Probabilmente è una sensazione sbagliata mia, ma mi lascia un po' perplessa il modo in cui parli del tuo ragazzo. Ne descrivi i lati positivi quasi come se fossi "annoiata", e poi lo definisci "superficiale", che non è proprio un difettuccio da poco. Mi permetto di fartelo notare (e correggimi se sbaglio, perchè probabilmente spesso nello scrivere si fraintendono i toni), perchè.. ti sei mai chiesta se dietro queste tue insicurezze non ci sia in realtà un'insicurezza di fondo tua nel voler stare con questa persona? E magari il "non fidarti" sia una sorta di alibi?? Magari sono proprio fuori strada, però è stata la prima sensazione che mi è venuta in mente leggendo le tue parole, io non parlerei così di un ragazzo di cui sono innamorata.
Venendo al tuo problema, se hai queste insicurezze che ti perseguitano hai fatto bene a farglielo presente. Tralasciando la sua reazione (che, dai, ma che reazione è???), secondo me le strade sono due. Se ci tieni davvero, ti fidi e smetti di crearti paranoie, perchè vi fate solo del male, e finchè non hai qualcosa di concreto su cui basarti non puoi vivere logorata dall'ansia. Oppure altrimenti chiudi, ma non puoi stare con una persona di cui non ti fidi ciecamente. Posso chiederti da quanto state insieme? Perchè se siete agli inizi è un conto, se state da più tempo a un certo punto un rapporto si deve evolvere
"There are no happy endings,
endings are the saddest part,
so just give me a happy middle
and a very happy start."