00 13/01/2015 16:07

La questione è rovesciata: riuscirà una classe politica in difficoltà ad eleggere una personalità capace di rappresentare l'unità nazionale, tanto più in un periodo di profonda crisi ed incertezze, o si sceglierà una figura che divide, così da rischiare d'impantanare quel teorico processo di riforme che tutte le parti politiche,a modo loro, invocano?
Una scelta non facile e che solo marginalmente tocca il tipo di cameralismo che potrebbe venir fuori, se problema esiste è interno alla classe politica e non serve cercare un capro espiatorio istituzionalmente qualificato.

Garante della Costituzione si e qui arriva una patata bollente: garante solo della legittimità costituzionale ovvero,come durante la seconda parte della presidenza Napolitano, difensore dell'autentico spirito della Carta, in barba a presunte mutazioni postume ?
La posizione che sceglierà il prossimo capo dello stato sarà fondamentale per il futuro del paese e in considerazione, storicamente, della brevità dei nostri governi è da record avere una figura di riferimento è fondamentale per noi e per i partners esteri.
[Modificato da connormaclaud 13/01/2015 16:08]