Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

150 giardini da visitare almeno una volta nella vita:

Ultimo Aggiornamento: 27/05/2024 06:07
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.180
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 40
Sesso: Maschile

Utente Power +



27/05/2024 05:56

un libro-guida li raccoglie (quasi) tutti
Immensi orti botanici, piccoli spazi verdi per meditare, musei a cielo aperto.
Dal Sacro Bosco di Bomarzo ai Kew Gardens di Londra, dal Botanic Garden di Singapore al al giardino zen del Tempio Ryoan-JI di Kyoto, il volume presenta una raccolta di giardini di ogni genere.

150 giardini da visitare almeno una volta nella vita

C’è chi, appena arriva in una città sconosciuta, fa subito visita al museo; per capire il luogo in cui si trova. E c’è chi, da par suo, preferisce un giro all’orto botanico, esattamente per la stessa ragione. Scriveva Sir Francis Bacon, e si legge oggi in un piccolo saggio pubblicato da Henry Beyle, che “col raffinarsi della civiltà e dell’eleganza di un’epoca, [vediamo come] gli uomini imparino a costruir edifici maestosi, ma molto più tardi soltanto a crear leggiadri giardini, quasi fosse quella del giardinaggio l’arte più raffinata e perfetta”.

Stefanie Waldek, scrittrice e giornalista americana appassionata di viaggi e avventure spaziali, ha raccolto in una guida una lunghissima lista di giardini che giudica imperdibili. Si tratta in realtà di un misto tra giardini storici, orti botanici, oasi zen, musei a cielo aperto e offre un vero e proprio tour attorno al mondo.

“Per me i giardini sono i microcosmi ideali per le esplorazioni terrestri” scrive Waldek “luoghi che chiunque può godersi, in tutto il mondo”.

Il titolo è “150 giardini da vedere almeno una volta nella vita” e fa parte della nuova collana edita da 24 ORE Cultura, “150 luoghi da vedere almeno una volta nella vita”. Anche se in virtù della sua mutabilità, ciascun giardino meriterebbe – a dire il vero – di essere visitato anche più di una volta.

Abbiamo raccolto di seguito alcuni esempi di giardini da visitare almeno una volta nella vita celebri, meno celebri, e soprattutto curiosi.
Amber Fort, Jaipur, India

Appare in lontananza come un miraggio, che galleggia sulle acque del lago Maota, nei pressi di Jaipur. Questo giardino terrazzato si trova ai piedi dell'Amber Fort, l'antica fortezza nella cittadina di Amer, costruita nell'arco di oltre cento anni, a partire dalla fine del Cinquecento. Fu la residenza dei Maharaja Rajput e delle loro famiglie. Il giardino ospita coltivazioni di zafferano ed è quadripartito secondo il classico schema persiano (Čahār bāgh). Si dice che sia addirittura più antico del glorioso palazzo, risalendo al XV secolo.
Desert Botanical Garden, Phoenix, Arizona

Si potrebbe pensare che nel deserto non cresca nulla, ma non è esattamente così. Prova ne è il Desert Botanical Garden a Phoenix, in Arizona. Fondato nel 1939 dal botanico svedese Gustaf Starck e dalla filantropa Gertrude Divine Webster, il giardino occupa 60 ettari con un display di 50 mila specie vegetali. Oltre a essere un'attrazione botanica, il giardino è sede della Desert Landscape School, che insegna a giardinieri professionisti e amatori come progettare spazi verdi in aree caratterizzate da clima arido.
OFFLINE
Post: 5.180
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 40
Sesso: Maschile

Utente Power +



27/05/2024 06:01

Ryoanji, Kyoto, Giappone

Il giardino di rocce del Tempio di Ryoanji a Kyoto è il più celebre esempio di karesansui, ovvero di giardino secco, al mondo. La sua caratteristica principale, che lo distingue dagli altri giardini giapponesi, è la totale assenza di acqua.
Questo giardino a prevalenza minerale venne creato nel 1450 come parte integrante del tempio ed è popolato da 15 rocce disposte in modo tale che da nessun punto di vista si possano vedere tutte insieme. Questo particolare affascinò il compositore John Cage a tal punto da ispirarlo a scrivere un pezzo dedicato a questo luogo di pace e meditazione.
Jardin Botanico del Instituto de Biologia (UNAM)

Famoso per i siti storici, le spiagge, nondimeno la sua cucina, il Messico vanta una stupefacente biodiversità. Per constatare la varietà delle sue piante basta visitare l'orto botanico dell'Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM). La collezione include anche diverse delle numerose specie di cactus a rischio di estinzione, particolarmente preziose in un'epoca in cui il mondo è minacciato dal cambiamento climatico. Il suggestivo giardino sorge su un’antica colata lavica, che nel tempo ha dato vita a cascate naturali, grotte e giardini rocciosi. Tra gli abitanti più singolari del giardino c’è anche la rara Tarántula del Pedregal.
OFFLINE
Post: 5.181
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 40
Sesso: Maschile

Utente Power +



27/05/2024 06:03

Il Sacro bosco di Bomarzo

Sebbene sia un giardino italiano del Cinquecento, il Sacro Bosco di Bomarzo è un luogo completamente sui generis. Ideato da Pier Francesco "Vicino" Orsini, militare e mecenate, insieme all'architetto Pirro Ligorio, questo giardino segue uno stile manierista che sfida le convenzioni di simmetria e ordine dell'epoca, introducendo al contrario figure scultoree surreali e grottesche, come mostri mitologici ed elefanti. Da cosa abbia tratto ispirazione Orsini rimane un mistero, ma il fascino di questo giardino eccentrico ha attirato persino Salvador Dalí, che vi girò un cortometraggio e ne trasse ispirazione per il suo dipinto "La tentazione di Sant'Antonio".


El Cementerio de Tulcán, Ecuador

Raramente si pensa in questi termini, ma anche un cimitero è un giardino. "A Tulcán c'è un giardino talmente bello che viene voglia di morire", recita l'epitaffio sulla lapide di José Maria Azael Franco. Questo giardino speciale è il cimitero municipale della città ecuadoriana, creato proprio da Franco, che lavorò come custode e giardiniere del cimitero dal 1936. Con il suo talento nell'arte topiaria, decise di dare nuova vita al luogo modellando i cipressi in forme che rendevano omaggio a diverse culture, dagli Inca ai monaci agostiniani. Impressionato dall'opera, il governo ecuadoriano dichiarò il cimitero sito culturale nel 1984. Franco, ormai ottantacinquenne, morì l'anno successivo.
OFFLINE
Post: 5.182
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 40
Sesso: Maschile

Utente Power +



27/05/2024 06:04

Ayrlies Gardens & Wetlands, Auckland, Nuova Zelanda

Alcune delle piante più alla moda nei nostri giardini e nei nuovi spazi verdi urbani, come il Phormium, provengono dalla lontana Nuova Zelanda. Ma cosa visitare in questo stato insulare dell’Oceania? Uno dei luoghi più affascinanti è il giardino di Ayrlies, a Auckland. Negli anni Sessanta era solo una landa desolata, ma, nonostante la sua giovane età, è stato nominato New Zealand Garden of International Significance. Creato da Beverley McConnell, il giardino offre un design pittoresco e quasi selvatico ma studiatissimo. L'area umida, una palude di 14 ettari aggiunta nel 2012, fornisce un habitat prezioso per l’avifauna.


The Butchart Gardens, Victoria, Canada

Creati da Jennie Foster Butchart, i giardini Butchart in British Columbia, Canada, sono uno straordinario esempio di recupero ambientale. Suo marito fece fortuna con la produzione di cemento in un periodo di boom edilizio, ma la vista della signora, con la cava appena fuori casa, era tutt'altro che idilliaca. Quando finalmente il sito venne dismesso nel 1909, Jennie decise di farne un giardino. Il primo fu il Sunken Garden. Seguirono uno di rose, un altro all'italiana, diversi giardini tematici. Una scala ha ricucito il dislivello di 15 metri che conduce al piano della cava, dove oggi crescono perenni, arbusti e specie arboree ma dove fu necessario portare tonnellate di terreno con carri trainati da cavalli. I Butchart aprirono la proprietà ai visitatori; nel 1915 se ne contarono 18 mila.
OFFLINE
Post: 5.183
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 40
Sesso: Maschile

Utente Power +



27/05/2024 06:05

Fondation Claude Monet

Le celebri Ninfee di Monet vennero dipinte proprio qui, nel suo giardino di Giverny – una località rurale a Nord della Francia dove il pittore si trasferì nel 1883. Protagonista dei suoi più riconoscibili dipinti era proprio il giardino d’acqua, attraversato da un ponte in stile giapponese, che lui stesso aveva creato. Mentre la sua vista regrediva, il suo giardino avanzava. E la sua pittura si faceva sempre più “impressionista”.
Singapore Botanic Gardens, Singapore

Situati appena fuori dalla zona commerciale di Orchard Road, i Giardini Botanici di Singapore furono fondati nel 1822 da Thomas Stamford Bingley Raffles, ufficiale britannico noto soprattutto per aver fondato la città di Singapore. Creati con l'obiettivo di sperimentare diverse colture, nei primi anni si concentrarono principalmente sulla coltivazione dell'albero della gomma para, cresciuto da semi importati dai Kew Gardens di Londra. Oggi sono un'istituzione scientifica di rilevanza mondiale, dedita in particolare alla coltivazione e alla conservazione delle orchidee. I Giardini Botanici di Singapore sono stati dichiarati patrimonio UNESCO nel 2015, l'unico della città-stato.
OFFLINE
Post: 5.184
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 40
Sesso: Maschile

Utente Power +



27/05/2024 06:06

Tromsø Arctic-Alpine Botanic Garden, Tromsø, Norvegia


Le temperature variano da meno 6 a più 15 gradi Celsius e per tre mesi buoni all'anno, da novembre a gennaio, il sole non supera la line dell’orizzonte. Nonostante queste condizioni estreme, il giardino botanico di Tromsø, il più settentrionale al mondo, ospita una vasta gamma di specie provenienti da tutti e sette i continenti: piante alpine, artiche e antartiche. Tra queste, il papavero blu dell'Himalaya (Meconopsis betonicifolia) e numerosi licheni che ricoprono il paesaggio roccioso. Il giardino è accessibile gratuitamente 24 ore su 24 e fa parte della UiT, l'Università artica della Norvegia.


Campos de los tulipanes, Chubut, Patagonia


Non siamo in Olanda ma in Patagonia argentina, ai confini con il Cile. Il campo di tulipani di Trevelin, coltivato dalla famiglia Ledesna dal 1996, è un’attrazione effimera che richiama turisti per un mese all’anno (tra ottobre e novembre). A noi potrebbe sembrare strano ma, constatato il clima, non è così sorprendente vedere sbocciare migliaia di tulipani dai colori vivaci sotto lo spettacolo maestoso delle Ande. Del resto, la regione accolse molti gallesi nella seconda metà dell'Ottocento. Questi migranti lasciarono l'Inghilterra in cerca di condizioni di vita migliori e si stabilirono qui, portando con sé la passione per il tè e per i fiori.




Leggi anche


OFFLINE
Post: 5.185
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 40
Sesso: Maschile

Utente Power +



27/05/2024 06:07

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:28. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone