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Caso di prelievo fraudolento

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2012 11:41
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Post: 93
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Utente Junior
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07/02/2012 11:41
 
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Ragazzi ho un problema, m ritrovo per la prima volta ad affrontare un caso del genere e non so come comportarmi in merito, soprattutto è il mio primo atto di citazione, avendo iniziato da poco la pratica.
Vi spiego:
Tizio di Avellino ha acquistato una macchina e ha chiesto un finanziamento ad una società di Milano. Qst società gli ha rilasciato una carta di credito prepagata, al fine di rendere più facile e veloce il prelievo ogni mese (dovendo restituire tot euro al mese per il finanziamento richiesto).
Il problema è che qst società ha prelevato indebitamente dal suo conto corrente (presso una banca di avellino) una somma maggiore (quasi 4000 euro). Ora vorrei richiedere restituzione e risarcimento danno subito.
Come fare? Ho fatto una citazione presso tribunale (lo so per la somma dovrebbe essere competente il giudice di pace nn superando i 5000 euro, ma dato che chiedo il risarcimento danno, la somma sarà più elevata) di Avellino (in teoria in base all'art. 19 cpc se la parte convenuta è una società, è competente il giudice del luogo dove essa ha sede, quindi Milano. Ma dato che l'art.20 cpc parla di foro falcoltativo e che il conto corrente da cui sono stati prelevati i soldi è tenuto presso una banca di avellino ho pensato che forse può andare bene anche foro di avellino).
Lo stesso tizio ha subito al contempo un altro fatto: dall'estratto conto ha visto che mancano quasi 6 mila euro, ma lui nn ha fatto alcun acquisto e disconosce i movimenti che ne sono indicati. La banca è sempre Avellino.
Anche qui voglio chiedere il riaccredito della somma e il risarcimento danno, ma come quantificarlo?
In base alla sentenza n. 2904/2011 del Tribunale di Palermo ( che si è pronunciato sulla richiesta di risarcimento danni avanzata nei confronti di un istituto di credito da un cliente, il quale lamenta di essersi visto fraudolentemente sottrarre una somma di denaro dal proprio conto corrente con accesso online, attraverso una operazione di prelievo non autorizzata compiuta da terzi rimasti sconosciuti)l’istituto di credito, è responsabile dei danni in quanto, non avendo predisposto tutte le misure possibili, idonee a ridurre il rischio di accesso non autorizzato, ha causato il danno al cliente, titolare dei dati personali, con la conseguenza che è tenuto al risarcimento.

Voi che fareste? Grazie

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