Pi', parliamo con dati alla mano. Non esistono dati statistici che indicano l'esistenza di un nesso di casualita' tra tutele dei lavoratori e livelli di occupazione. Anzi, gli studi indicano addirittura che la correlazione statistica tra le due variabili sarebbe 0, questo fa pendant con gli stessi dati OECD che indicano come negli ultimi 10 anni in Italia siano diminuite le tutele dei lavoratori, dando il dato per buono la correlazione sarebbe addirittura inversa.
Il punto di questa premessa e' semplice, l'articolo 18 e' una questione assolutamente marginale, lo stesso impuntarsi su questioni di principio da parte di Monti e della Fornero pompati da statistiche fantasiose (qualcuno addirittura sosteneva che l'abrogazione dell'articolo 18 avrebbe prodotto un incremento del PIL di 300 miliardi di euro) e' stato deleterio ed ha distolto l'attenzione dai problemi reali.
L'articolo 18 va riformato organicamente e congiuntamente al resto dello Stato, i signori invece hanno voluto un cigno nero che li portasse al muro contro muro, per giunta senza toccare il nexus dell'intera faccenda, i dipendenti pubblici, cioe' quel mondo che andrebbe spogliato da gran parte delle tutele esistenti, in particolare i primi 5 livelli dell'amministrazione (a partire dai capi dipartimento dei ministeri).
Il resto son baggianate.
Lo studio al quale faccio riferimento e' stato condotto da Olivier Blanchard su 13 paesi UE su un arco temporale decennale.
Le statistiche OECD sono liberamente consultabili sul sito dell'organizzazione, sezione statistiche sotto la voce "strictness of employment protection".