00 11/04/2014 19:00
Lo sfascio dell'università è dovuta alla mancanza totale di accountability, da questo punto di vista il numero chiuso non incide né in meglio né in peggio ed è quindi un falso problema.

Infatti nelle argomentazioni a favore il problema del migliorare l'università non si pone: i sostenitori(tra gli studenti o già laureati) pensano semplicemente che sia un modo per ridurre la concorrenza con la speranza(illusoria) di trarne qualche beneficio.
Il classico modo italiano di sentirsi diversamente furbi.

Sarebbe carino che i sostenitori del "numero programmato" dimostrassero, possibilmente con studi seri, il rapporto di causalità tra l'introduzione del numero chiuso e il miglioramento del sistema universitario italiano. Questo non lo fanno mai ed anche Raffaele se ne esce con un argomento straw man del tipo "ma anche" che non ha nulla a che vedere con il punto.
Perché se l'università pubblica deve essere solo ad appannaggio di alcuni - principalmente gli appartenenti alle classi medio
alte nati in famiglie che si preoccupano di colmare le lacune del sistema di istruzione pubblico- io continuo a non capire perché debba essere pagata da tutti(i contribuenti).

Se non spiegate bene questo punto la lotta strenua per l'introduzione del numero chiuso all'italiana avrà come unico effetto di escludere dall'università quel 30% di studenti che vengono dai ceti medio bassi in un paese dove già oggi, con le iscrizioni in calo, solo il 10% dei figli di genitori non diplomati raggiunge la laurea.





[Modificato da trixam 11/04/2014 19:01]