti anno per anno pagano le tasse in base al loro reddito?
bene, secondo me i motivi del ritardo nel percorso di studi sono irrilevanti. è diritto di ognuno fare quel che si vuole nei limiti della legge.
se tizio decide di dedicarsi part-time agli studi sarà una sua scelta?
se caio non ha modo di poter studiare tutti i santissimi giorni, sarà un suo problema?
chi è fuori corso non è un usurpatore o un ladro da dover spremere fino all'ultima goccia. non stà sperperando alcuna risorsa altrui.
anzi i fuori corso normalmente (come me) non seguono i corsi, perchè devono lavorare (o meglio essere schiavizzati per 300 euro al mese in nero) e quindi non occupano nemmeno i posti a sedere in aula...

poi se vogliamo dirla tutta, se esistono i fuori corso è anche colpa di come vengono strutturati i corsi di studio.
e nella nostra università abbiamo esempi lampanti di cattedre che ti propinano programmi di millemila pagine per materie magari di scarsa importanza rispetto al piano di studi, oppure cattedre che bocciano a raffica per motivi di "blasone" del nome del prof.
il povero studente che non ha tempo e denaro per seguire i corsi e studiare sempre allora cosa deve fare? rimanere a casa ignorante e povero?

io nel 2008 dovetti fermarmi con gli studi, ho lasciato l'università per un anno abbondante...sinceramente non avevamo UNA LIRA in famiglia e ovviamente studiare era (ed è) un lusso.
ho ripreso il mio cammino universitario alla fine del 2009 ed oggi mi trovo a 6 esami dal termine.
ora io dovrei considerarmi un fallito, un usurpatore?
io dovrei pagare di più perchè non posso permettermi (economicamente) di studiare...bel controsenso
la mia colpa (come quella di molti fuori corso e studenti) è stata quella di non essere benestante? o di aver avuto problemi familiari di varia natura?
bene, allora si devo pagare di più
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