un libro-guida li raccoglie (quasi) tutti
Immensi orti botanici, piccoli spazi verdi per meditare, musei a cielo aperto.
Dal
Sacro Bosco di Bomarzo ai
Kew Gardens di Londra, dal
Botanic Garden di Singapore al al giardino zen del Tempio Ryoan-JI di Kyoto, il volume presenta una raccolta di giardini di ogni genere.
150 giardini da visitare almeno una volta nella vita
C’è chi, appena arriva in una città sconosciuta, fa subito visita al museo; per capire il luogo in cui si trova. E c’è chi, da par suo, preferisce un giro all’orto botanico, esattamente per la stessa ragione. Scriveva Sir Francis Bacon, e si legge oggi in un piccolo saggio pubblicato da Henry Beyle, che “col raffinarsi della civiltà e dell’eleganza di un’epoca, [vediamo come] gli uomini imparino a costruir edifici maestosi, ma molto più tardi soltanto a crear leggiadri giardini, quasi fosse quella del giardinaggio l’arte più raffinata e perfetta”.
Stefanie Waldek, scrittrice e giornalista americana appassionata di viaggi e avventure spaziali, ha raccolto in una guida una lunghissima lista di giardini che giudica imperdibili. Si tratta in realtà di un misto tra giardini storici, orti botanici, oasi zen, musei a cielo aperto e offre un vero e proprio tour attorno al mondo.
“Per me i giardini sono i microcosmi ideali per le esplorazioni terrestri” scrive Waldek “luoghi che chiunque può godersi, in tutto il mondo”.
Il titolo è “150 giardini da vedere almeno una volta nella vita” e fa parte della nuova collana edita da 24 ORE Cultura, “150 luoghi da vedere almeno una volta nella vita”. Anche se in virtù della sua mutabilità, ciascun giardino meriterebbe – a dire il vero – di essere visitato anche più di una volta.
Abbiamo raccolto di seguito alcuni esempi di giardini da visitare almeno una volta nella vita celebri, meno celebri, e soprattutto curiosi.
Amber Fort, Jaipur, India
Appare in lontananza come un miraggio, che galleggia sulle acque del lago Maota, nei pressi di Jaipur. Questo giardino terrazzato si trova ai piedi dell'Amber Fort, l'antica fortezza nella cittadina di Amer, costruita nell'arco di oltre cento anni, a partire dalla fine del Cinquecento. Fu la residenza dei Maharaja Rajput e delle loro famiglie. Il giardino ospita coltivazioni di zafferano ed è quadripartito secondo il classico schema persiano (Čahār bāgh). Si dice che sia addirittura più antico del glorioso palazzo, risalendo al XV secolo.
Desert Botanical Garden, Phoenix, Arizona
Si potrebbe pensare che nel deserto non cresca nulla, ma non è esattamente così. Prova ne è il Desert Botanical Garden a Phoenix, in Arizona. Fondato nel 1939 dal botanico svedese Gustaf Starck e dalla filantropa Gertrude Divine Webster, il giardino occupa 60 ettari con un display di 50 mila specie vegetali. Oltre a essere un'attrazione botanica, il giardino è sede della Desert Landscape School, che insegna a giardinieri professionisti e amatori come progettare spazi verdi in aree caratterizzate da clima arido.