00 12/01/2015 21:46
Re:
Alessandro.1987, 12/01/2015 21:30:

Prendo spunto dall'elenco - quasi telefonico - dei nomi del papabile prossimo Presidente della Repubblica (riportato fedelmente da latte++) per fare una riflessione e porre una domanda.
Le parti politiche stanno in questi giorni precisando che il prossimo Presidente della Repubblica dovrà essere figura di alto profilo, autorevole agli occhi dell'UE, capace di rassicurare i mercati e soprattutto imparziale.
Nello stesso tempo si sta decidendo di modificare la Costituzione per abbandonare il bicameralismo perfetto ed abbracciare il monocameralismo (non è al momento ancora dato sapere di quale tipo).

Poiché la storia anche recente ha dimostrato che agli errori commessi da una Camera ha spesso rimediato l'altra, approvata la suddetta riforma del sistema delle navette parlamentari (non esente da critiche in quanto concausa dell'impasse del Paese), unica forma di controllo preventivo resterebbe quella esercitata dal Capo dello Stato. Come sappiamo, infatti, quest'ultimo potrebbe rinviare sì alla Camera - ma solo una volta - il testo definitivo approvato (art. 74 Cost.).
Allora mi chiedo:

dato che, con queste premesse, gli scenari potrebbero essere:

1) un settennato all'insegna del laissez faire laissez passer;
2) un Capo dello Stato bersaglio continuo di accuse di politicizzazione e di attentato alla Costituzione e alto tradimento;

è immaginabile che nonostante tale riforma, che renderà molto più ampio e discrezionale il raggio d'azione del Presidente, questi riuscirà a svolgere realmente la sua funzione di garante della Costituzione al di sopra delle parti, come ci auguriamo tutti, godendo della fiducia di chi l'ha eletto oltre che - si spera - della maggioranza dei cittadini?




Il problema del nostro sistema che non ho mai concepito, come fa una figura ad essere così imparziale? Non ne sono mai esistiti, salvo rari casi (vedi Pertini).
Io ritengo che il Presidente della Repubblica, ormai ha perso la sua funzione di garante della costituzione, la trovo una figura pressoché "inutilmente potente", infatti se proprio si deve cambiare la Costituzione, io propenderei per una forma di governo semi-presidenziale.







Con il laccio che doveva unire i loro cuori hanno strangolato la loro pace.
(G. C. Lichtenberg)