00 24/09/2014 22:57
Re:
connormaclaud, 24/09/2014 16:01:

Non per contraddirti,ma ti assicuro che il mio intervento è tra i più disinteressanti che puoi trovare sull'argomento.
Quale interesse nel proporre lauree ad indirizzo,semplificando e migliorando la formazione dei potenziali immatricolati- e concorrenti- e quale vantaggio nella diminuzione della mole di cause - ergo lavoro- per gli addetti ai lavori?
Di certo il numero chiuso allevia di poco o nulla il malessere di centinaia di migliaia di dottori in giurisprudenza ed il mercato, anche chiudendo i rubinetti, non riuscirebbe a smaltire più della metà dei virgulti aspiranti-qualcosa.
La questione del ripiego non è un problema degli altri,ma una questione seria che va affrontata e che serve ai futuri studenti per non impantanarsi nella palude dell'ipocrisia che invece è toccata a noi e a chi ci ha preceduto.
Magari qualcuno avesse trattato la questione in tempi non sospetti, forse oggi migliaia di studenti "scazzati" seguirebbero un corso di laurea affine ai propri interessi, il livello qualitativo delle nostre università sarebbe migliore e si raccoglierebbero maggiori soddisfazioni universitarie e lavorative.




Premetto che sono laureato in economia, abilitato dottore commercialista, abilitato all'insegnamento classe di concorso A017, e ho un lavoro + che sicuro. Quindi potrei dire: ma si! barrichiamo tutto, mettiamo i test d'ingresso a tutte le facoltà, facciamo fare anche 5 anni di pratica, usiamo i + rigidi sistemi di selezione! Credi che la mia laurea o la tua laurea acquisti + valore? La questione del ripiego, poi, è un falso problema. Le facoltà a numero chiuso sono facoltà scientifiche: medicina, architettura. Se non passo il test ad architettura per ripiego mi iscrivo ad ingegneria che è a libero accesso, non a giurisprudenza. Se non supero il test a medicina, mi iscrivo a biologia non a giurisprudenza.
Comunque anche a medicina, che sono stati i primi ad applicare il test, stanno valutando l'opportunità di un metodo diverso per selezionare. Si stanno ponendo il problema, perché sono stati molto rigidi nel programmare gli ingressi che tra qualche anno sorge il problema inverso a tal punto che se non provvederanno in tempo dovranno importare medici. Il libero accesso è una forma di democrazia, discorso a parte è la sostenibilità strutturale.
[Modificato da federiciano 24/09/2014 23:02]